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CESARE BERTAGNINI CHI ERA COSTUI ?

CESARE BERTAGNINI CHI ERA COSTUI ?. CESARE BERTAGNINI. “Qual perdita per la scienza, per l’Italia, per gli amici!” Alessandro Manzoni. LA VITA. GLI IDEALI POLITICI. LA CHIMICA. CESARE BERTAGNINI. GLI AMICI. BIBLIOGRAFIA. NOI. I VIAGGI. GLI STUDI. LA VITA.

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CESARE BERTAGNINI CHI ERA COSTUI ?

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Presentation Transcript


  1. CESARE BERTAGNINI CHI ERA COSTUI ?

  2. CESARE BERTAGNINI “Qual perdita per la scienza, per l’Italia, per gli amici!” Alessandro Manzoni

  3. LA VITA GLI IDEALI POLITICI LA CHIMICA CESARE BERTAGNINI GLI AMICI BIBLIOGRAFIA NOI

  4. I VIAGGI GLI STUDI LA VITA

  5. Cesare Bertagnini è nato a Montignoso (Massa Carrara) nel 1827 ed è morto a Viareggio nel 1857. Nel 1848 combatté con il Battaglione universitario nella Prima guerra d’Indipendenza. Partecipò alla redazione di Il NuovoCimento, giornale di fisica, chimica e delle loro applicazioni alla medicina; compilato dai professori Piria e Matteucci con l’assistenza del dottor Felici. Malato di tisi morì l’anno 1857 di ritorno da un viaggio di studi a New York. La vita “Si sta maturando il progetto di fare un giornale di fisica e chimica italiana , diretto da Piria e Matteucci … Si pubblicherà il primo fascicolo nel febbraio (1855). Si desidera contenga principalmente memorie originali.”

  6. I VIAGGI “Esso (Liebig) ci ha accolti con grandissima benevolenza come ti mostrerà quello che sono per raccontarti…Nella lezione di stamane ha parlato delle mie esperienze, nominandone l’autore, sicché i giovani di qui hanno conosciuto questo pezzo grosso di Montignoso, che li onora della sua presenza”. Cesare Bertagnini con Piria fece alcuni viaggi importanti in vari paesi europei, rendendo noti i risultati delle sue ricerche sui composti bisolfitici delle aldeidi. Nel 1851 visitò il Piemonte, la Lombardia, la Svizzera, Parigi. A Giessen conobbero il Professor Liebig, con cui proseguirono il viaggio a Londra.

  7. Nel 1853 fece il suo secondo viaggio in Europa per visitare Vienna e la Germania e si trattenne a Monaco dove il Liebig insegnava, qui si ammalò gravemente. In seguito fece un viaggio di studi negli Stati Uniti, dove andò anche alla ricerca di una cura per la sua malattia. Ma non ebbe successo e infatti scriveva: “prima volta che la mia condanna è pronunziata apertamente.”

  8. GLI STUDI Fu alunno della giovanissima madre Bartolina Giorgini Bertagnini nei primi studi, poi, preparatosi nelle scuole di Massa, studiò chimica a Pisa con Raffaele Piria, che lo volle appena ventiduenne suo aiuto.Si laureò nel 1848. Nel 1855 trovò che gli acidi canforico e anisico sono eliminati come tali nelle urine, mentre l’acido salicilico si accoppia con la glicina, precorrendo così il concetto di sintesi protettiva nell’organismo per composti non innocui.

  9. Nel 1856 pubblicò la sintesi dell’acido cinnamico a partire da benzaldeide e cloruro di acetile. Nel 1856 ottenne la cattedra di chimica all’Università di Pisa. Fu sicuramente una figura di primo piano nell’ambito della chimica organica. Bartolina Bertagnini, la madre

  10. PENSIERI SULLA CHIMICA CONTESTO STORICO SCIENTIFICO Mappa chimica APPLICAZIONI ODIERNE IL LABORATORIO LE SUE SCOPERTE

  11. Pensieri sulla Chimica La chimica è stata la mia vita e la mia morte. E’ stata la mia morte, perché quando studiavo chimica e matematica, facevo troppo, e rovinai la mia salute. E’ stata la mia vita, perché mi ha preservato dalle tempeste della gioventù e mi ha fatto vivere tranquillo e calmo...

  12. Come chi passa rapidamente su questa terra, io non sono affezionato troppo alle cose di quaggiù. Amavo tutti, ed amavo unicamente la scienza, che mi dava tante gioie”.

  13. “…. la fissazione l’ho davvero: è la chimica”.

  14. Vedi quanto bisogna andar cauti nello sperare di aver trovato qualche cosa e quanto in chimica bisogna far uso della virtù della rassegnazione e prepararsi a durare lunghe ed assidue fatiche nella sola fiducia di fare qualche piccola cosa. Non vi è però pericolo che il tempo occupato a questo modo sia perduto. Sempre si guadagna qualche cosa o nel modo di lavorare, o nelle cognizioni delle proprietà dei corpi, o infine nel modo di ragionamento che si richiede nello studio della natura”.

  15. Contesto storico-scientifico: la nascita della chimica organica di sintesi La chimica intesa come scienza sperimentale ha inizio nel XVII secolo quando si cominciò ad analizzare con metodo scientifico la materia e le sue trasformazioni. La prima differenziazione tra chimica organica ed inorganica fu proposta nel 1807 da Berzelius che denominò “organiche” le sostanze che si possono trovare solo negli esseri viventi.

  16. Nel 1828 Friedrich Wohler sintetizzò accidentalmente dell’urea (composto organico) partendo da sostanze inorganiche. Questo fatto fece comprendere che il mondo della chimica organica e della chimica inorganica avevano delle basi in comune. Ciò indusse i chimici a tentare la sintesi delle sostanze organiche. Così nel 1845 Hermann Kolbe riuscì nella sintesi dell’acido acetico ed il chimico francese Berthelot, tra il 1850 e il 1860 affrontò in maniera sistematica la sintesi dei composti organici producendone a dozzine. Lo sviluppo della chimica organica permise di sintetizzare partendo da molecole più piccole innumerevoli sostanze di uso comune, dai coloranti ai medicinali. Alla fine dell’Ottocento iniziò lo sfruttamento delle conoscenze di sintesi da parte dell’industria con la creazione di nuovi coloranti, dei primi polimeri sintetici, la petrolchimica e di farmaci di sintesi, detersivi, fertilizzanti, cosmetici, ecc.

  17. I suoi esperimenti e le scoperte scientifiche Di lui scrisse Mario Betti nel 1° centenario della Società Italiana delle Scienze, svoltosi a Pisa: “il Bertagnini nella breve sua vita di soli trent’anni quasi uguagliò i meriti del maestro e lo avrebbe forse superato se avesse vissuto più a lungo. Per il contributo da lui dato alla Chimica Organica, per la genialità, l’originalità e la portata dei suoi lavori può essere messo alla pari coi più rinomati chimici organici del suo tempo, a molti dei quali è molto superiore per i metodi di ricerca impiegati, che spesso percorrono quelli della più moderna chimica.

  18. Così il lavoro col quale esordì, ventenne, nel 1847, sull’impiego della salicina per riconoscere i fermenti nei semi delle piante fa di lui un precursore della chimica degli enzimi. Egli fu anche tra i primi a studiare la trasformazione che subiscono alcuni composti nell’organismo animale e sperimentando sopra se stesso constatò la trasformazione dell’acido nitrobenzoico in acido nitroippurico. Ma il suo nome è soprattutto legato alla classica reazione dei bisolfiti con le aldeidi, anche oggi di capitale importanza, e che fu subito largamente apprezzata da chimici più insigni, primo fra i quali il Liebig.

  19. Altra reazione pure di fondamentale importanza, è la sintesi dell’acido cinnamico e in genere degli acidi non saturi, reazione che spesso nei trattati esteri viene riportata col nome di Perkin, il quale soltanto dopo Bertagnini ne fece lo studio e ne estese l’applicazione. Tale reazione del Bertagnini fu dal Berthelot considerata come uno dei primi esempi di vere e proprie sintesi organiche.Prova dell’affermazione del Betti che la sintesi dell’acido cinnamico e in genere degli acidi non saturi fu scoperta dal Bertagnini prima del Perkin, è la relazione che il Bertagnini stesso fa delle sue esperienze sulla produzione artificiale dell’acido cinnamico, che risale al 1856.

  20. “… Per effettuare un tale accoppiamento ho mescolato quantità equivalenti di cloruro d’acetile e di essenze di mandorle amare pura, e perfettamente disseccata. Ho rinchiuso il miscuglio in tubi di vetro a pareti molto resistenti, e l’ho riscaldato per 8 o 10 ore ad una temperatura di 120° in 130°… filtrando la soluzione bollente essa deposita aghi bianchi e risplendenti… la sostanza in esame presenta tutti i caratteri di acido cinnamico…” “La sua generazione può rappresentarsi con l’equazione seguente: C14H6O2 + C4H3ChO2 = C18H8O4 + HCh ess. mand. + cl. di = acido + ac. amare acetile cinnamico cloridr.

  21. Bertagnini, infatti avendo sperimentato che la decomposizione dell’acido cinnamico produceva acido benzoico ed acido acetico, pensò di riunire tra loro questi gruppi molecolari per riprodurre artificialmente il composto. Quindi fece reagire dell’aldeide benzoica con il cloruro di acetile a 130°. Ex ingresso al suo laboratorio presso la casa di Montignoso

  22. Soltanto nel 1868, cioè 12 anni dopo il Bertagnini, W.H.Perkin (2) studiò questa reazione, che è conosciuta come la reazione di Bertagnini-Perkin. Oggi il meccanismo della reazione è essenzialmente questo: l’aldeide reagisce col sale di sodio della forma enolica dell’anidride acida, formato dalla reazione dell’anidride con il sale di sodio o un’altra base; il prodotto della reazione si decompone allora in acido cinnamico Antico laboratorio

  23. CH3COONa C6H5CHO+(CH3 CO)2O C6H5-CH-CH2-COO-COCH3 OH C6H5CH=CHCOOH+CH3COOH C6H5 * CH-CN2*COOH Acido cinnamico OCOCH3 In generale questa reazione è limitata a scopi pratici per ottenere diversi composti partendo da varie benzaldeidi sostituite e facendole reagire con anidride acetica e acetato di sodio.

  24. MA COS'E' L'ACIDO CINNAMICO? E’ un composto chimico aromatico di formula: (C6H5-CH=CH-COOH) O C OH Il nome deriva da Cinnamomun, genere di piante a cui appartiene la comune cannella alla quale conferisce il caratteristico aroma.

  25. E’ molto diffuso in piccola quantità in piante di specie diverse (es. aloe, camomilla, caffè, uva…) e, sotto forma di estere, è abbondante in vari oli essenziali e balsami naturali. Derivati dall’acido cinnamico si trovano in varie concentrazioni anche nella propoli conferendole le ben note proprietà antimicrobiche e immunostimolanti. La stessa cannella ha caratteristiche antibatteriche.

  26. APPLICAZIONI ODIERNE L’acido cinnamico oggi viene adoperato nell’industria chimica per la preparazione di composti che hanno odore aromatico e trovano impiego in profumeria e cosmesi, nell’industria dolciaria, per la preparazione di liquori e bibite, di deodoranti, ecc. Alcuni derivati cinnamici hanno un certo interesse terapeutico, tra questi, l’estere benzilico e il cinnamato sodico impiegati nella terapia della tubercolosi e nel tracoma, l’estere butilico, dotato di azione antielmintica, il cinnamato basico di bismuto, usato come disinfettante intestinale.

  27. La vera rivoluzione nella profumeria coincide con lo sviluppo della chimica organica sintetica. Dopo il 1860 sono preparate e isolate sostanze odorose come: cumarina, vanillina, aldeide anisica, benzaldeide, piperonalio, salicilato di amile, aldeide cinnamica, ecc. In questo periodo sono ideati profumi ancora oggi famosi e nomi di chimici illustri come Bertagnini e Darzens entrano nella storia della profumeria. Il famoso Chanel n.5, introdotto nel mercato dei cosmetici nel 1921, fu il primo profumo a contenere composti organici di sintesi, cosa che oggi accade assai comunemente.

  28. Nella cosmesi i derivati dell’acido cinnamico sono utilizzati anche nelle creme antietà, perché aumentano il contenuto cellulare dell’epidermide, e nelle creme con filtri solari, che hanno lo scopo di proteggere la pelle dai danni provocati dal sole. I derivati dell’acido cinnamico funzionano da filtri chimici perché la loro molecola assorbe l’energia solare impedendone la penetrazione nelle cellule epidermiche.

  29. In campo alimentare gli oli essenziali della cannella sono utilizzati nella preparazione di varie bibite come aperitivi, aranciata e addirittura nella Coca-cola. Principalmente come aromatizzanti vengono impiegati anche in molte salse (Ketchup, salsa Chili…) e svariati alimenti e conserve come il paté di fegato.

  30. IL LABORATORIO Bertagnini lavora allo studio della fillirina (principio estratto dall corteccia della PHYLLIREA LATIFOLIA) a Pisa con molta scomodità e con maggiore tranquillità a Montignoso. “ D’altronde non avrei voglia con questo caldo di star costì, perché il lavorare nel laboratorio di Pisa mi stanca orribilmente; credo per la distanza delle stanze l’una dall’altra, il lavorare qui invece non mi stanca perché quasi tutto faccio standomene a sedere spesso sentendo leggere la mamma.”

  31. “Nel piccolo e modesto laboratorio che ha per banchi di lavoro le casse che hanno trasportato i prodotti chimici in questo piccolo ed isolato centro di studio…” “Il suo laboratorio dava sul prato. Tutti chi più chi meno prendeva parte ai suoi esperimenti”. Vittoria Manzoni, in Giorgini, figlia di Alessandro Manzoni Il giardino della ex casa Bertagnini

  32. “… Passeggio per le stanze del laboratorio, immaginandomi il primo chimico dell’universo…” …”Le stanze del laboratorio sono quelle che mi forniscono la passeggiata; quelle che danno sempre buona compagnia, quelle dove si impara…; quelle che mi offrono occasione di esercitare la santa pazienza e l’attenzione le più sopraffine…”

  33. GLI AMICI La casa di Bertagnini a Montignoso fu sede di incontri tra amici letterati, uomini di scienza e di politica. Lì si incontrarono il Piria, Cannizzaro. In casa Bertagnini si intrecciavano conversazioni, si parlavano di intuizioni scientifiche, delle difficoltà incontrate o del come impostare i primi esperimenti; del come bollire, decantare, filtrare prima di arrivare all’acido malico (a cui attendeva) o alla fillirina (di cui Bertagnini incominciava ad occuparsi).

  34. Il suo maestro di chimica fu anche un amico paterno “Ieri l’altro poco dopo che ci fummo veduti col Professore , esso mi disse <Parliamo di cose allegre>, ed entrammo così a parlare di chimica.” Raffaele Piria fondatore della prima scuola di chimica italiana

  35. “Il mio carissimo Lao” Così Cesare Bertagnini chiamava il suo amico. Con lui condivise idee e dubbi. Fece esperimenti nel laboratorio della casa materna a Montignoso Stanislao Cannizzaro

  36. I CHIMICI ITALIANI LA POLITICA I CHIMICI IL RISORGIMENTO BERTAGNINI IL RISORGIMENTO

  37. I CHIMICI ITALIANI E LA POLITICA I chimici italiani hanno avuto sempre una forte vocazione politica. Essi hanno sempre ritenuto che il rapporto con il potere politico (e industriale) fosse un fattore cruciale per il pieno dispiegarsi della loro attività professionale. Piria, Cannizzaro, Bertagnini ecc. : ecco alcuni chimici eccellenti, tutti fortemente coinvolti nel dialogo politico con i più diversi governi.

  38. I chimici e il Risorgimento In quale misura i chimici hanno partecipato alle lotte che portarono all'Unità d'Italia sotto la corona dei Savoia? Durante la Prima Guerra d’Indipendenza, colonne di volontari si mossero da ogni angolo di Italia in aiuto dei governi provvisori di Venezia e Milano. Anche alcuni studenti e professori dell’ Università di Pisa parteciparono alla 1ª guerra d’indipendenza.

  39. IlBattaglione toscano, composto da 4 compagnie, era comandato dal professore Ottaviano Fabrizio Mossotti; i capitani erano: Leopoldo Piria. Cesare Bertagnini era caporale della 2ª compagnia. A sua madre scriveva “Tutti gli scolari di tutte le Università italiane marciano o sono già marciati in Lombardia, e noi soli dovremo avere il rossore di avere tanto detto e nulla fatto”. La battaglia decisiva fu combattuta a Curtatone presso Mantova. Qui i volontari riuscirono a bloccare l’esercito austriaco.

  40. Bertagnini e il Risorgimento Cesare Bertagnini fu caporale della 2ª compagnia del Battaglione toscano. Nelle sue lettere alla mamma racconta così il viaggio per raggiungere il luogo di battaglia: “il viaggio che si fece partendo da Fivizzano per attraversare l’Appennino fu per me…tanto bello che non avrei desiderato di meglio… e divertentissimo… Mantova, che parola è questa per noi! Con questo spettacolo innanzi agli occhi, con il tamburo battente , accompagnato con canto d’inni patriottici, di quegli inni che sembravano stranezze e sono stati tutti profezie, ci avvicinavamo a Reggio ed eravamo tutti rapiti in modo che ci sembrava di essere in un altro mondo, nel mondo degli eletti.”

  41. NOI Istituto professionale Statale per i servizi Commerciali Turistici Aldo Salvetti Massa Insegnanti Gina Buffoni Susanna Caneva Flavia Marani Meri Petroni Luigi Sebastianidirigente scolastico

  42. ARRIVO A EX CASA BERTAGNINI

  43. Classe II A BONFIGLI ISABELLA CARUSO MARIA PIA CEPELLOTTI SILVIA DEDA SILDA GAINA ANDREA GIANFRANCESCHI ILARIA GRANDE ALESSANDRA LUCCHESI LAURA • MACALUSO LETIZIA • MARCHI SERENA • MOSTI MARZIA • NEPORI SERENA • PANNULLO FRANCESO • VATTERONI GIULIA • ZANETTI ANDREA

  44. CLASSE II A

  45. Classe II C ELISA ANGELI FABIO BERTELLONI NICOLÒ CAGETTI ANGELA CHERUBINI JESSICA DALLE MURA FERDINANDO DE LUIGI GIULIA DELLA TOMMASINA VALENTINA FEDERIGI SILVANA GOGA ERIKA MANNINI SARA METKALI SELENA PARENTE VALENTINA RANIERI GIADA TONARELLI ALESSIA TONLORENZI GIUSEPPE USSI MARTINA VENTURI VERONICA VIOTTO

  46. CLASSE II C

  47. BIBLIOGRAFIA • Cesare Bertagnini 1827-1857. Comitato per le onoranze nel I centenario della morte • Bartolina Giorgini Bertagnini 1810-1896. Celebrazione nel centenario della morte. Montignoso MCMXCVI Scuola Elementare Capanne 15 dicembre 1996. Comitato di Montignoso • G. Provenzal ( a cura di) Cesare Bertagnini. Vita opere e carteggio inedito. Roma 1928 • Nuovo Cimento, tomo IV 1856 • 1848 I Volontari montignosini alla I guerra d’Indipendenza. Archeoclub d’Italia Montignoso 1999

  48. Isaac Asimov “Breve Storia Della Chimica” Zanichelli 1994 • Giuseppina Bordone Tesi di Laurea “ La Reazione di Bertagnini Perkin” Pisa 1949 • H.Hart, D. Hart, L. Craine “ Chimica Organica” Zanichelli • Vollhardt “Chimica Organica” Zanichelli • Emeroteca.Braidense.it • Minerva.unito.it/storia/appuntistoriachimica • Sapere.it • scienza.net • Wikipedia.org/wiki/Storia_della_Chimica#Le_origini

  49. PIANO OFFERTA FORMATIVA ANNO SCOLASTICO 2005/06 ________________________________________________________________________________________ 1.1 Denominazione progetto PROGETTO AMBIENTE- TERRITORIO Storia della scienza under 18: Cesare Bertagnini. Chi era costui? ________________________________________________________________________________________ 1.2 Responsabile progetto  PROF.SSA MERI PETRONI ________________________________________________________________________________________ 1.3 Obiettivi Obiettivi Stimolare la curiosità e l’interesse degli alunni verso la chimica; riconoscere il ruolo della chimica e delle sue applicazioni anche nella vita quotidiana; conoscere alcune tappe particolarmente significative dello sviluppo storico della chimica; cogliere la dinamicità del sapere scientifico in relazione alle scoperte di scienziati di epoche diverse conoscere il contesto storico-culturale in cui è inserita la scuola; raccogliere, leggere ed interpretare fonti; produrre un testo argomentativo-espositivo; utilizzare powerpoint ed internet.

  50. Modalità operative: lavoro di gruppo; utilizzo del laboratorio multimediale; uscite sul territorio; lezione interattiva. Destinatari: alunni della classe IIA; alunni della classe IIC. Rapporti extrascolastici con: archivio di Stato; biblioteca civica; familiari di Bertagnini; cultori della storia di Montignoso; Comune di Montignoso. _______________________________________________________________________________

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