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PROGETTO PER L’AC NEL TERRITORIO

ORA TOCCA A NOI! A SERVIZIO DELLA FORMAZIONE DEI LAICI. PROGETTO PER L’AC NEL TERRITORIO.

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PROGETTO PER L’AC NEL TERRITORIO

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Presentation Transcript


  1. ORA TOCCA A NOI! A SERVIZIO DELLA FORMAZIONE DEI LAICI PROGETTO PER L’AC NEL TERRITORIO

  2. PERCHE’ ORA? L’ARCIVESCOVO CE LO CHIEDE PERCHE’ ORA?PERCHE’ CE LO CHIEDE L’ARCIVESCOVOPERCHE’ L’ASSEMBLEA 2011 CI SOLLECITA A PROGETTARCI NEL TERRITORIO CUSTODENDO CIO’ CHE NON E’ PIU’ OVVIOPERCHE’ L’ARCIVESCOVO CHIEDE ALL’AC DI CURARE LA FORMAZIONE DEI LAICI SOPRATTUTTO DI COLORO CHE SONO IMPEGNATI IN PARROCCHIA?Perché l’AC è l’unica realtà laicale che professa una dedicazione permanente e di carattere definitivo al servizio della Chiesa

  3. COSA E’ CHIESTO ALL’AC?ALL’AC è chiesto di mettere a disposizione la propria vita associativa che in quanto tale ha un potenziale formativo alla vita spirituale, alla sensibilità ecclesiale, alla diocesanità Questo è il non ovvio che anche noi dobbiamo sempre riscoprire, vivere e offrire per l’edificazione della nostra Chiesa e per una vita spiritualmente intensa

  4. Si comprende dunque che La vita associativa attuale va qualitativamente rilanciata laddove già esiste e va quantitativamente estesa per poter raggiungere nuove realtà (nascita di nuove associazioni di base - parrocchiali o interparrocchiali o di comunità pastorale). Questo è il cuore del progetto che viene qui di seguito presentato

  5. DUE LINEE DI SVILUPPO:- RICOMPRENDERE E SAPER DIRE CON SEMPLICITA’ IL SIGNIFICATO DI ESSERE ASSOCIAZIONE PER LA FORMAZIONE DEI LAICI LADDOVE L’ASSOCIAZIONE GIA’ C’E’- AVVIARE NUOVI GRUPPI DI AC

  6. CHE COSA E’ E COSA FA L’AC PER LA FORMAZIONE DEI LAICI?offre uno stile e un metodo • Riassumiamo alcuni tratti di questo stile/metodo • CURARE la formazione della coscienza per sostenere in ogni momento una vita ispirata dal Vangelo, • VIVERE l’AC per coltivare il proprio cammino di Chiesa e di fede sviluppando un senso di appartenenza alla propria chiesa locale e alla propria realtà quotidiana • ASSUMERE le scelte del Vescovo per concorrere all’evangelizzazione • ADERIRE all’AC per alimentare il proprio cammino con un “metodo associativo”

  7. I pilastri della formazione vanno poi declinati in scelte: • assumere la regola di vita spirituale e alimentarla • svolgere con il gruppo di AC l’itinerario formativo quale luogo di confronto e approfondimento della relazione fede-vita; • vivere la propria dimensione laicale come occasione di crescita nella fede e come occasione di edificazione della Chiesa • partecipare almeno una volta all’anno un appuntamento diocesano unitario o di settore

  8. COME FARE? E’ DECISIVA LA QUALITA’ DELLA VITA ASSOCIATIVA E PER QUESTO LA FORMAZIONE DEI RESPONSABILI DELLA STESSA (PER ESEMPIO:VITA SPIRITUALE PERSONALE, AC FITNESS PER PROGETTARE AC…) Quindi: ogni responsabile si senta invitato a curare sempre meglio questa qualità come risposta all’impegno preso e alla richiesta dell’Arcivescovo

  9. 2. CHE COSA FARE PER AVVIARE UN NUOVO GRUPPO DI AC? Attivarsi laddove ci siano queste condizioni: • presenza almeno di un “buon” gruppo di AC che possa farsi carico di una nuova realtà (gruppo accogliente e tutor); • soci senza un gruppo o laici non soci intenzionati a incontrarsi; • un prete assistente sul territorio; • l’avvio di un percorso che veda un prete assistente, un laico referente/responsabile del cammino.

  10. COME PROCEDERE? Verificare le condizioni indicate decanato per decanato in ogni zona. Seguiranno nelle prossime settimane in tutte le zone le équipe convocate dai responsabili unitari con sacerdoti assistenti e in alcuni casi i vicari di zona per attivare questa analisi puntuale in vista di azioni di promozione mirate

  11. Lavorare in rete: progettare agire comunicare Le azioni di promozione necessitano di una sinergia da parte di più soggetti e un convergere insieme a sostegno di chi inizia : Lo snodo di progettazione sta nell’ equipe di zona con il RUZ L’azione di promozione avviene nel decanato, sul territorio tramite il RUD e i presidenti locali I nuovi gruppi partono a livello della parrocchia o della comunità pastorale La Presidenza diocesana viene informata e a sua volta rilancia Il Vicario generale e i Vicari di zona vengono informati a coinvolti per una azione di sensibilizzazione sul versante dei parroci e decani. A SERVIZIO DEL PROGETTO PONIAMO LE RISORSE E LE IDEE DELLE COMMISSIONI PROMOZIONE, FORMAZIONE E COMUNICAZIONE

  12. Con quali supporti? DUE RISORSE DA OFFRIRE COME OPPORTUNITA’ AI RESPONSABILI E A CHI VUOLE INIZIARE A “CAPIRNE DI AC” • modulo “zero”: per gruppi che intendono “avviare” la vita associativa; • modulo formativo: per nuovi formatori e responsabili (due giorni 28-30 giugno Eremo san Salvatore, una 4 gg tra il 31 luglio e il 3 agosto a Santa Caterina)

  13. IL TUTTO PUO’ FAR ACCADERE UNA “CAMPAGNA DI PRIMAVERA” PER COSTRUIRE L’AC Compiamo passi ben progettati e viviamo le prossime occasioni già fissate come risorsa a sostegno della promozione: • 28 aprile giornata parrocchiale di AC • 19 maggio CAMMINATA DEL Sì CON INCONTRO DELL’ARCIVESCOVO • DAL 16 GIUGNO: TANTE OPPORTUNITA’ DELL’ESTATE AC PER TUTTI, PER VIVERE L’AC

  14. ECCO COME PROCEDIAMO DAL CENTRO…E A VOI L’INIZIATIVA IN LOCO IL PROSSIMO NUMERO DI IN DIALOGO CONTERRA’ TANTI ASPETTI A SOSTEGNO DI QUESTA CAMPAGNA DI PRIMAVERA MIRATA AL 28 APRILE, CON DISTRIBUZIONE IN TUTTA LA DIOCESI, CON COPIE AGGIUNTIVE DOVE VERRANNO RICHIESTE DAREMO IL VOLANTINO CHE AVETE IN CARTELLETTA AI SACERDOTI PER SOLLECITARE UNA NUOVA ATTENZIONE IL CARDINALE CON NOI POTRA’ DIRE PAROLE SUE DI INCORAGGIAMENTO ANCHE PER IL 28 APRILE

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