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Problemi internistici nell’ alcolista A. Benedetti Clinica di Gastroenterologia, Unive r sità di Ancona. Macerata, 30

Clinica di Gastroenterologia. Problemi internistici nell’ alcolista A. Benedetti Clinica di Gastroenterologia, Unive r sità di Ancona. Macerata, 30 Giugno 2003. CONSUMO DI ALCOLICI IN ITALIA. gr/die alcol. CONSUMATORI DI VINO NELLE DIVERSE REGIONI ITALIANE (ISTAT 2000).

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Problemi internistici nell’ alcolista A. Benedetti Clinica di Gastroenterologia, Unive r sità di Ancona. Macerata, 30

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Presentation Transcript


  1. Clinica diGastroenterologia Problemi internistici nell’ alcolista A. Benedetti Clinica di Gastroenterologia, Università di Ancona. Macerata, 30 Giugno 2003

  2. CONSUMO DI ALCOLICI IN ITALIA gr/die alcol

  3. CONSUMATORI DI VINO NELLE DIVERSE REGIONI ITALIANE (ISTAT 2000) consumatori > ½ litro/die %

  4. CONSUMATORI DI ALCOLICI FUORI PASTO NELLE DIVERSE REGIONI ITALIANE (ISTAT 2000) %

  5. EFFETTO DEL CONSUMO DI ETANOLO SUL RISCHIO DI INFARTO. * Rischio Camargo Ann Intern Med 1997

  6. < 1/mese >1/mese<1/die >1/mese<3/die 3/die Rischio 1.0 1.1 0.6* 0.5* HDL 36 ± 10 38 ± 10 42 ± 8* 43 ± 9* CONSUMO MODERATO DI ETANOLO, RISCHIO DI INFARTO E LIPOPROTEINE PLASMATICHE Gaziano 1993

  7. Identificazione di popolazione femminile a basso rischio di patologia cardiovascolare. • Non fumatrici • Moderato consumo di alcol (1/2-1 bicchiere di vino/die) • Attività fisica quotidiana (30 min) • BMI < 25 • Dieta: • Alto contenuto in poliinsaturi (-3) • Ridotto quoziente glicemico • Alto contenuto in fibre (> 5 gr/die!!) • Alto contenuto in folati N Engl J Med, 2000; 343: 16-22

  8. Identificazione di popolazione femminile ad alto rischio di patologia cardiovascolare. Rischio N Engl J Med, 2000; 343: 16-22

  9. Istituto Nazionale della Nutrizione, 1997 • Il corpo umano è in grado di far fronte senza danni all’ assunzione di etanolo, solo a patto che questa non superi una certa quantità (0.6 gr/kg). • Un suo appropriato consumo (moderate quantità durante i pasti) sembra esercitare effetti favorevoli sull’ apparato cardiovascolare. • Le bevande alcoliche ad alta gradazione e che per consuetudine vengono assunte fuori pasto, dovrebbero essere evitate del tutto.

  10. BEVI GIUSTO! Alcol, sai cosa bevi! La “regola del tre”

  11. Meccanismi del danno epatico da etanolo • E’ responsabile l’ etanolo? • Sono responsabili i suoi metaboliti? • Notevole variabilità della suscettibilità individuale:solo l’ 8-20% sviluppa un danno

  12. Il problema della tolleranza “Mio padre ha avuto l’ abitudine di bere più del doppio ed è restato in buona salute fino a tarda età, senza mai accusare problemi di salute. Come si spiega?”.

  13. L’ ALCOL E’ TOSSICO? • “…è generalmente riconosciuto che l’ alcol non è tossico per il fegato, e che i suoi effetti a livello epatico sono secondari alle carenze nutrizionali associate” Harrison TR, 1958.

  14. 1963 Modello di dieta liquida contenente etanolo con induzione di steatosi nei ratti 1970 Definizione del ruolo dell’ etanolo nell’ induzione della steatosi nei ratti 1974 Modello di dieta liquida contenente etanolo con induzione di cirrosi nei primati in assenza di deficit nutrizionali. DEFINIZIONE DEL RUOLO TOSSICO DELL’ ETANOLO

  15. H2O2 H2O CATALASI NADH NADH NAD+ NAD+ ACETATO ACETALDEIDE ETANOLO ADH ALDH MEOS ROS NADPH NADP+

  16. Cellula lieber

  17. Alterato metabolismo di farmaci Iperlipidemia Attivazione di carcinogeni Aumento catabolismo Alterazioni delle membrane Perdita di funzione delle proteine Perossidazione lipidica Inibizione della riparazione del DNA EFFETTI TOSSICI ASSOCIATI ALL’ ABUSO DI ETANOLO.

  18. Alterazioni metaboliche Acidosi metabolica, iperuricemia, ipertrigliceridemia. Patologie cardiovascolari Cardiomiopatie, coronaropatie, ipertensione arteriosa, Beriberi cardiaco. Patologie del SNC Atrofia cerebrale, mielopatie, polineuropatie, nevrite ottica, necrosi alcolica del corpo calloso, encefalopatia di Wernicke, epilessia, sindrome cerebellare. Malattie ematologiche Anemia, trombocitopenia. PRINCIPALI PATOLOGIE ORGANICHE ALCOL-CORRELATE

  19. Causa Morti Nevrosi alcolica 284 Psicosi alcolica 35 Cirrosi alcolica 8505 Cancro bocca-esofago 3716 TBC apparato respiratorio 464 Omicidi 664 Suicidi 920 Incidenti stradali 2356 Incidenti domestici 412 Totale 17238 DECESSI ALCOL-CORRELATI

  20. Fattori che influenzano la BIODISPONIBILITA’ • Fattori che influenzano il METABOLISMO • Fattori che influenzano la TOSSICITA’

  21. FATTORI CHE INFLUENZANO LA BIODISPONIBILITA’

  22. FATTORI CHE INFLUENZANO IL METABOLISMO

  23. MARKERS GENETICI INDICATIVI DI MAGGIORE SUSCETTIBILITA’ AL DANNO DA ETANOLO

  24. Polimorfismo del gene per la proteina di trasporto della serotonina e cirrosi alcolica. cirrosi non cirrosi % Pastorelli 2001

  25. Genotipo ADH3 e rischio di infarto miocardico Hines 2001

  26. Genotipo ADH3 e rischio di infarto miocardico Rischio relativo Hines 2001

  27. Sostanze con epatossicità aumentata in caso di abuso di etanolo • benzodiazepine • acetaminofene • aflatossina B • bromobenzene • cloroformio • cocaina • barbiturici • dimetilnitrosamina • dietilnitrosamina • galattosamina • alotano • isoniazide

  28. ALCOL & ARITMIE Ingestione acuta di alcol Abuso cronico di alcol Prolungamento del QT Rilascio di catecolamine Aritmia

  29. ALCOL & ARITMIE Ingestione acuta di alcol Abuso cronico di alcol (ridotta contrattilità) Fibrosi/dilatazione Rilascio di catecolamine Cicatrice Aritmia Cardiopatia ischemica

  30. Pancreatite cronica • Condizione infiammatoria caratterizzata da fibrosi e distruzione del tessuto esocrino ed endocrino. • Incidenza: 3.5-4.0/100000 abitanti

  31. Pancreatite cronica

  32. Pancreatite Cronica • L’alcol e’ la causa più frequente di pancreatite cronica • Correlazione diretta tra quantità di alcol (75-100 gr/die/4-5 anni) e rischio di sviluppo (5-15% dei bevitori, dieta ricca in grassi e proteine) • Succo pancreatico ricco in proteine con formazione di “plugs” intraduttali di carbonato di calcio • Effetto tossico diretto dell’ acetaldeide, che induce anche riduzione dei meccanismi di difesa anti-proteasici • Effetto profibrogenico dell’ acetaldeide

  33. Pancreatite Cronica

  34. Pancreatite Cronica • Astinenza • Estratti pancreatici • Analgesici • Inibitori della pompa protonica • Octreotide • Terapia endoscopica

  35. Perossidazione lipidica Acido--aminobutirrico ROS Glutatione Etanolo ADH MEOS Acido--chetobutirrico Cisteina Acetaldeide Metionina Cistationina Serina S-adenosil-Metionina Omocisteina Fosfatidilcolina

  36. Steatosi Fibrosi perivenulare

  37. Abuso di etanolo 90-100% Steatosi 10-35% 8-20% Epatite Alcolica Cirrosi 40%

  38. Cirrosi epatica • Ipertensione portale • Ascite • Emorragia da varici • Insufficienza epatica • HCC • Trapianto

  39. Cause di cirrosi in Italia % De Bac 1994

  40. Cause di HCC/cirrosi in Italia % Stroffolini 1998

  41. Prevalenza della cirrosi in pazienti HCV+ con moderato consumo di alcol >40 gr/die donne > 5 anni >60 gr/die uomini Wiley 1998

  42. Effetto dell’ alcol sul danno da HCV % Wiley 1998 Corrao 1998

  43. “ALCOHOL PREVENTION DAY” “Sai cosa bevi? Più sai meno rischi”

  44. Gene Subunità U Classe I* ADH1 ADH2 ADH3 a b1-2-3 g1-2 Classe II ADH4 p Classe III ADH5 c Isoenzimi ADH: 3 classi *Con omologia 94%, polimorfismo è stato osservato a livello dei geni ADH2 e ADH3

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