1 / 16

Servizi psico-educativi

PROVINCIA DI TREVISO. Servizi psico-educativi. Centri di Formazione Professionale Lancenigo - Vittorio Veneto. PROVINCIA DI TREVISO. CENTRO di FORMAZIONE PROFESSIONALE di Lancenigo (TV). PROVINCIA DI TREVISO.

soleil
Télécharger la présentation

Servizi psico-educativi

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. PROVINCIA DI TREVISO Servizi psico-educativi Centri di Formazione Professionale Lancenigo - Vittorio Veneto

  2. PROVINCIA DI TREVISO CENTRO di FORMAZIONE PROFESSIONALE di Lancenigo (TV)

  3. PROVINCIA DI TREVISO Rivolti a:- allievi- genitori- personale docente e non docenteGestione delle seguenti attività:- Percorsi educativi individualizzati- Supporto psico-pedagogico - Centro di informazione/consulenza (CIC)- Formazione del personale docente e non docente SERVIZI PSICO-EDUCATIVI

  4. Gli allievi in possesso di Certificazione ai sensi della L.104/92 possono avere accesso a tre livelli di istruzione: • FORMAZIONE INTEGRATA→ Presso i corsi a qualifica • FORMAZIONE GUIDATA A → “Operatore addetto alla panificazione ed alla • pasticceria” • ↓ • inserimento nel mondo del lavoro • attraverso la L.68/99 o presso centri di lavoro protetti (CEOD,CLG) • -FORMAZIONE GUIDATA B → “Addetto alla decorazione della ceramica ed alla • legatoria artigianale” • ↓ • inserimento in centri di lavoro protetti • (CEOD,CLG)

  5. CHI la gestisce : Il Servizio psico-educativo con il Co-docente Procedura: Informare i referenti di qualifica e il C.d.C. di quali siano gli allievi in possesso di Certificazione ai sensi della L. 104/92 presenti nei loro corsi ↓ Attivare un percorso personalizzato ↓ stendere il P.E.I. (Piano Educativo Individualizzato) ↓ Monitorare, assieme al Co-docente, il percorso personalizzato ed il livello di integrazione dell’allievo FORMAZIONE INTEGRATA

  6. FORMAZIONE INTEGRATA e GUIDATA • Attività di orientamento Azioni: - visite guidate al Centro da parte della famiglia e del ragazzo - colloqui con i genitori - incontri informativi con gli insegnati della scuola media - incontri informativi con i servizi socio-sanitari - assessment degli aspetti cognitivi, personali e sociali del ragazzo

  7. FORMAZIONE GUIDATA • Stendere i P.E.I. (Piani Educativi Individualizzati) • Monitorare il percorso formativo degli allievi • ↓ • Eventuale modifica in itinere del P.E.I. • Rapportarsi con i servizi socio-sanitari che hanno in carico il ragazzo per • monitorare assieme l’evoluzione del processo formativo e per richiedere il • rinnovo della Certificazione, l’assegnazione dell’addetto all’assistenza, etc. • costruire una rete • Rapportarsi con la famiglia dell’allievo • costruire una rete • Collaborare con i docenti per l’attuazione dei progetti formativi • ↓ ↓ ↓ • Modifica passaggio ad passaggio a • del P.E.I. altro livello della corsi a qualifica • Formazione Guidata

  8. PROVINCIA DI TREVISO Consulenza psico-educativa

  9. Consulenza psico-educativa La finalità è di promuovere il benessere in un’ottica bio-psico-sociale ed affrontare insieme situazioni di disagio, prima che queste interferiscano con i normali meccanismi di crescita dell’adolescente. La consulenza può essere richiesta all’Operatore da: • Allievi • Docenti • Genitori • Servizi Istituzionali (scuole, ULSS, ecc.) può essere effettuata a livello individuale, familiare, o come intervento nel gruppo-classe

  10. Consulenza psico-educativa Procedure per l’attivazione: • L’Operatore riceve segnalazioni dalla Direzione (Direttore o Coordinamento didattico) sulla base delle problematiche emerse dai CdC e/o riportati dai Referenti, riguardanti aspetti di apprendimento, comportamentali ecc. degli allievi; • Valuta i singoli casi e costruisce un piano di intervento, coinvolgendo, se necessario, le famiglie e/o altre istituzioni; • Interviene secondo quanto stabilito; • Informa il C.d.C. o il Referente sull’evoluzione del progetto; • Effettua il monitoraggio e la valutazione sugli effetti degli interventi; • Verbalizza e archivia la documentazione.

  11. PROVINCIA DI TREVISO CENTRO di FORMAZIONE PROFESSIONALE di Vittorio Veneto (TV)

  12. Sportello Ascolto Lo sportello ascolto è uno spazio offerto agli allievi in cui poter essere accolti nelle questioni che creano loro disagio e sofferenza L’azione dello sportello ascolto ha lo scopo di accogliere le domande tramite colloquio, farne un’analisi e se la situazione lo richiede inviare ai servizi preposti con un adeguato accompagnamento e successivamente collaborare con l’equipe di pertinenza

  13. Sportello Ascolto Lo sportello gestisce anche le situazioni di ragazzi che presentano certificazioni, ai sensi della L. 104/92, o che sono seguiti da tempo dai servizi di competenza e si ravvede la necessità di mantenere un lavoro in equipe Le segnalazioni avvengono tramite: • I servizi socio-sanitari territoriali • Gli insegnanti • Il Consiglio di Classe • Le famiglie • Gli allievi

  14. D.S.A. – DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO • DISLESSIA → difficoltà in lettura • DISORTOGRAFIA → difficoltà in scrittura • DISGRAFIA → difficoltà nell’esecuzione del segno grafico (scrittura illeggibile) • DISTURBO DI COMPRENSIONE DEL TESTO • DISCALCULIA → difficoltà nel calcolo Questi disturbi si riscontrano in ragazzi con livello cognitivo nella norma (discrepanza tra livello cognitivo e prestazioni nell’area problematica) ↓ Non sono certificati ai sensi della L.104/92 ↓ Non si può attivare un percorso personalizzato ↓ Come intervenire?

  15. D.S.A. – DISTURBI SPECIFICI DELL’APPRENDIMENTO La circolare Miur del 10 Maggio 2007 prot. n. 4674 invita ad impiegare per questi allievi strumenti compensativi e dispensativi per supplire al deficit ↓ • Dispensa dalla lettura ad alta voce • Nei compiti scritti valutare il contenuto piuttosto che la forma • Dispensa dall’uso del vocabolario • Dispensa dallo scrivere sotto dettatura • Utilizzo dell’audioregistratore • Uso della calcolatrice ↓ Il C.d.C. dovrebbe specificare, per le materie interessate, gli strumenti compensativi o dispensativi che decide di attuare ↕ P.E.P. (Piano Educativo Personalizzato)

More Related