1 / 19

Firenze, primi anni del Cinquecento

- In Occidente queste due opere sono la scultura pi famosa e apprezzata di tutte e il dipinto pi famoso e apprezzato di tutti. - Perch? Perch dico io sono quanto di pi BELLO l'uomo riuscito a fare in scultura e pittura. Dove attenzione! per BELLO intendo ci che fisiologicamente fa

leatrix
Télécharger la présentation

Firenze, primi anni del Cinquecento

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


    1. Firenze, primi anni del Cinquecento

    2. - In Occidente queste due opere sono la scultura pi famosa e apprezzata di tutte e il dipinto pi famoso e apprezzato di tutti. - Perch? Perch dico io sono quanto di pi BELLO luomo riuscito a fare in scultura e pittura. Dove attenzione! per BELLO intendo ci che fisiologicamente fa bene ai nostri sensi e cervello. Con questa risposta susciter tutta una serie di obiezioni. Magari riconducibili alle questioni che dal Settecento caratterizzano il settore della filosofia chiamato ESTETICA.

    3. - Noi per non dobbiamo occuparci di filosofia e di estetica ma di storia. E anche se la filosofia e lestetica hanno una loro storia (che fra laltro voi studiate) e vanno considerate in ogni storia, la nostra domanda non sar quella estetica e filosofica Perch il David e la Gioconda sono belli? o Perch proprio il David e la Gioconda sono le opere artistiche pi celebrate? - La nostra domanda eminentemente storica sar: Perch le due opere artistiche pi celebrate sono state realizzate proprio a Firenze ad inizio Cinquecento?

    4. - Tra il 1498 e il 1512 la Repubblica di Firenze (1115-1532) era tenuta dal gonfaloniere Pier Soderini. Dopo gli eccessi signorili dei Medici e quelli religiosi e comunistici di Savonarola, il Soderini risultava un moderato. N troppo dalla parte dei signori (palleschi erano detti i filomedicei dal simbolo della famiglia Medici) n troppo dalla parte del comunismo (piagnoni erano detti i savonaroliani). - del Soderini fra laltro lidea di far decorare in Palazzo Vecchio il Salone dei Cinquecento (voluto da Savonarola nel 1494 per farvi riunire democraticamente un consiglio di 500 cittadini) facendo icontrare Leonardo (Battaglia di Anghiari [1440: Firenze vs. Milano]) e Michelangelo (Battaglia di Cascina [1364: Firenze vs. Pisa (nel 1406 venduta dal suo Capitano del popolo ai fiorentini)])

    5. - Ma certo non basta la moderazione socio-politica del Soderini per spiegare il David e la Gioconda! Non fossaltro per una semplice ragione anagrafica: Soderini non pu aver causato Leonardo, essendo nato nel suo stesso anno (1452)! - Potremmo allora dire che la moderazione socio-politica del Soderini ha per causa lo stesso insieme di fattori che hanno portato al David e alla Gioconda. - Quali sono questri fattori? Ossia: perch proprio a Firenze e proprio a inizio Cinquecento si sono avuti il David e la Gioconda, le opere artistiche pi celebrate al mondo?

    6. - La componente economica va sempre considerata. Anche se a differenza dagli storici marxisti quale condizione necessaria e non anche sufficiente. - LItalia (sud compreso) e Firenze avevano appena oltrepassato il culmine della loro ricchezza. Nel giro di qualche anno avrebbero iniziato il declino. Ma per due secoli erano state lItalia e Firenze (gallina dalle uova doro ) il luogo pi ricco di Europa. Come dimostrano le famiglie Bardi, Peruzzi, Medici che prestavano denaro alle varie corone europee (le quali poi magari non lo restituivano: come fece, per la Guerra dei Cento anni, il Re dInghilterra; costringendo al fallimento a met 300 Bardi e Peruzzi). - La ricchezza proveniente da commerci, manifatture, attivit bancaria e guerre di conquista veniva poi in parte investita fin dai tempi di Giotto in opere darte. - Tranne le architettoniche, nel 1300 e nel 1400 non si facevano in gran numero e di gran valore opere darte in Inghilterra, Germania, Francia, Spagna. In Italia s. Fin dai tempi di Giotto.

    7. - Almeno 200 anni di arte e ricchezza (in una leadership economica e culturale che lItalia non riavr pi; cos come la Grecia non ha pi avuto lAtene di Pericle) stanno dunque dietro le spalle del David e della Gioconda. - Dopo aver dato una prima spiegazione (ricchezza + tecnica) del perch a Firenze ad inzio Cinquecento sono state possibili opere darte capaci di venir celebrate per secoli bisogna spiegare adesso perch si sono avute opere darte di quel tipo; o anche, diciamo pure, con quelle forme, con quei (possibili) significati.

    8. - Qual il significato del David? Qual il significato della Gioconda? Che cosa ci dicono? O meglio: Che cosa dicevano, tramite le loro forme, alla Firenze del Cinquecento? - La risposte che avanzeremo saranno, ancora una volta, non filosofiche ma storiche.

    9. - Nella misura in cui David e Gioconda sono il prodotto del loro spaziotempo (della Firenze del Cinquecento, a sua volta prodotto di quella dei secoli precedenti) costituiscono di esso lo specchio. Dicono cio alla Firenze del Cinquecento ci che essa voleva sentirsi dire. Ci che essa gi sapeva. Ci che essa aveva gi espresso culturalmente (se non socialmente). - E che cosa aveva espresso culturalmente la Firenze di quegli anni?

    10. - Alberti, Sulla pittura (1435) - Ficino, Teologia platonica (1482) - Pico della Mirandola, La dignit delluomo (1486)

    11. Alberti, De pictura (scritto prima in latino e poi in volgare): - Compresi in molti ma prima in te, Filippo [Brunelleschi], e in quel nostro amicissimo Donato [Donatello] scultore e in quegli altri Nencio [Lorenzo Ghiberti] e Luca [della Robbia] e Masaccio, essere a ogni lodata cosa ingegno da non posporli a qual si sia stato antiquo e famoso in queste arti. - MATEMATICA (CHIAREZZA) [Descartes: metodo] ARTE MANO - INGEGNO [ci che applicando la Matematica alla Mano produce lArte] - LIngegno, tramite la Matematica [o un ragionamento Chiaro], trae larte dai primi principi della natura [larte quindi qualche cosa di naturale che si ottiene con la sola forza delluomo, a tu per tu con se stesso e con la natura] - In concreto lapplicazione della Matematica alla Natura tramite lIngegno la Prospettiva Sar adunque pittura non altro che intersegazione della pirammide visiva, sicondo data distanza, posto il centro e costituiti i lumi, in una certa superficie con linee e colori artificiose rapresentata. - Correggimi!

    12. Giovanni Pico della Mirandola, Oratio de hominis dignitate, 1486 [...] Gi il Sommo Padre, Dio Creatore, aveva foggiato, [...] questa dimora del mondo quale ci appare, [...]. Ma, ultimata l'opera, l'Artefice desiderava che ci fosse qualcuno capace di afferrare la ragione di un'opera cos grande, di amarne la bellezza, di ammirarne la vastit. [...] Ma degli archetipi non ne restava alcuno su cui foggiare la nuova creatura, n dei tesori [...] n dei posti di tutto il mondo [...]. Tutti erano ormai pieni, tutti erano stati distribuiti nei sommi, nei medi, negli infimi gradi. [...] [...] Stabil finalmente l'Ottimo Artefice che a colui cui nulla poteva dare di proprio fosse comune tutto ci che aveva singolarmente assegnato agli altri. Perci accolse l'uomo come opera di natura indefinita e, postolo nel cuore del mondo, cos gli parl: - non ti ho dato, o Adamo, n un posto determinato, n un aspetto proprio, n alcuna prerogativa tua, perch [...] tutto secondo il tuo desiderio e il tuo consiglio ottenga e conservi. La natura limitata degli altri contenuta entro leggi da me prescritte. Tu te la determinerai senza essere costretto da nessuna barriera, secondo il tuo arbitrio, alla cui potest ti consegnai. [...] [...] Non ti ho fatto n celeste n terreno, n mortale n immortale, perch di te stesso quasi libero e sovrano artefice ti plasmassi e ti scolpissi nella forma che avresti prescelto. Tu potrai degenerare nelle cose inferiori che sono i bruti; tu potrai, secondo il tuo volere, rigenerarti nelle cose superiori che sono divine.- [...] Nell'uomo nascente il Padre ripose semi d'ogni specie e germi d'ogni vita. E a seconda di come ciascuno li avr coltivati, quelli cresceranno e daranno in lui i loro frutti. [...] se sensibili, sar bruto, se razionali, diventer anima celeste, se intellettuali, sar angelo, e si raccoglier nel centro della sua unit, fatto uno spirito solo con Dio

    13. Pi e pi libri ho io pubblicati intorno a quasi tutte le discipline. In essi dissento da autori grandi e stimati per la loro vetust; il che mal sopportando alcuni, mi tacciano di temerario e sacrilego. Che si deve credere che faranno ora come strepiteranno, con qual bramosia e sollecitudine mi trarranno al supplizio di morte, se sar loro concesso? Ora che io non scrivo solo contro i morti, ma anche contro i vivi; e non contro uno o due ma contro moltissimi; non contro privati ma anche contro magistrati. E quali magistrati! Proprio quel sommo pontefice, che non solo a mo di re o signore armato di spada temporale, ma anche di quella ecclesiastica; da lui non puoi difenderti riparando sotto lo scudo (per cos dire) di sovrano alcuno, perch ti raggiunge o la scomunica o lanatema o linfamia (L. Valla, La falsa donazione di Costantino, trad. it. G. Pepe, Ponte alle Grazie, Firenze, 1992, p. 1). Dicono quella cognizione esser meccanica la quale partorita dall'esperienza, e quella esser scientifica che nasce e finisce nella mente, e quella essere semimeccanica che nasce dalla scienza e finisce nella operazione manuale. Ma a me pare che quelle scienze sieno vane e piene di errori le quali non sono nate dall'esperienza, madre di ogni certezza, e che non terminano in nota esperienza, cio che la loro origine, o mezzo, o fine, non passa per nessuno de' cinque sensi. E se noi dubitiamo della certezza di ciascuna cosa che passa per i sensi, quanto maggiormente dobbiamo noi dubitare delle cose ribelli ad essi sensi, come dell'assenza di Dio e dell'anima e simili, per le quali sempre si disputa e contende. E veramente accade che sempre dove manca la ragione suppliscono le grida, la qual cosa non accade nelle cose certe. Per questo diremo che dove si grida non vera scienza, perch la verit ha un sol termine, il quale essendo pubblicato, il litigio resta in eterno distrutto, e s'esso litigio resurge, ella bugiarda e confusa scienza, e non certezza rinata. Ma le vere scienze son quelle che la speranza ha fatto penetrare per i sensi, e posto silenzio alla lingua de' litiganti, e che non pasce di sogni i suoi investigatori, ma sempre sopra i primi veri e noti princip procede successivamente e con vere seguenze insino al fine, come si dinota nelle prime matematiche, cio numero e misura, dette aritmetica e geometria, che trattano con somma verit della quantit discontinua e continua. [] Nessuna umana investigazione si pu dimandare vera scienza, se essa non passa per le matematiche dimostrazioni; e se tu dirai che le scienze, che principiano e finiscono nella mente, abbiano verit, questo non si concede, ma si nega per molte ragioni; e prima, che in tali discorsi mentali non accade esperienza, senza la quale nulla d di s certezza [Leonardo [1452-1519], Trattato sulla pittura

    14. - Del David (di cui Vasari nelle Vite scrisse a met 500: questa opera ha tolto il grido a tutte le statue moderne et antiche, o greche o latine che elle si fossero) il nome stesso indice della vittoria della libert e dellintelligenza (e della giustizia: per cui si liberi e intelligenti perch giusti e viceversa) contro la forza bruta (e anche il dogma forza bruta ). - Lorgano sessuale maschile (scoperto anche nel David di Donatello di 60 anni prima) indica (oltre che un omaggio alla statuaria antica) naturalezza . Quella naturalezza che di l a poco, con la Controriforma, verr pesantemente censurata dotanto di mutande i personaggi del Giudizio Universale nella Capella Sistina. Quella naturalezza e fiducia in s intesa anche come non aver nulla da nascondere in cui consiste pure il significato della Gioconda. - Nella nudit potr aver avuto una sua parte anche lomosessualit di Michelangelo (e di Leonardo: da cui la querelle sul sesso della Gioconda) in unepoca in cui mentre questa molto diffusa (anche in omaggio alla pederastia antica) c la condanna morte per sodomia.

    15. Le mani della Gioconda sono il corrispettivo del suo sorriso. Lei sorride perch sa che con le mani pu fare quel che le detta lingegno. Il sorriso anche spazialmente il trait dunion tra le mani e il cervello. Dove per usare il termine di Pico diventato emblematico del Rinascimento tutto la dignit delluomo sta nellavere un cervello per guidare le mani e nellavere delle mani per attuare il dettato del cervello [mani/cervello; Hardware/Software; sensate esperienze/matematiche dimostrazioni (Alberti: mano ? ingegno ): Leonardo ? Galilei]

    16. - Come hanno fatto Michelangelo a scolpire il David e Leonardo a dipingere la Gioconda? Ce lo dicono loro stessi in queste stesse opere. Facendo collaborare mani e cervello. Senza svalutare, come faceva il Medioevo (teologico e astrattissimo oppure sanguinario), luna o laltra componente.

    17. - Il significato o il messaggio culturale della Gioconda e del David il medeismo. Ed quello contenuto nelle opere di Alberti, Pico, Ficino, Valla. Con una vena di democraticit (anzitutto intellettuale, scientifica) che qualche hanno dopo sar espressa da un funzionario della Repubblica di Soderini: Machiavelli; nella sua opera pi impegnata: Discorsi sopra la prima deca di Tito Livio. - Il David e la Gioconda sono unorazione sulla dignit delluomo. Luomo tale in quanto capace di arte e di scienza (da qui, anche, la nascita nel Rinascimento e dellartista e dello scienziato, entrambe figure latitanti nel Medioevo preborghese). Capace di essere cio artefice del proprio destino (come di quello della terra che abita). Senza il concorso dei medievali aiuti soprannaturali. La Gioconda una delle prime donne rappresentate senza aureola - Il David e la Gioconda, le due pi universali opere darte, sono universali (come del resto vollero essere facendo di questo uno dei tratti tipici del Rinascimento) anche perch laiche. Anzi, possiamo considerarle fra le prime opere darte laiche (civile ed in certo qual modo borghese essendone anche la committenza) della storia occidentale. Quanta prossimit c poi fra luomo artefice del proprio destino di Pico e il borghese (soprattutto americano) Self made man? Tanto che potremmo concluderne: anche perch borghesi (come noi, cio) che il David e la Gioconda ci piacciono - Lanticlericalismo (da non confondere con lirreligiosit) caratterizza del resto lepoca: Masuccio Salernitano, Savonarola, Machiavelli stesso e di l a poco Lutero.

    18. - Perch il David nudo? Perch rivestito della sola Ragione. Quella Ragione che, possederla, fa sorridere la Gioconda e che sar una Ragione alta e ideale anche nel senso platonico (cfr. Ficino) del termine. Perch nel Medioevo e ancora allepoca di Michelangelo (soprattutto nella successiva controriformistica) la nudit scandalosa? Perch scandalosa la Ragione (la libert: specie di pensiero). - E cos come il David nudo perch la nudit essendo ci che accomuna tutti gli uomini indica che la ragione universale; la Gioconda una femmina e non un maschio per indicare che la Ragione umana non ha sesso; universale; riguarda ogni essere umano. Vegono meno cos due dei cardini dellideologia medievale: il maschilismo e la rappresentazione vincolata alla religione. E vengono meno perch entrambi contro la Ragione (quella che la Rivoluzione francese considerer una dea).

    19. La Gioconda e una copia di un allievo di Leonardo. Ne risulta evidente la distanza (fisiologica quanto la distanza fra il bello e il brutto) tra arte e non-arte.

More Related