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Il bilancio di previsione 2013. Comune di Castelnuovo Rangone. N.B. – Per omogeneità di dati i raffronti con il 2012 sono effettuati sull’ultimo dato previsionale (assestamento 30/11/2012). I raffronti con il 2011 sono utilizzati col dato 2011 consuntivo. Entrate / Spese. Parte corrente:
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Il bilancio di previsione 2013 Comune di Castelnuovo Rangone N.B. – Per omogeneità di dati i raffronti con il 2012 sono effettuati sull’ultimo dato previsionale (assestamento 30/11/2012). I raffronti con il 2011 sono utilizzati col dato 2011 consuntivo.
Entrate / Spese Parte corrente: 12.351.095,00 Parte capitale: 1.179.000,00 Da quest’anno zero risorse di parte capitale impegnate per raggiungere l’equilibrio di parte corrente (nel 2012: 660.000,00 euro)
Le Entrate (corrente) Addizionale IRPEF: 910.000,00 I.M.U. : 5.100.000,00 T.A.R.E.S. : 2.395.000,00 Stato: 296.000,00 Contributi europei: 79.000,00 (in spesa 53.000,00) Sanzioni C.d.S. : 325.000.,00 Recuperi tributi: 275.000,00 Farmacia: 1.550.000,00 (utile finanziario 150.000,00) N.B. – dato riferito solo ad alcune voci di entrata, altre entrate per 1.419.000 euro circa.
Le Entrate (capitale) Oneri di urbanizzazione: 940.000,00 (di cui 300.000 ,00 per escussione fideiussioni) Alienazioni: 150.000,00 Contributi: 89.000,00 TOTALE: 1.179.000,00 Per il 4° anno: zero mutui
Addizionale IRPEF Totale: 910.000,00 (aliquota 0,4% confermata, per legge fino allo 0,8%) L’imponibile IRPEF dei contribuenti castelnovesi è pari a euro 241.243.634 (dati 2010) N.B. - Nonostante l’aliquota rimanga invariata, la previsione di entrata aumenta rispetto al 2012 per adeguamento della stima agli ultimi dati di reddito comunicato dal MEF.
I.M.U. 2013 Dal 2013 allo Stato il gettito derivante da immobili a destinazione industriale e artigianale, il resto al Comune. Nel 2012 al Comune il gettito prima casa, allo Stato la metà dell’aliquota base sugli altri immobili. Le aliquote 2013 sono confermate N.B. – Nonostante le aliquote rimangano invariate il dato complessivo Comune + Stato aumenta, per effetto della rivalutazione ex lege del 5% della rendita catastale degli immobili D (capannoni e affini)
Tributi comunali * Comuni a T.I.A., il raffronto dei dati TARSU – TIA è da ritenersi indicativo
T.A.R.E.S. Differenze tra TARES e TARSU: La TARES deve coprire integralmente i costi del contratto di servizio + costi di gestione + costi per incentivi alla differenziata (bonus isola ecologica) + addizionale provinciale (che rimane). Con la TARSU coprivamo solo il 95% del contratto di servizio.
T.A.R.E.S. Differenze tra TARES e TARSU La TARSU si basava sull’estensione in metri quadrati delle abitazioni civili ed estensione in metri quadri divisa in 14 categorie di destinazione per le imprese. La TARES si basa su metri quadrati e numero componenti del nucleo familiare e su metri quadrati divisi in 30 categorie di attività prevalente per le imprese
T.A.R.E.S. Effetti sulle famiglie: Aumenti più pesanti (in proporzione a quanto si pagava con la TARSU) per le famiglie più numerose che vivono in abitazioni piccole Risparmi per i nuclei meno numerosi che vivono in case grandi Aumenti per i nuclei che godevano dell’agevolazione “ultra65enni” (-50% della TARSU)
T.A.R.E.S. Effetti sulle famiglie: • Aumento medio: 15% • Nuclei numerosi in case piccole: fino a 150,00 euro di aumento. • Nuclei meno numerosi in case grandi: fino a 300,00 euro di risparmi. • Nuclei di ultra 65enni in case piccole (2 componenti): fino a 100/150 euro di aumento
T.A.R.E.S. Effetti sulle famiglie: Introduzione di un fondo di solidarietà di 40.000,00 euro finanziato col bilancio, per ridurre il peso della tassa sui nuclei in difficoltà (in base al reddito ISEE). Ipotesi: 10.000,00 euro ISEE > - 30% TARES sino a un massimo di 100 euro.
T.A.R.E.S Effetti sulle imprese: Come per le famiglie, alcune tipologie di attività sono agevolate rispetto alla TARSU, altre hanno aumenti più contenuti, alcune invece sono fortemente penalizzate, in base alla capacità potenziale di produzione di rifiuti, come ritenuta dalla norma.
T.A.R.E.S. Effetti sulle imprese: • Categorie con notevoli risparmi: “negozi di abbigliamento, calzature, librerie, cartolerie, ferramenta e altri beni durevoli”; “banche e istituti di credito” • Categorie con risparmi: “attività industriali con capannoni di produzione”; “attività artigianali di produzione di beni specifici” • Categorie con aumenti: “supermercati”; “uffici, agenzie, studi professionali” • Categorie con notevoli aumenti: Carrozzerie, ristoranti, bar, ortofrutta, fiori e piante, pizze al taglio
T.A.R.E.S. Effetti sulle imprese: La legge consente di introdurre coefficienti di calcolo della tassa tra un minimo e un massimo determinato dalla legge stessa. Si propone di utilizzare coefficienti massimi per le categorie “più agevolate” e quelli minimi per quelle “più colpite”, per calmierare l’effetto TARES su queste ultime.
T.A.R.E.S. - tributo statale • Con il conguaglio di dicembre verrà applicato anche un tributo aggiuntivo di 0,30 centesimi a metro quadro, che verrà incassato direttamente dallo Stato.
Contributi dallo Stato Contributo 2012: 940.000 • 600.000 (maggior incasso IMU Comunale 2013) • 240.000 (tagli spending review) + 196.000 (rettifica dovuta a: sovrastima ancora esistente IMU convenzionale MEF rispetto IMU reale, in attesa definizione base calcolo FSR 2012) = il tutto posta ad una stima di 296.000,00 N.B. Si rimane in attesa del dato effettivo del trasferimento dallo stato del FSC 2013 (Fondo Solidarietà Comunale)
Andamento trasferimenti statali 2011: 2.200.000,00 2012: 940.000 2013: 296.000 In due anni – 1.904.000 Il trasferimento 2013 è il 14% di quello 2011
Le spese (corrente) 2012 – 2013 13.282.000* - 12.351.095 *comprensive di 600.000 per estinzione mutui = -330.000 (- 3% ca) Riduzione di spesa ormai strutturale.
Iniziative culturali 2012: 155.000,00 euro 2013: 129.000,00 euro Fiera di Maggio: 75.000 (- 20.000) EstateBene: 24.500 Superzampone: 10.000 Festa della comunità: 2.500 Iniziative memoria: 1.500 Iniziative pari opportunità: 2.500 Nonsoloburattini: 1.500 Conferenze, corsi gratuiti, letture: 5.000 Formazione volontariato: 1.500 Contributi all’associazionismo (extra iniziative): 20.000
Sport Contributo AGISCA: 2012: 103.500 2013: 126.500 Utenze impianti sportivi 2012: 129.500 2013: 91.000 Contributo + utenze = -15.000
Le spese (investimenti) Entrate per investimenti: 1.179.000 Obiettivo del patto di stabilità: 840.000 Previsione di entrate di cassa: 1.210.000 Capacità di spesa per il 2013: 370.000
Piano delle opere pubbliche Le spese in conto capitale sono suddivisibili in tre categorie: • Piano delle grandi Opere (sopra ai 100.000 euro) • Piano delle piccole Opere (sotto i 100.000 euro) • Altre spese e investimenti
Piano delle opere pubbliche (opere sopra ai 100.000,00 euro di valore) 2013: Manutenzione straordinaria strade: 150.000 2014: 2° stralcio scuola Agazzi, Manutenzione straordinaria scuola Leopardi, manutenzione straordinaria strade 2015: Piazza Braglia, Villa Ferrari (centro culturale/biblioteca), nuova scuola elementare Castelnuovo, manutenzione straordinaria strade
A fronte di un piano delle opere con capacità di investimento praticamente zero, l’obiettivo è riuscire comunque a realizzare importanti interventi infrastrutturali senza investimento diretto del Comune. Allo studio ipotesi su: • Ristrutturazione dell’illuminazione pubblica; • Ampliamento del Cimitero di Castelnuovo; come già fatto nel 2013 per il fotovoltaico sui tetti degli edifici pubblici
Riassunto investimenti • Piano OOPP: 150.000 • Piccole opere: 806.000 • Altri investimenti: 223.000 TOTALE: 1.179.000 In linea con le entrate di competenza Non sarà però possibile realizzare tutto, causa limiti alla spesa (max 370.000 per il patto di stabilità)