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Comprendere, prendere, distruggere.

Comprendere, prendere, distruggere. Tzvetan Todorov La conquista dell’America, Il problema dell’ « altro ». Merenda Somma Alice IIIB a.s. 2007/’08. simpatia?. Comprendere. ammirazione. rifiuto assiologico. Prendere. conservazione dell’altro?. Distruggere. Merenda Somma Alice IIIB.

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Comprendere, prendere, distruggere.

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Presentation Transcript


  1. Comprendere, prendere, distruggere. Tzvetan Todorov La conquista dell’America, Il problema dell’ «altro» Merenda Somma Alice IIIBa.s. 2007/’08

  2. simpatia? Comprendere ammirazione rifiuto assiologico Prendere conservazione dell’altro? Distruggere Merenda Somma Alice IIIB

  3. «In una della mie lettere informavo Vostra Maestà che gli indigeni di questo paese sono molto più intelligenti di quelli delle isole; che il loro intelletto e la loro ragione ci sembrarono sufficienti perché potessero comportarsi come normali cittadini»(3) • «Nel comportamento e nei modi della gente c’è quasi la maniera di vivere che c’è in Spagna, e con tanto ordine e disciplina che in Spagna; e considerando che questa è gente barbara e lontana dalla conoscenza di Dio e dalla comunicazione con altre nazioni civili, è cosa ammirevole vedere quell’ordine che hanno in tutte le cose» (2) Merenda Somma Alice IIIB

  4. «C’è molta gente povera che chiede l’elemosina ai ricchi per le vie, le case e i mercati, come fanno i poveri in Spagna e in altre parti del mondo dove c’è gente razionale» (2) Merenda Somma Alice IIIB

  5. «Non c’è al mondo principe conosciuto che possieda cose di tale qualità» (2) • «Moctezuma mi diede molti abiti suoi, che (…) in tutto il mondo non si poteva farli meglio» (2) • Le «moschee» sono «così ben fatte (…) che meglio non si potrebbero fare in nessuna parte» (2) • «E così al naturale gli oggetti d’oro e d’argento che non c’è orefice al mondo in grado di farli meglio » • «Questa città era la più bella del mondo» (2) Merenda Somma Alice IIIB

  6. «Non c’è al mondo principe conosciuto che possieda cose di tale qualità» (2) • «Moctezuma mi diede molti abiti suoi, che (…) in tutto il mondo non si poteva farli meglio» (2) • Le «moschee» sono «così ben fatte (…) che meglio non si potrebbero fare in nessuna parte» (2) • «E così al naturale gli oggetti d’oro e d’argento che non c’è orefice al mondo in grado di farli meglio » • «Questa città era la più bella del mondo» (2) Merenda Somma Alice IIIB

  7. « curiosità naturali » Uno degli acrobati aztechi portati da Cortés alla corte di Carlo V, disegno di C. Weiditz.

  8. Per uccisione diretta • In seguito a maltrattamenti • Per malattie («choc microbico») Merenda Somma Alice IIIB

  9. «Questo Diego de Landa dice di aver visto (…) un grande albero ai rami del quale un capitano aveva impiccato un gran numero di indiane; e alle loro caviglie aveva appeso per la gola i loro figlioletti. (…) Gli spagnoli commisero crudeltà inaudite, mozzando mani, braccia e gambe, tagliando seni alle donne, gettandole in laghi profondi e trafiggendo con la spada i bambini perché non camminavano abbastanza svelti» (15) Merenda Somma Alice IIIB

  10. Civiltà del sacrificio delitto religioso →ideologia ufficiale →pubblica piazza →rivendicato identità del sacrificato dettata da regole precisissime giustificazione sociale sacrificio testimonia forza tessuto sociale (prevalenza società su individuo) Civiltà del massacro delitto ateo →non ufficiale →il più lontano possibile →non rivendicato Identità del massacrato non pertinente si giustifica in se stesso massacro rivela debolezza tessuto sociale Merenda Somma Alice IIIB

  11. medievale Altrove = proprio paese moderno Altrove leggi morali completamente diverse Metropoli colonie atteggiamento dell’uomo “il massacro ha bisogno di un quadro appropriato” Merenda Somma Alice IIIB

  12. Comprendere Prendere Altro = essere inferiore Distruggere Merenda Somma Alice IIIB

  13. Eguaglianza e Ineguaglianza Merenda Somma Alice IIIB

  14. Il Requerimiento • Breve storia umanità • Venuta di Cristo «capo della stirpe umana» • Trasmissione autorità divina al Papa • Americhe = dono dal Papa alla Spagna (e in parte al Portogallo) Merenda Somma Alice IIIB

  15. «Se non lo fate, o allungate con malizia I tempi della vostra decisione, vi dichiaro che, con l’aiuto di Dio, vi invaderò con potenti forze, vi farò guerra da ogni lato e con tutti i mezzi, e vi assoggetterò al giogo e all’obbedienza della Chiesa e delle Loro Altezze. Vi prenderò insieme alle vostre mogli e ai vostri figli e vi ridurrò in schiavitù. Vi venderò come schiavi e disporrò di voi secondo gli ordini delle Loro Altezze. Mi impadronirò dei vostri beni e vi farò tutto il male possibile, come si conviene a dei vassalli che non obbediscono al loro signore» dal Requerimiento Merenda Somma Alice IIIB

  16. «Una volta che furono incatenati, qualcuno lesse loro il Requerimiento senza conoscere la loro lingua e senza interpreti; il lettore e gli indiani non si capivano reciprocamente. Ma anche dopo che qualcuno che capiva la loro lingua glielo ebbe spiegato, gli indiani non ebbero alcuna possibilità di rispondere, perché furono subito portati via in catene; e se qualcuno non camminava abbastanza svelto, gli spagnoli non mancavano di fargli assaggiare il bastone» (Oviedo, I, 29, 7) Merenda Somma Alice IIIB

  17. La posizione di Las Casas «Non abbiamo ragione di meravigliarci dei difetti, delle usanze non civili e sregolate che possiamo riscontrare presso le popolazioni indiane, né abbiamo ragione di disprezzarle per questo. (…) Noi stessi fummo molto peggiori al tempo dei nostri antenati e su tutta l’estensione del nostro territorio, sia per l’irrazionalità e la confusione dei costumi, sia per i vizi e le usanze bestiali» (da Apologetica Historia) Essi (laggiù) sono (ora) come noi (qui) eravamo (una volta) Con il tempo raggiungeranno la civiltà (la nostra) Merenda Somma Alice IIIB

  18. Eguaglianza No al disprezzo Indios in quanto altri/diversi Non sono (o non saranno) diversi Affermazione di identità Non riconoscimento dell’altro Merenda Somma Alice IIIB

  19. Eguaglianza non riconoscimento differenza assimilazione conversione colonialismo Ineguaglianza riconoscimento differenza inferiorità schiavismo “A partire da quell’epoca, e per circa trecentocinquanta anni, l’Europa ha cercato di assimilare l’altro, di far scomparire l’alterità esteriore, e in gran parte c’è riuscita.” Merenda Somma Alice IIIB

  20. “Le atrocità sollevano un'indignazione minore, quanto più le vittime sono dissimili dai normali lettori, quanto più sono "more", "sudice”. Questo fatto illumina le atrocità non meno che le reazioni degli spettatori. Forse lo schema sociale della percezione presso gli antisemiti è fatto in modo che essi non vedono gli ebrei come uomini. L'affermazione ricorrente che i selvaggi, i negri, i giapponesi, somigliano ad animali, o a scimmie, contiene già la chiave del pogrom. Della cui possibilità si decide nell'istante in cui l'occhio di un animale ferito a morte colpisce l'uomo. L'ostinazione con cui egli devia da sé quello sguardo – "non è che un animale" – si ripete incessantemente nelle crudeltà commesse sugli uomini, in cui gli esecutori devono sempre di nuovo confermare a se stessi il "non è che un animale", a cui non riuscivano a credere neppure nel caso dell'animale. Nella società repressiva il concetto stesso dell'uomo è la parodia dell'uguaglianza di tutto ciò che è fatto ad immagine di Dio. Fa parte del meccanismo della "proiezione morbosa" che i detentori del potere avvertano come uomo solo la propria immagine, anziché riflettere l'umano proprio come il diverso. L'assassinio è quindi il tentativo di raddrizzare la follia di questa falsa percezione con una follia ancora maggiore: ciò che non è stato visto come uomo, eppure lo è, viene trasformato in cosa, perché non possa confutare, con un movimento, lo sguardo del pazzo.” (Theodor Adorno, Minima moralia, n. 68, "Gli uomini ti guardano") Merenda Somma Alice IIIB

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