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Club Alpino Italiano Sezione di Parma 11° Corso di Escursionismo Avanzato

Club Alpino Italiano Sezione di Parma 11° Corso di Escursionismo Avanzato Progressione su Via Ferrata. Cos’è una ferrata L’attrezzatura delle vie ferrate Breve storia delle ‘vie ferrate’ Abbigliamento e attrezzatura Il casco e l’imbraco Fattore di caduta.

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Club Alpino Italiano Sezione di Parma 11° Corso di Escursionismo Avanzato

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Presentation Transcript


  1. Club Alpino Italiano Sezione di Parma 11° Corso di Escursionismo Avanzato Progressione su Via Ferrata

  2. Cos’è una ferrata L’attrezzatura delle vie ferrate Breve storia delle ‘vie ferrate’ Abbigliamento e attrezzatura Il casco e l’imbraco Fattore di caduta Come si usa il set da via ferrata Cenni sulla progressione Gradi di difficoltà Nodi Pericoli Consigli e suggerimenti Indice della lezione

  3. Cos’è un Sentiero attrezzato Tratto attrezzato che serve ad agevolare e rendere sicuri passaggi pericolosi ed esposti, in un percorso escursionistico, che si snoda prevalentemente in orizzontale

  4. Cos’è una Ferrata Via di roccia attrezzata che si snoda in verticale

  5. L’attrezzatura delle vie ferrate • Il cavo • La catena • Il chiodo • I gradini • Le scale • Il ponte

  6. L’attrezzatura delle vie ferrate • Il cavo d’acciaiola catena

  7. L’attrezzatura delle vie ferrate • chiodo troncoconico a pressione Il chiodo “golfare” resinato

  8. L’attrezzatura delle vie ferrate • staffa d’appoggio a doppia barra resinata • Il piolo a barra singolaresinato 

  9. L’attrezzatura delle vie ferrate • La scala a pioli continua e poi esistono i ponti

  10. L’attrezzatura delle vie ferrate • il ponte a campata fissa il ponte a campata mobile

  11. L’attrezzatura delle vie ferrate • il ponte a tre cavi (tibetan bridge).  il ponte a due cavi.

  12. Breve storia delle ‘vie ferrate’ La prima ferrata in Italia è apparsa agli inizi del 1900 sulla Cresta occidentale della Marmolada col nome di “Hans Seyffert Weg” - Punta Penia m. 3343

  13. …un grande sviluppo lo si ebbe durante la prima guerra mondiale… (Alpini e Kaiserjager) Gruppo del Cristallo - Sentiero Attrezzato Ivano Dibona

  14. Gruppo della Marmolada Padon - Ferrata delle Trincee

  15. Tofana di Roces Ferrata Lipella Gruppo di Fanes Ferrata Cesco Tomaselli

  16. …in seguito si svilupparono per scopi turistici. Dolomiti di Brenta Ferrata Ettore Castiglioni Sentiero delle Bocchette Centrali

  17. Domande?

  18. ABBIGLIAMENTO

  19. Attrezzatura:imbrachi e caschi…

  20. Attrezzatura: set da ferrata e connettori…

  21. Attrezzatura: set da ferrata e connettori…

  22. Attrezzatura: zaino e oggetti da avere con sé.

  23. Attrezzatura • Il casco L’imbracatura

  24. Attrezzatura • Set da ferrata costruito e certificato dall’azienda produttriceCompleto di due connettori “tipo K” (Klettersteig).

  25. Attrezzatura • Una fettuccia ad anello 60 cm oppurecordino lungo 1,7 m da 8 mm. • 1 cordino lungo 1,5 m da 7 mm • 1 cordino lungo 1,2 m da 6 mm

  26. Attrezzatura • Due connettori a base larga con ghiera a vite • Guanti da ferrata a dita aperte (consigliati)

  27. Attrezzatura • Alcune informazioni sul casco: • Il casco da scalata è costruito in materiale plastico ed ha una durata “teorica” (consigliata) di 5 anni. • Deve avere praticità nei sistemi di chiusura e regolazione • Peso e vestibilità generale. • Accessori: possibilità per pila frontale

  28. A cosa serve il casco? Attrezzatura • Ripararsi dalla caduta sassi. • consente allo scalatore di evitare gli urti contro le sporgenze, camini, gallerie quando arrampica • protegge durante una caduta • Protegge da una grandinata

  29. I caschi di ultima generazione sono essenzialmente di tre tipi.Il casco più economico (che vediamo nell’immagine) è quello a guscio rigido in policarbonato stampato.

  30. Il secondo tipo di casco è quello a guscio morbido in policarbonato, incollato con una intercapedine di poliuretano espanso ad alta resistenza ed assorbimento.

  31. Il terzo tipo di casco è quello chiamato a scafo “coostampato” ovvero l’intercapedine di poliuretano espanso ad alta resistenza ed assorbimento è assemblata a caldo con una superficie plastica esterna di protezione che lega “rigidamente” l’intero “guscio”.

  32. Un lacciolo regolato erroneamente (come visibile nell’immagine), oltre al disagio di avere il lobo dell’orecchio pressato, provoca anche una diminuzione della stabilità del casco.

  33. Il casco deve essere regolato e fissato secondo gli standard richiesti. video

  34. Attrezzatura: l’imbraco Le sue parti: • “A” cintura ventrale • “B” due anelli cosciali • “C” un cavallotto di congiunzione • “D” un anello di collegamento frontale

  35. Attrezzatura: l’imbraco • Grande attenzione dovrà essere posta al fissaggio dell’imbracatura regolabile che avverrà attraverso lo scorrimento della fettuccia nella fibbia metallica.

  36. Attrezzatura: l’imbraco • La cima della fettuccia (solitamente tagliata obliquamente) dovrà essere inserita nella prima feritoia. 

  37. Attrezzatura: l’imbraco • Una volta inserita dovrà essere tesa verso il senso di chiusura affinché la sovrapposizione delle fasce ventrali (solitamente dotate di “velcro”) si fissino alla misura desiderata. • Si passerà quindi nella seconda feritoia sino al recupero completo della fettuccia.

  38. Attrezzatura: l’imbraco • Sulle fibbie metalliche di ultima generazione è siglata la parola in inglese “DANGER” verticalmente sul bordo esterno della seconda feritoia a significare che, fintanto si leggerà tale avvertimento, il fissaggio non sarà ultimato.Si ripasserà nuovamente (a ritroso) la cima della fettuccia nella prima feritoia. 

  39. Attrezzatura: l’imbraco • A fissaggio ultimato, la sigla “DANGER”, sarà nascosta ed offrirà la massima garanzia di chiusura video

  40. Attrezzatura: l’imbraco • Regolazione cosciali: si consiglia una misura sufficientemente lasca misurandola con lo spessore del palmo della mano. 

  41. Attrezzatura: l’imbraco Errori nell’indossare l’imbraco

  42. Domande?

  43. Fattore di caduta • Diversamente dalla salita di una Via-Ferrata:Durante una scalata il capocordata salirà per oltre 15 metri senza interporre alcun rinvio di sicurezza… 

  44. Fattore di caduta • quindi, dopo il quindicesimo metro collegherà la sua corda ad un chiodo, attraverso un connettore e proseguirà la scalata. 

  45. Fattore di caduta • Dopo l’aggancio il capocordata salirà ancora per altri 5 metri per un totale di 20 metri di corda filata.Il capocordata, a causa del cedimento di un appiglio cade: verrà fermato solo dal rinvio che ha appena collegato.Vediamo cosa succede! 

  46. Fattore di caduta • In questo caso, con 20 metri di corda a disposizione, potremo dissipare “L’ENERGIA DI CADUTA”, causata dal peso del nostro corpo, attraverso l’allungamento elastico della corda disponibile tra i due punti.(effetto chiamato anche “DEFORMAZIONE ELASTICA”). 

  47. Fattore di caduta • La DEFORMAZIONE (o allungamento elastico) di 20 metri di corda è in assoluto uno strumento di assorbimento naturale, significa che, più la corda sarà lunga, più avremo a disposizione un fantastico strumento di dissipazione (molto simile ad una molla).

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