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Reti di scuole Reti di biblioteche

Reti di scuole Reti di biblioteche. PON 2007-08 I.S. “Don Milani” Acquaviva. Rosella D’Amato. Rete : parola di moda?. Rete – network è parola sempre più diffusa nel mondo della ricerca scientifica ed accademica, ma anche sociale.

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Presentation Transcript


  1. Reti di scuoleReti di biblioteche PON 2007-08 I.S. “Don Milani” Acquaviva Rosella D’Amato

  2. Rete: parola di moda? • Rete – network è parola sempre più diffusa nel mondo della ricerca scientifica ed accademica, ma anche sociale. • Spesso indica partnership, collaborazione, alleanza, e anche comunità, gruppo. • Può descrivere le relazioni tra gruppi di individui e le risorse a cui l’appartenenza a tali gruppi facilita l’accesso.

  3. rete parola evocatrice • rimanda a nodi e fili, incroci e intrecci • si lascia immaginare leggera e potente come un’atmosfera virtuale che avvolge la terra • è un modo efficace per descrivere il senso contemporaneo della comunicazione (Carla Ida Salviati - Biblioteche Scolastiche 2002)

  4. La rete: metafora... • rete cerebrale, di neuroni e sinapsi • rete distributiva, di circolazione prodotti (acqua, merci, energia…) • estensione protesica del nostro agire (rete da pesca e da cattura) (Carlo Infante - Biblioteche Scolastiche 2002)

  5. …e opportunità • La rete telematica sta ottimizzando delle potenzialità interumane straordinarie, e quindi non può essere vista solocome una tecnologia strumentale, bensì come un’opportunità evolutiva! (Carlo Infante - Biblioteche Scolastiche 2002)

  6. ...verso un percorso di evoluzione Dall’individuo al gruppo • perché l’attività di gruppo è la forma più utile di collaborazione umana Dalla linearità alla complessità

  7. Rete sociale • Flusso di scambi e il legame (formale ed informale) tra le persone o le organizzazioni che condividono contatti, conoscenze, risorse, abilità

  8. Reti socialiStrumento di lettura della realtà • Insieme di relazioni e legami che fanno parte della storia e della cultura di una persona • Con proprie caratteristiche • Estensione, densità, coinvolgimento, formalizzazione. • Basate su legami • di tipo primario (parentela, amicizia, vicinato…) • di tipo secondario • formali (istituzioni, servizi …) • informali (associazioni, volontariato …) (Miglietta, eduprof.unito)

  9. Reti organizzativeModalità di lavoro nei sistemi complessi • “Modello organizzativo in cui i diversi soggetti (produttori ed erogatori del servizio o nodi del sistema) convergono su obiettivi comuni” (Toniolo Piva 2000) • “Un modello stabile di transazioni cooperative tra attori individuali e collettivi che costituisce un nuovo attore collettivo”. (Pichierri,2002)

  10. RetePrima dimensione della complessità La rete in due parole: • Comunicazione • Cambiamento La comunicazione, definita come informazione condivisa, genera direttamente il cambiamento. (Mara Di Bartolomeo. L’essere in rete)

  11. Informazione e cambiamento Informazione acquisita preparano ad accogliere modifica Schemi mentali, abilità di base precedenti Nuove esplorazioni e ricerche operano Cambiamento dirige (Mara Di Bartolomeo. L’essere in rete)

  12. Rete è cambiamento • Il cambiamento delle strutture organizzative è direttamente proporzionale all’acquisizione ed elaborazione delle informazioni. • Per essere in rete occorre divenire, pensare in termini di movimento, poiché la stessa rete è il regno delle informazioni e ognuna di esse può modificare il nostro modo di vedere il mondo. (Mara Di Bartolomeo. L’essere in rete)

  13. Reti Legami forti e legami deboli

  14. Rete: apertura o costrizione? • Apertura, opportunità, potenzialità, risorsa, fonte di sostegno e aiuto, • Chiusura, costrizione, cattura, forte pressione ideologica e normativa (Miglietta, eduprof.unito)

  15. La Rete è un insieme di legami • I legami forti sono • Fonti di sostegno e coesione, riconoscimento sociale, soluzione dei conflitti • A rischio di esercitare un controllo normativo opprimente • I legami deboli • Possono svolgere funzioni di ponte, cioè di collegamento tra reti diverse, per aprire opportunità agli individui e alle comunità locali (Miglietta, eduprof.unito)

  16. Punti di contatto

  17. Reti: descrizioni • Sistemi descrivibili tramite • grafi in cui elementi puntuali, • nodi, sono collegati tra loro da elementi lineari, • segmenti, che indicano l’esistenza di • relazioni. (reti stradali, idriche, cristalline, elettriche, organizzative, sociali, reti di scuole…).

  18. Rete: quale significato? • Modello organizzativo a legami deboli • senza struttura gerarchica e senza definizione precostituita dei processi decisionali • Forma di interazione comunicativa • per sviluppare capacità di analisi e impostazione dei problemi • basata sull’apprendimento cooperativo tra docenti, scuole, centri, enti locali, università… (Direz. Didattica Pavone Canavese)

  19. Connettori • Nella teoria delle reti sono persone o nodi che possiedono l’abilità straordinaria di stringere e coltivare un numero elevato di amicizie e conoscenze

  20. Reti:libere o governate • Reti libere: con elevata debolezza di legame l’intenzionalità della partecipazione è legata solo ad un particolare e momentaneo bisogno, per esempio di informazione • Reti governate necessitano di • un’azione intenzionale degli attori coinvolti • di una specifica progettazione • di formalizzazione del progetto • di personale dedicato per gestione, coordinamento (Marani, Scalzotto)

  21. Rete: configurazione geografica • Micro-rete all’interno di un singolo istituto, poco strutturata, utile per costruire identità e trame di comunicazione, documentazione, valutazione, elaborazioni di tipo cooperativo • Macro-rete coinvolge più scuole e più enti del territorio, con differenti profili, si rende necessario il superamento della distanza non solo geografica, ma socio-cognitiva e organizzativa. (Marani, Scalzotto)

  22. Rete e scuola: legami deboli • Relazioni interne sia di lavoro, sia amicizia • Tra insegnanti e studenti, insegnanti e dirigenti, insegnanti fra loro … • Relazioni esterne • Con le famiglie, con il territorio, con le altre agenzie formative, con Enti e Amministrazioni locali … (Luisa Ribolzi)

  23. Reti di scuole • Sono reti di organizzazione formali, cioè non hanno le caratteristiche delle reti sociali primarie (con parenti, amici, vicini…) • Ma sono presenti relazioni di tipo primario (legami con altri significativi …) quindi …eee (Luisa Ribolzi)

  24. Reti di scuole:entità polifunzionali • Culturale: fanno crescere il senso di identità e di appartenenza che connota in modo riconoscibile la “cultura” di una scuola • Strutturale e funzionale:forniscono aiuti e sostegni per le esigenze professionali, ma anche personali, dei singoli insegnanti e delle singole scuole (Luisa Ribolzi)

  25. Ruolo delle reti di scuole • Migliorare la qualità del servizio educativo • Diffusione delle buone pratiche • Sostegno dell’apprendimento (Luisa Ribolzi)

  26. Scuola:comunità di pratiche • Non solo insegna, ma apprende, e sviluppa la capacità di progettare pratiche efficaci in risposta ai bisogni degli allievi (Luisa Ribolzi)

  27. Reti: per quale obiettivi? • Superamento dei modelli organizzativi centrati su una distinzione verticale dei ruoli • Per la costruzione di sistemi reticolari caratterizzati da • Distribuzione e autoorganizzazione • Decentramento • Condivisione di funzioni, compiti e competenze • Per sviluppare qualità, innovazione, flessibilità. (PeaceWaves)

  28. Reti: quale cambiamento concettuale? • Favorisce la valorizzazione delle risorse umane, visione sempre più accreditata nelle organizzazioni che hanno bisogno • non solo di risorse finanziarie e tecnologiche • ma anche di un insieme di risorse immateriali, la rete

  29. Lavorare in rete: cosa saper fare? • Progettare, gestire, controllare, valutare una serie non necessariamente sequenziale di funzioni, compiti, risultati sempre più governati da variabili indipendenti o esterne al sistema • Saper instaurare rapporti con soggetti singoli o plurimi • Saper lavorare in team condividendo responsabilità e risorse e gestendo spinte collaborative e spinte competitive (PeaceWaves)

  30. Finalità e tipologia delle reti • Ricerca di economie di scala • Gestione rapporti con il territorio • Condivisione delle risorse • Condivisione della risorsa-informazione • Progettazione e gestione progetti locali • Condivisione di formazione del personale • Condivisione di ricerca e sperimentazione • Condivisione di buone pratiche (PeaceWaves)

  31. Le reti di scuole nell’Autonomia

  32. Riferimenti normativi • Regolamento sull’Autonomia Reti di Scuole – (art. 7DPR n. 275 dell’8 marzo 1999) • Regolamento sull’Autonomia Ampliamento dell’offerta formativa (art. 9 DPR n. 275 dell’8 marzo 1999) • Patto per il lavoroPresidenza Consiglio Ministri(24 settembre 1996) • Misure di razionalizzazione della finanza pubblica (art. 2 co. 203 L. 662 del 23 dicembre 1996)

  33. Quali formule aggregative? • Protocolli d’intesa • Convenzioni • Accordi • Consorzi

  34. La rete “governata”cosa definire • Scuola capofila e Enti e scuole aderenti • Ruolo dei partecipanti • Progetto organico di rete • Durata • Finanziamenti e modalità di gestione • Altre risorse disponibili • Gruppo di progetto • Periodicità degli incontri • Verifica e documentazione

  35. Reti: funzioni ricorrenti • Comunicazione • Condivisione • Cooperazione

  36. RETE!

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