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I promessi sposi

I promessi sposi. Introduzione.

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I promessi sposi

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Presentation Transcript


  1. I promessi sposi

  2. Introduzione I promessi sposi è un romanzo storico scritto da Alessandro Manzoni, considerato il più importante della letteratura italiana e l'opera letteraria più rappresentativa del Risorgimento italiano. Fu pubblicato in una prima versione nel 1823, e in seguito rivisto dallo stesso autore e ripubblicato nella versione definitiva fra il 1840 e il 1842.

  3. Ambientato nel 1628 in Italia, durante l'occupazione spagnola, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Benché l'ambientazione fosse stata scelta da Manzoni con l'evidente intento di alludere al dominio austriaco sul nord Italia, il romanzo è anche noto per l'efficace descrizione di alcuni episodi storici del XVII secolo , soprattutto dell'epidemia di peste del 1629-1631.

  4. Trama I due protagonisti sono Renzo e Lucia, due giovani desiderosi di sposarsi, ma a causa di don Rodrigo ,che si è invaghito di Lucia, tutto va all'aria. Don Abbondio, il curato che deve celebrare il matrimonio, è minacciato dai bravi e per paura si sottrae al suo impegno. Per un caso fortunato, Lucia sfugge ad un rapimento ordinato da don Rodrigo e con l'aiuto di Fra Cristoforo si rifugia a Monza, in un convento. Qui la potente suor Gertrude la inganna e permette che venga rapita dagli uomini di un criminale, l'Innominato, a cui si è rivolto don Rodrigo.

  5. . Nel corso di questi avvenimenti Renzo, che ha raggiunto Milano, viene coinvolto in una protesta e sta per essere arrestato, ma riesce poi ad arrivare a Bergamo e a trovare ospitalità e lavoro presso al cugino Bortolo. Intanto agli orrori della guerra si aggiungono quelli della peste: le truppe mercenarie dell'esercito imperiale, i Lanzichenecchi, diffondono il contagio. Renzo e Lucia si ammalano, ma riescono a guarire.

  6. Finalmente dopo tante tragiche vicende, i due promessi sposi si incontrano nel Lazzaretto di Milano, il luogo dove vengono portati i malati di peste e dove Renzo, disperato, è andato a cercare Lucia

  7. Con l'aiuto di frate Cristoforo, che scioglie il voto alla Madonna fatto in precedenza da Lucia, i due innamorati possono ancora amarsi. I due riusciranno a sposarsi solo quando don Rodrigo morirà di peste, il suo successore sarà un marchese conosciuto per la sua benevolenza.

  8. Si stabiliscono, infine, in un paese del Bergamasco e la loro vita diviene “da quel punto in poi, una delle vite più tranquille, delle più felici e delle più invidiabili”. Renzo acquista con il cugino una piccola azienda tessile e Lucia, aiutata dalla madre, si occupa dei figli.

  9. Le peripezie hanno insegnato a Lucia che non basta essere buoni e pii per tenersi al riparo dal male; Renzo, invece, ha appreso che bisogna confidare nel futuro e non aver fretta di farsi giustizia da sé. Nel dialogo finale dei due protagonisti traspare la concezione manzoniana di Provvida Sventura: infatti il dolore può farci crescere e renderci più consapevoli, migliori.

  10. La lingua L’arretratezza della società e della cultura italiana, priva di una lingua nazionale moderna, fu un problema avvertito da Manzoni nella stesura dell’opera. Il “Fermo e Lucia” è caratterizzato dall’uso di francesismi e lombardismi e da forme auliche che rendono disequilibrata la struttura linguistica. Nell’edizione del 1827 Manzoni adotta il toscano letterario tratto dalla tradizione più vivace e vicina ai modi del parlato.

  11. Portata al castello dell'Innominato, Lucia è inquietata e spaventata. Per questo motivo opera un voto di castità alla Madonna pregandola di farla uscire sana e salva dalla faccenda. Inoltre riesce a commuovere l'animo di quell'uomo, facendolo convertire, grazie anche al perdono del cardinale Borromeo

  12. L’ideologia Non possiamo separare l’ideologia dei Promessi Sposi dalla fede cattolica del loro autore. Tuttavia non è un’opera di propaganda religiosa. Infatti la religiosità manzoniana è problematica tanto da aver sollevato dubbi negli ambienti più conservatori del cattolicesimo. La conversione non cancellò la formazione illuministica del Manzoni in cui restò sempre aperto il problema del male e del bene e la sua fede nell’intervento di Dio nella storia.

  13. Egli crede profondamente nella provvidenza e nella sua giustizia, ma ritiene l’uomo incapace di comprenderne la logica e il disegno finale. Da ciò deriva il profondo pessimismo con cui lo scrittore guarda alle umane vicende e al tentativo vano di poter risolvere i drammi dell’esistenza. Non resta che accogliere la volontà di Dio, ma senza una passiva rassegnazione. Egli crede all’intervento divino, che sa trarre il bene anche da situazioni negative.

  14. E’ un sistema fondato su un rapporto binario caratterizzato dall’opposizione oppressori-vittime in base alla quale i personaggi vengono simmetricamente distribuiti: vediamo come l’opposizione principale schieri da un lato due oppressori (don Rodrigo e l’Innominato) e dall’altro due vittime (Renzo e Lucia). A sua volta la coppia di oppressori è aiutata da don Abbondio e Gertrude, così come la coppia delle vittime è difesa da fra Cristoforo e il cardinale Borromeo. Questo equilibrio è alterato dalla conversione dell’Innominato che sposta i rapporti di forza a favore delle vittime.

  15. realizzato da: Santangelo GaetanoMarino GiuseppeCostanzo ConsolatoIsaia Antonino Fine! fine fine

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