1 / 24

I DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI

I DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI. Docente C.I. Oriani Roberta Complemento alla didattica Infermiera Cortivo Barbara Bibliografia : Protocollo aziendale La prevenzione delle infezioni ospedaliere P.Colasanti, L.Martini,B.Raffaele,M. Vizio Carocci Faber.

noura
Télécharger la présentation

I DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. I DISPOSITIVI INTRAVASCOLARI Docente C.I. Oriani Roberta Complemento alla didattica Infermiera Cortivo Barbara Bibliografia : • Protocollo aziendale • La prevenzione delle infezioni ospedaliere P.Colasanti, L.Martini,B.Raffaele,M. Vizio Carocci Faber

  2. Fattori di rischio d’infezione Fattori a carico dell'ospite • Età <1 anno>/60 anni • Gravità della patologia di base • Granulocitopenia • Terapia immunosoppressiva • Patologie che causano perdita delle integrità cutanea (es.: ustioni, psoriasi) • Presenza di un'infezione remota in altra sede

  3. Fattori di rischio d’infezioneFattori assistenziali Durata del cateterismo Frequenza delle manipolazioni del catetere Tipo di cannula (plastica> aghi acciaio) Sito di inserzione (arti inferiori > arti superiori) Indicazioni d'impiego del catetere (tipo di infusione: nutrizione parenterale >infusioni) Abilità tecnica di chi inserisce il catetere Mancato rispetto delle norme di asepsi

  4. Microbiologia • tipo di germe varia secondo • Tipo di reparto ospedaliero • Flora locale • Tipo di catetere • Patologia del paziente • Fattore preoccupante • Aumento germi resistenti agli antibiotici

  5. Regole comportamentali Per i cateteri venosi periferici corti una buona igiene delle mani prima dell’inserimento del catetere o della sua gestione associata ad appropriate tecniche asettiche (tecnica “no touch”)* durante la manipolazione del circuito, forniscono una protezione contro l’infezione. N.B.: i guanti monouso devono sempre essere indossati e vengono richiesti quale precauzione standard per la prevenzione delle esposizioni ad agenti ematici.

  6. Regole comportamentali CVC

  7. Durante la gestione del cvc è necessario usare tecniche asettiche ogni volta che si procede all’apertura del catetere o al collegamento dello stesso ad altri dispositivi

  8. Disinfezione e trattamento del sito d’inserzione prima dell’inserimento D.I. • La disinfezione DEVE ESSERE PRECEDUTA dal lavaggio delle mani dell’operatore e dalla detersione della cute del sito d’inserzione • La tricotomia non è necessaria, se indispensabile eseguirla con forbici o rasoio elettrico chirurgico • Non applicare solventi organici, pomate antibiotiche/antisettiche

  9. Scelta del tipo di catetere • Utilizzare dispositivi d’accesso vascolare solo se strettamente necessario • Scegliere la configurazione più semplice (n° lumi, raccordi, ecc.) • I cvc utilizzati per NPT non dovrebbero essere usati per altri scopi

  10. Scelta del sito venoso periferico Il rischio d’infezione da catetere è associato al rischio di tromboflebite e alla densità di flora cutanea locale • Estremità inferiori > estremità superiori • Vene mani < vene polso e braccia

  11. Scelta del sito venoso centrale • comfort • sicurezza • gestione dell’antisepsi • fattori paziente-specifici (cateteri preesistenti, deformazione anatomica e diatesi emorragica) • rischio di infezione • rischio relativo di complicanze meccaniche (sanguinamento e pneumotorace)

  12. Durata e sostituzione del catetereIn ogni caso è comunque necessario : • rimuovere immediatamentequalsiasi tipo di catetere che non sia più necessario. • riposizionare un nuovo catetere in un sito differente appena possibile e non oltre 48 ore, quando non può essere assicurato il rispetto delle tecniche asettiche, ad esempio quando i cateteri sono inseriti durante una procedura d’urgenza • rimuovere il catetere in presenza di segni d’infezione locale e/o sistemica • riportare su un documento facilmente reperibile e/o direttamente sulla medicazione la data di posizionamento del catetere al fine di poter stabilire con esattezza quando sostituirlo

  13. CVP 72/96 ore CVC non è necessario cambio di routine Sostituzione del catetere

  14. C V P Alcool 70° C V C Clorexidina 2% Tintura di Iodio Iodoforo Alcool 70 Disinfezione e trattamento del sito d’inserzione prima dell’inserimento

  15. Disinfezione e trattamento del sito d’inserzione prima dell’inserimentoCVC • Disinfezione con tecnica centrifuga • Lasciare in sito l’antisettico per circa due minuti, o fino a completa asciugatura

  16. Medicazione e cura del sitoDEL D.I. • Ispezionare quotidianamente il sito d’inserzione della cannula e dell’eventuale decorso sottocutaneo. • Segni e sintomi da rilevare :  rossore sul punto d’ingresso  gonfiore entro 2 cm dal punto d’ingresso  presenza di pus  gonfiore e dolore arto omolaterale al catetere  resistenza/impossibilità all’infusione

  17. Medicazione e cura del sito • La medicazione deve essere sostituita ogni volta che è umida, staccata o sporca • Annotare la data d’esecuzione

  18. Tipo di medicazione Medicazione trasparente in poliuretano Medicazione in garza o TNT quando il paziente è allergico

  19. Catetere centrale se integra e non sporca: medicazione in garza ogni 2 giorni medicazione trasparente ogni 7 giorni Catetere tunnellizzato ogni 7 giorni Catetere totalmente impiantato medicare la ferita chirurgica, dopo la guarigione non necessarie ulteriori medicazioni Medicazione e cura del sito

  20. SOSTITUZIONE DEL SET DI INFUSIONE I set di infusione compresi i dispositivi per la somministrazione dei farmaci (rubinetti prolunghe, ecc.) devono essere sostituiti di routine ogni 72 ore salvo indicazioni del singolo dispositivo

  21. SOSTITUZIONE DEL SET DI INFUSIONE Fanno eccezione alcune situazioni cliniche 1.somministrazione di sangue ed emoderivati entro24 ore (completare l’infusione entro 4 ore) 2. somministrazione di sostanze lipidiche entro 12 ore 3. infusioni per npt contenenti lipidi entro 24 ore

  22. Gestione del sistema d’infusione • Ridurre al minimo le manipolazioni • Prima di intervenire sul sistema lavare sempre le mani • Rispettare le tecniche asettiche ogni qualvolta si debba intervenire sul sistema • Disinfettare i rubinetti e le valvole prima dell’uso con alcool a 70° o iodoforo • Sostituire i tappini ogni qualvolta vengono rimossi • Utilizzare di preferenza le valvole piuttosto che i rubinetti per l’infusione di farmaci con siringa • Limitare l’uso di accessi multipli a specifiche indicazioni (terapie combinate) • Non prelevare campioni di sangue durante o dopo le infusioni, per evitare risultati falsati

  23. FONTI DI INFEZIONE

  24. CHIUSURA TEMPORANEA DEL SISTEMA • Deconnessione del deflussore e chiusura della via con idoneo tappino sterile • Disinfezione del dispositivo a valvola del catetere • Lavaggio per mantenere pervio il sistema (lavaggio pulsante e pressione positiva) con sol. fisiologica o con sol. fisiologica eparinata (concentrazione dell’eparina più bassa possibile e volume della soluzione doppio rispetto alla capacità del lume del catetere)

More Related