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I primi graffiti nelle metropoli italiane risalgono agli anni ‘80

I primi graffiti nelle metropoli italiane risalgono agli anni ‘80. Le notizie seguenti sono tratte da una pubblicazione del Comune di Roma, realizzata in occasione di un Convegno sul problema dei graffiti che si è svolto nel 2000. I graffiti appaiono di due aspetti:

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I primi graffiti nelle metropoli italiane risalgono agli anni ‘80

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Presentation Transcript


  1. I primi graffiti nelle metropoli italiane risalgono agli anni ‘80 Le notizie seguenti sono tratte da una pubblicazione del Comune di Roma, realizzata in occasione di un Convegno sul problema dei graffiti che si è svolto nel 2000.

  2. I graffiti appaiono di due aspetti: -Uno che riproduce una scrittura informe, senza messaggi chiari e che spesso è una sigla più o meno illeggibile; Questo lavoro richiede abilità e una certa creatività

  3. Si devono però distinguere gli artisti del graffito dagli imbrattatori, per lo più ragazzini inesperti che non si fanno scrupolo di lasciare le loro firme ovunque, anche sui monumenti. Il vero writer non imbratta i Monumenti e le opere d’arte. Non è detto poi che questi giovani diventino dei veri grafitisti. Spesso il graffitismo viene considerato da queste orde di ragazzini come una moda, una moda intesa come ideologia del branco.

  4. Le scritte più deturpanti sono proprio quelle costituite solo da una sigla (che è la firma, ripetuta in certi casi decine di volte in un quartiere) di una persona o di un gruppo.

  5. -Alcuni realizzano dei veri quadri utilizzando la tecnica del Murales, che ha una lunga storia in diversi paesi del mondo. Pur costituendo anche questi in pratica atti di vandalismo, dimostrano, da parte di chi li fa, una certa capacità artistica e un gusto estetico. Portuense, Piazza della Radio, sottopasso ferroviario, murale

  6. Le origini del graffito come forma di arte urbana spontanea, si hanno negli Stati Uniti con il fenomeno del Graffitismo . Il graffito deve essere esclusivamente disegnato con bombolette spray (o aerosol, da cui Aerosol art). Con queste scritte esageratamente modificate, i graffitisti scrivono di solito i nomi delle loro Tag e dei loro gruppi (crew in gergo), frasi di protesta e di contestazione (spesso in lingua Inglese), offese, auguri, semplici parole che possono essere comprese solo da chi è esperto di questo tipo di arte.

  7. I “graffitari” non desiderano imposizioni, ma neppure accettano “consigli”. Pochi sono infatti quelli che hanno chiesto regolarmente il permesso per intervenire con la loro “arte” sui muri. Educazione, dissuasione, repressione e pronto intervento, solo così si può difendere la città da questa forma di degrado.

  8. Il fenomeno delle scritte vandaliche è fondamentalmente un grave danno prima estetico e poi economico per la collettività. Perché vengono fatte le scritte? I graffiti costituiscono un veicolo per: -trasmettere un messaggio, -affermare la propria esistenza, -per mostrare l’appartenenza e per delineare i limiti territoriali di una banda. Per esempio i “tag” o firme che vengono lasciate nei luoghi sportivi, caratterizzano le bande dei club calcistici.

  9. Il fenomeno è punito dalla legge • Le leggi sono quelle previste • Dal codice penale; • Dalle leggi speciali di tutela del patrimonio archeologico, storico • artistico e paesaggistico • c) Quelle previste dal codice della strada.

  10. I privati cittadini e il Comune di Roma attuano molte strategie e impegnano risorse (soldi) per eliminare scritte e disegni vari sui muri della città. Vediamo alcune cose da sapere: a)Caratteristiche dei materiali sui quali vengono fatti i graffiti; b)Caratteristiche delle vernici con le quali vengono fatti i graffiti; A questo punto si possono decidere: c) i possibili interventi

  11. I materiali interessati dai graffiti sono: • Lapidei (pietre), intonaci, laterizi, metalli • Caratteristiche dei materiali interessati dai graffiti Qualsiasi materiale come la pietra naturale, il mattone o l’intonaco, ha la caratteristica di essere poroso. La parte solida dei suddetti materiali è minore di quella che appare, in quanto tra i granuli che compongono il materiale stesso rimane del vuoto . Questi spazi vuoti costituiscono quella che si definisce la porosità del solido. Il travertino è più poroso del marmo. Il marmo degradato presenta valori di porosità che possono risultare anche dieci volte maggiori di quelli del marmo di cava, inoltre aumentano il numero dei pori di dimensioni maggiori. Proprio per questo l’inchiostro o la vernice non si distendono come una pellicola solo sulla superficie, ma tendono a penetrare anche all’interno per capillarità.

  12. laterizi (mattoni) Vediamo alcuni materiali sui quali sono state realizzate delle scritte metallo

  13. Intonaco (muro) Materiale lapideo (travertino)

  14. b) Caratteristiche delle vernici La maggioranza delle vernici sono fatte per proteggere il materiale verniciato dagli attacchi dell’ambiente e vengono formulate in modo da garantire al massimo la resistenza (all’acqua, alle muffe, agli agenti atmosferici) e durabilità nel tempo. Dal punto di vista chimico le vernici sono formulazioni costituite da un polimero sintetico di base sciolto in un solvente ,da una serie di coloranti, nonché da alcuni prodotti ausiliari, pigmenti antiossidanti,ecc. Nessuna di esse è stata preparata per le pietre che in genere non vengono verniciate. In genere i polimeri che le costituiscono, una volta applicati e solidificati si trasformano in materiale insolubile o solo parzialmente solubile.

  15. Tipi di vernici -Le vernici spray sono sciolte in un solvente e vendute in bombolette contenenti un propellente. -I pennarelli sono costituiti da fibre sintetiche imbevute con solventi , realizzati perché possano scrivere su tutte le superfici. Sono i più pericolosi perché hanno un alto coefficiente di penetrazione. I risultati di quanto detto sono l’aggrappaggio tenace e per questo deleterio della vernice alla pietra.

  16. c)Possibili interventi Non è facile intervenire. Cosa si può fare? Molto spesso il danno dovuto alle scritte vandaliche non è eliminabile e gli interventi sono di carattere traumatico: 1)pulizia delle superfici 2)prevenzione.

  17. 1)Pulizia delle superfici I mezzi in uso sono: -di tipo chimico -meccanico -fisico

  18. Rimozioni chimche(solventi,impacchi,etc.) Le vernici a pennello ospray usate per scrivere sui muri sono generalmente costituite da resine sintetiche,colorate. Per la loro rimozione sono consigliati dei solventi che agiscono rigonfiando le resine delle pitture che creano un film consentendo la rimozione. Talvolta i solventi possono far andare i pigmenti ancora più all’interno trascinando il colore nella porosità del materiale. Questo tipo di intervento rischia di creare degli aloni o macchie

  19. Rimozioni meccaniche microsabbiatrice Si tratta di usare la microsabbiatrice, una macchina che lancia un getto di particelle a bassa pressione. Se usata impropriamente può provocare gravi abrasioni alla pietra. bisturi Questi mezzi sono limitati. Non è possibile ripetere all’infinito questo tipo di interventi.

  20. Rimozione fisica (laser,etc) C’è poi il laser. Non provoca danni, ma è molto costoso Non si riescono a togliere le sostanze annidate nelle porosità profonde o negli spazi intergranulari. La rimozione è grossolana e la pulitura approssimativa.

  21. Vediamo qualche esempio di pulitura dopo dopo prima prima Ponte delle Guglie

  22. 2)La prevenzione Si stanno mettendo a punto sistemi antiscritta noti come vernici antigraffiti, con cui trattare il monumento in modo da rendere facile l’asportazione della vernice senza danneggiamenti o aloni, però sono trattamenti che possono modificare il colore delle superfici con ingiallimento, abbassamento di tono.

  23. Da qualche anno a Roma si è scelto di realizzare delle cancellate sui monumenti. Sono interventi, però, criticabili, tanto che la richiesta di recingere la scalinata di Trinità dei Monti è stata rifiutata.

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