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13 Criteri particolari di valutazione

13 Criteri particolari di valutazione. Ragioneria Generale ed Applicata – Sede di Fano. Art. 2423 Codice Civile: CLAUSOLA GENERALE

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13 Criteri particolari di valutazione

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  1. 13 Criteri particolari di valutazione Ragioneria Generale ed Applicata – Sede di Fano

  2. Art. 2423 Codice Civile: CLAUSOLA GENERALE “Il bilancio deve essere redatto con chiarezza e deve rappresentare in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale e finanziaria della società e il risultato economico dell’esercizio”. • Art. 2423-bis Codice Civile: • PRINCIPI DI REDAZIONE DEL BILANCIO • Prudenza • Prospettiva di continuazione dell’attività • Funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo • Utili realizzati • Proventi ed oneri di competenza • Rischi e perdite di competenza anche se conosciuti dopo • Separata valutazione di elementi eterogenei • Non modificabilità dei criteri di valutazione ** Fano, a.a. 2009/2010

  3. CRITERI PARTICOLARI DI VALUTAZIONE Regole applicative, criteri da adottare nella valutazione delle singole poste dello Stato Patrimoniale Fano, a.a. 2009/2010

  4. Valutazione delle immobilizzazioni materiali • Fattori produttivi destinati ad essere durevolmente utilizzati per lo svolgimento dell’attività aziendale • Partecipano alla produzione del reddito per più esercizi • Terreni, fabbricati, impianti, macchinari, ecc. Fano, a.a. 2009/2010

  5. Valutazione delle immobilizzazioni materiali • Sono iscritte al costo di acquisto o di produzione • Nel costo di acquisto si computano anche i costi accessori • Il costo di produzione comprende tutti i costi direttamente imputabili e altri costi ragionevolmente imputabili, relativi al periodo di fabbricazione e fino al momento in cui immobilizzazione risulta oggettivamente utilizzabile Fano, a.a. 2009/2010

  6. Valutazione delle immobilizzazioni materiali • Costi accessori: necessari per mettere il bene in condizioni di effettivo funzionamento (es. trasporto, montaggio, installazione, collaudo, ecc.) • Costi direttamente imputabili: materie prime dirette, manodopera diretta, ecc. • Costi indiretti: es. spese generali di fabbricazione, ecc. Fano, a.a. 2009/2010

  7. Valutazione delle immobilizzazioni materiali • Limite massimo di capitalizzazione dei costi indiretti e degli oneri finanziari: valore di mercato o valore di utilizzazione del bene • Devono essere di costi di competenza relativamente al periodo di fabbricazione (ovvero fino a quando immobilizzazioni risultano oggettivamente utilizzabili) Fano, a.a. 2009/2010

  8. Valutazione delle immobilizzazioni materialiAmmortamento • Il costo delle immobilizzazioni la cui utilizzazione è limitata nel tempodeve essere sistematicamente ammortizzato in ogni esercizio in relazione con la residua possibilità di utilizzazione (durata fisica, durata economica) • Sistematicamente: in conformità a piani aziendali prestabiliti che consentono di individuare la residua vita utile del bene Fano, a.a. 2009/2010

  9. Valutazione delle immobilizzazioni materialiSvalutazioni • Se alla data di chiusura dell’esercizio l’immobilizzazione (sia soggetta ad ammortamento che non) risulti di valore durevolmente inferiore deve essere iscritta a tale minore valore • È vietato mantenere in bilancio svalutazioni se sono venuti meno i motivi che le avevano determinate Fano, a.a. 2009/2010

  10. Sintesi IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI (automezzi, fabbricati, impianti, ecc..) • Valutazione: costo di acquisto o di produzione + costi accessori (criterio del costo storico) • Ammortamento: sistematico ed in base alla residua possibilità di utilizzazione del bene (piani) • Svalutazione: se il costo storico risulta sopravvalutare il bene (valore di mercato o valore d’uso) • NOTA: Costi per manutenzioni • Se sono costi sostenuti per mantenere l’efficacia delle immobilizzazioni materiali a livelli standard (costi ordinari) costi di esercizio (CE) • Se costi che hanno il fine di potenziare le capacità del bene (costi straordinari)  immobilizzazioni (SP) poiché vanno iscritti a diretto incremento del bene o attività per il quale sono sostenuti Fano, a.a. 2009/2010

  11. IMMOBILIZZAZIONI MATERIALI • (automezzi, fabbricati, impianti, ecc..) • PROBLEMA • 30 giugno: acquisto di un impianto produttivo per 300.000 euro che necessita di essere collaudato e montato lungo la catena di montaggio preesistente (costo aggiuntivo di 10.000 euro) • 31/12 l’impianto subisce il primo intervento di manutenzione programmata (ogni 6 mesi) pari a 1.000 euro • 31/12 calcolo quota di ammortamento • Al 31/12 anno successivo il bene risulta sopravvalutato rispetto al valore di mercato (pari a 200.000euro) poiché sono state introdotte nuove tecnologie • RISOLUZIONE ANNO 1 • SP: imm. Materiali: 300.000+10.000= 310.000 • fondo amm.to: 31.000 • valore residuo: 310.000- 31.000= 279.000 • CE: costi di manutenzione per 1.000 • ammortamento: (310.000/5)/2= 31.000 • RISOLUZIONE ANNO 2 • SP: imm. Materiali: 300.000+10.000= 310.000 • fondo amm.to: 31.000+ 62.000= 93.000 • valore residuo: 310.000-93.000= 217.000 ma nell’attivo dello SP andremo ad iscrivere immobilizzazioni per 200.000 • CE: costi di manutenzione: 1.000+1.000 = 2.000 • ammortamento: (310.000/5)= 62.000 • svalutazione di imm.: 217.000-200.000= 17.000 Fano, a.a. 2009/2010

  12. Valutazione delle immobilizzazioni immateriali • Come le materiali partecipano all’attività produttiva per più esercizi e concorrono alla formazione del risultato economico dell’esercizio attraverso le quote di ammortamento • Complessità: è difficile valutare il valore; è incerta la presunta vita utile Fano, a.a. 2009/2010

  13. Costi di impianto e di ampliamento, di ricerca, di sviluppo e di pubblicità • Per la loro iscrizione occorre il consenso del collegio sindacale • Devono essere ammortizzati entro un periodo non superiore a 5 anni • Fino al completamento dell’ammortam. si possono distribuire dividendi solo se residuano riserve disponibili sufficienti a coprire costo non ammortizzato • Indicare in nota integrativa composizione, ragione di iscrizione e criteri di ammortamento Fano, a.a. 2009/2010

  14. Costi di impianto e di ampliamento, di ricerca, di sviluppo e di pubblicità • Valutazione sulla base del loro valore d’uso ovvero l’utilità che gli stessi saranno in grado di generare attraverso il futuro svolgimento della gestione • Per essere capitalizzati devono avere come corrispettivo futuri flussi di ricavo Fano, a.a. 2009/2010

  15. Avviamento • E’ il complesso delle condizioni immateriali che influiscono sulla redditività aziendale • Valore economico>valore del capitale di funzionamento in base alla valutazione analitica dei singoli elementi patrimoniali • Es. di condizioni immateriali: ubicazione, clientela, organizzazione, esperienza, … Fano, a.a. 2009/2010

  16. Avviamento • Iscrivibile solo se acquisito a titolo oneroso • Iscrivibile nei limiti del costo per esso sostenuto • Parere del Collegio Sindacale • Ammortamento entro 5 anni: anche superiore, ma motivato in nota integrativa e non superiore al periodo di utilizzo di tale posta Fano, a.a. 2009/2010

  17. Sintesi IMMOBILIZZAZIONI IMMATERIALI • Per marchi, licenze e brevetti:come imm. materiali • Per costi di impianto ed ampliamento, ricerca & sviluppo e pubblicità: è necessario il consenso del Collegio Sindacale, max di 5 anni e diviedo di distribuire utili se non ci sono riserve disponibili a copertura della parte di oneri pluriennali non ancora ammortizzati • Avviamento:max di 5 anni, può essere iscritto solo se acquistato a titolo oneroso, è necessario il consenso del Collegio Sindacale • NOTA: Costi per pubblicità • Se sono oneri che esauriscono la loro utilità nell’esercizio di sostenimento (campagne destinate a sostenere un prodotto o marchio)  costi di esercizio (CE) • Se oneri aventi utilità pluriennale (campagne istituzionali)  immobilizzazioni (SP) • Ma a differenza dei costi di impianto e di ricerca e sviluppo gli Amministratori non sono obbligati ad iscrivere i costi di pubblicità pluriennali nello SP, ma essi hanno la facoltà di capitalizzare tali oneri Fano, a.a. 2009/2010

  18. Crediti • Devono essere iscritti secondo il valore presumibile di realizzazione • Apportare al valore nominale le rettifiche necessarie per tener conto di perdite di esigibilità e di altri elementi che possono ridurre l’importo realizzabile Valore presumibile di realizzazione = Valore nominale – costi per presunte perdite di insolvenza – oneri da sostenere fino all’effettivo realizzo dei crediti (es. spese giudiziali) compresi sconti e abbuoni concessi al pagamento Fano, a.a. 2009/2010

  19. Crediti • Occorre distinguere i crediti tra: parzialmente o totalmente inesigibili e altri crediti normalmente esigibili Crediti parzialmente o totalmente inesigibili = Voce dell’attivo-rettifiche (deduzione diretta) Si stralciano i crediti e si rileva perdita (C.E.) Crediti normalmente esigibili = Si costituisce Fondo Svalutazione Crediti Valore dei crediti indirettamente rettificato Fano, a.a. 2009/2010

  20. Crediti • Fondo svalutazione crediti: fondo rischi costituito a fronte di ipotesi di presunte insolvenze future da parte dei clienti • Consente di rilevare componenti economici negativi di competenza: condizioni di inesigibilità manifestatesi nell’esercizio Perdite devono essere imputate al Conto Economico del periodo in cui hanno avuto origine o si sono rese prevedibili Fano, a.a. 2009/2010

  21. Sintesi CREDITI • Valutazione:secondo il valore di presumibile realizzazione ovvero tendendo conto di eventuali sconti, costi per il recupero di crediti e perdite per insolvenza • Svalutazioni: • crediti normalmente esigibili: rettifica indiretta mediante creazione di un fondo svalutazione credti • crediti parzialmente o totalmente inesigibili: rettifiche dirette a deduzione del valore iscritto nell’attivo (stralcio dei crediti con relativa perdita) Fano, a.a. 2009/2010

  22. RIMANENZE • materie prime, merci, prodotti finiti e titoli non imm. devono essere valutati al costo di acquisto o produzione*, oppure valore di realizzo sul mercato se inferiore al costo storico (se, successivamente, il valore di realizzo è superiore al costo storico occorre ripristinare la valutazione al costo) • semilavorati e prodotti in corso di lavorazione devono essere valutati al costo di completamento • beni fungibilipossono essere valutati in base al metodo del LIFO, FIFO e media ponderata * I costi di distribuzione non possono essere inclusi nel costo di produzione; gli oneri finanziari possono essere inclusi solo se la fabbricazione del bene è superiori ad un esercizio amministrativo Fano, a.a. 2009/2010

  23. LAVORI IN CORSO SU ORDINAZIONE (processi produttivi di lunga durata effettuati su ordinazione) • Valutazione: • criterio della commessa completata (ricavi rilevati solo a fine lavoro, mente i costi sono rilevati durante la produzione) • criterio della percentuale di completamento (contabilizzazione progressiva di costi e ricavi e quindi del relativo utile) Fano, a.a. 2009/2010

  24. BENI SOGGETTI A VALUTAZIONE COSTANTE (merci, attrezzature e materie prime) • Valutazione: valore costante tra un esercizio e l’altro senza registrare effettive microvariazioni purchè: • costantemente rinnovate • aventi un valore di poco importante rispetto al totale dell’attivo • non subiscano variazioni sensibili tra un esercizio e l’altro Fano, a.a. 2009/2010

  25. IMMOBILIZZAZIONI FINANZIARIE (partecipazioni e titoli che sono legati all’economico svolgimento della gestione*) • Valutazione dei titoli immobilizzati e di partecipazioni generiche: come imm. materiali • Valutazione delle partecipazioni in controllate e collegate: possibilità di utilizzare il metodo del patrimonio netto (equity method) * Le attività finanziarie immobilizzate non si distinguono in base alla durata (più di un anno), ma in base al legame strutturale con l’azienda Fano, a.a. 2009/2010

  26. PARTECIPAZIONI IN ALTRE SOCIETA’ • (art. 2359 c.c.) • CONTROLLATA: influenza dominante • in virtù della maggioranza dei voti esercitabili nell’assemblea ordinaria o in virtù di rapporti contrattuali • COLLEGATA: influenza notevole • in virtù della possibilità di esercitare nell’assemblea ordinaria almeno un quinto dei voti o un decimo se la società è quotata in borsa Fano, a.a. 2009/2010

  27. EQUITY METHOD • FASE 1: iscrivo in base al criterio del patrimonio netto • - se valore PN < costo d’acquisto: la differenza può essere iscritta nell’attivo purché ne siano indicate le ragioni nella Nota Integrativa • - se tale differenza è legata ad avviamento o beni ammortizzabili, essa deve essere ammortizzata • FASE SUCC.: aumento o diminuisco in base al PN • - se plusvalenze rispetto al valore da bilancio dell’esercizio precedente esse devono essere iscritte a riserva non distribuibile • Vs. • COSTO STORICO • FASE 1: iscrivo in base al prezzo di acquisto • - se valore iscritto a bilancio in base al criterio del costo storico è inferiore al valore derivante dall’applicazione dell’equity method, il legislatore non obbliga alla svalutazione (facoltà), ma tale decisione deve essere motivata nella Nota Integrativa Fano, a.a. 2009/2010

  28. PARTECIPAZIONI • (in società controllate o collegate) • PROBLEMA • 01/01/01 la società X acquista partecipazione del 65% di società Y al prezzo di 17.000 euro. Al momento dell’acquisto la società Y ha il seguente patrimonio netto: • CAPITALE SOCIALE: 20.500 • RISERVE 2.500 • UTILE 2000 1.000 (TOT. DI 24.000) • Nell’anno seguentequale è il valore della partecipazione da iscrivere nello SP della società X sapendo che la società Y ha conseguito nel 2001 un utile di 1.000 e distribuito dividenti per 400? • RISOLUZIONE 2001 • 24.000 * 65% = 15.600 valore contabile • 17.000- 15.600= 1.400 (maggior valore pagato= avviamento) • SP: partecipazioni:17.000 CRITERIO DEL COSTO • RISOLUZIONE 2002 • SOCIALE: 20.500 • RISERVE 2.500 • UTILE 2000 (1.000-400) • UTILE 2001 1.000 (TOT. DI 24.600) • 24.600*65%= 15.990 valore contabile • SP: partecipazioni: 15.990 CRITERIO DEL PARTRIMONIO NETTO • non vi e’ obbligo di svalutare anche se valore iscritto in bilancio secondo criterio del costo e’ superiore al valore secondo criterio del p.n., ma tale decisione va motivata nella Nota Integrativa Fano, a.a. 2009/2010

  29. DISAGGIO SU PRESTITI • Valutazione:è la differenza tra le somme incassate ed il valore del debito sottoscritto che dovrà essere pagato alla scadenza del prestito; tale differenza viene iscritta nella sezione dell’attivo dello SP (aggregato D) • Ammortamento:in ogni esercizio per la durata del prestito Fano, a.a. 2009/2010

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