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Università degli Studi di Cassino Facoltà di Lettere e Filosofia

Università degli Studi di Cassino Facoltà di Lettere e Filosofia. Master di II livello MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO. Tecniche di valutazione - Orientamento Didattica modulare. Anno accademico 2002/2003 – Antonio Cartelli.

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Presentation Transcript


  1. Università degli Studi di Cassino Facoltà di Lettere e Filosofia Master di II livello MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO Tecniche di valutazione - OrientamentoDidattica modulare Anno accademico 2002/2003 – Antonio Cartelli

  2. Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Un elemento interno al sistema scolastico da tenere presente nella definizione di un quadro di orientamento che voglia consentire agli alunni di auto-orientarsi deve avere in seria considerazione la tipologia dei saperi da promuovere.Sembra ormai consolidata la consapevolezza che i saperi, le abilità e le competenze che consentono ad un individuo di affrontare il cambiamento della società contem-poranea debbano essere:- significativi, in maniera da coinvolgere l’allievo sul piano cognitivo ed affettivo e garantire l’innesto delle nuove conoscenze su quelle già possedute dallo studente,- sistematici, rappresentando un insieme organico e coerente nel quale ogni elemen-to sia provvisto di senso,- stabili, dovendo perdurare nel tempo e facilitare l’uso della memoria funzionale (semantica) rispetto a quella meccanica o episodica,- basilari, non solo nel senso tradizionale (filogeneticamente alla base degli sviluppi disciplinari) ma anche in quanto moderni in senso forte (al punto da condurre alla revisione o alla rifondazione di una costruzione disciplinare),- in grado di produrre una capitalizzazione del sapere, favorendo in chi li possiede la capacità di utilizzarli come grimaldello intellettuale di penetrazione e padroneg-giamento di ulteriori saperi.

  3. Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Limiti dei modelli tradizionali Le indagini effettuate sul piano cognitivo (IEA, IEA-SISS, IEA-SAL) pur avendo mostrato l’inadeguatezza del sistema scolastico hanno evidenziato come i risultati dell’apprendimento (scolastico):- decrescano col crescere del livello di scolarità,- non si distribuiscano più in modo decrescente nel passaggio dal Nord al Centro al Sud, ma si addensino in due blocchi territoriali Centro-Nord e Centro-Sud ed al loro interno a macchia di leopardo,- siano passati da una caratterizzazione di tipo convergente (basata essenzialmente sull’uso della memoria verbale) ad una di tipo critico divergente con una tendenza alla valorizzazione dei processi intellettuali superiori,- dipendano sempre meno dalla provenienza sociale degli studenti anche se permane forte l’influenza del titolo di studio della madre (soprattutto nell’area umanistica).Sul piano degli atteggiamenti, della sfera affettivo-relazionale e socio-relazionale le cose non vanno meglio, come mostra un’indagine del CIRMES (1991) che attribuisce alla scuola una funzione socializzante più che cognitiva e non la ritiene in grado di orientare gli studenti in maniera efficace.

  4. Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Dal modello sincronico-finale a quello formativo diacronico L’ISFOL ha mostrato come le attività di orientamento, che coinvolgono per lo più studenti dell’ultima classe di corso, oscillino tra due poli:- offerta di informazioni sul mondo del lavoro e sugli itinerari formativi,- rilevazioni degli interessi e delle attitudini degli allievi attraverso batterie di test attitudinali, predittivi o addirittura vocazionali.Le iniziative che ricadono nelle precedenti tipologie sembrano avere l’unico merito di chiarire le scelte che gli studenti sono chiamati ad effettuare, anche se all’interno di una via già segnata, evidenziando così la sostanziale incapacità della scuola a strutturare al più alto livello le condizioni di scelta dei giovani e di promuovere la strutturazione di interessi ed attitudini individuali, di svilupparli e potenziarli. Da qui l’esigenza di un modello di orientamento che contenga tutti gli elementi per garantire a ciascun allievo l’acquisizione della strumentazione cognitiva indispensabile a cogliere i cambiamenti che avvengono nelle società complesse e le loro dinamiche, al fine di partecipare al cambiamento stesso e governarlo.L’ipotesi di modello suggerito è quello di un orientamento che da processo eterodiretto si trasformi in processo autonomo, autodiretto di auto-orientamento.

  5. Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Caratteristiche dell’orientamento formativo diacronico Tale modello prevede che fin dai primi anni di formazione scolastica si favoriscano:- un insegnamento-apprendimento che avvicini tutti gli allievi ai diversi ambiti disciplinari(individualizzazione dei processi formativi al fine di elevare la produt-tività quali-quantitativa di ciascun livello scolastico),- la rilevazione periodica, lungo tutto l’arco formativo, dei rapporti tra sviluppo delle conoscenze (sfera cognitiva) e coinvolgimento affettivo verso i diversi ambiti disciplinari (sfera emotiva e motivazionale), con costruzione di un dossier personale dell’allievo- la conoscenza del contesto storico-ambientale, culturale, sociale, economico ecc.,- la promozione, in ogni alunno, di un autonomo progetto di vita,- la conoscenza degli itinerari formativo-lavorativi e di formazione a tutti i livelli, mediante la proposta di specifici pacchetti informativi,- la conoscenza diretta del mondo del lavoro (visite, intreccio e alternanza),- la riflessione sui processi di strutturazione delle decisioni tanto in situazioni informali che formali.

  6. Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Tra formazione e orientamento: l’importanza della didattica Una strategia didattica che voglia individualizzare le procedure di insegnamento-apprendimento ed ottimizzare i processi ed i risultati formativi deve avere almeno i seguenti requisiti:- concatenare le nuove conoscenze con quelle già possedute dagli studenti (pianificazione di un curricolo che si basi su: accoglienza, diversificazione degli itinerari didattici, attivazione di circolarità tra sviluppo cognitivo ed affettivo),- potenziare le funzioni della didattica (differenziare i tempi, specializzare gli spazi),- differenziare le funzioni valutative (diagnostico-iniziale, formativo-procedurale, complessivo-intermedia, complessivo-finale e orientativo-predittiva). I dati delle rilevazioni effettuate su campioni di studenti di tutti gli ordini e gradi di scuole evidenziano per alcune classi un elevato (rispetto alle altre classi dello stesso segmento di istruzione) tasso di ripetenza. Le classi coinvolte sono per ogni segmento le prime (e per le scuole superiori le terze, che in generale segnano il passaggio ad un indirizzo specifico). Assume allora carattere e ruolo fondamentale il concetto di continuità educativa(con tutto ciò che ne segue in termini di raccordo tra i diversi livelli di istruzione).

  7. Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Difficoltà nella realizzazione di un orientamento formativoLe ragioni dell’insuccesso del sistema formativo (al quale si chiede di condurre ai più alti livelli di formazione il massimo numero possibile di individui, fornendo un prodotto quali-quantitativo quanto più elevato possibile al più basso costo) vengono individuate in:- rigidità della struttura e degli ordinamenti (che pongono a carico dell’individuo sia il passaggio da un ordine di studi ad un altro che il rientro dal drop-out)- inefficacia della prassi didattica tradizionale (fortemente incentrate sulla trasmis-sione delle conoscenze, sul controllo e sul giudizio degli apprendimenti conseguiti). In buona sostanza la procedura formativa può ritenersi rigida e chiusa perché:- richiede un adattamento tempestivo alla proposta formativa da parte dell’allievo,- fa assumere un valore fiscale alla verifica iniziale,- la verifica intermedia può non intervenire a modificare l’intera procedura formativa ma può sancire fiscalmente l’esito del controllo,- non vi è differenziazione delle modalità di trasmissione delle conoscenze e di sviluppo delle competenze metodologiche,- la verifica e la valutazione finale assumono carattere eminentemente notarile.

  8. Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) La programmazione modulare FATTORI: i tempi e gli spazi (il primo inteso sia sul piano esterno, metrico, che interno, psicologico) che hanno sempre rappresentato variabili di rilievo nella determinazione della qualità dei processi formativi. I ritmi e gli stili di apprendimento. STRUTTURA: l’organizzazione modulare e flessibile della didattica è una strategia formativa altamente strutturata in cui l’organizzazione del curricolo e delle risorse prevede l’impiego flessibile di segmenti di itinerari di insegnamento-apprendimento (moduli) che hanno struttura, funzioni e ampiezza variabili, ma formalmente e unitariamente definite. Ciascun modulo costituisce pertanto una parte significativa, altamente omogenea ed unitaria di un più esteso percorso formativo, disciplinare o pluri, multi, inter-disciplinare programmato, esso è una parte del tutto, ma in grado di assolvere funzioni specifiche e far perseguire precisi obiettivi cognitivi (verificabili, documentabili e capitalizzabili).Essi, pur rappresentando una sezione unitaria ed altamente omogenea del curricolo formativo, possono a loro volta essere costituiti da ulteriori elementi segmenti: le unità didattiche.

  9. Università degli Studi di Cassino - Facoltà di Lettere e Filosofia – a.a. 2002/2003 MEDIATORE per l’ORIENTAMENTO – Tecniche di valutazione (A. Cartelli) Bibliografia di riferimento G. Domenici, Manuale dell’orientamento e della didattica modulare, Laterza, Bari, 2001 G. Domenici, Manuale della valutazione scolastica, Laterza, Bari, 2002 Approfondimenti B. M. Varisco, Costruttivismo socio-culturale, Carocci, Roma, 2002

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