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Incidenti stradali

Introduzione. Gli incidenti stradali costituiscono un importante problema di sanit? pubblica nel contesto pi? ampio degli aspetti ambientali e sanitari del traffico autoveicolare. Principali fattori di rischio ambientale e sanitario associati alla mobilit?. Inquinamento atmosfericoInquinamento a

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Incidenti stradali

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Presentation Transcript


    2. Introduzione Gli incidenti stradali costituiscono un importante problema di sanit pubblica nel contesto pi ampio degli aspetti ambientali e sanitari del traffico autoveicolare

    3. Principali fattori di rischio ambientale e sanitario associati alla mobilit Inquinamento atmosferico Inquinamento acustico e vibrazioni Incidenti stradali Cambiamenti psico-sociali Sedentariet (maggiore incidenza patologie quali obesit, cardiovascolari)

    4. Incidenti stradali Effetti ambientali Immissione di sostanze pericolose e/o tossiche nellecosistema Effetti sanitari Mortalit Disabilit

    5. Introduzione 2000: 212.000 incidenti con esiti gravi Ogni giorno in Italia 18 morti e 824 esisti invalidanti Prima causa di morte sotto i 45 anni negli uomini 40 anni in media di Anni di vita persi (vs. 7-10 di neoplasie e cardiovascolare) Prima causa di morte in et infantile (48,6%)

    6. Introduzione 170.000 ricoveri ospedalieri nel 2000 600.000 prestazioni di pronto soccorso 20.000 invalidit permanenti 60% degli incidenti sul lavoro 542 Euro di onere procapite annuo (2% P.I.L.)

    9. The financial cost of road trauma in Australia in 1996

    11. Italia, incidentalit stradale in relazione al mezzo di trasporto valori percentuali

    12. Italia, Morti per milardo di passeggeri trasportati per chilometro e tipo di veicolo (1997)

    13. Italia, incidentalit in ambito urbano e extraurbano 1997

    14. Italia, incidentalit in ambito urbano e extraurbano in relazione al tipo di strada 1997

    15. Italia, rapporto di mortalit in relazione al tipo di strada 1997

    16. Italia, Morti per Milione dabitanti in seguito ad incidente stradale per classi d'et 1994

    17. Parametri geometrici per strade extra-urbane a due corsie, per il livello minimo di sicurezza raggio delle curve preferibilmente superiore ai 350m; larghezza della corsia compresa tra 3.3m e 3.6m; pendenza longitudinale massima compresa tra il 6% e il 7%; distanza di visibilit per larresto non inferiore ai 100m.

    18. Influenza sulla sicurezza delladerenza del veicolo alla strada

    19. Relazione tra rischio relativo di incidente e deviazione dalla media della velocit

    20. Effetti di variazioni di velocit sul rischio di morte dei conducenti di veicoli stradali

    21. Italia, rapporto di mortalit per causa di incidente 1997

    22. Mobilit La rete stradale Italiana (sostanzialmente invariata dagli anni 70): autostrade (6.473 km) raccordi autostradali (329 km) strade statali (45.130 km) provinciali (114.422) comunali extraurbane (141.666 km)

    23. Effetto della riduzione dei limiti di velocit sullincidentalit

    24. Effetto dellaumento dei limiti di velocit sullincidentalit

    25. Mobilit 32,8 milioni di veicoli (2,4 nel 1960) 766 miliardi di passeggero-chilometri Oltre il 90% della percorrenza generato da autovetture individuali Numero dei Ciclomotori aumentato del 117% Il trasporto collettivo passato dal 53% al 18%

    26. LA MORTALIT DERIVANTE DAGLI INCIDENTI STRADALI DOVRA ESSERE RIDOTTA IN MEDIA DEL 20% E COMUNQUE NON MENO DEL 20% NELLA FASCIA DETA TRA I 15 E I 24 ANNI LE MENOMAZIONI GRAVI PERMANENTI CONSEGUENTI A INCIDENTI STRADALI DOVRANNO RIDURSI

    27. Obiettivi P.S.N. 2002/2004 ridurre entro l'anno 2020 almeno del 50 % la mortalita e la disabilita

    29. Obiettivo Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale (L. 144/1999 ) Ridurre entro il 2010 il numero di morti per incidenti stradale del 40% (- 2.600 unit) rispetto ai valori medi dellultimo triennio (6.462) Ridurre il numero di feriti del 20% (- 61.000 unit) rispetto ai valori medi dellultimo triennio (304.033)

    30. Sistemi informativi operanti Il fenomeno incidenti stradali complesso sia per quanto riguarda i determinanti sia il per carico sociale; lenorme frammentazione di competenze e di ruoli, non ha ancora trovato una composizione in termini istituzionali ed operativi se non in iniziative locali e talvolta episodiche; ciascuno degli organismi competenti proprietario di un patrimonio di conoscenze ed informativo indispensabile per un approccio organico, sistematico e sistemico sul tema i.s e sul traffico in generale

    31. Sistemi informativi operanti Le informazioni sugli effetti sanitari e sui loro determinanti sono desumibili in Italia da 3 principali fonti informative: Rapporto Statistico di Incidente stradale (ISTAT- Aci) Schede di morte Schede di dimissione ospedaliera (SDO)

    32. Altre fonti informative Le Cartelle cliniche dei pronto soccorso e del 118 LIstituto Superiore di Sanit (progetti di monitoraggio Casco2000, Datis, Ulisse) Gli archivi della invalidit civile Le compagnie assicurative Gli archivi delle commissioni medico legali per il rilascio della patente Monitoraggio della SOCITRAS (Societ Italiana di Traumatologia della Strada) Studi epidemiologici sul territorio

    33. I Soggetti

    34. Rapporto statistico di Incidente Stradale Caso Segnalazione I livello II livello Ritorno informazione

    35. Scheda di Morte

    36. Scheda di Dimissione Ospedaliera (SDO)

    37. Utilit dei 3 sistemi informativi SI Stima mortalit e morbosit Valutazione andamento temporale Ipotesi su fattori di rischio associati e stimolo alla ricerca epidemiologica Azioni preventive sul territorio NO Identificazione fattori di rischio (es.alcol) Valutazione effetti di misure preventive adottate (es. uso casco o cinture, segnaletica)

    38. Attributi dei sistemi: 1) Semplicit ? Complessit per lesistenza di 3 flussi con obiettivi diversi e difficilmente integrabili Fonti utilizzate molteplici Estensione a tutto il territorio nazionale Qualit dei dati (??) Problematica diffusione dei dati a livello locale Difficolt di integrazione e confrontabilit dei 3 sistemi

    39. Attributi dei sistemi: 2) Flessibilit ? Lorganizzazione sul territorio nazionale e il coinvolgimento di diversi enti non agevolano la flessibilit dei 3 sistemi Difficolt nei cambiamenti per aumentare lintegrazione fra i sistemi Difficolt ad inserire o modificare i quesiti richiesti.

    40. Attributi dei sistemi: 3) Sensibilit ? Proporzione di casi dellevento rilevati dai 3 sistemi rispetto a quelli reali Incidentalit: sottostima 30% (studi sul territorio) Dimissione Ospedaliera sottostima 40-50% (studi sul territorio) Morte sensibile

    41. Attributi dei sistemi 4) Rappresentativit ? Necessit di studi speciali su campioni Nella completezza ed accuratezza dei dati distinzione:

    43. Qualit dei dati

    45. MODELLO CTT-INC ISTAT/ACI I campi sono numerosi e non concordati con chi li riempie LAutorit Pubblica non ha responsabilit n competenze sanitarie I tempi e le modalit di flusso non sono omogenei per tutti i corpi di polizia I vigili urbani non rilevano normalmente incidenti notturni

    46. MODELLO CTT-INC ISTAT/ACI Laggiornamento sulla situazione sanitaria del ferito rappresenta, una fase impegnativa per le autorit pubbliche che debbono stabilire un contatto con le istituzioni sanitarie (pubbliche o private) per essere informate sulle condizioni del ferito, del suo eventuale trasferimento a diversa struttura e delleventuale decesso; se questa comunicazione non avviene si genera una sottostima dei decessi

    47. MODELLO CTT-INC ISTAT/ACI La definizione di caso include decessi fino al 30 giorno dal sinistro (al settimo fino al 1998) Lincidente pu non essere rilevato per molteplici cause Il ritorno informativo scorporato per realt inferiori alla Regione pu richiedere da 2 a 4 anni

    48. SDO Presenta problemi soprattutto sullattendibilit delle codifiche apposte dai compilatori e perdita di informazioni nei ricoveri successivi. Dati provvisori: 365 giorni Dati definitivi: 730 giorni Massima disaggregazione territoriale disponibile: Regionale

    49. Archivi di pronto soccorso e 118 Non comprende i morti sul luogo dellincidente Sono spendibili solo a livello locale differendo le codifiche, il grado e tipo di informatizzazione, la compatibilit dei softwere La codifica non sempre accurata

    52. Verso un modello integrato MODENA

    53. Verso un modello integrato AREZZO Osservatorio Provinciale sugli Incidenti del Traffico Archivia ed elabora dati da tutte le fonti reperibili (Autorit Pubblica, Prefettura, Ausl, Organi di stampa)

    55. FINE

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