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L’AKITA INU

L’AKITA INU. Per giudicare una Razza bisogna conoscere la sua storia. LE ORIGINI.

nakia
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L’AKITA INU

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Presentation Transcript


  1. L’AKITA INU

  2. Per giudicare una Razza bisogna conoscere la sua storia

  3. LE ORIGINI L’Akita è una razza antichissima, proveniente dalla Prefettura Giapponese di Akita, questi meravigliosi cani venivano utilizzati come cani da caccia all’orso, dal 1603 vennero utilizzati anche come cani da combattimento. Per tale scopo erano però necessari soggetti di grande mole, con caratteristiche molossoidi, quindi dal 1868 gli Akita Matagi, che avevano caratteristiche Spitz, vennero incrociati con i Tosa e con i Mastini, con l’immissione di queste razze la taglia degli Akita aumentò e con essa andarono perdute anche le caratteristiche Spitz. Agli inizi del novecento i combattimenti vennero proibiti, ma la razza era ormai molto diffusa e il Giappone nel 1931 dichiarò Monumenti Nazionali nove esemplari.

  4. LA QUASI ESTINZIONE…. La sua folta pelliccia portò l’Akita quasi alla estinzione, infatti durante la Seconda Guerra Mondiale venne ordinata la confisca di tutti i cani, eccetto i pastori tedeschi (utilizzati in operazioni militari), per utilizzare le pellicce per l’abbigliamento dei soldati. A seguito di incroci effettuati per sottrarre cani a questa confisca, alla fine della Guerra gli Akita erano notevolmente diminuiti e quelli rimasti erano distinti in tre grandi Tipi: 1) L’Akita Matagi. 2) L’Akita da combattimento. 3) L’Akita da Pastore. Tutto questo portò ad una grande confusione, e solo grazie a pochi appassionati, si cercò di annullare il sangue estraneo utilizzando l’Akita Matagi per ristabilire le caratteristiche Spitz, riuscendo a fissare il tipo degli Akita dei Giorni nostri.

  5. L’AKITA MATAGI

  6. L’AKITA DA COMBATTIMENTO

  7. L’AKITA DA PASTORE

  8. LA CARATTERISTICA SPITZ Fatta questa premessa, è facile intuire che si è molto insistito sul riportare le caratteristiche Spitz di questa Razza.

  9. ASPETTO GENERALE Valutazioni Importanti: STRUTTURA E CONFORMAZIONE (Taglia e Proporzioni) TESTA ( Orecchie, Espressione ) COLLO POTENTE DORSO DRITTO CON RENE SOLIDO CODA CORRETTAMENTE ARROTOLATA BILANCIAMENTO DEGLI ARTI IN STAZIONE ED IN MOVIMENTO …insomma

  10. L’Akita deve esprimere : DIGNITA’ E FIEREZZA

  11. Il giudice deve quindi tener conto: DELLA TESTA: TIPICITA’ FORMA, ORECCHIE OCCHI ED ESPRESSIONE FIERA DEL CORPO: ARMONICO, PROPORZIONATO , E DEVE DARE L’IMPRESSIONE DI DIGNITA’ E FIEREZZA DIMORFISMO SESSUALE ACCENTUATO: MASCHI SOLIDI FEMMINE PIU’ AGGRAZIATE DEL MOVIMENTO: SOLIDO SICURO ED ELASTICO

  12. ESPRESSIONE • L’Espressione è data dalla correttezza di tutte le regioni della testa che insieme donano armonia, e và valutata considerando: • Posizione e Forma delle orecchie che nell’Akita devono seguire la direzione del collo • Il comportamento degli Assi Cranio Facciali • La posizione, forma e colore degl’Occhi (Obliqui a forma triangolare) devono formare una Y con la linea superiore del muso

  13. LA TESTA Nel LIBRO “Judging the Akita” si dice: “La struttura della Testa contribuisce a dare un’espressione di maestosità, dignità e semplicità estetica.”

  14. LE ORECCHIE Le orecchie devono avere la forma di un triangolo scaleno, le punte leggermente arrotondate, orecchie attaccate troppo basse hanno la conseguenza di far ruotare i padiglioni verso l’esterno, orecchie attaccate troppo alte risultano troppo ravvicinate, l’orecchio corretto nella forma e nella posizione è quello in cui, una linea perpendicolare ideale parte dalla punta e passa attraverso la base del triangolo, l’ angolo dell’orecchio è acuto rispetto ad una linea orizzontale (un angolo più ampio porterebbe le orecchie in posizione più eretta e pertanto il soggetto perderebbe l’espressione caratteristica), esso è quasi parallelo al collo, potremmo pertanto affermare che viste di profilo, le orecchie seguono la direzione della linea superiore del collo.

  15. GLI OCCHI La posizione obliqua, la forma e il colore dell’occhio sono fondamentali nell’espressione, la sua forma è quella di un triangolo scaleno con la sua base posta in orizzontale, l’angolo interno è profondo, la palpebra inferiore risale dolcemente e l’angolo esterno dell’occhio è situato verso la parte bassa dell’orecchio, ogni spostamento della posizione dell’occhio ( o troppo ravvicinati o troppo distanti) fa perdere l’espressione “maestosa e dignitosa”, gl’occhi devono essere “orientali” ma non a fessura, essi devono essere ben evidenti.

  16. LO STOP E IL MUSO Lo stop deve essere moderato e la linea che passa lungo la canna nasale è quasi parallela alla linea del cranio. Il muso deve essere pieno, largo alla sua base e va restringendosi verso il tartufo senza diventare però appuntito, le labbra devono essere ben tese: labbra troppo tese fanno perdere dignità, labbra troppo cadenti denotano un muso non corretto. La forma del muso può essere classificata in tre tipi: circolare, rettangolare e triangolare. Un muso rettangolare denota labbra pendenti e guance poco scolpite, un muso triangolare si presenta appuntito, manca di pienezza e le labbra risultano come “appese”. Ne consegue che il muso dell’Akita deve essere circolare, tonico, solo così donerà alla testa armonia tra le sue regioni.

  17. IL COLLO E L’ANTERIORE Il collo è grosso, proporzionato alla testa, tonico e senza rilassatezza della pelle (giogaia). Il petto deve essere ben sviluppato, così come le zampe anteriori DA Judging The Akita: “Gli Aspetti da tenere in considerazione sono l’armonia e l’equilibrio tra il collo spesso e muscoloso, la testa ben costruita, il petto ben sviluppato e le forti zampe che sostengono il tutto”

  18. IL CORPO Il torace è profondo, ben disceso e le costole leggermente cerchiate, un torace poco sviluppato o eccessivo deturpa l’armonia generale e va in contrasto con la funzione di questa razza. Il Dorso è dritto e solido, il rene ampio e muscoloso ed il ventre è retratto.

  19. LA CODA La coda è attaccata alta e arrotolata sul dorso, a tal proposito si è tenuto a precisare che il portamento ideale per i relatori è quello ad Ellissi, essa è “simbolo di dignità e bellezza”, portata abbassata raggiunge all’incirca il garretto, esistono vari tipi di arricciatura: ricciolo a sinistra, a destra, ricciolo a tamburo o pieno e ricciolo doppio, anche in questi tipi vi sono però delle differenze a seconda se esse sono arrotolate lateralmente e appoggiate sul fianco. Da Judging The Akita: “Personalmente ritengo che la coda ideale dell’Akita abbia un’attaccatura alta e formi un’ellissi. Un’ellissi che sia parallela agli angoli delle altre parti del corpo particolarmente al collo cosa che è esteticamente molto piacevole. Una coda con attaccatura alta, larga e ben arrotolata,assieme ad orecchie inclinate in avanti sono componenti importantissime dell’Akita Tipo”

  20. LE ZAMPE Le zampe devono essere solide, i piedi ben raccolti. In merito alla posizione degl’arti, il relatore distingue: la posizione raccolta (sotto di sé) e la posizione dispersa (fuori di sé), la posizione sotto di sé è spesso provocata da un dorso carpato (ndr: con conseguente dispersione dell’impulso nel movimento) “La visione complessiva manca di forza, audacia e anche di dignità”(judging The Akita) , la posizione fuori di sé è spesso la conseguenza di mancanza di solidità nella linea dorsale e del ventre non ben retratto : “ La visione complessiva è di morbidezza, debolezza e mancanza di forza” (judging The Akita). I gomiti devono essere ben aderenti, e la distanza fra gl’arti corretti, infatti, con arti troppo distanziati o troppo ravvicinati l’aspetto generale risulterà poco solido. Il movimento tipico dell’Akita è sicuro, solido ed elastico.

  21. IL MANTELLO Il Mantello dell’Akita ha un pelo di guardia dritto e duro, il sottopelo è folto e soffice, leggermente più lungo sul garrese e sulla groppa e ancor più sulla coda. I colori ammessi sono: il fulvo-rosso, il sesamo (fulvo-rosso con punte nere), tigrato e bianco. In tutti i colori, escluso il bianco, cosa importante è la presenza dell’ “urajiro” (pelo bianco sui lati del muso, sulle guance, sul petto e sul ventre, sul lato inferiore della coda e nella parte interna degl’arti), è corretto quindi affermare che, la parte bianca non deve essere presente sulla parte superiore del collo, pertanto il “collare bianco” non è preferibile. Pur tenendo sempre conto dell’insieme del cane, viene considerato, a parità di cane, più gradevole quello che presenta uno stacco ben netto fra il bianco dell’urajiro e il fulvo rosso o tigrato o sesamo.

  22. TIGRATO

  23. FULVO

  24. SESAMO

  25. BIANCO

  26. CONCLUSIONI L’Akita Inu è un cane calmo, fedele, docile e ricettivo, compagno ideale per le famiglie, dignitoso, corretta e naturale a mio avviso la divisione con il Grande Cane Giapponese (prima chiamato Akita Americano), che non ricorda per niente l’Akita Matagi che andava a caccia di orsi. Non è un cane timido, ma soprattutto nei soggetti giovani è naturale una diffidenza e scontrosità. Pertanto è improtante che il giudice si avvicini al Cane senza esitazioni, ma senza scatti repentini o con le mani levate.

  27. RINGRAZIAMENTI World Union of Akita Clubs per l’opuscolo “Judging the Akita” da cui sono stati presi gli spunti per questa presentazione S.A.K.I. Sezione di Razza Akita – Club Italiano Razze Nordiche Materiale Fotografico: Giovanna e Roberto Brutti

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