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Istituto Bernocchi. febbraio 2011. Conoscenze. Capacità. Atteggiamenti. Competenza. M. Pellerey L’ insieme strutturato di conoscenze, capacità e atteggiamenti necessari per l’efficace svolgimento di un compito. Competenza:.

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Presentation Transcript


  1. Istituto Bernocchi febbraio 2011

  2. Conoscenze Capacità Atteggiamenti Competenza M. Pellerey L’insieme strutturato di conoscenze, capacità e atteggiamenti necessari per l’efficace svolgimento di un compito

  3. Competenza: Competenze : indicano la comprovata capacità di usare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale Le competenze sono descritte nel QEQ in termini di responsabilità e autonomia

  4. Competenza: Conoscenze : indicano il risultato dell'assimilazione di informazioni attraverso l'apprendimento. Le conoscenze sono l'insieme di fatti, principi, teorie e pratiche, relative a un settore di studio o di lavoro; le conoscenze sono descritte nel QEQ Europeo delle come teoriche e/o pratiche

  5. Competenza: Abilità : indicano le capacità di applicare conoscenze e di usare know-how per portare  a termine compiti e risolvere problemi Le abilità sono descritte nel QEQcome cognitive  (uso del pensiero logico, intuitivo e creativo) e pratiche (che implicano l'abilità manuale e l'uso di metodi, materiali, strumenti)

  6. Spunti di riflessione… Innanzi tutto una competenza non si misura, bensì si apprezza. Il problema vero sotteso alla domanda mi pare sia quello di … non partire dalla coda! In realtà il processo di certificazione delle competenze rappresenta l’ultimo atto di un percorso di valutazione che comporta :l’analisi delle competenze da sviluppare, la determinazione dei livelli di competenza attesi, la predisposizione di una pluralità di strumenti per la rilevazione dei dati e delle informazioni necessarie, la sintesi valutativa dei dati e delleinformazioni raccolte.Non solo, l’istanza di valutazione delle competenze presuppone a monte una progettazione formativa orientata allo sviluppo di tali competenze e un insieme di interventididattici conseguenti ad essa. Se il problema si pone a partire dal modello di certificazione non si può che procedere a ritroso, nella consapevolezza che si tratta di un processo lungo da impostare e sviluppare passo passo, cercando di anno in anno di fare qualche passo indietro: insomma non ci sono scorciatoie! Oppure, parafrasando Manzoni, “Indietro Pedro, cum juicio!”.(Mario Castoldi)

  7. In dettaglio…. • l’analisi delle competenze da sviluppare, • la determinazione dei livelli di competenza attesi, • la predisposizione di una pluralità di strumenti per la rilevazione dei dati e delle informazioni necessarie, • la sintesi valutativa dei dati e delle informazioni raccolte. • la progettazione formativa orientata allo sviluppo di tali competenze e • un insieme di interventi didattici conseguenti ad essa.

  8. Non si tratta più di trasmettere contenuti ma di usare i contenuti per sviluppare conoscenze e abilità e quindi competenze

  9. La competenza non esclude i saperi ma ne implica l’assoluta padronanza Non è solamente un saper fare, ma c'è bisogno di cimentarsi in qualcosa da fare perché essa si possa sviluppare Essa non corrisponde agli atteggiamenti, ma li presuppone.

  10. La competenza è la capacità di mobilizzare il sapere, il saper fare e insieme gli atteggiamenti. Inoltre, ogni competenza deve essere trasferibile, le conoscenze e gli atteggiamenti che essa implica devono poter essere riutilizzati in contesti analoghi.

  11. Non si tratta più di elencare ad inizio d’anno da quale “contenuto” (vd. capitolo del libro) a quale “contenuto”(altro capitolo) voglio “fare” in classe, ma di scegliere a priori quali conoscenze e abilità sono funzionali all’acquisizione delle competenze e quindi quali contenuti mi occorrono per trasmetterle.

  12. Si tratta quindi di rivedere tutto il proprio lavoro all’origine e modificare il proprio modo di trasmettere “i contenuti”

  13. Attenzione! Le competenze non si valutano,le competenze si certificano o si attestano. Le competenze o ci sono o non ci sono, e quando ci sono si può solo osservare a che “livello” si esprimono. Certificazione: Documento ufficiale con cui un'autorità riconosciuta attesta ad un soggetto il possesso di determinate competenze sulla base di determinati standard di riferimento.

  14. La scheda… Due livelli: Assi culturali (NON discipline!) Competenze chiave di cittadinanza Asse Culturale : Tessuto per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparano i giovani alla vita adulta e che costituiscono la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa. Fonte Decreto 22 agosto 2007 Regolamento recante norme in materia di assolvimento dell’obbligo d’istruzione

  15. Livello base Lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali

  16. Livello intermedio Lo studente svolge compiti e risolve problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite

  17. Livello avanzato Lo studente svolge compiti e problemicomplessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità. Es. proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli

  18. Problema : le competenze chiave di cittadinanza “Le competenze di base relative agli assi culturali sopra richiamati sono state acquisite dallo studente con riferimento alle competenze chiave di cittadinanza […] 1. imparare ad imparare; 2. progettare; 3.comunicare; 4. collaborare e partecipare; 5. agire in modo autonomo e responsabile; 6.risolvere problemi; 7. individuare collegamenti e relazioni; 8. acquisire e interpretare l’informazione”

  19. Le competenze chiave di cittadinanza Le competenze chiave sono quelle di cui ogni persona ha bisogno per la realizzazione e lo sviluppo personali, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione

  20. Ciascun docente dovrebbe lavorare affinché attraverso la propria disciplina il ragazzo acquisisca tutte quelle conoscenze e abilità che gli permetteranno di sviluppare le competenze chiave di cittadinanza.

  21. Un passo indietro… Il processo della valutazione non si esaurisce nell’osservazione/misurazione di conoscenze e abilità NECESSARIO osservare l’alunno “come persona” nella sua interezza Obiettivi formativi comuni

  22. Imparare ad imparare “Organizzare il proprio apprendimento individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e vari modalità di informazione e di formazione (formale, non formale ed informale), anche in funzione dei tempi disponibili delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro” ogni giovane deve acquisire un proprio metodo di studio e di lavoro.

  23. Progettare “Elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze appreseper stabilire obiettivi significativi e realistici e le relative priorità,valutando i vincoli e le ossibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti”

  24. Comunicare Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico ecc.) mediante diversi supporti cartacei, informatici e multimediali, rappresentare eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, mozioni e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti.

  25. Collaborare e partecipare “Interagire in gruppo,comprendendo i diversipunti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri.”

  26. Acquisire ed interpretare l’informazione “Acquisire ed interpretare criticamente l’informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo tra fatti ed opinioni”.

  27. Risolvere problemi “Affrontare situazioni problematiche, costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline”

  28. Agire in modo autonomo e responsabile “Sapersi inserire in modo attivo e consapevolenella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni, riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità

  29. Individuare collegamenti e relazioni “Individuare e rappresentare, elaborando argomenti coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze,coerenze ed incoerenze,cause ed effetti e la loro natura probabilistica ogni giovane deve possedere strumenti che gli permettano di affrontare la complessità del vivere nellasocietà globale del nostro tempo.

  30. Lavorare “per competenze” implica quindi: • obiettivi formulati in funzione delle competenze (abilità, conoscenze, attitudini e comportamenti attesi) • finalità generali formulate secondo le competenze attese dall'alunno ( obiettivi formativi) • attività di apprendimento che servano ad assicurare il raggiungimento degli obiettivi conferma del possesso delle competenze (verifica e certificazione)

  31. “urgenze…” • Riorganizzare i percorsi disciplinari semplificando al massimo (dalla competenza alla conoscenza /abilità, quindi ai contenuti funzionali a …) • Definire anche per le competenze chiave descrittori ed obiettivi comuni e condivisi da tutto il collegio • Stabilire modalità di osservazione delle competenze e creare strumenti funzionali • Introdurre momenti di confronto per “assi disciplinari” • Rivalutare il lavoro d’equipe del consiglio di classe • Comunicare il “tutto” agli alunni… principali attori del processo educativo

  32. Competenza :riferimenti normativi • Ministero dell’Istruzione con il dm 139/07 (assi culturali) • Ministero dell’Istruzione dm 9/10 ( adozione del modello di certificazione) • DPR 122 – 2009 (valutazione) • Raccomandazione Europea del 23 aprile 2008 (QEQ) • Raccomandazione del 18 dicembre 2006 (competenze di cittadinanza)

  33. Appendice…La valutazione : cos’è Processo che al termine o durante una determinata fase di insegnamento/ apprendimento consente di raccogliere informazioni che sono utili per prendere importanti decisioni

  34. Appendice…La valutazione : cos’è Fondamentale sapere: Quali informazioni si vogliono acquisire In che modo le si vuole acquisire

  35. Appendice…La valutazione : cos’è Quando si parla di valutazione si intende sia il “modo dimisurare” sia il “modo di scegliere ciò che deve essere misurato”

  36. Appendice…La valutazione : cos’è

  37. Appendice…La valutazione : cos’è

  38. Appendice…La valutazione : cos’è

  39. Appendice…La valutazione : cos’è La valutazione deve essere: Valida perché misura quello che vuole misurare Affidabile perché precisa nelle misure Imparziale

  40. DPR 22 GIUGNO 2009, N° 122 Art. 1, comma 2: … Ogni alunno ha diritto ad una valutazione trasparente e tempestiva…

  41. DPR 22 GIUGNO 2009, N° 122 Art. 1, comma 5: Il collegio dei docenti definisce modalità e criteri per assicurare omogeneità, equità e trasparenza della valutazione […] detti criteri e modalità fanno parte del piano dell’offerta formativa.

  42. Competenza • In genere, si può affermare che in una competenza sufficientemente complessa si possono distinguere tre dimensioni fondamentali. • La prima è di natura cognitiva e riguarda la comprensione e organizzazione dei concetti, che sono direttamente coinvolti. • La seconda è di natura operativa e concerne le abilità che la caratterizzano. • La terza è di natura affettiva e coinvolge convinzioni, atteggiamenti, motivazioni ed emozioni, che permettono di darle senso e valore personale.

  43. TIPI DI COMPETENZA competenze di base sono competenze di tipo generale, trasferibili a differenti compiti, rilevanti per la formazione e la preparazione professionale generale della persona (ad esempio informatica di base, lingua straniera, economia, organizzazione, diritto e legislazione del lavoro). Queste competenze fanno riferimento alla dimensione culturale generale di un individuo.

  44. TIPI DI COMPETENZA competenze tecnico professionali sono competenze altamente specifiche e sono acquisite in ambiti specialistici; sono connesse ad un contenuto lavorativo e si identificano in mestieri e ambiti professionali. Tali competenze fanno riferimento a determinate aree disciplinari.

  45. TIPI DI COMPETENZA competenze trasversali sono competenze che consentono la traduzione di saperi e capacità in comportamenti efficaci; consistono nell’abilità di mettere in atto strategie efficienti per collegare le proprie capacità alle richieste dell’ambiente, integrando le diverse risorse possedute. Queste competenze, quindi, appaiono come strategie generali, riferite all’ambiente, flessibili e modificabili.

  46. CONOSCENZE Le conoscenze rappresentano il sapere di un individuo, il sistema di contenuti, informazioni e concetti acquisiti nelle esperienze quotidiane, di studio e professionali. Le conoscenze possono essere generali, specifiche di un contenuto professionale, o relative ad un contesto. Si può anche distinguere tra conoscenze dichiarative (il “sapere cosa”) e conoscenze procedurali (il “sapere cosa fare”).

  47. CAPACITA’ Consistono nel saper fare, nel mettere in pratica i saperi. Si tratta di abilità manuali o concettuali che si traducono in comportamenti operativi e sono correlate a prestazioni concrete. Si distingue tra:- capacità professionali specifiche, strettamente legate ai contenuti specialistici di un lavoro o di un’attività (capacità di programmare software informatici) correlati alla posizione di lavoro;- capacità trasversali, di natura più generica e flessibile, connesse anche alle risorse personali di un soggetto, utilizzabili in compiti e attività differenti (per esempio la capacità di organizzare), non solamente correlati alla posizione ricoperta.

  48. ATTEGGIAMENTI Gli atteggiamenti rappresentano una variabile “stabile” per la valutazione positiva o negativa che determina il grado di predisposizione, da parte dell’individuo, a reagire in modo costante nei confronti di determinate situazioni. Gli atteggiamenti (avere iniziativa, essere flessibili, essere disponibili al cambiamento) influenzano la visione del mondo in quanto costituiscono le chiavi di lettura attraverso cui si interpreta e si semplifica la realtà.

  49. RISORSE PERSONALI • Le risorse personali • sono inclinazioni cognitive e affettive acquisite ed elaborate da un soggetto nell’ambito di qualsiasi esperienza personale o lavorativa nel corso della sua biografia. Queste risorse riflettono qualità di natura personale e psico-sociale, utili ai fini di un comportamento lavorativo e organizzativo efficace.

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