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LA SHOAH Contributo alla memoria

Adria, 27 gennaio 2009 ITCSG Maddalena Classi 4^ Fm, 5^ Fm, 5^ Gm. LA SHOAH Contributo alla memoria. Alcune testimonianze. Mario Limentani – internato a Dachau e Mathausen

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LA SHOAH Contributo alla memoria

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Presentation Transcript


  1. Adria, 27 gennaio 2009 ITCSG Maddalena Classi 4^ Fm, 5^ Fm, 5^ Gm LA SHOAHContributo alla memoria phaselus '09

  2. Alcune testimonianze Mario Limentani – internato a Dachau e Mathausen Purtroppo io posso dire solo tre cose, perché se dovessi dire tutto ciò che ho passato, tutto ciò che ho visto… Non ne parlo mai perché fa male a me stesso. Quando vado per le scuole non racconto tutto, racconto solo queste tre cose. Un giorno il comandante di Mathausen portò il figlio che compiva diciotto anni, prese quaranta deportati li mise sul muro del pianto, prese la sua rivoltella e la mise in mano al figlio: il figlio uno per uno li giustiziò, per far vedere che lui era un uomo, non noi. La seconda cosa che racconto è questa: un giorno entrò uno delle SS si voltò e vide un gruppetto di bambini, dai tre anni e mezzo ai sei, cinque anni, si soffermò a guardare poi prese il più piccolo, si mise a giocare un po’, poi con tutta la sua forza lo buttò sui fili spinati. Quel bambino è rimasto appiccicato lì. Che cosa ha fatto di male quel bambino? Un'altra volta entrò uno delle SS ubriaco, cominciò a sparare, dopo pochi secondi cadde ubriaco, ne uccise quattrocento. phaselus '09

  3. Alcune testimonianze Aldo Marostica, prigioniero a Mathausen C'era un freddo tremendo. Ci facevano andare a piedi scalzi... La neve era alta mezzo metro, ma il ghiaccio era venti centimetri, perché i deportati schiacciavano la neve. Per una mezz'ora, dovevi andare a lavarti e alle volte non veniva nemmeno l'acqua, dovevi far finta di esserti lavato e uscire. Cose che uno non può neanche immaginare... Alla sera, come siamo arrivati dal lavoro, abbiamo visto sei o settecento deportati, tutti magri, denutriti, con la coperta in spalla senza vestiti. Durante la sera, li hanno fatti uscire. Prima, hanno chiuso tutte le baracche, tutto chiuso, che non si poteva vedere niente o sentire niente. Li hanno fatti uscire e li hanno portati nel campo delle patate... Li hanno portati là e uccisi a colpi di ascia e a bastonate, hanno fatto una carneficina… Sentivamo le urla, ma le sentivamo in lontananza, perché tutto era chiuso. Quando ebbero finito, il mio capo mi dice "Hanno ammazzato tutti quelli che erano lì e adesso li portano via". Ma dove li hanno portati, non si sa. phaselus '09

  4. Alcune testimonianze Nerina De Walderstein, deportata ad Auschwitz, Birchenau e in altri campi Mentre si era in fila e si aspettava di partire, ci distribuivano… C'erano, vicino a me, due bambine, due bambinette... Io per loro ero una mamma... Una aveva dodici anni, l'altra tredici; erano del Goriziano, non potrei dire il paese, perché non lo ricordo... Ci siamo poi perse, perché siamo partite assieme, ma quando siamo arrivate a destinazione, ci hanno divise... Però nel frattempo che eravamo in fila, è stata rubata una delle pagnotte, che erano contate. C'erano, là, le ebree che spartivano il pane con le polacche, una di queste ha accusato quelle due piccole di aver rubato, ma non era vero, perché erano con me… E io avevo visto che l'avevano preso loro, ma hanno detto al militare tedesco, che ci accompagnava per il trasporto, che erano state le bambine, allora lui tutto infuriato, ha inveito contro di loro, e loro si sono messe a piangere, perché poverine erano bambine. Piangere non dovevi, perché se ti vedevano piangere, ti picchiavano, e quando ti picchiavano, se ti vedevano piangere, ti picchiavano ancora di più, ma se tu non piangevi e reagivi degnamente, ti lasciavano stare. E loro, poverine, si sono messe a piangere ed era pronto a picchiarle, a picchiarle duramente, perché le voleva picchiare col calcio del moschetto. phaselus '09

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  10. Proposta di dedica, a Manfred B. Buchaster (Manni) E come potevano noi cantarecon il piede straniero sopra il cuore,fra i morti abbandonati nelle piazzesull’erba dura di ghiaccio, al lamentod’agnello dei fanciulli, all’urlo nerodella madre che andava incontro al figliocrocifisso sul palo del telegrafo?Alle fronde dei salici, per voto,anche le nostre cetre erano appese,oscillavano lievi al triste vento. S. Quasimodo phaselus '09

  11. Gli Ebrei vittime della storia Dal Medio Evo alla prima guerra mondiale Le persecuzioni antiebraiche in Europa – anni ’30 Guerra e violenze – 1939-’41 La soluzione finale – 1942-’45 phaselus '09

  12. Le radici antiche dell’antisemitismo Medio Evo: radici RELIGIOSE dell’avversione →mito del popolo deicida → capro espiatorio (v. peste del 1348) – superstizione e oscurantismo religioso XV sec., Pen. Iberica: conversione forzata (marranos) Dall’inizio dell’età moderna: ghetti Metà ‘800: nuove radici ideologiche → nazionalismo, imperialismo, positivismo – razzismo antinero e antisemita (v. Affaire Dreyfus) phaselus '09

  13. Invidia sociale, disagio della modernità (v. rivoluzione industriale, questioni sociali) → reazioni viscerali delle popolazioni, odio irrazionale facilmente manipolabile • Dal 1870 ca.: libero corso al termine antisemitismo, in chiave religiosa (antigiudaismo – v. cattolicesimo conservatore) e razziale (v. prima diffusione dell’ideologia pangermanistica, positivismo e concetto di razza su base biologica) phaselus '09

  14. Tipici cliché antiebraiciL’ebreo sarebbe: • rivoluzionario antiborghese • capitalista antioperaio • internazionalista antipatriottico • nazionalista nemico • troppo religioso • troppo poco religioso • moralista • depravato o amorale (v. gli stereotipi idioti del Mein Kampf) • N.B. Una costante, il prefisso anti- phaselus '09

  15. La prima guerra mondiale • Nazionalismo → legame popolo/razza-terra • Propaganda: mobilitazione delle masse contro nemici interni ed esterni • Diffusione dell’ideologia della violenza, assuefazione ad essa → i bagni di sangue risolverebbero i problemi politici e sociali • 1917: il Min. degli Esteri britannico Balfour riconosce il diritto degli ebrei a una patria (national home), accogliendo le istanze del movimento sionista • 1917: in Russia ha successo la rivoluzione bolscevica → alcuni capi rivoluzionari sono ebrei phaselus '09

  16. La grande depressione post ‘29 Crisi economica, disagi, disoccupazione → → consueto meccanismo psicologico: ricerca del capro espiatorio, cliché dell’ebreo banchiere/usuraio, affamatore di popoli phaselus '09

  17. La legislazione antiebraica in Europa (1933-’39) Tesi revisionista: la Shoah sarebbe avvenuta in modo imprevedibile in un’Europa immune da germi di razzismo antisemita, come fenomeno esclusivamente tedesco Confutazione: la Shoah si pone in continuità con secolari fenomeni di razzismo e violenza antiebraica, anche recenti – senza nulla togliere alla triste specificità tedesca phaselus '09

  18. È storiograficamente provato che nazioni nemiche della Germania, o sue alleate (l’Italia!), politicamente vicine o invase durante la guerra, Paesi terzi e istituzioni neutrali disponevano di tutti gli strumenti per conoscere e prevedere quanto stava accadendo dal 1933 phaselus '09

  19. Anni ‘20: Ungheria, Polonia, Romania anticipano la Germania nell’introduzione di numerus clausus o nullus a danno degli ebrei → razzismo dell’Est europeo, a matrice etnico-religiosa • 1933: Germania, prima legislazione antiebraica (v. sopra), revisione dello stato civile e istituzione di campi di concentramento per oppositori politici (tra cui ebrei) • Propaganda della NSDAP: pangermanesimo filoariano e antisemita, difesa della purezza del sangue e del sacro suolo tedesco (Blut und Erde) phaselus '09

  20. La ratio delle leggi antiebraiche: capisaldi da difendere → lo Stato (legge sui pubblici funzionari), la salute biologica degli ariani (legge sui medici), la società civile (radiazione dall’albo degli avvocati ebrei), la cultura (leggi su scuole università stampa istituzioni e professioni culturali), il sacro suolo (legge agraria → confische e divieti di proprietà). Le leggi sono accompagnate da violenze fisiche phaselus '09

  21. Progetto per parole d’ordine: separare ebrei e ariani, ri-arianizzare la popolazione, allontanare gli ebrei da molti ambiti sociali e dalla nazione stessa, dunque eliminare la presenza ebraica • (N.B. al tempo, lo sterminio sistematico non era previsto → vi si arriva per escalation) phaselus '09

  22. 1935, Leggi di Norimberga • Legge sulla cittadinanza del Reich e Legge sulla difesa del sangue e dell’onore tedesco → politica di separazione totale. • Si basano sulla distinzione tra ariani, ebrei puri e due categorie di ebrei misti. Fondamentale il divieto di matrimoni e unioni miste phaselus '09

  23. 1935, Leggi di Norimberga, alcune osservazioni • Premessa biologica • Il Fascismo sarà l’unico regime a introdurre un’analoga legislazione (e su identica base biologica) prima della guerra • Le leggi razziali fasciste del ’38 non contemplavano la categoria di ebrei misti • L’atteggiamento dei tedeschi va dall’impegno per l’applicazione delle leggi (come poi dello sterminio), ad indifferenza o rassegnazione (v. banalizzazione dell’odio) → si spiega col fatto che Hitler aveva eliminato, anche fisicamente, le opposizioni marxista, liberale e cristiana phaselus '09

  24. 1935, Leggi di Norimberga, alcune osservazioni Tesi revisionista: è stata la Germania ad imporre ad altri Paesi leggi razziali analoghe. Tesi ridicola e illogica: a) nessun documento ufficiale lo attesta; b) Romania Ungheria e Slovacchia adottano leggi razziali, ma non su base biologica se non in tempo di guerra; c) l’Italia nel ’38 emana norme in certi punti più gravi di quelle vigenti in Germania; d) la Francia collaborazionista di Vichy non introdurrà mai il divieto di matrimoni misti → il razzismo a radice biopolitica è un cancro che infesta l’intera Europa (che è al tempo quasi tutta fascista, tranne URSS, Gran Bretagna e Francia) phaselus '09

  25. Alla vigilia della guerra Dal 1938, in tutta l’Europa si susseguono legislazioni antisemite: Romania, Ungheria, Italia, Slovacchia e territori annessi al Reich o protetti, Austria, Lituania, Sudeti e Boemia (Cecoslovacchia); in Polonia, le leggi colpiscono solo gli ebrei immigrati → → effetto di tali leggi è la revoca della cittadinanza o l’espulsione → poiché molti ebrei non avevano una precedente cittadinanza, l’Europa si riempie di ebrei apolidi, che nessuno vuole e che non potranno andarsene dopo lo scoppio della guerra, causa la chiusura delle frontiere → premessa dello sterminio phaselus '09

  26. Violenze, pogrom, ghettizzazione, nella prima fase del conflitto (1939-’41) • Notte dei cristalli, pogrom del novembre 1938 in tutta la Germania: distruzione di beni privati, negozi, sinagoghe, violenze e umiliazioni, omicidi, conseguenti moltissimi suicidi • Ghettizzazione degli ebrei in Polonia, a partire dal ‘39 • Obbligo di segni identificativi (stella di David) dal 1941 • Contemporaneamente, pogrom in Romania e Lituania, assai più sanguinosi della Notte dei cristalli • 1939-’41: divengono ufficialmente antisemiti (con legislazioni apposite) anche la Francia di Vichy, Bulgaria, Croazia, Romania, Ungheria, Slovacchia phaselus '09

  27. La fase dello sterminio (1941-’45) • Giugno 1941: Hitler rompe il Patto Molotov-Ribbentrop del 1939 (non interferenza sovietica con l’attacco alla Polonia ) → attacco all’URSS, rapido avanzamento, conquista di territori su cui stanno altri 4 milioni di ebrei → la guerra prende il carattere di crociata ideologica contro il giudeo-bolscevismoin nome dello spazio vitale (Lebensraum) e della difesa del sangue ariano • I reparti specialitedeschi organizzano o incoraggiano pogrom locali • Si scatena una terribile orgia di sangue per mano delle truppe rumene alleate di Hitler, così come in Serbia e in Croazia → in questo periodo Hitler matura l’idea dello sterminio totale • 1941, messa a punto tra Hitler, Himmler e Eichmann ,della cosiddetta soluzione finale: sterminio sistematico mediante organizzazione rigorosa, applicazioni tecnologiche (camere a gas), in campi segreti phaselus '09

  28. 1942, il sistema entra a regime: • campi di concentramento (e di lavoro), dove si muore per stenti, malattie, violenze, esecuzioni: Dachau, Mathausen, Bergen-Belsen, Birkenau, Buchenwald, Theresienstadt... • campi di sterminio (in territorio polacco), con camere a gas e forni: Chelmno, Sobibor, Treblinka, Majdanek, Auschwitz • A Trieste (con bande di fascisti e di civili che collaborano alle catture), la Risiera di San Sabba funge da campo di smistamento per Auschwitz, Buchenwald e Dachau e da campo di sterminio (i condannati, ebrei e partigiani, sono soffocati dagli scarichi dei camion o massacrati da mazze ferrate, quindi cremati in un forno appositamente costruito • Sono sterminati anche soggetti giudicati socialmente o razzialmente devianti, come zingari, handicappati e omosessuali (oltre ad oppositori politici) phaselus '09

  29. In Italia? La Repubblica Sociale Italiana (RSI, “Rep. di Salò”), con provvedimento del 1943, decreta l’arresto e la confisca dei beni degli ebrei e collabora ai rastrellamenti, rendendosi ufficialmente e fattivamente complice della Shoah phaselus '09

  30. Perché la memoria è un dovere? G. Orwell, 1984: Chi controlla il passato, controlla il futuro; chi controlla il presente, controlla il passato. phaselus '09

  31. Perché la memoria è un dovere? R. Bradbury, Fahrenheit 451: E quando ci domanderanno che cosa stiamo facendo, tu potrai rispondere loro: NOI RICORDIAMO. Ecco dove alla lunga avremo vinto noi. E verrà il giorno in cui saremo in grado di ricordare una tal quantità di cose che potremo costruire la più grande scavatrice meccanica della storia e scavare, in tal modo, la più grande fossa di tutti i tempi, nella quale sotterrare la guerra. phaselus '09

  32. Perché la memoria è un dovere? Sofocle, Antigone: Se mai un giorno un solo brandello di queste piccole verità venisse detto da voci consacrate, nelle piazze, nelle assemblee di governo, allora quella voce diventerà rombo, si moltiplicherà sempre più in alto fino a nomi impronunziabili... Così i vostri morti avranno sepoltura e la terra fresca della verità coprirà finalmente i loro corpi. Poi si leverà il vento e il contagio della menzogna sparirà... phaselus '09

  33. Perché la memoria è un dovere? M. L. King: Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti phaselus '09

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