1 / 22

Richieste di indicazioni stradali (RIS)

Richieste di indicazioni stradali (RIS). Struttura conversazionale e fenomeni rilevanti. Enrica Cortinovis. Caratteristiche dell’interazione. Breve incontro di servizio finalizzato alla risoluzione di un problema pratico. Avviene tra interlocutori reciprocamente sconosciuti.

lora
Télécharger la présentation

Richieste di indicazioni stradali (RIS)

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Richieste di indicazioni stradali (RIS) Struttura conversazionale e fenomeni rilevanti Enrica Cortinovis

  2. Caratteristiche dell’interazione • Breve incontro di servizio finalizzato alla risoluzione di un problema pratico. • Avviene tra interlocutori reciprocamente sconosciuti. • Monoargomentale. Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  3. Caratteristiche del corpus presentato • Interazioni elicitate da un unico richiedente • Effettuate a microfono nascosto • Anonime • Presentano fenomeni di alternanza di lingue (Italiano, Tedesco Standard, Suedtirolerish) Laboratorio di analisi della conversazione, Prof. C. Varcasia

  4. Principi che governano una RIS: • Forte ritualizzazione. • Alto grado di cooperazione tra i due (o più) parlanti. Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  5. ritualizzazione • Ruoli dei partecipanti ad una RIS: Richiedente (R): innesca lo scambio ponendo un problema pragmatico per la risoluzione del quale non possiede sufficienti risorse. Informante (I): mette a disposizione le proprie risorse strumentali alla risoluzione del problema. Enrica Cortinovis 14.01.09 Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  6. ritualizzazione • Struttura di una RIS: • Lo scambio è riconducibile a una sequenza complementare del tipo domanda/ risposta. • Lo scambio è articolato in tre momenti fondamentali (Sobrero 1992): Apertura Argomento Chiusura Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  7. R: scusate per favore la piazza domenicani, I : piazza domenicani adesso se tu segui la strada principale giù a destra &qua& R: &si& = I: = poi giri a sinistra quella è piazza domenicani R: ah d’accordo vado giù qui = I: = a destra e dopo subito a &sinistra& R: &grazie arrivederci& ritualizzazione Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  8. ritualizzazione Sequenza complementare a rilevanza condizionata APERTURA Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  9. ritualizzazione ARGOMENTO • Ha una struttura meno rigida in quanto non è costituito da sequenze complementari con rilevanza condizionale. • È guidato da I, che traduce una mappa cognitiva in una serie di istruzioni finalizzate al raggiungimento del bersaglio (prescrizioni). • Il testo è a bassissima pianificazione. • Alta frequenza di autocorrezioni, interruzioni, pause. Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  10. ARGOMENTO ritualizzazione Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  11. CHIUSURA ritualizzazione Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  12. Specchietto riassuntivo Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  13. SEQUENZE INSERTO ritualizzazione • Possono trovarsi in qualsiasi punto della catena conversazionale, ma più frequentemente ricorrono nell’argomento. • Possono essere introdotte sia da I, sia da R. • Possono essere relative a diversi aspetti dello scambio in corso. Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  14. TIPI DI SEQUENZE INSERTO ritualizzazione • Richieste volte ad accertare alcuni requisiti pragmatici o contestuali utili a soddisfare la RIS: 1) R: mi scusi, per favore sa dov’è la via weggenstein? I: + la weggenstein: eh: la miglior/ eh: &a piedi no&? Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  15. ritualizzazione TIPI DI SEQUENZE INSERTO 2) R: e sai se è ancora aperto a quest’ora? I: che ore sono? R: le cinque e mezza I: chiude alle sei e mezza penso R: ah ok d’accordo = I: = se è: + oggi è? R: oggi è lu:nedi si I: lunedì? R: si I: allora dovrebbe essere aperto R: ok d’accordo Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  16. ritualizzazione TIPI DI SEQUENZE INSERTO • Richieste di chiarificazione relative al percorso o alle prescrizioni di I: I: ja da gehen sie, ++ jetzt nach links R: mh I:und dann, mh mal obstmarkt vorbei R: ja I: und dann immer gerade aus dann kommen sie in talferpromenade R: ok eh immer gerade: + links? linke seite? I: wieder links ja Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  17. TIPI DI SEQUENZE INSERTO • Negoziazioni tra più parlanti per stabilire chi assumerà il ruolo di informatore: R: scusate, + scusate per favore sapete dov’è la via rosmini? I1: via? R: via rosmini I2: &si& I1: &si& [si guardano] I2: eh no no dillo tu perché sicuramente lo sai meglio di me Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  18. TIPI DI SEQUENZE INSERTO • Negoziazioni per l’identificazione del corretto bersaglio: R:scusate + sapete per caso se c’è una banca da queste parti? I: + si ma cerca qualcosa in particolare? R: ehm tipo se c’è la san paolo, magari I: no la san paolo è un po’ lontana R: ah I: allora guarda + c’è una banca, = Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  19. TIPI DI SEQUENZE INSERTO • Consigli, valutazioni, raccomandazioni: 2) I:in fondo a quella strada c’è l’interspar non può sbagliare sa dov’è la fiera? no si sbrighi perché poi non vi fanno entrare Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  20. cooperazione • R accorda attenzione attraverso segnali discorsivi con funzione fàtica che mantengono aperto il canale: I: hier + nach rechts R: mhm I: dann kommt ein haus das isch eingeröstet, R: mhm I: und &zwar ein blau& R: &mit dieser bau-,& I: genau + und dort links ist die museumstrasse dann kommt man direkt zu talferbruecke wenn man die &immer gerade durchgeht& R: &ah ok immer weiter& ok gut danke Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  21. cooperazione • R si mostra eccezionalmente tollerante nei confronti di fenomeni come pause, autocorrezioni, riformulazioni, che non vengono interpretati come PRT (punti di rilevanza transizionale), ma come segnali di cooperazioneda parte di I: 1) R: entschuldigen sie bitte, wissen sie wo die laubengasse ist? I: [5+] gehen sie, + entweder hier durch, oder hier durch ++ und dann ja dann stössen sie darauf 2) R: scusi? c’è una lavanderia da queste parti, a gettoni? I: + si ++ allora: se tu prosegui questa strada + R: si I: + che è la via rosmini ++ più o meno trecento metri Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

  22. Riferimenti bibliografici Sobrero, A. A. (a cura di) 1992, Il dialetto nella conversazione. Ricerche di dialettologia pragmatica, Congedo, Galatina. Levinson, Stephen C., 2004, La pragmatica, Il Mulino, Bologna. Laboratorio di analisi della conversazione Prof. C. Varcasia

More Related