1 / 24

Lo script

Lo script. Film: dominio tecniche specifiche (cinematografiche: ripresa, montaggio … e non: scenografia, recitazione) Qualit à espressive e drammatiche Funzionalit à pratica (rispetto a piano di lavorazione) Originale o adattamento da fonti letterarie, fatti reali … Soggetto

tara
Télécharger la présentation

Lo script

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. Lo script • Film: dominio tecniche specifiche (cinematografiche: ripresa, montaggio… e non: scenografia, recitazione) • Qualità espressive e drammatiche • Funzionalità pratica (rispetto a piano di lavorazione) • Originale o adattamento da fonti letterarie, fatti reali… • Soggetto • Trattamento • Scaletta • Sceneggiatura • Storyboard 1

  2. Lo storyboard 2

  3. L’inquadratura • Découpage classico: frazionamento dell’azione in inquadrature + integrazione sonoro  impressione di unità e continuità della scena • Ogni inquadratura scelte relative a: • Elementi profilmici (scena, attori) • Tecniche di ripresa (resa cinemografica elementi profilmici) 3

  4. L’inquadratura: i campi/piani • CT, campo totale o totale: lo spazio nel suo insieme 4

  5. L’inquadratura: i campi/piani • CM, campo medio: dà risalto alla figura media ma senza isolarla dall’ambiente 5

  6. L’inquadratura: i campi/piani • FI, figura intera: dà risalto alla figura intera, ambiente in secondo piano 6

  7. L’inquadratura: i campi/piani • PA, piano americano: dalle ginocchia in su (simile allo sguardo occhio) 7

  8. L’inquadratura: i campi/piani • PP, primo piano: figura umana, da metà busto in su 8

  9. L’inquadratura: i campi/piani • PPP, primissimo piano: inquadratura del solo volto 9

  10. L’inquadratura: i campi/piani • DETT. O PART., dettaglio o particolare: oggetti o particolari della figura umana 10

  11. Inquadratura • Obiettivi: essenziali per creare valore espressivo dell’inquadratura • Oggettiva o soggettiva (PDV) • Angoli di ripresa: dall’alto (indebolisce, plongée), dal basso (ingigantisce, contre plongée) • Inquadratura fissa: Sadoul: il punto di vista del “signore in platea” • Elementi dinamici interni: movimenti attori o altro profilmico • Elementi dinamici dell’inquadratura in sé: inquadratura in movimento 11

  12. Inquadratura in movimento • Panoramica: orizzontale o verticale, obliqua • Carrellata: mdp su supporto mobile (a seguire o a precedere), o travelling (diverso da zoom: obiettivo a fuoco variabile) • Dolly o gru (braccio mobile su piattaforma) • Macchina a mano (grazie a mezzi leggeri, lirico soggettivo) • Steadycam (sistema di ammortizzatori: fluidità; soggetivo; perfetta simulazione occhio umano) • Sintassi misurata del découpage classico “nasconde” l’autore, la messa in scena: movimenti zome camera a mano o uso dello zoom creano straordinarietà, rompono fluidità racconto 12

  13. Fotografia • Direttore fotografia: cercare condizione di luce per riprodurre effetto fotografico previsto in sceneggiatura • Tra tecnica e creazione • Combinata con tecniche di ripresa e si stampa • Direttore fotografia: il più stretto collaboratore del regista • Noir: low key lighting (contr: high key lighting) • Colore: all’inizio resistenza, considerato espediente spettacolare; diffusione solo negli anni ‘60 • Convenzione: noir, drammi B/N; musical, western, epico-storici, colori. 13

  14. Effetti speciali • Padre: Georges Méliès • 1968: 2001: odissea nello spazio • Tecniche sempre più sofisticate: Guerre stellari, Incontri ravvicinati del terzo tipo, 1977 • Legati a sviluppo tecnologico: Dykstraflex, Zoptic • Impercettibili, invisibili ma percepibili, visibili • Per rendere rappresentabile tutto quello che trasgredisce le leggi naturali o le possibilità tecnico-scientifiche (horror, fantascienza) • Digitale 14

  15. Montaggio I • Risultato di due operazioni contestuali: selezione (découpage; cutting) e combinazione (montage; editing) ovvero tagliare e incollare • Funzione selettiva del montaggio inizia dalla sceneggiatura • Montaggio: illusioni continuita di tempo (unità di tempo) e di spazio (unità dii luogo) • Spettarore coopera integrando le informazioni per giungere a senso (emozionale, narrativo…): effetto Kulesov • Pudovkin: montaggio costruttivo, significato non in singole inquadrature ma nelle relazioni tra inquadrature • Selezione rispetto allo spazio: pdv narratore onnisciente; montaggio interno • Selezione rispetto alla durata: isola il tempo, ellissi; continuità o discontinuità 15

  16. Montaggio II • Non solo incollare spezzoni, ma scegliere raccordi idonei per potenziare continuità spazio-temporale della scena • Frazionamento: raccordi sull’asse, su assi paralleli, a 180°, a 30°, sugli sguardi, campo/controcampo • Finalizzati alla messa in sequenza delle diverse inquadrature • Raccordi scorretti e disarmonici (Godard, Fino all’ultimo respiro) • Strumenti montatore: stacco, dissolvenza (in apertura, in chiusura, incrociata), mascherini, tendine • Montaggio crea ritmo (funzione drammatica) • Montaggio alternato: effetto di suspense • Montaggio intellettuale: creazione senso 16

  17. Découpage classico: il trucco 2 1 3 17

  18. La dissolvenza incrociata 18

  19. L’iride 19

  20. Stacco sull’azione 20

  21. Il jump cut Campo e controcampo découpage classico 21

  22. Il suono • Dall’avvento del sonoro: operazione selettiva e combinatoria degli elementi sonori (parole, rumori, musica) • Effetti speciali sonori • Equivalente sonoro del montaggio: missaggio, riunione di tutti gli elementi sonori preregistrati separatamente (dialoghi, rumori, musica) • Dialoghi intervengono sull’estetica e su evoluzione dei generi • Sonoro: funzione di potenziamento del senso, o al contrario contrappunto al visivo • Voce off (narratore fuori campo) • Chaplin primo sonoro: 1940, Il grande dittatore) 22

  23. La scena • Scenografia, architettura, paesaggio: elementi profilmici, preesistono alle riprese • Interno/esterno; ambianti reali/ricostruiti • Esistono da prima del cinema: teatro • Scenotecnica cinematografica per simulare spazi reali (ordinari o straordinari) • Paesaggio protagonista: western • Legame spazio e generi: noir e gangster  spazio urbano • 1. Spazio pittorico: il rettangolo dello schermo • 2. Spazio architettonico: naturale o ricostruito • 3. Spazio filmico: spazio virtuale ricostruito nella mente dello spettatore, su base elementi film 23

  24. L’attore • Attore fondamentale: nonostante fine epoca d’oro cinema Hollywood e politica degli autori, nonostante effetti speciali • Divismo: rapporto forte e complesso tra l’attore e il testo filmico, somma dell’attore e dei suoi personaggi • Il divo eccede il testo filmico (esibizione di sé) • Interferisce con il testo filmico (film su misura) • Vive in spazi multi e intertestuali (stampa, radio, TV) • Attore: sempre in rapporto con spazio scenico, il testo drammatico, gli altri attori • Paradosso: si esibisce ma deve fingere di non essere visto • Metodo Stanislavski: Actors’Studio 24

More Related