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L’atto amministrativo

L’atto amministrativo. Analisi ed elaborazione dei contenuti dell’atto amministrativo L’attività amministrativa. ATTIVITA' AMMINISTRATIVA. TEORIA TRADIZIONALE : ogni atto di natura pubblicistica emanato dal potere esecutivo TEORIA SOSTANZIALE: l’atto promana da

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L’atto amministrativo

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Presentation Transcript


  1. L’atto amministrativo Analisi ed elaborazione dei contenuti dell’atto amministrativo L’attività amministrativa

  2. ATTIVITA' AMMINISTRATIVA TEORIA TRADIZIONALE: ogni atto di natura pubblicistica emanato dal potere esecutivo TEORIA SOSTANZIALE: l’atto promana da un’autorità amministrativa nell’esercizio di un potere o funzione amministrativa TEORIA NEGOZIALE: atti come dichiarazione di volontà e come dichiarazioni di scienza TEORIA DELLA PROCEDIMENTALIZZAZIONE E FUNZIONALIZZAZIONE: gli atti sono manifestazioni di volizione che incidono sulla sfera dei privati, gli atti sono concatenati fra loro e rispondono ad un interesse finale pubblico atti amministrativi 2004

  3. L'ATTO AMMINISTRATIVO Il presupposto: l’Amministrazione parla per atti (e deve anche essere chiara)I riferimenti: principi, tecniche e norme La formalizzazione di una decisione attraverso l’atto amministrativo: il dispositivo del provvedimento atti amministrativi 2004

  4. ATTI AMMINISTRATIVI PURI E SEMPLICI 1) CHE CONSISTONO IN MANIFESTAZIONI DI VOLONTA’ sono i cosiddetti atti paritetici in cui manca il carattere autoritativo (stipendi etc) 2) ATTI CHE NON HANNO CONTENUTO VOLITIVO (la tipicità non è assoluta) sono gli ATTI RICOGNITIVI (adottati a seguito di richieste ed ispezioni) 3) ATTI DI VALUTAZIONE (carattere strumentale come per esempio giudizi) 4) INTIMAZIONI (diffide o inviti, non fanno sorgere un obbligo nuovo rispetto all’atto iniziale, per questo si distinguono dagli ordini) atti amministrativi 2004

  5. LA FORMAZIONE DELL’ATTO IL PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO atti amministrativi 2004

  6. LE FASI DEL PROCEDIMENTO PREPARATORIA si tratta della fase di iniziativa in cui si determina il tipo di atto e il contenuto dello stesso COSTITUTIVA è diversa a seconda dei vari tipi di atti: nelle deliberazioni consiste nella votazione e proclamazione; negli atti ricettizi occorre la notifica al destinatario INTEGRATIVA DELL’EFFICACIA complesso di atti ed operazioni che occorrono perché si producano gli effetti giuridici voluti dall’atto, quando la sua operatività è condizionata da elementi ulteriori rispetto a quelli costitutivi ESECUTIVA atti amministrativi 2004

  7. L’atto amministrativo: atti vincolati e atti discrezionali atti amministrativi 2004

  8. L’atto amministrativo: atti vincolati e atti discrezionali (1) Nell’Amministrazione esistono differenti livelli di produzione delle decisioni Ciascuno di questi livelli è caratterizzato dall’azione di soggetti (organi e altro), tradotta per atti Gli atti prodotti possono quindi essere distinti oltre che per derivazione di competenza, anche per contenuti decisionali atti amministrativi 2004

  9. L’atto amministrativo: atti vincolati e atti discrezionali (2) Il processo formativo degli atti amministrativi prodotti dall’Amministrazione è comunque fortemente influenzato da configurazioni normative più o meno dettagliate Il dato normativo incide non solo sulle modalità di esercizio dell’attività amministrativa, ma ne caratterizza i contenuti atti amministrativi 2004

  10. L’atto amministrativo: atti vincolati e atti discrezionali (3) L’Amministrazione forma le sue decisioni consapevole della sussistenza di determinati elementi di riferimento Tali elementi possono essere valutati secondo il loro “peso”, come vincoli o come dati di regolazione In ogni caso, essi devono essere tradotti nell’atto amministrativo che esplicita la decisione atti amministrativi 2004

  11. LA DISCREZIONALITA’ AMMINISTRATIVA La discrezionalità è la facoltà di scelta fra più comportamenti giuridicamente leciti per il soddisfacimento dell’interesse pubblico e per il perseguimento di un fine rispondente alla causa del potere esercitato atti amministrativi 2004

  12. LA DISCREZIONALITA’AMMINISTRATIVA I LIMITI 1) L’INTERESSE PUBBLICO: CONCRETO OBIETTIVO E COLLETTIVO 2) LA CAUSA DEL POTERE (FINE CORRI- SPONDENTE ALLA CAUSA DEL POTERE ESERCITATO) 3) PRINCIPI DI LOGIITA’ E IMPARZIALITA’ E RAGIONEVOLEZZA 4) PRINCIPIO DELL’ESATTA ECOMPLETA IN FORMAZIONE atti amministrativi 2004

  13. LA DISCREZIONALITA’ AMMINISTRATIVA 3 OGGETTO DELLA DISCREZIONALITA’ ATTI DISCREZIONALI QUANTO AD EMANAZIONE CONTENUTO (provvedimenti contigibili ed urgenti - atti di alta amministrazione) ATTI DICREZIONALI QUANTO AD EMANAZIONE MA VINCOLATI QUANTO A CONTENUTO ATTI VINCOLATI QUANTO AD EMANAZIONE MA ISCREZIONALI QUANTO A CONTENUTO (atti di controllo) ATTI VINCOLATI QUANTO AD EMANAZIONE E SUBORDINATI ALL’ACCERTAMENTO DI DETERMINATI PRESUPPOSTI (registrazioni e accertamenti) atti amministrativi 2004

  14. LA DISCREZIONALITA’ AMMINISTRATIVA 4 I LIMITI : 1) L’INTERESSE PUBBLICO 2) LA CAUSA DEL POTERE 3) I PRINCIPI DI LEGALITA’ E IMPARZIALITA’ 4) IL PRINCIPIO DELL’ESATTA E COMPLETA INFORMAZIONE atti amministrativi 2004

  15. L’atto amministrativo: atti vincolati e atti discrezionali (4) Nella formazione della decisione l’Amministrazione ha comunque spazi considerevoli di discrezionalità: solo alcune tipologie di atti risultano con contenuti strettamente vincolati L’esercizio della discrezionalità deve tuttavia essere accompagnato da espressioni dei presupposti (motivazioni) atti amministrativi 2004

  16. LA DISCREZIONALITA’ AMMINISTRATIVA 5 L’ATTIVITA’ DISCREZIONALE E’ CARATTERIZZATA DA DUE MOMENTI: 1) FASE DI GIUDIZIO analisi dei fatti e degli interessi in fase istruttoria 2) FASE DELLA VOLONTA’ in cui si concreta la scelta degli interessi atti amministrativi 2004

  17. LA DISCREZIONALITA’ AMMINISTRATIVA 6 La discrezionalità tecnica si caratterizza per la presenza di una fase di giudizio cui non si affianca quella della volontà ossia della scelta della soluzione più opportuna data dalla scelta degli interessi in gioco. atti amministrativi 2004

  18. CARATTERE DEI PROVVEDIMENTI AMMINISTRATIVI IMPERATIVITA’ EFFICACIA - ESECUTORIETA’ TIPICITA’ (riguardo al contenuto che corrisponde ad una figura riconociuta dalla legge come tipica ed esclusiva e riguardo alla funzione come causa tipica) NOMINATIVITA’: a ciascun interesse pubblico da realizzare è preordinato un tipo di atto predefinito dalla legge atti amministrativi 2004

  19. Definizione dei provvedimenti SONO MANIFESTAZIONI DI VOLONTA’ AVENTI RILEVANZA ESTERNA PROVENIENTI DA UNA PA NELL’ESERCIZIO DI UNA ATTIVITA’ AMMINISTRATIVA INDIRIZZATI A SOGGETTI DETERMINATI O DETERMINABILI E IN GRADO DI APPORTARE UNA MODIFICAZIONE UNILATERALE NELLA SFERA GIURIDICA DEGLI STESSI Zanobini: “qualunque dichiarazione di volontà di desiderio di conoscenza di giudizio compiuti da un soggetto della PA nell’esercizio della potestà amministrativa Sandulli. “qualsiasi atto unilaterale avente rilevanza esterna posto in essere da una PA nell’esplicazione di una potestà amministrativa atti amministrativi 2004

  20. I PROVVEDIMENTI SONO LA CATEGORIA PIU’ IMPORTANTE DEGLI ATTI E CONSISTONO IN: ATTI AUTORITATIVI: emanano da una autorità e sono manifestazione di questa che ha potere di modificare lo status giuridico per una creazione del mondo giuridico destinata a ridurre la libertà dei singoli la FORZA dell’atto risiede nel fatto che è espressione dell’autorità riconosciuta che lo emana. Tale Forza incontra dei limiti nell’ordinamento ATTI TIPICI E : sono quelli previsti dall’ordinamento e ciascuno è caratterizzato da una funzione peculiare che è quella di realizzare un interesse pubblico ATTI NOMINATI : a ciascun interesse corrisponde un particolare tipo di atto atti amministrativi 2004

  21. I LIMITI PREVISTI DALL’ORDINAMENTO SONO IL PRINCIPIO DI LEGALITA’ per cui l’azione amministrativa è soggetta alle leggi oltre che alla Costituzione per cui la supremazia della PA deve essere riconosciuta dalla legge e non può sfuggire al controllo dei giudici. I fini sono determinati dalla legge ed indicati dalla stessa DI BUONA AMMINISTRAZIONE : il buon andamento basato su regole non giuridiche di condotta utili per realizzare una amministrazione efficiente ed adeguata agli interessi pubblici da soddisfare si suddivide nei criteri di: ECONOMICITA’ : conseguimento di obiettivi con impiego ottimale di risorse e di mezzi ed EFFICATIA miglior rapporto possibile fra obiettivi prefissati e risultati conseguiti (idoneità dell’azione) DI IMPARZIALITA’ con un comportamento giusto e corretto nel valu- tare gli interessi in gioco pubblici e privati che possono confliggere atti amministrativi 2004

  22. La legge 15/2005….prevede All’articolo 1 comma 1 l’aggiunta del termine TRASPARENZA sinonimo di linearità e conoscibilità degli atti tuttavia il principio di trasparenza non deroga al principio secondo cui “utile per inutile non vitiatur” per cui il nuovo articolo 21 octies contiene una disposizione per cui il provvedimento amministrativo non è annullabile per mancata comunicazione dell’avvio del procedimento qualora l’amministrazione dimostri in giudizio che il contenuto dello stesso provvedimento non avrebbe potuto essere diverso da quello in concreto adottato orientamento del CdS sentenza del 2003 sezione V n. 3969 conflitto tra le due anime della legge: quella sostanziale e quella procedurale per cui si privilegia, a volte, la seconda e a volte la prima atti amministrativi 2004

  23. La legge 15/2005 Sempre all’articolo 1 contiene un richiamo al principio di PRIMAZIA dell’ordinamento comunitario, che deve essere un parametro di orientamento dell’azione amministrativa e di valutazione della relativa legittimità IL PRINCIPIO DI PROPORZIONALITA’ IL PRINCIPIO DI LEGITTIMA ASPETTATIVA il tema dell’IMPIEGO DELLE NORME DI DIRITTO PRIVATO (La natura dell’attività salvo che la legge non disponga altrimenti) L’uso della telematica - per conseguire maggiore efficienza nei rapporti interni ed esterni atti amministrativi 2004

  24. gli elementi dell'atto amminsitrativo ESSENZIALI: sono necessari per dare vita all’atto ACCIDENTALI: sono eventuali e contenuti negli atti discrezionali NATURALI: sono presenti in ogni atto REQUISITI: incidono sull’efficacia e sulla validità: 1) legittimità: se mancano l’atto è invalido 2) efficacia: l’atto spiega concretamente i suoi effetti - esecutività obbligatorietà atti amministrativi 2004

  25. GLI ELEMENTI ESSENZIALI PER L'IMPOSTAZIONE DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI OGNI ATTO AMMINISTRATIVO DEVE ESSERE IMPOSTATO SU UNA SERIE DI ELEMENTI ESSENZIALI CHE CONFIGURANO LA STRUTTURA DEL PROVVEDIMENTO E NE CARATTERIZZANO GLI EFFETTI E SONO LA RISULTANTE DELL’ISTRUTTORIA EFFETTUATA. GLI ELEMENTI POSSONO ESSERE DEFINITI ANCHE CONDIZIONI DI ESISTENZA DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI atti amministrativi 2004

  26. QUESTI ELEMENTI SI INSERISCONO IN UNA STRUTTURA COSI’ ARTICO- LATA: • INTESTAZIONE: SERVE PER RIFERIRE L’ATTO ALL’ENTE CHE LO EMA- • NA E CHE STA ESPLICANDO LA SUA AZIONE MEDIANTE L’ATTO GE- • STIONALE • DEFINIZIONE DELL’OGGETTO DELLA DECISIONE: NEL QUALE DE- • VONO ESSERE SINTETICAMENTE RIPRODOTTI GLI ELEMENTI ESSEN- • ZIALI DELLA DECISIONE atti amministrativi 2004

  27. GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI - 2- • ESTREMI DEL PROTOCOLLO GENERALE • INDIVIDUAZONE DEL SOGGETTO COMPETENTE AD EMANARE • L’ATTO • PREAMBOLO • PREMESSA: IN CUI SONO ESPLICITATI: • I PRESUPPOSTI DI DIRITTO (CIOE’I RIFERIMENTI GIUDIRIDI) • E DI FATTO (I RIFERIMENTI SOSTANZIALI DERIVANTI • DALL’ISTRUTTORIA PROCEDIMENTALE) IN BASE AI • QUALI SI PROVVEDE ALL’ADOZINE DI QUEL PROVVEDIMENTO • ED ALLA VALUTAZONE PONDERATA DEGLI INTERESSI ALLA BASE • DELLA DECISIONE TRADOTTA CON LA DETERMINAZIONE • I PROFILI ORGANIZZATIVI, ECONOMICI E TECNICI INCIDENTI SULLA • DECISIONE CHE SI PREFIGURA COME BASE PER LA DECISIONE atti amministrativi 2004

  28. GLI ELEMENTI ESSENZIALI DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI - 3 - • PARERI OBBLIGATORI E ATTESTAZIONI • RICHIAMI GIURIDICI ALLO STATUTO E AI REGOLAMENTI DELL’EN- • TE • INTRODUZONE AL DISPOSITIVO: • CHE COMPORTA LA SPIEGAZIONE O ESPLICITAZIONE DELLA DECISIONE • GESTIONALENEL DISPOSITIVO IN CUI DEVONO ESSERE INDICATI: • a) I VARI ELEMENTI CHE HANNO CARATTERIZZATO LA DECISIONE DEL • CONSIGLIO DI AMM.NE • b) GLI ELEMENTI RIFERITI ALLA GESTIONE ECONOMICA • c) GLI ELEMENTI RELATIVI ALLE MODALITA’ DI ESECUZIONE DELLA • SPESA • DATA E SOTTOSCRIZIONE DEL RESPONSABILE atti amministrativi 2004

  29. GLI ELEMENTI AGENTE: un soggetto attivo un termine attivo estraneo all’atto che lo pone in esistenza- L’atto deve essere posto in essere da una autorità amministrativa nell’esercizio di una pubblica funzione problema dell’indirizzo e della gestione affrontato nel Testo Unico articolo 107 (potestà dei dirigenti) e nei poteri di indirizzo consiliari e di Giunta (articolo 49) DESTINATARIO: un soggetto determinato o determinabile - per alcuni è oggetto dell’atto atti amministrativi 2004

  30. ELEMENTI VOLONTA’ O STATUIZIONE: è la rappresentazione della realtà da cui si desume la decisione della PA che si deve formare un convincimento sulla base di una se rie di fatti presupposti che portano ad una conclusione, deve esserci conseguenzialità tra presupposto e conclusione OGGETTO: è IL TERMINE PASSIVO dell’atto, si tratta di una persona o di una cosa su cui si debbono produrre gli effetti un fatto un comportamento un bene. Deve essere determinato o determinabile, possibile lecito e idoneo a subire gli effetti del- l’atto atti amministrativi 2004

  31. Gli elementi CONTENUTO: si tratta dell’aspetto sostanziale dell’atto quello in cui si dispone e si enuncia la decisione della PA. è la parte precettiva. Deve riguardare una materia di competenza della PA altrimenti si entra in eccesso di potere o - peggio - nella inesistenza FINALITA’: E’ l’aspetto funzionale dell’atto deve adempiere alla funzione istituzionale. Corrisponde allo scopo che si persegue con l’atto e ha una propria specifica finalità e fun- zione istituzionale, deve anche avere una realtà effettiva e concre- ta e perseguire una propria funzione amministrativa (ogni atto del. È di governo, ogni delibera singola ha un proprio fine) atti amministrativi 2004

  32. elementi costitutivi ELEMENTO CONTENUTISTICO O SOSTANZIALE: si riferisce ai contenuti da inserire nelle singole parti dell’atto ASPETTO FORMALE: definisce come devono essere redatte le singole parti che compongono l’atto ASPETTO STRUTTURALE: si riferisce alle parti che compongono l’atto amministrativo - sono 7 - PREAMBOLO -PREMESSA- MOTIVAZIONE - DISPOSITIVO - LUOGO DATA - SOTTOSCRIZIONE (distinzione tra gli atti emanati dall’autorità singola o collegiale) atti amministrativi 2004

  33. PREAMBOLO PREMESSA MOTIVAZIONE RIFERIMENTI NORMATIVI DISPOSITIVO DATA FIRMA SOTTOSCRIZIONE Premesso che: Preso atto;verificato;accertato; constatato; Rilevato; ritenuto; considerato; Visto Delibera - determina il direttore - Presidente / segretario/ dirigente la redazione di un atto tipo atti amministrativi 2004

  34. preambolo Descrive gli elementi di fatto e di diritto pertinenti e rilevanti per lo specifico atto amministrativo adottato contiene: l’indicazione di quanto emerso, riscontrato, accertato, acquisito nel corso del procedimento amministrativo (istruttoria) e in particolare: indicazioni di: fatti situazioni e circostanze relativi alla situazione cui si riferisce l’atto adottato l’indicazione degli atti, documenti acquisiti dall’autorità agente o esibiti dagli interessati (pareri valutazioni tecniche etc indicazioni di accertamenti e verifiche e di circolari, teorie etc li atti amministrativi 2004

  35. preambolo Elementi di fatto: il loro travisamento o l’erronea valutazione determina l’illegittimità e quindi l’annullabilità elementi di diritto: il contesto normativo in cui si inserisce l’atto amministrativo e si distingue in: riferimenti normativi specifici normativa particolare che regolamenta il caso riferimenti normativi generali: norme giuridiche applicabili a tutti gli atti normalmente le norme che disciplinano la sfera di competenza degli organi sono sempre applicate anche se non citate, nei casi dubbi è bene citarle atti amministrativi 2004

  36. LA PREMESSA L’importanza dell’istruttoria procedimentale e di una mo- tivazione congrua coerente con gli obiettivi generali che guidano l’Ente assumono rilievo sostanziale nella fase di redazione della parte di premessa delle decisioni. La parte narrativa corretta consente di rilevare: 1) la coerenza tra l’atto amministrativo e le linee di in- dirizzo definite a monte per l’attività 2) la cogenza dei presupposti di fatto e di diritto che portano all’adozione del provvedimento 3) la giusta ponderazione e valutazione degli interessi 4) l’importanza delle componenti economiche (eventuale)o organizzative rispetto al passaggio rilevato nel provv.to. Il provv.to deve contenere un contemperamento ottimale tra tutti gli elementi utili a tradurre le scelte ed una te- ca di sintesi redazionale che privilegi la chiarezza atti amministrativi 2004

  37. LE FORMULE DEL PREAMBOLO DELLA PREMESSA E DELLA MOTIVAZIONE PREMESSO CHE è la formula che si usa per richiamare gli elementi e le circostan- se in base a cui si delinea l’esigenza di adottare quella decisione. Si devono riportare gli elementi giuridici e fattuali che giustifica- no l’intervento, come, ad esempio: elementi normativi (leggi, Statuto, Regolamenti) elementi giuridici che definiscono il complesso di compiti e fun- zioni dell’ente che adotta l’atto elementi che regolano il quadro di obiettivi e risorse a monte della decisione delibere che approvano programmi di settore presupposti di fatto che giustificano l’atto e sono alla base della valutazione atti amministrativi 2004

  38. le formule....2 - VISTO è la formula che si utilizza per richiamare leggi, regolamenti, atti deliberativi specifici che costituiscono il presupposto giu- ridico per: - la decisione esplicitata nel provvedimento - l’azione dell’organo competente - la regolazione di singole parti di istruttoria ATTESO CHE è la formula che esplicita l’acquisizione di elementi conoscitivi inerenti la valutazione e la decisione tradotti con il provv.to è utile anche per i presupposti di fatto atti amministrativi 2004

  39. le formule...3 • CONSIDERATO CHE: • è la formula che si deve utilizzare per descrivere gli elementi co- • stitutivi dell’istruttoria e l’esplicitazione della motivazione per • cui si adotta il provvedimento: • rappresenta i fatti giustificativi dell’azione dell’organo mediante • l’atto • le ragioni giuridiche e la valutazione degli interessi di carattere • generale che sono alla base del provv.to • le ragioni giuridiche e la valutazione degli interessi di carattere • specifico alla base del provv.to • la descrizione dei componenti progettuali organizzativi e ge- • stionali relativi allo sviluppo dell’azione amm.va e discendenti • dall’adozione dell’atto atti amministrativi 2004

  40. le formule .... 4 TENUTO CONTO la formula è opportuna quando si devono specificare determinate modalità di sviluppo dell’azione dell’organo che adotta l’atto RILEVATO CHE Si utilizza per riportare le componenti economico finanziarie rilevabili nel provvedimento VERIFICATO CHE è la formula che si utilizza quando si vogliono riportare elementi acquisiti in corso di istruttoria in base a specifiche azioni di verifica, controllo e accertamento DATO ATTO CHE Si utilizza per attestare circostanze o elementi obiettivi da riportare per il procedimento valutativo discrezionale e per indicarel’espressione di pareri obbligatori resi in merito all’adozione dell’atto atti amministrativi 2004

  41. le formule ... 5 VISTI è la formula che si usa per richiamare sinteticamente le norme legislative statutarie e regolamentari che disciplinano i poteri degli organi che adotta- no l’atto e le singole modalità di sviluppo della loro azione RICHIAMATO è la formula che si utilizza per citare la giurisprudenza e le circolari interpre- tative che confortano l’adozione della determinazione;può essere utilizzata anche per richiamare leggi o regolamenti in qualche modo connessi con la decisioneù I PARERI E LE ATTESTAZIONI OBBLIGATORI il regolare sviluppo dell’istruttoria procedimentale e una serie di elementi che confortano le scelte dell’organo chiamato ad adottare l’atto amm.vo tro- vano traduzione più o meno sintetica nei vari tipi di provv.ti mediante l’in- serimento di pareri ed attestazioni; questi possono essere riportati nel testo o risultare come allegati o essere semplicemente richiamati ma costituiscono una parte essenziale della pratica documentale relativa alla decisione atti amministrativi 2004

  42. LA REDAZIONE LE FORMULE 1) PRESO ATTO: l’organo registra gli elementi e le circostanze esistenti o realizzati al di fuori dell’ente e che si riscontrano in modo mediato 2) ACCERTATO: ha il compito di attestare e registrare 3) VERIFICATO: circostanze ed obiettivi la cui conoscenza è il risultato 4) CONSTATATO: la disamina di documenti acquisiti o di conoscenze tecniche 5) RILEVATO: è l’apertura delle valutazioni dell’Organo 6) RITENUTO / CONSIDERATO / VALUTATO: si descrivono i contenuti della motivazione 7) VISTO: è la formula che si usa per il richiamo sintetico delle norme atti amministrativi 2004

  43. La formalizzazione della volontà dell’Amministrazione (il dispositivo 1) Il dispositivo è la diretta e logica conseguenza di quello che si è detto nella premessa Esso rappresenta la volontà dell’Amministrazione in termini di sintesi e di efficacia relativa Può realizzarsi nel dispositivo una relazione diretta tra le motivazioni della premessa ed il “provvedere” atti amministrativi 2004

  44. La formalizzazione della volontà dell’Amministrazione (il dispositivo) Il dispositivo è un complesso di elementi descrittivi di decisioni consequenziali: da questo deriva la sua necessaria numerazione La composizione della decisioni avviene nel rispetto di una sequenza netta: provvedere - determinare- definire atti amministrativi 2004

  45. La formalizzazione della volontà dell’Amministrazione (il dispositivo 3) L’impostazione della decisione è data con riferimento alle corrispondenti parti di premessa I vari punti del dispositivo, proprio perché esplicitanti il processo decisionale, devono essere redatti in modo chiaro ed esaustivo La sintesi non deve far sacrificare la comprensibilità del dispositivo atti amministrativi 2004

  46. La formalizzazione della volontà dell’Amministrazione (il dispositivo 4) Qualora il dispositivo comporti un rinvio ad un allegato, esso deve costituire esplicitazione della volontà approvativa di quel complesso di elementi Nel dispositivo (particolarmente per atti normativi secondari) non devono essere inserite formule improprie (abrogative, confermative, ecc.) atti amministrativi 2004

  47. IL DISPOSITIVO La definizione dell’intervento tradotto nell’atto amm.vo avvie- ne nel dispositivo dello stesso con una sequenza di elementi così traducibile: a) il dispositivo esplicita l’azione dell’organo che adotta l’atto come diretta conseguenza logica delle decisioni riportate in premessa b) il primo punto del dispositivo deve indicare correttamente i contenuti di tale azione/intervento dell’organo c) gli altri punti del dispositivo devono specificare - invece - gli elementi di sviluppo e le modalità di realizzazione dell’intervento stesso atti amministrativi 2004

  48. IL DISPOSITIVO • “di stabilire che l’organizzazione …” “di delegare le proprie potestà..” • “di modificare il proprio precedente atto…””di autorizzare l’erogazione..” • “di nominare …” “di dar corso all’organizzazione..”etc etc atti amministrativi 2004

  49. LA REDAZIONE • ATTO DELIBERATIVO • NUMERO PROGRESSIVO NUMERO DI PROTOCOLLO • 2) DATA DELLA DELIBERAZIONE • 3) LUOGO E ORA DELLA SEDUTA • 4) COMPONENTI PRESENTI/INTERVENTI/VOTAZIONE • OGGETTO: riassume il contenuto della proposta, il bene cui si riferisce l’atto, il destinatario, la finalità • PREAMBOLO; MOTIVAZIONE; RICHIAMI NORMATIVI; • DISPOSITIVO atti amministrativi 2004

  50. ATTO DELIBERATIVO • LA FORMAZIONE DELLA VOLONTA’ • LA VOLONTA’ COLLEGIALE • IL QUORUM • LA VALIDITA’ • L’EFFICACIA • LA PUBBLICAZIONE atti amministrativi 2004

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