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Direzione Regionale Calabria

MINISTERO DELL’INTERNO DIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE. IL CORPO NAZIONALE VV.F. Direzione Regionale Calabria.

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  1. MINISTERO DELL’INTERNODIPARTIMENTO DEI VIGILI DEL FUOCO DEL SOCCORSO PUBBLICO E DELLA DIFESA CIVILE IL CORPO NAZIONALE VV.F Direzione Regionale Calabria

  2. ll Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco, assicura gli interventi tecnici caratterizzati dal requisito dell'immediatezza della prestazione per i quali siano richieste professionalità tecniche ad alto contenuto specialistico Per tale obiettivo effettua studi ed esami sperimentali e tecnici nello specifico settore

  3. PROFESSIONALITA’ TECNICHE AD ALTO CONTENUTO SPECIALISTICO. PERSONALE OPERATIVO INGEGNERI – ARCHITETTI DIRIGENTI 176 DIRETTIVI 512 MEDICI DIRIGENTI 4 DIRETTIVI 15

  4. ISTRUTTORI GINNICO – SPORTIVI DIRIGENTI 2 DIRETTIVI 9 PERITI - GEOMETRI 600 VIGILI DEL FUOCO27199 VIGILI PERMANENTI CAPO SQUADRA CAPO REPARTO PERSONALE NON OPERATIVO SVOLGE ATTIVITA’ TECNICHE AMMINISTRATIVE- CONTABILI TECNICO-INFORMATICHE 3411

  5. Specializzazioni Soccorso Aereo Nel 1954 nasce il primo nucleo elicotteri, a Modena. Gli elicotteri si dimostreranno utili per la loro rapidità di intervento, per la possibilità di raggiungere zone altrimenti inaccessibili e per il valido ausilio alle squadre a terra soprattutto in caso di calamità naturali. Dispone di una flotta di elicotteri assegnati al Centro aviazione di Ciampino e 12 reparti volo dislocati sul territorio nazionale e 300 unità per il salvataggio.

  6. Nucleo Sommozzatori I Sommozzatori nascono nel 1952, operano in particolari condizioni operative: salvataggio di persone e cose in allagamenti, straripamenti ed alluvioni. Per le emergenze derivanti dal rischio acquatico, il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone di 27 Nuclei di Soccorso Subacqueo ed Acquatico 402 unità sommozzatori e 600 unità specializzati in soccorso acquatico.

  7. Nuclei SAF (Speleo – Alpini – Fluviali) I Nuclei SAF sono costituiti da personale operativo che utilizza nell’ambito del soccorso tecnico urgente tecniche derivanti da ambiti speleologici, alpinismo e sport fluviali . Allo stato attuale il personale in possesso delle varie qualifiche previste dal progetto risulta dislocato nelle varie Regioni del territorio Nazionale con circa 5113 unità ai vari livelli.

  8. Di particolare interesse è stata l'attività svolta dal personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco in possesso delle qualifiche S.A.F. nelle regioni colpite da catastrofi naturali come il sisma in Umbria e Marche o come i dissesti idrogeologici della Campania o la recente alluvione dell'Italia settentrionale. Nelle Regioni di Umbria e Marche i S.A.F. hanno collaborato con le Sovrintendenze ai Beni Culturali e Ambientali per la messa in sicurezza delle opere architettoniche e artistiche di particolare importanza storica (torri, campanili, chiese fortezze ecc.).

  9. Nuclei cinofili. Le unità cinofile dei Vigili del Fuoco nascono per la prima volta in Italia a Torino nel 1939 ed erano specializzate nella ricerca di persone disperse sotto le macerie, notevole fu il contributo dato dai cani per individuare le persone travolte sotto le macerie dopo i bombardamenti. Dopo la guerra le unità cinofile vennero progressivamente destituite per mancanza di personale specializzato e qualificato.

  10. Agli inizi degli anni 90, grazie alla professionalità, costanza  e passione di alcuni vigili del Comando Provinciale di Torino il Comandi provinciali, iniziarono a riconoscerne l'importante ruolo svolto nelle operazioni di soccorso per ricerca persone disperse in superficie, macerie e valangheProprio a Torino e precisamente nel Comune di Volpiano ha oggi sede la Scuola Nazionale decretata 30/5/2005 dall’allora Capo Dipartimento. Dispone di 120 unità che operano su tutto il territorio nazionale e sono incardinate nelle Direzioni Regionali.

  11. Telecomunicazioni Il Servizio Telecomunicazioni del C.N.VV.F. è stato istituito nel 1974 e nel 1995 ne sono state ridefinite le competenze con l'istituzione del Centro TLC Nazionale sito in Roma e 22 Centri TLC di Zona distribuiti su tutto il territorio italiano che, composti da personale operativo specializzato e personale del supporto tecnico-informatico svolge l’attività di manutenzione e gestione delle reti radio e degli impianti per la comunicazione legata alle emergenze e in emergenza.

  12. Il centro TLC svolge anche attività di progettazione, sperimentazione collaudo e manutenzione di nuove apparecchiature e sistemi di comunicazione avanzati comprese le trasmissioni satellitari. Una importante sperimentazione ha permesso di verificare un sistema di ripresa e trasformazione delle immagini utilizzando la rete internet con sistemi di comunicazione satellitare anche in condizioni di emergenza a costi relativamente contenuti tali da permettere un capillare posizionamento delle apparecchiature necessarie su tutto il territorio nazionale .

  13. Obiettivo costruire una rete di operatori specializzati che con attrezzature facilmente trasportabili e gestibili potranno fornire alle sale operative locali o al Centro Operativo Nazionale informazioni chiare e dettagliate che con il supporto di immagini e notizie dirette dal luogo degli eventi possono coadiuvare l’assunzioni di decisioni operative di rispettiva competenza

  14. Portuali Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco dispone di squadre di specialisti "portuali", Vigili del Fuoco brevettati nautici, impiegati nelle attività di soccorso in mare, presenti nei più importanti porti italiani con più di 900 unità suddivise in 24 Nuclei. Si occupano di emergenze in ambito portuale :incendi soccorso ad imbarcazioni ricerca e recupero di naufraghi (SAR - search and rescue)

  15. NUCLEI NBCR (Nucleari, Batteriologici Chimici e radiologici ). Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco fronteggia anche le emergenze legate a sostanze pericolose Nucleari, Batteriologiche, Chimiche e Radiologiche con circa 1500 unità specializzate ed addestrate suddivise in 100 nuclei specializzatidotati di automezzi per il trasporto del materiale e di rimorchi per la decontaminazione, di idonei dispositivi di protezione individuale e di strumentazione adatta ad effettuare interventi in presenza di sostanze tossiche e radioattive.

  16. RETE DI RILEVAMENTO DELLA RADIOATTIVITA’ Per accertare la presenza di radiazioni ionizzanti è stata creata una rete di stazioni fisse di monitoraggio ambientale per il rilevamento della ricaduta radioattiva susseguente ad esplosioni nucleari contaminanti e delle squadre speciali, "squadre radiometriche", composte da personale opportunamente addestrato, equipaggiato con particolari protezioni individuali e dotato di strumenti per la misurazione della radioattività, in grado di intervenire in forma preventiva o di rilevamento e circoscrizione della zona di pericolo, anche nei casi d'utilizzazione pacifica dell'energia

  17. Tali stazioni sono situate ai nodi di una maglia in modo da ricoprire tutto il territorio nazionale e fanno capo alla centrale d'allarme sempre presidiata 1237 stazioni di rilevamento 16 centri regionali 2 centri nazionali . Per fronteggiare emissioni radioattive o sotto forma d'irraggiamento o contaminazione, il Corpo Nazionale è dotato di diversi laboratori mobili (UNITA’ DI COMANDO LOCALI – Nuclei regionali ) per eseguire misure e controlli più sofisticati circa la natura delle radiazioni.

  18. Nell'ambito delle proprie competenze istituzionali, in materia di difesa civile: fronteggia, anche in relazione alla situazione internazionale, mediante presidi sul territorio, i rischi non convenzionali derivanti da eventuali atti criminosi compiuti in danno di persone o beni, con l'uso di armi nucleari, batteriologiche, chimiche e radiologiche; concorre alla preparazione di unità antincendi per le Forze armate;

  19. Difesa civile EMERGENZA DOVUTA AD EVENTI VOLONTARI CON EFFETTI RILEVANTI VOLTI AL SOVVERTIMENTO DELLE ISTITUZIONI  VOLTI AD IMPEDIRE LA NORMALE VITA CIVILE Questo secondo tipo di emergenza viene definito: problema di difesa nazionale difesa civile difesa militare

  20. Schema di allertamento 115 ARPA 112 113 118 ASL 117 Prefettura Organi Informazione PolStrada Sindaco ... CFS VVUU Min. Interno PCM

  21. USAR (Urban Search And Rescue) Il progetto USAR (Urban Search And Rescue) nasce per migliorare le attività di soccorso in macerie, derivanti da eventi sismici, esplosioni, crolli o dissesti statici e idrogeologici. Le squadre USAR del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco affrontano operazioni di soccorso in tali scenari con un adeguato livello di sicurezza e con metodologie altamente evolute concernenti soprattutto la valutazione dei rischi associati, le tecniche di localizzazione e le attività di estricazione delle vittime.

  22. Queste operazioni devono esser particolarmente incisive, tempestive e celeri. I vigili utilizzano degli equipaggiamenti e delle attrezzature speciali per la ricerca e il soccorso, quali geofoni, robot, termocamere, search-cam, e devono essere inoltre addestrati a fornire immediatamente il supporto vitale di Base (BLS). Il team USAR è tipicamente costituito da nove operatori: Team leader Esperto strutturista Due unità cinofile Addetto attrezzature tecnologiche Addetto sanitario Due addetti all’immersione in maceria ed estrinsecazione persone.

  23. NIA (Nucleo Investigativo Antincendio) La ricerca delle cause di incendio e l’attività delle indagini di polizia giudiziaria è uno dei compiti istituzionali del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. Il personale del Nucleo Investigativo Antincendio svolge sopralluoghi e repertamenti sulla scena dell’evento, nell’ambito delle attività investigative di polizia giudiziaria, intervenendo nei casi più rilevanti, gravi e delicati, su richiesta dei Comandi Provinciali dei Vigili del fuoco, dell’Autorità Giudiziaria, ma anche d’iniziativa propria.

  24. Nell’ambito delle attività di studio, ricerca e analisi per la valutazione delle cause d’incendio, il NIA partecipa anche a gruppi di lavoro internazionali per la stesura di linee guida sulla Fire Investigation e anche a progetti internazionali finanziati dall’Unione Europea nel campo delle scienze forensi.

  25. G.O.S – Movimento Terra I Primi automezzi speciali per il movimento terra dei vigili del fuoco vennero impiegati nel 1966, in occasione dell'alluvione di Firenze., furono utilizzatI per dar modo alla Colonna Mobile Centrale (C.M.C.) di posizionarsi e soccorrere la cittadinanza oltre che rimuovere il fango dalla città. Dieci anni dopo, a seguito del decentramento della C.M.C. gli automezzi per il movimento terra furono assegnati alle Regioni e da quella data in poi si inizierà un vero percorso di crescita ed ampliamento di uomini e automezzi.

  26. Gli "incursori" dei vigili del fuoco, è un gruppo di uomini il cui intervento è di estrema importanza per le operazioni di soccorso. Aprire varchi, rimuovere le macerie, creare delle strade alternative per raggiungere i luoghi delle sciagure, sono le loro maggiori peculiarità. Basti pensare al terremoto dell'Umbria (1997), al sisma di S. Giuliano (2002) ed il sisma dell'Abruzzo (2009) dove è stato decisivo l'utilizzo di questo gruppo, dalla prima fase di intervento fino alla fase finale di bonifica. Attività che ha permesso di ridurre di gran lunga, rispetto al passato, i tempi delle operazioni di soccorso.

  27. Sono previste a favore delle Colonne Mobili Regionali, 6 Gruppi Operativi Speciali ( G.O.S.) distribuiti opportunamente nel territorio nazionale costituiti da mezzi particolari, quali: escavatori, pale gommate, pale cingolate, trattori apri pista, mini escavatori, mini pale caricatrici e autocarri per il trasporto di macerie. Al momento ci sono 800 unità, tra vigili, capi squadra, capi reparto, istruttori e funzionari altamente specializzati ed addestrati, pronti ad intervenire in qualsiasi momento e per qualsiasi evenienza e circa 200 automezzi in tutto il territorio nazionale.

  28. In materia di difesa civile • concorre alla predisposizione dei piani nazionali e territoriali di difesa civile; • provvede all'approntamento dei servizi relativi all'addestramento e all'impiego delle unità preposte alla protezione della popolazione civile, ivi compresa l'attività esercitativa, in caso di eventi bellici; • partecipa, con propri rappresentanti, agli organi collegiali competenti in materia di difesa civile.

  29. In caso di eventi di protezione civile, il Corpo nazionale opera quale componente fondamentale del Servizio nazionale della protezione civile e assicura, nell'ambito delle proprie competenze tecniche, la direzione degli interventi tecnici di primo soccorso nel rispetto dei livelli di coordinamento previsti dalla vigente legislazione.

  30. Gli interventi tecnici di soccorso pubblico del Corpo nazionale si esplicano : in occasione di incendi di incontrollati rilasci di energia Con l'opera tecnica di contrasto dei rischi derivanti dall'impiego dell'energia nucleare e dall'uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche.

  31. di incidenti stradali o ferroviari

  32. di soccorso a persone o cose

  33. di emergenze sismiche

  34. di emergenze alluvionali

  35. di emergenze portuali

  36. di emergenze aeroportuali

  37. di improvviso o minacciante crollo strutturale, Gli interventi tecnici di soccorso pubblico si limitano ai compiti di carattere strettamente urgentee cessano al venir meno della effettiva necessità.

  38. In materia di spegnimento degli incendi boschivi, assicurano gli interventi tecnici urgenti di propria competenza diretti alla salvaguardia dell'incolumità delle persone e dell'integrità dei beni.

  39. La prevenzione incendiè la funzione di preminente interesse pubblico. Diretta a conseguire, secondo criteri applicativi uniformi sul territorio nazionale, gli obiettivi di sicurezza della vita umana, di incolumità delle persone e di tutela dei beni e dell'ambiente. Cio’ avviene attraverso la promozione, lo studio, la predisposizione e la sperimentazione di norme, misure, provvedimenti, accorgimenti e modi di azione intesi ad evitare l'insorgenza di un incendio e degli eventi ad esso comunque connessi o a limitarne le conseguenze.

  40. Essa si esplica in ogni ambito caratterizzato dall'esposizione al rischio di incendio e, in ragione della sua rilevanza interdisciplinare, • nei settori della sicurezza nei luoghi di lavoro • del controllo dei pericoli di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose • dell'energia • della protezione da radiazioni ionizzanti • dei prodotti da costruzione.

  41. Comunicazione istituzionale Il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile ha mostrato un interesse sempre più crescente verso i vari aspetti della comunicazione. Attraverso il sito internet ufficiale www.vigilfuoco.it, prima interfaccia fra l’Amministrazione e il cittadino E’ possibile anche acceder a servizi di rilevanza nazionale come la prevenzione incendi on line tenersi aggiornati sulle attività del Corpo Nazionale grazie alle news giornaliere.

  42. La partecipazione a manifestazioni ed incontri con i cittadini sono occasioni per divulgare la cultura della sicurezza attraverso progetti educativi esercitazioni pratiche con particolare attenzione a i bambini ed ai giovani al fine di diffondere la cultura della prevenzione e della sicurezza.

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