1 / 30

Gli elettroni nei cristalli

esempio in una dimensione: V(x)=V(x+a). Gli elettroni nei cristalli. funzione d’onda elettronica: deve risolvere l’equazione di Schrödinger in presenza di un potenziale periodico.

kevlyn
Télécharger la présentation

Gli elettroni nei cristalli

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. esempio in una dimensione: V(x)=V(x+a) Gli elettroni nei cristalli funzione d’onda elettronica: deve risolvere l’equazione di Schrödinger in presenza di un potenziale periodico come si risolve il problema per il singolo elettrone:  funzione d’onda che “rispecchia” la periodicità del potenziale  bande di energia permessee bande di energia proibite come si tratta il problema nel caso di molti elettroni:  antisimmetrizzazione della funzione d’onda  meccanica statistica quantistica  statistica di Fermi Dirac

  2. E2max E2u E2 E2g E2min E1u E1max E1 E1g E1min esempio in una dimensione: V(x)=V(x+a) gli elettroni nei cristalli atomo singolo  livelli energetici singoli due atomi  livelli energetici sdoppiati molti atomi  multipletti di livelli energetici

  3. x rB r rA z A B R 1sg(r): la funzione è grande nella zona fra i due nuclei dove l’elettrone ha effetti “leganti” Due atomi: funzione d’onda della molecola ione-idrogeno 1s(rA) 1s(rB) due soluzioni, g e u due livelli energetici 1s(rA) potenziale di attrazione elettrone-nuclei in funzione di z per un valore fissato di x e y 1s(rB) 1su(r): la funzione è nulla proprio nella zona fra i due nuclei dove l’elettrone avrebbe effetti “leganti”, mentre è grande nelle zone dove ha effetti “antileganti”

  4. funzione d’onda elettronica 7 “nodi” 3 “nodi” 1 “nodo” nessun “nodo”

  5. E1max E1atomico E1min livelli energetici elettronici gli elettroni occupano i livelli energetici a partire dal più basso, rispettando il principio di Pauli il solido si forma a una distanza di equilibrio tale da minimizzare l’energia complessiva degli elettroni che occupano i livelli distanza di equilibrio

  6. molti elettroni per atomo:  riempimento fino al livello 4  distanza di equilibrio = a bande di energia E4max E4max E4max  E4atomico E4min E4min E4min E3max E3max E3max E3atomico E3min E3min E3min E2max E2max E2atomico E2min E2min E1atomico

  7. E’2max E’2min bande di energia  E4atomico pochi elettroni:  si riempiono solo i primi livelli  distanza di equilibrio = a’ E3atomico E’2max E2atomico E’2min E1atomico E’1

  8. esempio in una dimensione: V(x)=V(x+a) moto di un elettrone in un potenziale periodico: soluzione formale Hamiltoniana: l’hamiltoniana è invariante per traslazioni di passo a (periodica): H(x)=H(x+a) funzione d’onda: H(x) (x) = E (x) anche  (x) deve essere invariante per traslazioni? Non necessariamente, ma | (x)|2deve esserlo | (x)|2 =| (x+a)|2

  9. per soddisfare la condizione |(x)|2 =|(x+a)|2la funzione d’onda deve poter essere scritta come (x)= eikxu(x) con u(x) invariante per traslazioni: u(x) = u(x+a) (x) è chiamata “onda di Bloch” il teorema di Bloch verifica del teorema di Bloch: come conseguenza dell’invarianza traslazionale, (x) può differire da (x+a) al più per una fase: (x+a) = ei (x) infatti: (x+a) = eik(x+a)u(x+a) = eika eikxu(x) =eika (x) = ei (x) con  = ka, u(x+a) = u(x)

  10. px  costante del moto  k buon numero quantico significato fisico dell’onda di Bloch: è il prodotto di - un’onda piana eikx  elettrone libero - una funzione u(x) identica sotto traslazioni di un passo reticolare au(x) funzione d’onda “in vicinanza” del singolo atomo funzione d’onda di Bloch potenziale modulatore periodico V(x) piccolo:  si parte dall’onda di elettrone libero e si corregge per l’effetto di V(x)  elettroni di conduzione nei metalli;  “quantum corral” potenziale modulatore periodico V(x) grande:  si parte dalla funzione d’onda periodica e si include l’effetto della fase eikx  approssimazione di legame forte

  11. x  (x+a) equivale a cambiare n  (n-1) n+1 n-1 n n-1 n n+1 Ep,n-1 Ep,n+1 n-1 n n+1 Ep,n funzione d’onda: approssimazione di legame forte potenziale periodico:

  12.  (x-na) è soluzione dell’equazione di Schrödinger per l’elettrone nell’atomo isolato approssimazione di legame forte Sostituendo nell’equazione di Schrödinger per l’elettrone nel reticolo: modifica dovuta alle altre buche di potenziale del reticolo livello di energia atomica

  13. m+1 m+1 m-1 m-1 m m Energia media: approssimazione di legame forte dove C = <(x)|(x)> attrazione da parte delle buche vicine m n=m-1 j=m+1 m j=m termine di sovrapposizione (o di risonanza)

  14. limitandosi ai “primi vicini” (n=m1): approssimazione di legame forte dove:

  15. k=8 kmin  overlap positivo:  (x-ma) e  (x-(m-1)a) hanno lo stesso segno  contributo negativo all’energia di overlap k=4 kmin k=2 kmin k=kmin Ep(x-ma) <0 (potenziale attrattivo) termini di overlap overlap negativo (x-ma) e  (x-(m-1)a) hanno segno opposto contributo negativo all’energia di overlap

  16. E Eoverlap Eat Ecoul k -/a 0 /a a partire da ciascun livello atomico approssimazione di legame forte prima “zona di Brouillin” -G/2 G/2

  17. E4atomico E3atomico E2atomico E1atomico bande E4min E3max E3min E2max E2min E1max E1min

  18. bande di energia permesse e bande proibite

  19. bande di energia permesse e bande proibite

  20. E3min E = E3min- E2max E2max Passaggio da una banda all’altra eccitazione radiativa da unabanda alla banda superiore (se permessa dal principio di Pauli) E2min E1max E = E2min- E1max sol3-18

  21. v k Hamiltoniana di una particella libera: Il problema del trasporto funzione d’onda: H(x) (x) = E (x) px  costante del moto  k buon numero quantico relazione di dispersione parabolica velocità di gruppo:

  22. due onde k1= 1 Å-1 k2= 1,05 Å-1 velocità di fase e velocità di gruppo 4 onde k1= 1 Å-1 ; k2= 1,05 Å-1 k3= 1,1 Å-1 ; k4= 1,15 Å-1 x xk 2

  23. v dk k moto dell’elettrone libero in presenza di una forza esterna Vel schermo catodo in presenza di una forza esterna, dovuta ad es. a un campo elettrico, il “pacchetto” che all’istante t aveva un certo numero d’onda ko e velocità vo, all’istante (t+dt) ha numero d’onda (ko+dk) e velocità (vo+dv) con: ; per l’elettrone libero, d2E/dk2=costante, quindi m=costante

  24. V E moto di un elettrone nel cristallo in presenza di una forza esterna in presenza di una forza esterna, dovuta ad es. a un campo elettrico, il “pacchetto” di onde di Bloch che all’istante t aveva un certo numero d’onda ko e velocità vo, all’istante (t+dt) ha numero d’onda (ko+dk) e velocità (vo+dv) con: per l’elettrone nel cristallo, d2E/dk2 non è costante, quindi m non è costante  “massa efficace” zone di massa efficace negativa l’elettrone si comporta come se avesse carica elettrica positiva  “buca”

  25. Riflessione al bordo di zona riflessione al bordo di zona

  26. Evoluzione temporale della funzione d’onda:  (x,t) = ei(kx-ωt) dove E k -/a 0 /a La massa efficace a piccoli k per l’elettrone libero, d2E/dk2=costante, quindi m=costante per l’elettrone nel cristallo: d2E/dk2 = - Eoverlap a2 cos(ka) a piccoli k: d2E/dk2 = - Eoverlap a2(1-(ka)2/2)

  27. bande con gap diretta e con gap indiretta nel Si gap diretta gap indiretta a = 0,543 nm

  28. bande con gap diretta e con gap indiretta nel Ge gap indiretta gap diretta a = 0,565 nm

  29. B r v tipico esperimento microonda B direzione della corrente campione Risonanza ciclotronica e misura della massa efficace Moto (classico) di un elettrone in un campo magnetico: Se l’elettrone entra nella zona del campo magnetico B con una velocità v perpendicolare a B descrive un’orbita circolare con raggio r e pulsazione ω = v/r dati da: forza di Lorentz forza “centrifuga” • due modi di condurre la misura: • B fisso e scan in ω della microonda • ω fisso e scan in B

  30. tipico esperimento z B y x h VH I a campione Effetto Hall e misura del segno della carica elettrica La forza di Lorentz devia le cariche elettriche che viaggiano con componente vx della velocità sono deviate nella direzione dell’asse y creando un campo elettrico Ey che compensa la forza di Lorentz: • jx è la densità di corrente jx= nev • n è la densità elettronica • RH è la “resistenza di Hall; permette di • conoscere il segno della carica elettrica • determinare la densità elettronica n

More Related