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Ugo Foscolo. Vorlesung - WS 2004/05 Prof. Tatiana Crivelli. Sonetti. Alla sera («Forse perché della fatal quïete») «Non son chi fui, perì di noi gran parte» Per la sentenza capitale proposta nel Gran-Consiglio Cisalpino contro la lingua latina («Te nudrice alle Muse, ospite e Dea»)
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Ugo Foscolo Vorlesung - WS 2004/05 Prof. Tatiana Crivelli
Sonetti Alla sera («Forse perché della fatal quïete») «Non son chi fui, perì di noi gran parte» Per la sentenza capitale proposta nel Gran-Consiglio Cisalpino contro la lingua latina («Te nudrice alle Muse, ospite e Dea») «Perché taccia il rumor di mia catena» «Così gl’interi giorni in lungo incerto» «Meritamente, però ch’io potei» «Solcata ho fronte, occhi incavati intenti» «E tu ne’ carmi avrai perenne vita» «Ne mai più toccherò le sacre sponde» (A Zacinto) «Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo» (In m. fratello Giov.) «Pur tu copia versavi alma di canto» (Alla musa) «Che stai? già il secol l’orma ultima lascia»
Sonetti e motivi Alla sera «Non son chi fui» Per la sentenza contro l. latina «Perché taccia il rumor» «Così gl’interi giorni» «Meritamente» «Solcata ho fronte» «E tu ne’ carmi» A Zacinto In m. fratello Giovanni Alla musa «Che stai?» eternita’ vs. vanita’ presente addio al vecchio io addio alla vecchia civilta’ addio progressivo all’amore (3-6) Autoritratto lode eternatrice (donna e Firenze) lode eternatrice (Grecia-origini) compianto affettivo compianto poetico esortazione alla letteratura
Son. VII: varianti del v. 14 • 1802 E da morte aspettar fama e riposo • 1803 morte sol mi darà fama e riposo • 1808 morte tu mi darai fama e riposo • 1820 forse da morte avrò fama e riposo • [1827 e sol da morte aspetterò riposo]
Son. VII: invarianti Solcata ho fronte, occhi incavati intenti,Crin fulvo, emunte guance, ardito aspetto,Labbro tumido acceso, e tersi denti,Capo chino, bel collo, e largo petto; 4 Giuste membra; vestir semplice eletto;Ratti i passi, i pensier, gli atti, gli accenti;Sobrio, umano, leal, prodigo, schietto;Avverso al mondo, avversi a me gli eventi: 8 Talor di lingua, e spesso di man prode;Mesto i più giorni e solo, ognor pensoso,Pronto, iracondo, inquïeto, tenace: 11 Di vizj ricco e di virtù, do lodeAlla ragion, ma corro ove al cor piace:Morte sol mi darà fama e riposo. 14