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Concorso sui progetti di innovazione Fornovo Innovation Award 2010-2011

Concorso sui progetti di innovazione Fornovo Innovation Award 2010-2011. Scuola : “Gadda” - Fornovo di Taro Classe : Quarta A del liceo biologico Docenti : Michela Chiappa (relazione) e Luciano Quarantelli (sperimentazione) Tema scelto : Risparmio delle risorse

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Concorso sui progetti di innovazione Fornovo Innovation Award 2010-2011

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Presentation Transcript


  1. Concorso sui progetti di innovazione Fornovo Innovation Award 2010-2011 Scuola: “Gadda” - Fornovo di Taro Classe: Quarta A del liceo biologico Docenti: Michela Chiappa (relazione) e Luciano Quarantelli (sperimentazione) Tema scelto: Risparmio delle risorse Progetto: Obiettivo 2 €. Come si può risparmiare verniciando

  2. Progetto Obiettivo 2 € Come si può risparmiare energia verniciando

  3. Il titolo del progetto Abbiamo voluto intitolare il nostro progetto “Obiettivo 2 €. Come si può risparmiare energia verniciando” per dire subito che vorremmo arrivare a qualcosa di concreto, di tangibile, proprio come lo sono due monete da 1 euro nella nostra mano. Nel titolo c’è l’obiettivo del progetto Vorremmo raggiungere l’obiettivo di fare risparmiare 2 € all’anno sulla bolletta del gas alle famiglie italiane, iniziando da quelle del nostro territorio, per ogni termosifone (di normali dimensioni) che si trova nelle loro abitazioni. In che modo vorremmo raggiungere l’obiettivo Questo obiettivo può essere raggiunto in vari modi, sia utilizzando la leva del comportamento virtuoso antispreco sia utilizzando le soluzioni tecnologiche già a disposizione di tutti. Noi abbiamo scelto una modalità particolare che ci consente di esplorare sperimentalmente un campo della fisica non ancora del tutto noto: LE VERNICI SELETTIVE. Inoltre, e questo è molto importante, la soluzione che speriamo di poter proporre al termine delle nostre sperimentazioni dovrebbe essere di BASSO COSTO e REALIZZABILE DA CHIUNQUE, senza bisogno di tecnici specializzati.

  4. LE VERNICI SELETTIVE Come si può risparmiare energia verniciando Per vernice selettiva si intende un trattamento di una superficie, con l’applicazione di uno o più strati di materiale che, eventualmente con la cooperazione del materiale di base, è in grado di avere coefficienti di emissione - assorbimento utili a fini tecnici.

  5. Il risparmio dell’energia Il mondo ha “fame di energia” e, purtroppo, la maggior parte dell’energia che utilizziamo viene da fonti non rinnovabili. Inoltre l’energia costa sempre di più. Per questi motivi bisogna risparmiare il più possibile energia, anche i piccoli risparmi, se sono tanti, diventano grandi risparmi come tante piccole gocce d’acqua riempiono un secchio. Cosa vogliamo fare Noi studenti vorremmo dare un piccolo contributo al risparmio energetico, una goccia, con i nostri studi sperimentali sulle applicazioni delle vernici selettive ai termosifoni delle nostre case. La nostra goccia possibile, se ci riusciremo! 2 € X numero medio di termosifoni di un appartamento X numero di appartamenti con termosifoni in Italia = TOT € all’anno di risparmio in Italia 2,00 € X 6 X 500.000 = 6.000.000, 00 €

  6. Lo stato dell’arte del riscaldamento invernale nelle abitazioni di oggi In una qualunque stanza della maggior parte delle abitazioni troviamo la seguente situazione: un termosifone metallico inserito in una nicchia ricavata nel muro sotto ad una finestra, come mostrato nella figura seguente. Altre situazioni similari, forse un po’ meno diffuse, vedono: • un termosifone applicato ad un muro (senza nicchia) • un termosifone inserito in una nicchia ma non sotto ad una finestra

  7. La situazione” tipo” oggetto della nostra sperimentazione Vista frontale Vista laterale ESTERNO INTERNO STANZA

  8. Le superfici per le vernici selettive oggetto della nostra sperimentazione. 1) Superficie del termosifone, con quattro facce: anteriore, posteriore, inferiore, superiore

  9. Le superfici per le vernici selettive oggetto della nostra sperimentazione. 2) Superfici della nicchia in cui è inserito il termosifone

  10. La fisica del termosifone

  11. La fisica del termosifone Come si propaga il calore dal termosifone all'ambiente Convezione il calore riscalda l’aria per contatto poi questa risale per effetto “camino” nei condotti interni sul fronte e sul retro e si diffonde nell’ambiente. Irraggiamento Il calore viene irraggiato direttamente come radiazione elettromagnetica da tutte le superfici. Le superfici frontali irraggiano direttamente l’ambiente mentre le retrostanti la parete fredda

  12. La fisica del termosifone Le perdite Perdita diretta di calore per conduzione causa lo spessore sottile della parete retrostante Perdita per irraggiamento il retro del termosifone irraggia su una parete fredda di materiale assorbente questo calore si può considerare perso. L’incasso, avvolgendo in parte il termosifone, riduce la convezione e l’irraggiamento utile. Questa situazione provoca un aumento delle temperature di funzionamento con aumento di perdite e abbassamento del rendimento caldaia

  13. La fisica del termosifone L’IDEA E' quella di agire sulla modalità di propagazione del calore per irraggiamento Fenomeno fisico che dipende dalle proprietà della superficie dell’oggetto Superficie facilmente modificabile con un semplice strato di vernice.

  14. La fisica del termosifone La situazione attuale secondo la radiazione termica

  15. La fisica del termosifone Il punto di arrivo La soluzione individuata è : Massimizzare l’efficienza di emissione di calore per irraggiamento del termosifone al fine di aumentare il rendimento della caldaia e dell'impianto. Rendere il più possibile riflettente nel termico la nicchia per recuperare il più possibile la parte irraggiata verso la parete, altrimenti persa.

  16. Emissione - assorbimento delle superfici

  17. Emissione - assorbimento La nozione comune di superficie bianca è quella di una superficie che riflette il più possibile la luce visibile. La nozione comune di superficie nera è di una superficie che assorbe il più possibile la luce visibile Il trullo ha le pareti bianche L’asfalto è nero Il nero assorbe quasi completante i colori tutti allo stesso modo Il bianco li riflette tutti allo stesso modo quasi completamente

  18. Emissione - assorbimento Quindi noi siamo abituati a pensare che una superficie bianca emette luce e che una superficie nera la assorba In quale situazione un oggetto emette luce o meglio radiazione elettromagnetica, che non sia quella riflessa? La risposta è: quando viene riscaldato ad una qualunque temperatura. Ma per vedere un po' di luce rossa occorre scaldare molto… almeno fino a 500 –600°C. Per luce bianca bluastra migliaia di gradi

  19. Emissione - assorbimento Un oggetto a bassa temperatura emette luce??? Si ma è luce che possiamo vedere solo attraverso strumenti. Quindi meglio parlare di radiazione elettromagnetica

  20. Lo spettro elettromagnetico

  21. Lo spettro elettromagnetico Si può pensare alla radiazione elettromagnetica come ad un’ondina, un’ondina sinusoidale sull’acqua. I parametri principali sono due, l’Ampiezza e la Lunghezza d’onda . Al variare della Lunghezza d’onda si hanno tutti i “tipi” di radiazione elettromagnetica le onde radio e variano da infinito fino a 10Cm Onde radiodiffusione fino a 10metri, la banda VHF da 10m a 1m usata da TV radio FM, la banda UHF da 1m a 10 cm usata da TV cellulari, satelliti , la banda SHF da 10cm ad 1mm, usata da satelliti e telecomunicazioni. Da 1mm a 0,7micron c’è l’infrarosso che contiene l’importantissima banda dell’infrarosso termico, la radiazione emessa dai corpi caldi Da 0,7 a 0,4 millesimi di millimetro c’è la banda del visibile suddivisa nei tre colori Rosso, Verde, Blu, radiazione emessa da corpi molto caldi ad es. il Sole Oltre verso lo zero le banda X e Gamma emessa da atomi e nuclei atomici

  22. Lo spettro elettromagnetico Le parti dello spettro elettromagnetico importanti per il risparmio energetico sono due: il visibile, in quanto è la gran parte della radiazione che proviene dal sole E l'infrarosso termico, che viene emesso dai corpi a temperatura ambiente o poco più.

  23. Non importa se sei bianco o nero, ma QUANDO sei bianco e QUANDO sei nero

  24. Non importa se sei bianco o nero, ma QUANDO sei bianco e QUANDO sei nero Ma fa più luce un oggetto bianco o uno nero riscaldato? Di getto la risposta è bianco ma la risposta è errata ma anche…la domanda non è chiara!!! Aggiustiamo DEFINIZIONI E DOMANDA. Per dire BIANCO occorre specificare per quale lunghezza d’onda la superficie riflette, bianco nel Visibile può voler dire NERO nel Termico, un esempio è la pittura murale che è candida nel visibile ma che nel termico risulta nera. Ma anche il viceversa, ad esempio la grafite piuttosto nera nel visibile risulta abbastanza riflettente nel termico.

  25. Non importa se sei bianco o nero, ma QUANDO sei bianco e QUANDO sei nero Se riscaldata emette più una superficie bianca nella banda in cui è bianca o una superficie nera nella banda in cui è nera? La risposta è che una superficie perfettamente bianca non emette nulla mentre una superficie perfettamente nera emette il massimo. Il motivo è che “ciò che viene assorbito può essere anche emesso”(se si è nelle giuste condizioni).

  26. Non importa se sei bianco o nero, ma QUANDO sei bianco e QUANDO sei nero Ma allora perché non vediamo un oggetto nero più luminoso nel visibile di uno bianco ? Perché dovremmo scaldarlo alla temperatura del Sole circa 6000°C, allora si che lo vedremmo brillare più di uno bianco che si trova alla stessa temperatura! A questo punto si dovrebbe aver capito che la temperatura regola la qualità (lunghezza d’onda) della luce emessa.

  27. L’emissione di un corpo caldo

  28. L’emissione di un corpo caldo Come varia il tipo e la quantità di luce emessa al variare della temperatura? Nella seconda metà del 1800 si iniziò a studiare la radiazione elettromagnetica emessa dai corpi riscaldati. Nel 1900 Plank individuò la legge teorica che descrive l’emissione e tutti i suoi dettagli, tuttavia leggi descrittive erano già note da tempo.Nel 1879 Stefan propone la legge che descrive la potenza irraggiata al variare della temperatura assoluta, P=ε*A*σ*T4 ε emissività A area σ costante di Stefan T4 quarta potenza della temperatura assoluta Inoltre Wien crea la legge che calcola la lunghezza d’onda di massima emissione al variare della temperatura λmax*T = costante

  29. L’emissione di un corpo caldo per il nostro progetto è importantissimo il parametro ε detto emissività che ci dice quanto una superficie emette Se ε =1 la superficie emette o assorbe la massima quantità di energia. Ciò significa che la superficie è perfettamente nera. Se la superficie è nera per qualunque lunghezza d’onda si dice che è un corpo nero perfetto. Ma dato che la perfezione non esiste in natura, significa che ε varia tra 0, corpo perfettamente bianco non emittente, ad 1 corpo perfettamente nero ed emittente Il coefficiente di emissione varia non solo al variare della superficie ma anche e soprattutto al variare della lunghezza d’onda considerata

  30. L’emissione di un corpo caldo Il termosifone a 60°C secondo la legge dello spostamento Wien emette onde di lunghezza d’onda intorno al valore massimo di emissione λmax= costante/T=2,89*10—3m*K/333k=8,7*10—6m , in altre parole 8,7 millesimi di millimetro, siamo all’interno della banda dell’infrarosso termico Il sole che è nero a 5750K (5477°C) ha secondo Wien λmax=2,89*10—3mK/5750k =0,503*10—6m questa lunghezza d’onda è nel colore verde

  31. Non importa se sei bianco o nero, ma QUANDO sei bianco e QUANDO sei nero Quindi un termosifone per essere efficiente al massimo deve emettere il più possibile e quindi deve essere Nero, nerissimo nel termico. Questo non toglie che nel visibile possa essere Bianco candido! Il termosifone è rinchiuso in una nicchia in parete esterna e quindi si può considerare persa la quantità di radiazione elettromagnetica catturata dalla parete. Parte della radiazione si può recuperare con un muro possibilmente Bianco nel termico. Questo non toglie che nel visibile possa essere di un colore qualunque anche Nero L’emissione di un corpo caldo

  32. L’emissione di un corpo caldo Calore assorbito ed emesso per irraggiamento Per calcolare il calore assorbito da una parete posta quasi a contatto con un termosifone occorre sottrarre al calore generato dal termosifone e assorbito dalla parete secondo l’emissività della parete il calore emesso dalla parete secondo la sua emissività calore generato dal termosifone e assorbito dalla parete P = εparete*A*σ*T4termosifone calore emesso dalla parete P = εparete*A*σ*T4parete Potenza totale assorbita dalla parete = εparete*A*σ*(T4termosifone - T4parete)

  33. I conti del risparmio

  34. I conti del risparmio L’idea è quindi di agire su due fronti il primo è quello di aumentare l’emissività del termosifone , il secondo è quello di rendere termicamente riflettente il muro della nicchia. I nostri risultati migliori sono per superficie emittente emissività = 95 % ottenuto con polvere di vetro e tempera acrilica. Per superficie riflettente emissività = 83% ottenuto con polvere di quarzo senza legante.

  35. I conti del risparmio Ammettendo la superficie di un termosifone 2m2 emissività 0,93 e la temperatura di funzionamento di 60 °C la quantità di energia irraggiata è di 500W di cui circa 260w vengono assorbiti dalla parete esterna emissività 0,90 tparete =18°C e quindi persi. Con l’83% di emissività il muro che incassa il termosifone assorbe 241w Il risparmio netto è 20,3W per termosifone Ammettendo 7 termosifoni accesi 10 ore al giorno per 4 mesi l’anno Si risparmiano 161KWh di energia termica Il risparmio annuale dipende dal combustibile scelto A fianco il risparmio annuo in euro =>

  36. I conti del risparmio • Il risparmio dovuto all’aumento di emissività del termosifone è difficilmente stimabile ma anche un piccolo aumento di emissività permette di abbassare la temperatura di funzionamento del termosifone, cosa che aumenta il rendimento della caldaia e diminuisce le perdite per conduzione di tutto l’impianto. Ammettendo 15000kwh per anno 4 mesi 10 h al giorno e 7 termosifoni risulta una potenza media di 1800w per termosifone di cui 500 emessi per irraggiamento quota che aumenta se il termosifone è in nicchia Ipotesi aumento dal 90% al 95% del potere emissivo di un termosifone. Si può sperare a parità di potenza globale erogata di diminuire la temperatura del fluido di 1°C. Le perdite di conseguenza vengono ridotte del 2% e si può giustificare il recupero di altri 10-15W per termosifone con il raggiungimento certo dell’obbiettivo.

  37. I conti del risparmio I costi Allo stato attuale non conviene riverniciare i termosifoni e le nicchie , tuttavia in caso di ristrutturazione, dato che questi lavori verrebbero comunque svolti, sicuramente converrebbe, se fossero presenti sul mercato, usare vernici selettive. Questa convenienza verrebbe aumentata da vernici selettive ipotizzabili ma realistiche ad esempio Una vernice ad emissività 0,99 per il termosifone (esistono in commercio materiali plastici bianchi con tali caratteristiche) Una vernice con emissività 0,5 che quindi riflette il 50% per la nicchia (esistono informazioni che una tale vernice si possa creare )

  38. Le nostre misure

  39. I provini Le nostre misure

  40. primi tentativi di misura sono stati fatti per confronto. Se si alimentano due fornelli con la stessa potenza elettrica la superficie che emette di più si trova a temperatura inferiore rispetto all’altra. Se si alimentano due fornelli in modo che raggiungano la stessa temperatura di equilibrio la superficie meno emittente necessita di meno potenza. Le nostre misure Il metodo anche se concettualmente corretto si dimostra solo qualitativo, comunque mette subito in evidenza che Il Bianco ed il Nero sono concetti relativi.

  41. Le nostre misure I miglioramenti Banda 7-18 micron εpir è l’emissività predefinita secondo la quale il pirometro calcola la temperatura. Le misure effettuate con il pirometro Tpir forniscono valori che dipendono da a εpir e dall’emissività reale ε del materiale. Misurando con un termometro la temperatura effettiva della superficie T e conoscendo Tpir si riesce a risalire al valore di ε del materiale. Dalla legge di Stefan E’ necessaria un’accurata taratura del pirometro di che può essere fatta sulla temperatura ambiente

  42. Le nostre misure Un set di Bianchi (nel termico) Alimentando i provini tutti con la stessa potenza si osserva subito chi emette di più (t bassa) e chi emette di meno(t alta)

  43. Le nostre misure Questa ed altre misure mettono in evidenza un fenomeno non aspettato ma noto in letteratura, solo i metalli lucidati riflettono molto. Inoltre si nota che: Basta solo una pellicola trasparente di vernice acrilica per portare l’emissività dal 10% al 77% di un metallo lucido Una pellicola di lacca ad elevata resistenza elettrica porta l’emissività dal 10% al 49% Questo fatto limita la scelta del materiale legante dell’ipotetica polvere riflettente, è necessario evitare di mescolare una polvere “candida “(nel termico) con un legante tipo inchiostro nero (nel termico).

  44. Le nostre misure Un set di neri (nel termico)

  45. Le nostre misure Si nota che il comportamento nel termico ha poco a che fare con quanto si vede nel visibile Ad es. la grafite nel termico assorbe circa il 74 % e risulta il provino più Bianco del gruppo Fatto inaspettato la candida pittura da muro assorbe dall’88% al 90% del termico L’aggiunta di un po’ di vetro in polvere porta l’emissività dell’acrilico trasparente a 0,89 ma questo era atteso in quanto il vetro per lunghezza d’onda maggiore di 2micron diventa assorbente. L’aggiunta di polvere di vetro ad una tempera acrilica crea la superficie con maggior assorbimento 94-95% quindi è la superficie Bianca (nel visibile) più Nera (nel termico) che siamo riusciti a costruire.

  46. Le nostre misure La prima conclusione è che è facile costruire superfici assorbenti-emittenti nell’infrarosso, ma è molto più difficile creare superfici riflettenti, anche solo parzialmente Lo specchio desiderato

  47. Le nostre misure Alla ricerca del Bianco I due provini sono quasi alla stessa temperatura ma… non sono identici La superficie ricoperta di farina di quarzo risulta abbastanza grigia.

  48. Le nostre misure Alla ricerca del Bianco Il provino con acrilico per esterno emissività 0,89 , è stato ricoperto da un sottile strato di quarzo in cristallini (sabbia di quarzo). L’emissività raggiunge il minimo di 0,83 nonostante il fondo nero La superficie nera (nel termico) ricoperta di quarzo in grani risulta grigia.

  49. Le nostre misure Conclusione delle misure La ricerca di superfici selettive bianche nel visibile ma nere nel termico ci ha portato ad una emissività del 95 % La ricerca di superfici selettive bianche nel visibile e bianche nel termico ci ha portato ad una emissività del 83 % Imprevisti L’imprevisto maggiore è stata la mancata individuazione di una vernice base trasparente nel termico in cui mescolare i materiali riflettenti

  50. Sviluppi futuri Il vetro conduttivo!….perché il vetro? perché esistono rivestimenti di ossidi conduttori (SnO2) su vetro che hanno una emissività del 35%, ovvero riflettono il 65% della radiazione infrarossa !  Significa che è possibile con questi ossidi produrre vernice riflettente senza elementi metallici che potrebbero avere un coefficiente di emissione del 50% Possibili utilizzi delle vernici - superfici selettive Vernici nere nel termico ma bianche nel visibile si possono usare per tettoie tegole e tutte quelle superfici esposte direttamente alla luce solare che non si devono scaldare. Ad esempio coppi con superficie piena di polvere di vetro si scalderebbero a temperature inferiori (riciclo vetro) Vernici riflettenti nel termico si possono usare per soffitti di appartamenti vicini al tetto, mansarde, interni di balconi in cemento, in tutte quelle situazioni in cui c’è una parete calda da cui si vuole evitare l’irraggiamento del calore. Le nostre misure

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