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QUESTIONARIO DOCENTI

QUESTIONARIO DOCENTI. A.S. 2008/09 F.S. MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO. 1 - Quali strategie tra quelle da te utilizzate ritieni si siano rivelate efficaci nel corso dell’anno scolastico?. Valorizzazione delle competenze “extrascolastiche” di alcuni alunni

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Presentation Transcript


  1. QUESTIONARIO DOCENTI A.S. 2008/09 F.S. MONITORAGGIO E AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO

  2. 1 - Quali strategie tra quelle da te utilizzate ritieni si siano rivelate efficaci nel corso dell’anno scolastico? • Valorizzazione delle competenze “extrascolastiche” di alcuni alunni • Gratificazione dei progressi raggiunti anche se minimi e quindi evitare la demoralizzazione degli alunni deboli • Coinvolgimento attivo degli studenti nella lezione • Studenti al centro del loro processo di apprendimento • Tutoring - Lavoro di gruppo • Interventi individualizzati • Progetti, rapporti con le famiglie • Monitoraggio sistematico con verifiche • Il dialogo per un maggiore coinvolgimento dei ragazzi • Assunzione di responsabilità • Osservazioni sistematiche prolungate nel tempo • Obiettivi mirati per ogni allievo • Discussioni guidate – Cooperative learning • Collaborazione con i colleghi – Uso delle TIC • Buona comunicazione e disponibilità – Motivazione allo studio e recupero

  3. Coinvolgimento diretto degli alunni nelle attività – Motivazione allo studio degli argomenti proposti • Favorire l’attività pratica • Incoraggiare gli alunni – Cercare di aiutarli ad affrontare le difficoltà • Frequenti discussioni interpersonali e di gruppo – Interventi il più possibile individualizzati • Mezzi audio/visivi - Lavori di gruppo • Cercare il contatto personale • Tutte • Studio guidato in classe – Interrogare spesso gli alunni • Interventi diretti di guida e supporto da parete dell’insegnante – Interventi informali dei compagni in grado di fornire supporto • Studio assistito in classe (coppie o piccoli gruppi) – Costruzione delle conoscenze da parte degli alunni • Peer tutoring – Verbalizzazione collettiva delle esperienze • Lavori di gruppo • Correzioni collettive delle consegne • Osservazione delle realtà per avere spunti di riflessione – Trovare dei punti interessanti per coinvolgere tutti gli alunni

  4. 2 - Quali modalità di lavoro ritieni siano più idonee per garantire il successo scolastico di tutti gli alunni? • Spiegare e ribadire gli obiettivi del proprio lavoro, evidenziandone le applicazioni pratiche nella vita quotidiana • Sollecitare senza demordere la collaborazione attiva della famiglia sia per l’ambito educativo che per quello del metodo di lavoro • Personalizzare il più possibile i propri interventi e utilizzare diversi canali di comunicazione, non esclusivamente quello orale. • La totale partecipazione degli alunni • Continui inviti ad un lavoro più proficuo • La coerenza e la determinazione • Il coordinamento tra le attività degli insegnanti • Laboratorio di gruppo - Rielaborazione delle informazioni • Stimolare i ragazzi senza forzature • Gratificare ogni piccolo progresso dell’alunno • Metodo induttivo – Brainstorming • Attività per scoperte • Coinvolgerli in progetti comuni con lavori di gruppo – Stimolarli con attività varie

  5. Visite guidate – Lavori di gruppo • Lavori di gruppo e confronto tra pari – Attività di recupero con esercizi guidati e tra alunni con differente preparazione per sollecitare una fattiva collaborazione. • Laboratoriali diversificate in classe • Un utilizzo carretto dei libri di testo – Utilizzo del computer • L’attenzione ad ognuno di loro • Tutte • Sincerarsi sempre che tutti abbiano capito – Metterli alla prova con molta serenità • Lezione interattiva con uso di materiale didattico digitale – Uso dell’aula Marte o di informatica • Utilizzare diverse strategie che favoriscano tutti gli stilicognitivi (utilizzo di immagini, testi scritti, testi orali, uso del computer…) • Coinvolgere tutti gli alunni anche attraverso delle interviste • Lezione frontale e lezione partecipata (5)

  6. 3 - Quali tra i seguenti strumenti ritieni possano migliorare l’efficacia del tuo lavoro ?

  7. 4 - Quali tra i seguenti strumenti ritieni possano migliorare l’efficacia del tuo lavoro ?

  8. 5 - Quali sono, a tuo avviso, le caratteristiche che deve avere un buon docente? • Desiderio di autoaggiornamento e studio continuo • Preparazione didattica e capacità relazionali • Equilibrio mentale • Passione per il proprio lavoro e trasmettere entusiasmo nelle attività, dare delle regole ben precise, essere più comprensivi e tirar fuori le loro capacità esplicite • Passione per l’insegnamento • Coerenza, senso del dovere, autorevolezza • Rispetto delle regole • Affidabilità – Coerenza – Ironia • Intelligenza acuta – Comunicativa – Passione • Un buon carisma – Amore per gli alunni • Saper ascoltare / Essere disponibili

  9. Mettersi in discussione (2) • Equilibrio – Competenza – Buona comunicazione • Creare un clima di rispetto e fiducia • Capire e farsi capire • Competenza – Motivazione – Capacità di relazionarsi • Deve essere professionale, preparato e aggiornato nella sua materia di insegnamento ma in grado di dare all’alunno una visione d’insieme delle discipline per prepararlo ad essere un buon cittadino. Dalle conoscenze deve saper sviluppare negli alunni competenze e dare un significato preciso a quello che si svolge in classe con la motivazione. Deve inoltre saper osservare l’atteggiamento e ascoltare gli alunni per poter cogliere eventuali disagi che possono condizionare l’attenzione e il rendimento degli stessi. • Capacità di cambiamento didattico – Metodologie in evoluzione – Capacità di ascolto e adattamento

  10. Deve saper ascoltare i ragazzi • L’umanità, collaborazione, motivazione professionale, senso del dovere. • Grande umanità, amore per i ragazzi, essere aggiornato sul mondo giovanile, tanta pazienza. • Preparazione culturale personale /Capacità di sapersi rapportare con gli alunni – Si deve far rispettare ma anche amare cercando di comprenderne le difficoltà. • Avere capacità di ascolto sulle problematiche che emergono nel gruppo classe – Avere capacità di relazionarsi positivamente con alunni/genitori. • Avere buone capacità di mediazione e di ascolto • Preparazione – Doti comunicative – Alto tasso di socialità • Saper ascoltare i bisogni degli alunni – Stabilire un dialogo educativo (2) • Buonsenso, tanta pazienza, empatia e naturalmente preparazione nel proprio ambito disciplinare • Deve avere una buona propensione all’ascolto dei “bisogni” dell’altro (Competenze psico-pedagogiche) ed essere un buon comunicatore. • Buona capacità di osservazione dei singoli alunni, buon rapporto con gli alunni e le famiglie.

  11. 6 - Quali sono, a tuo avviso, le caratteristiche che fanno di una scuola una buona scuola? • La coesione di intenti (obiettivi), la collaborazione, la circolazione delle idee e delle pratiche • Il fattore umano (docenti, dirigente e personale), organizzazione e strutture • Organizzazione efficiente ed efficace • La collaborazione fra docenti e scambi di vedute, saper ascoltare e conoscere anche le altre discipline. • Uno per tutti e tutti per uno - Non fare figli e figliastre • L’ordine, la disciplina e la preparazione culturale degli alunni • Apertura al dialogo – Coerenza • Dignitosa – Ordinata – Democratica – Libera – Creativa • Che non boccia ma promuove il senso della vita

  12. Dialogo e accoglienza • Clima collaborativo – Organizzazione – Dialogo e rispetto reciproco. • L’alunno ci deve andare volentieri, quindi deve trovare la scuola attraente • Buoni insegnanti – Varietà dell’offerta formativa • Apertura verso il territorio – Innovazione – Stretto legame con la famiglia – Osservanza delle regole • Una scuola deve essere un luogo in cui i ragazzi possano acquisire oltre ad una buona preparazione culturale, regole precise di buon comportamento e rispetto reciproco, per far meglio socializzare tra loro gli allievi, senza che abbiano timore di esprimere le proprie idee e capire che si può convivere anche se con culture, idee e tradizioni differenti. Quindi una scuola deve essere “aperta, innovativa, libera pur dettando regole di buona convivenza civile”. Chiaramente gli insegnanti devono dare loro per primi testimonianza di quanto esposto. • Frequenza continua tempo pieno allievi • Dei bravi docenti – Strutture accoglienti

  13. La produttività didattico-educativa - Poche regole ma certe • Un dirigente che sappia relazionarsi positivamente con docenti ed alunni • Buona classe docente – un dirigente presente e sensibile alle problematiche dei docenti e degli alunni – Strutture scolastiche ed arredi decorosi – Laboratori di lingue e informatici • Buona organizzazione di tutte le attività scolastiche • Fornire momenti di confronto tra docenti, tra docenti e genitori e con esperti del settore dell’educazione - Capacità di mediare i conflitti fra le parti • Deve essere attenta ai bisogni degli alunni, dei genitori e anche dei docenti – Dialogo (2) • Lasciare più tempo ai docenti per svolgere tranquillamente le lezioni senza impegnarli in svariati progetti. • Deve essere seria, attenta alla formazione dei docenti, degli alunni, capace di garantire il rispetto delle regole interne, aperta all’extra scuola. • Serietà, applicazione delle regole della scuola stessa.

  14. 7 - La scuola viene spesso definita “un’organizzazione che apprende”. Cosa ritieni di poter/dover ancora apprendere in relazione al lavoro che svolgi? • Ritengo di apprendere continuamente sia strategie di insegnamento per interessare gli alunni, sia come programmare in maniera sempre più utile. • Tantissime cose (Troppe da elencare) • C’è sempre da imparare • Come gestire le relazioni con alunni difficili • Tutto • Dialogo e accoglienza • Sempre le problematiche degli alunni • Dovrei curare di più i contatti con le famiglie – Saper organizzare meglio la disciplina in classe • Metodologie diverse di insegnamento

  15. Non si finisce mai di apprendere…si apprende anno dopo anno, anche in base al cambiamento del contesto sociale, sia metodi di approccio differenti con gli allievi, sia proprio metodologie diverse di insegnamento o/e di impostazione del lavoro. Cambia anche il rapportarsi con gli allievi perché diversi sono di volta in volta i loro interessi e le loro esperienze e ritengo che un insegnante debba fare questo per poter acquistare fiducia, rispetto ed essere apprezzato e stimato dai propri alunni. • Apprendere • La didattica

  16. Nuove tecniche, equilibrio personale • Devo continuamente apprendere per conoscere il mondo dei ragazzi e per questo avere, almeno una minima competenza di psicologia. • Aggiornamento degli insegnanti • Metodologie didattiche innovative • Maggiore empatia con la dimensione adolescenziale • Conoscenza delle tematiche legate all’adolescenza (3) • Gestire le situazioni difficili (Bullismo…) • Uso di supporti innovativi come ad esempio la lavagna multimediale

  17. 8 - Quanto tempo dedichi alla conoscenza del POF (regolamenti, patto formativo, ecc.)? • ALTRO • Preferisco partecipare attivamente al suo cambiamento e/o aggiornamento • Quanto basta • Non quantificabile • Quello necessario

  18. 9 - La gratificazione che ritengo essere più soddisfacente:

  19. 10 - La condivisione delle informazioni costituisce un punto nevralgico della scuola: i mezzi di comunicazione che ritengo più efficaci sono:

  20. 11 - I fattori che ritieni favoriscano la collaborazione tra docenti sono:

  21. 12 - Informare gli alunni sui criteri di valutazione prima di una verifica scritta ritieni sia:

  22. 13 - Spiegare agli alunni gli errori compiuti o fornire le risposte corrette prima della verifica successiva ritieni sia

  23. 14 - Quanto tempo dedichi alla costruzione della relazione docente - discente? • ALTRO • Diversi momenti diversificati per alunno • Il tempo necessario • Dipende dalle attività svolte • Quanto basta • Tutto l’anno • Ogni giorno • Sempre • Non quantificabile

  24. 16 - La correzione dei compiti a casa dovrebbe essere fatta:

  25. 17 - Come ritieni possa essere migliorato il rapporto: Con gli alunni Con i collaboratori scolastici Con il dirigente scolastico Con il DSGA RISPETTO E DIALOGO

  26. 18 - Consiglieresti ad un collega, se se ne presentasse l’occasione, di venire a lavorare alla Diaz?

  27. 19 - Cosa miglioreresti della nostra scuola? • Collaborazione tra colleghi e senso di appartenenza. • Organizzazione gli impegni • Continue informazioni sui progetti ed esporre in bacheca gli impegni scolastici per organizzare anche il proprio lavoro • Somministrerei agli allievi, a fine anno, un test di gradimento a genitori e alunni sui professori. Chissà quante sorprese. • L’ordine e la disciplina. Il rispetto delle regole. • Le aule multimediali e la biblioteca. • Tutto • Comunicazione – Organizzazione (2) • Sempre tutto

  28. Rispetto delle regole (3) – Attività pratiche – Interventi per il disagio (2) • Condivisione • I banchi e le sedie • Classi meno numerose • Le strutture • L’organizzazione • Ottimizzazione dei tempi delle attività collegiali • Coinvolgerei l’amministrazione comunale per la palestra (G. Aranci) • Il collegio docenti (troppo chiasso!) • La fama (ingiusta) della centrale • La comunicazione e i toni dei collegi docenti

  29. 20 - Cosa fa nascere, a tuo avviso, il senso di appartenenza a una scuola? • Lavorare insieme prendendo sul serio il proprio ruolo. • La condivisione delle idee • Rapporti sereni e collaborativi • La buona relazione con i colleghi e con gli alunni • La condivisione degli intenti • Il buon rapporto con i colleghi e, in generale, con chi ci lavora. • Ambiente sereno - Operativo – Gratificante – Vero • Collaborazione – Rapporti interpersonali corretti (2) – clima sereno • I risultati ottenuti

  30. Collaborazione e contatti fra docenti anche fuori dalla scuola (3) • Affidare incarichi su accertamento competenze specifiche • La continuità • La consapevolezza della produttività didattica-educativa • Collaborazione, essere consapevoli di svolgere bene la professione • Il buon rapporto con coloro che ci lavorano • La collaborazione e la stima reciproca tra docenti e personale • Lavorare all’interno di un gruppo (2)

  31. Lavorare per un obiettivo comune coinvolgendo tutti • La buona qualità dei rapporti interpersonali (4) • Il rapporto con i colleghi e con tutto il personale – La stabilità nell’insegnamento

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