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Appunti di Bioetica Corso di Laurea in Biotecnologie a cura di Fabio Terragni

ETICA DELLA VITA NASCENTE. Appunti di Bioetica Corso di Laurea in Biotecnologie a cura di Fabio Terragni. Perché porsi la domanda: Quando la vita umana diventa persona? La risposta è nelle nuove scoperte scientifiche, nella possibilità di intervenire sugli embrioni umani.

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Appunti di Bioetica Corso di Laurea in Biotecnologie a cura di Fabio Terragni

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Presentation Transcript


  1. ETICA DELLA VITA NASCENTE Appunti di Bioetica Corso di Laurea in Biotecnologie a cura diFabio Terragni

  2. Perché porsi la domanda: Quando la vita umana diventa persona? La risposta è nelle nuove scoperte scientifiche, nella possibilità di intervenire sugli embrioni umani. Sono essenzialmente due le aree nelle quali emergono questioni morali riguardanti il trattamento di embrioni umani: quella della procreazione assistita e quella della liceità di usarli per scopi di sperimentazione.

  3. Non uccidere gli esseri umani è un principio etico universalmente riconosciuto: vale anche per l’embrione? Per la chiesa cattolica la vita dell’embrione è sacra e ne chiede il riconoscimento della personalità giuridica e il divieto di utilizzarli o generarli apposta per la ricerca scientifica. Il Comitato Nazionale di Bioetica si è espresso per il rispetto e la tutela dell'embrione come uno qualsiasi dei nostri simili, perché gli si riconoscono quelle caratteristiche di umanità che ci rendono solidali, moralmente, con lui Pur escludendo la liceità morale di pratiche in certo senso aberranti, (clonazione, creazione di chimere, trasferimento di embrioni umani in utero di animali non umani, possibilità di produrre embrioni umani per scopi sperimentali, commerciali e industriali) il Comitato di Bioetica ha espresso parere favorevole all’utilizzo di embrioni a fini riproduttivi e la sperimentazione su embrioni in “stato di abbandono” e destinati all’estinzione.

  4. TECNICHE DI RIPRODUZIONE ARTIFICIALI Le prime pratiche di fecondazione al di fuori del rapporto sessuale risalgono a più di due secoli fa. Nel 1785 Thouret fecondò la moglie mediante un’iniezione intravaginale del liquido seminale raccolto in una siringa di stagno; nel 1884 Pancoast fece la prima inseminazione artificiale eterologa e nel 1885 in Francia venne creata la “Società per la pratica dell’inseminazione artificiale”. Ma le più sorprendenti scoperte in questo settore sono avvenute in tempi recenti. Il primo successo della Fecondazione in Vitro Embryo Transfer (FIVET), la più rivoluzionaria tra le tecniche di riproduzione artificiale e anche la più rappresentativa dei problemi etico-giuridici ad essa collegati, data 1978 e si chiama Louis Brown la prima bambina nata “in provetta” con l’aiuto degli scienziati Robert Edwards e Patrick Steptoe.

  5. Da allora moltissimi altri bambini sono nati utilizzando questa tecnica la cui percentuale di successi è aumentata durante gli anni (oggi si aggira intorno al 30-35%) La tecnica consiste nel far fertilizzare un gamete femminile e un gamete maschile al di fuori del corpo materno: in provetta (fertilizzazione in vitro). In seguito un numero, generalmente da uno a tre, di ovuli fecondati quando l’embrione è ancora in una fase precoce di divisione cellulare, vengono introdotti nell’utero materno debitamente preparato ad accoglierli (embryo-transfer). Non sempre gli embrioni trasferiti nell’utero si sviluppano, il più delle volte sono necessari nuovi trasferimenti . A questo scopo vengono ottenuti in vitro un numero superiore di embrioni che non sempre verranno utilizzati (embrioni soprannumerari).

  6. Sono questi ultimi a creare i maggiori problemi di ordine morale: Gli embrioni soprannumerari vanno congelati per un’eventuale susseguente gravidanza della coppia? Devono essere donati a un’altra coppia? É moralmente possibile distruggerli? É eticamente possibile utilizzarli a scopi di sperimentazione e di ricerca sia per migliorare le TRA o la terapia genica oppure le nuove ricerche sulle cellule staminali? Tutte le tecniche di riproduzione artificiale possono essere omologhe quando vengono utilizzati i gameti e l’utero della coppia richiedente, oppure eterologhe quando invece vengono utilizzati gameti o utero di persone esterne alla coppia.

  7. Per un approfondimento consultare i siti http://www.braingiotto.com/bioetica/Indice.HTML%20 http://utenti.fastnet.it/utenti/marinelli/bioetica/embit.html

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