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EPIDEMIOLOGIA DELLE TIREOPATIE IN IRPINIA. Saverio Genua Medico di Medicina Generale Responsabile Formazione COOP.I.MED. Quanto alla diffusione del gozzo in Italia la leva del 1863 ne disegna le proporzioni nel modo che ben nettamente dimostra la seguente:
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EPIDEMIOLOGIA DELLE TIREOPATIE IN IRPINIA Saverio Genua Medico di Medicina Generale Responsabile Formazione COOP.I.MED.
Quanto alla diffusione del gozzo in Italia la leva del 1863 ne disegna le proporzioni nel modo che ben nettamente dimostra la seguente: Tabella dei riformati per gozzi per ogni 10 mila coscritti. LEVA DEL 1863 Tabella dei riformati per gozzo per ogni 10 mila coscritti Cesare Lombroso Studi per una geografia medica d'Italia, Milano, Tipografia e Libreria di Giuseppe Chiusi, 1865
“Se noi vogliamo confrontare queste cifre con quelle già sopra notate per i cretini, vediamo quanto singolare parallelismo corra fra queste due infermità. Così Torino (nel quale s'include Aosta), Sondrio, Brescia, Bergamo, Como, Pavia, Milano, Cremona, Novara, Alessandria, Genova, avrebbero offerto un numero progressivamente maggiore di cretini come di gozzuti, mentre Messina, Catania, Noto, Caltanissetta e più ancora Sassari, Firenze, avrebbero mostrato assenza completa o quasi completa degli uni e degli altri. Un fatto saliente spicca ancora appunto da queste cifre; è la quasi completa immunità delle isole, meno qualche punto situato nell'interno ed entro le gole dei monti; invece i punti più colpiti sono i paesi alpini. Tutta la zona delle Alpi e degli Apennini è segnata nettamente dall'abbondanza del gozzo.” “In complesso adunque si può con sicurezza concludere: 1.° Le Isole, anche considerandole per circondario offersero cifre di gozzuti al di sotto della minima, pochissimi in Sicilia, più pochi in Sardegna, nessuno all'Elba. 2.° Il massimo dei gozzuti si riscontra sempre nei circondari più montuosi dell'Italia, più di tutto in Aosta in confronto di Torino, di Ossola e Biella, in confronto di Novara, di Breno in confronto di Brescia, ecc. 3.° Spesso si osserva predominare il gozzo lungo le sponde o la linea percorsa da un dato fiume - come lungo l'Adda a Sondrio, Treviglio, Crema, ecc., o lungo il Ticino in Pavia, Lomellina. 4.° Il gozzo e il cretinesimo predomina più nei paesi nordici che nei meridionali - anche a condizioni geologiche pari. -- Nell'Italia del Sud appena S. Barlolomeo in Galdo diede una cifra forte di gozzuti e cretini 129 ogni 10,000 coscritti.”
La carenza nutrizionale di iodio rappresenta uno dei più gravi problemi di salute pubblica in tutto il mondo Distribuzione della della nutrizione e carenza di iodio nel mondo. (Fonte: ICCIDD International Councilfor the ControlofIodineDeficencyDisorder)
MALATTIE DA CARENZA DI IODIO IN ITALIA (dati in milioni) endemia gozzigena: più del 5% della popolazione scolare dell’obbligo e più del 10% della popolazione adulta presenta un aumento volumetrico della tiroide
RAPPORTO DEL COMITATO NAZIONALE PER LA PREVENZIONE DEL GOZZO (1994) Mappa della carenza iodica e dell’epidemia gozzigena in Italia (1978-1991) • Caratteristiche dello studio: • 71.112 bambini tra 6 e 14 anni residenti • prevalentemente in zone extraurbane • collinari e montane • 5.046 residenti in centri urbani di controllo • Parametri considerati: • palpazione del collo • ioduria • verifica ecografica
Prevalenza di gozzo nella popolazione giovanile nelle regioni italiane. (da "Carenza iodica e gozzo endemico in Italia", A. Pincheraet al., Ed. Mediserve).
Prevalenza di gozzo ioduria • Ipotiroidismo congenito 1/2564 nuovi nati • Nuovi casi di cretinismo endemico: nessuno • Prevalenza di gozzo: 14.7 – 81% • Ioduria: 36,5 – 110 mcg/l IODURIA MEDIA GIORNALIERA tra 50 e 100 microg/ g di creatinina: endemia gozzigena lieve tra 25 e 50 microg / g di creatinina: endemia media inferiore a 25 microg. / g di creatinina: endemia grave
Schede di Dimissione Ospedaliera (SDO) 2000 (circa 1.191.000 in Campania e 93.000 in altre regioni) diagnosi principale i codici della ICD9 CM relativi al “Gozzo semplice o non specificato” (compresi tra 240.0 e 241.9). Enrico de Campora1, Sergio Lodato1 e Renato Pizzuti2 - 2003 1Agenzia Regionale Sanitaria della Campania, Napoli 2Osservatorio Epidemiologico Regionale della Campania, Napoli
CARENZAIODICA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI SESSO FEMMINILE FATTORIDI RISCHIO FAMILIARITA’ GRAVIDANZE
In tutti i punti vendita deve essere disponibile sale iodato • Il sale comune potrà essere dispensato solo su richiesta dell’acquirente • Nella preparazione e nella conservazione industriale nonché nella grande ristorazione si obbliga l’utilizzo di sale iodato
Attivazione di un programma di monitoraggio della iodoprofilassi (Camera dei Deputati, seduta n.599 del 9 marzo 2005) OSSERVATORIO NAZIONALE PER IL MONITORAGGIO DELLA IODOPROFILASSI IN ITALIA Istituto Superiore di Sanità
Mimmo Paladino – La montagna di sale (Trapani, Gibellina, 1990)
CARENZAIODICA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI SESSO FEMMINILE FATTORIDI RISCHIO FAMILIARITA’ GRAVIDANZE
ASPETTI MEDICI DELL’INCIDENTE DI CERNOBYL Dr. Massimo Tosti Balducci - U.O. Medicina Nucleare Az. USL 9 di Grosseto
CARENZAIODICA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI SESSO FEMMINILE FATTORIDI RISCHIO FAMILIARITA’ GRAVIDANZE
Patologie tiroidee un problema femminile? • Le donne soffrono di disturbi tiroidei da 5 a 8 volte più degli uomini. • Una donna su otto sviluppa un disturbo tiroideo nel corso della vita. • Dall’età di 60 anni il 17% delle donne soffre di ipotiroidismo. • Dopo una gravidanza il 5 - 8% di donne sviluppa un disturbo tiroideo
BharathSrivatsaet al.: Microchimerism of presumed fetal origin in thyroid specimens from women: a case-control study", Lancet 2001; 358: 2034-38
Dati su una popolazione di assistiti di MMG (2007) 61.274 PZ – 49 MMG ANALISI DATI AL 31.12.2007
Prevalenza problemi tiroidei attivi 61.274 PZ – 49 MMG ANALISI DATI AL 31.12.2007
Distribuzione patologie tiroidee per sesso Età media dei pazienti con pat. Tiroidee 57,7 anni 61.274 PZ – 49 MMG ANALISI DATI AL 31.12.2007
Attività diagnostica e costi Età media dei pazienti con pat. Tiroidee 57,7 anni 2° 5° 6° 20° 61.274 PZ – 49 MMG ANALISI DATI AL 31.12.2007