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Che cosa sono i sistemi di gestione ambientale

CORSO PER AUDITOR AMBIENTALE INTERNO ISO 14001 Santa Croce sull’Arno , 15 Giugno 2010 Renato Cascino renato.cascino@ergosrl.net. Che cosa sono i sistemi di gestione ambientale Standard di riferimento esistenti, differenze e livelli di diffusione

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Che cosa sono i sistemi di gestione ambientale

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Presentation Transcript


  1. CORSO PER AUDITOR AMBIENTALE INTERNO ISO 14001 Santa Croce sull’Arno, 15 Giugno 2010Renato Cascinorenato.cascino@ergosrl.net

  2. Che cosa sono i sistemi di gestione ambientale • Standard di riferimento esistenti, differenze e livelli di diffusione • Focus specifico su EMAS: differenze ISO 14001-EMAS • Introduzione all’analisi ambientale iniziale • Elementi costitutivi di un sistema di gestione ambientale • Le tecniche di audit • Gli auditor, caratteristiche e competenze • Documentazione di supporto • Riunione di chiusura e scrittura delle evidenze 2

  3. Cosa è un SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE? SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE

  4. Sistema di gestione Ambientale E' parte del sistema complessivo di gestione di un'organizzazione comprendente la struttura organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le pratiche, le procedure, i processi e le risorse per sviluppare, mettere in atto, realizzare, riesaminare e mantenere la politica ambientale. 4

  5. Perché un SGA? • aumenta la conoscenza aziendale (qual è l’impatto sull’ambiente delle nostre attività?) • l’azienda è gestita in modo più efficiente (gli obiettivi sono più chiari, le responsabilità meglio definite, le procedure più semplici) • migliora il rapporto con il pubblico (la comunità locale, le autorità, i clienti...) • aumenta la competitività dell’azienda (soprattutto nei mercati esteri) 5

  6. La norma ISO 14001 • E’ uno standard mondiale • E’ unanormadinaturaprivatistica • Nasceall’internodellanormazionevolontaria • Lo standard è disponibiledalsettembre 1996, sostituendogli standard preesistenti (BS 7750, .........) La UNI CEI EN 45020:1998 ci da la definizione di “norma”: “Documento prodotto mediante consenso e approvato da un organismo riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti, regole, linee guida o caratteristiche, relative a determinate attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine in un determinato contesto.” 6

  7. La norma ISO 14001 “Le norme internazionali di gestione ambientale hanno lo scopo di fornire alle organizzazioni i fondamenti di un sistema efficace di gestione ambientale, che, integrati con le altre esigenze di gestione, aiutino le organizzazioni a raggiungere i loro obiettivi ambientali ed economici… E’ redatta in modo da essere applicata a organizzazioni di ogni tipo e dimensione e si adatta alle differenti situazioni geografiche, culturali e sociali”. 7

  8. Il principio del miglioramento continuo 4.2 Analisi Ambientale Programma Ambientale Politica Ambientale 4.6 A P Riesame della Direzione 4.3 Pianificazione Sistema di Gestione Ambientale C D Controlli e Azioni correttive Attuazione e funzionamento Manuale, Procedure, .. 4.5 4.4 Registrazioni, audit, .. 8

  9. Il principio del miglioramento continuo Attività, prodotti e servizi 4.3.1 Aspetti ambientali Conformità Legislativa 4.3.2 4.3 Pianificazione Obiettivi e Traguardi 4.3.3 4.3.4 Programma Ambientale 9

  10. Regolamento CE n° 1836/93 aggiornato con Regolamento CE n° 761/2001 e successivamente con il Reg. CE n°1221/09 EMAS: Eco - Management and Audit Scheme “sull’adesione volontaria delle organizzazioni (imprese del settore industriale) a un sistema comunitario di ecogestione e audit”. 10

  11. “Organizzazione” e “Sito” • Organizzazione: società, azienda, impresa, autorità o istituzione, o parte o combinazione di essi, con o senza personalità giuridica o privata, che ha amministrazione e funzioni proprie • Sito: tutto il terreno, in una zona geografica precisa, sotto il controllo gestionale di un’organizzazione che copra attività, prodotti e servizi; esso include qualunque infrastruttura, impianto e materiali • N.B.: l’entità da registrare deve essere approvata dal verificatore… non deve in ogni caso superare i confini di uno Stato… in circostanze eccezionali può essere inferiore a un sito 11

  12. Tipologia di “organizzazioni” • Organizzazioni che operano in un unico sito; • Organizzazioni che, in alcuni casi, potrebbero registrare un’entità più piccola di un sito; • Organizzazioni che operano in più siti • Con prodotti/servizi identici o simili; • Con prodotti/servizi diversi; • Organizzazioni per le quali non è possibile definire un sito in modo specifico; • Organizzazioni che controllano siti temporanei; • Organizzazioni indipendenti da registrare come un’org. Comune • Piccole imprese che operano in un grande territorio determinato e producono prodotti/servizi identici o simili; • Autorità locali e istituzioni governative 12

  13. Tipologia di “organizzazioni” • Organizzazioni che operano in un unico sito • Esempi positivi • a) un’azienda che opera in un sito dove produce sia tubi sia radio potrà registrare soltanto uno dei 2 rami d’attività; • b) la mensa di un sito che produce abbigliamento potrà essere registrata a parte; • Esempi negativi • a) un ditta farmaceutica non potrà registrare soltanto la parte dello stabilimento dove produce il prodotto destinato al consumatore, escludendo il processo produttivo industriale di base che tratta le sostanze intermedie 13

  14. Tipologia di “organizzazioni” 2. Organizzazioni che, in alcuni casi, potrebbero registrare un’entità più piccola di un sito Può essere registrata separatamente se: La suddivisione ha chiaramente definito i prodotti, i servizi o le attività proprie e gli aspetti ambientali. La suddivisione ha funzioni amministrative e di gestione proprie, tali da garantire che essa è abilitata a organizzare e controllare il suo sistema di gestione ambientale, i suoi impatti ambientali e a intraprendere azioni correttive circa le proprie responsabilità. Alla suddivisione incombono precise responsabilità di conformità ai requisiti in materia di autorizzazioni/licenze ambientali ad essa rilasciate Il sito non può essere suddiviso se: L’entità separata copre soltanto parti delle operazioni sul sito che non sono rappresentative degli aspetti e degli impatti ambientali di tutte le attività sul sito; Non è possibile capire dall’esterno quale parte delle attività sul sito è gestita dal sistema di gestione ambientale (EMS) e i motivi precisi per cui questa parte è stata separata dalle attività sul sito. 14

  15. Tipologia di “organizzazioni” • 3. Organizzazioni che operano in più siti • Con prodotti/servizi identici o simili; • Con prodotti/servizi diversi; • a. Se le attività sul sito presentano aspetti ambientali simili, sono soggette ad un SGA simile, funzionano all’interno delle stesse strutture, diventa possibile verificare alcuni dei vari siti su base selettiva, in modo da garantire comunque la responsabilità locale (es. banche, agenzie di viaggio, catene di vendita al dettaglio, consulenti …). • Occorre seguire le buone pratiche nella selezione delle tecniche di campionamento e i verificatori devono tenere conto di alcuni fattori nella scelta dei siti da inserire nel programma di verifica (politica, programmi, complessità SG, opinione delle parti interessate, ecc.). • Nell’arco di un periodi di cicli di verifica si devono coprire tutti i siti. 15

  16. Tipologia di “organizzazioni” • 3. Organizzazioni che operano in più siti • Con prodotti/servizi identici o simili; • Con prodotti/servizi diversi; • b) In questi casi non è possibile per il verificatore usare tecniche di campionamento in quanto le procedure operative e gli impatti di ciascun sito sono differenti (es. produzione di energia, aziende chimiche, smaltimento rifiuti, fabbricazione pezzi meccanici, …). • Spetta all’organizzazione decidere se intende registrare ciascun sito separatamente ovvero se vuole registrare i suoi siti sotto un numero di registrazione comune. • Rischio in questo 2° caso: perdita della registrazione comune in caso di violazione regolamento su un unico sito. 16

  17. Tipologia di “organizzazioni” • 4. Organizzazioni per le quali non è possibile definire un sito in modo specifico; • Devono essere chiaramente definite la sfera di funzionamento e l’infrastruttura, devono essere altresì integrate nel SG e descritte nella DA (Es. distribuzione servizi (gas, acqua, calore), trasporti, raccolta rifiuti, telecomunicazioni…). • Poiché operano generalmente su vaste zone, l’organizzazione deve dimostrare di avere: • considerato i rischi per l’ambiente e per la popolazione; • adottato opportuni piani di informazione per la popolazione sul comportamento da tenere in casi di emergenza; • preparato informazioni sistematiche sul livello di inquinamento; • l’infrastruttura sotto il suo controllo. 17

  18. Tipologia di “organizzazioni” 5. Organizzazioni che controllano siti temporanei; Il verificatore controllerà il SG dell’organizzazione su siti temporanei selezionati rappresentativi della capacità di gestione ambientale dell’organizzazione (es. imprese di costruzioni, di pulizia, società di servizi, circhi, imprese risanamento aree contaminate…) . L’organizzazione dovrà dimostrare che sono in atto le procedure e le tecnologie adatte ai siti specifici in cui opera temporaneamente queste procedure devono includere: AAI delle attività, tecnologie e formazione opportune, analisi delle conseguenze ambientali legate a future attività, informazione alla popolazione residente e alle autorità locali, piani di recupero per migliorare la zona a fine operazioni. 18

  19. Tipologia di “organizzazioni” 6. Organizzazioni indipendenti da registrare come un’org. Comune Le imprese indipendenti possono unire le loro risorse per ottenere una registrazione comune a EMAS. Per “organizzazione” si intende infatti anche una combinazione di entità con amministrazione e funzioni proprie (es. piccola zona industriale, complesso turistico, parchi commerciali …) . Le organizzazioni partecipanti devono dimostrare di avere una responsabilità comune per la gestione degli aspetti ambientali significativi e in particolare la fissazione degli obiettivi e target e di azioni correttive. Tutte devono dimostrare di avere ottenuto un miglioramento continuo in linea con politica, target e obiettivi. 19

  20. Tipologia di “organizzazioni” • 7. Piccole imprese che operano in un grande territorio determinato e producono prodotti/servizi identici o simili • Esse hanno la possibilità di: • cercare soluzioni comuni ai problemi ambientali; • scambiare esperienze sull’identificazione di aspetti e impatti; • elaborare congiuntamente politica e programmi; • effettuare a vicenda audit interni; • usare le stesse infrastrutture per la gestione dei vari impatti; • avvalersi dei servizi dello stesso verificatore: ciò faciliterà la verifica e il processo di convalida e ridurrà i costi corrispondenti; • partecipare a progetti ambientali locali come i processi di Agenda 21 • (es. zone industriali, aree turistiche, centri commerciali) 20

  21. Tipologia di “organizzazioni” 8. Autorità locali e istituzioni governative Gli aspetti ambientali indiretti, come quelli derivanti dalle politiche adottate, possono essere più importanti (es. Autorità locali, Ministeri, Enti governativi, Agenda 21 locale). Le responsabilità politiche della P.A. sono legate alla gestione del territorio e alla qualità della vita, presente e futura dei cittadini. È possibile procedere alla registrazione separata di parti di tali organizzazioni. 21

  22. Emas ANALISI AMBIENTALE INIZIALE ISO 14001 POLITICA AMBIENTALE PROGRAMMA DI MIGLIORAMENTO SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE AUDIT DICHIARAZIONE AMBIENTALE Principali elementi costitutivi: 22

  23. La diffusione della ISO 14001: 23

  24. ISO: alcuni dei primi nomi in Italia • Enichem • Bayer • Dow • Lonza • Ciba • Montell • Rohm and Haas • Ici • Zanussi • Cartiere Favini • ABB • Marelli • Simpro • Casarin (trasporti) • Nuova Palmentieri • Dama Petroli Aziende conciarie 24

  25. EMAS 25

  26. EMAS 26

  27. Le tipologie di organizzazioni EMAS 27

  28. I benefici percepiti 28

  29. I principali attori nel sistema ISO • Gli enti di normazione: • ISO International Organization for Standardization • CEN Comitato Europeo di Normazione • UNI Ente Nazionale Italiano di Unificazione • Organismo di accreditamento: • SINCERT (oggi ACCREDIA) • Enti di certificazione: • Certieco, DNV, RINA, BVQI, ICILA, ICIM, ecc. 29

  30. I principali attori nel sistema EMAS • Organismo competente • Ogni Stato membro della CE designa un organismo competente per l’EMAS, a cui devono essere inviate:- le richieste di registrazione delle organizzazioni • - le dichiarazioni ambientali convalidate o i documenti ad essa connessi • L’Organismo competente è responsabile della registrazione EMAS delle organizzazioni. Esso nel controlla quindi l’inserzione e la permanenza nel registro • In Italia è istituito un unico “Comitato per l’Ecolabel e l’Ecoaudit”, diviso in due sezioni autonome. La sezione EMAS svolge sia le funzioni di organismo competente che di accreditamento dei verificatori ambientali, con il supporto tecnico dell’APAT (ISPRA). 30

  31. I principali attori nel sistema EMAS • Il verificatore ambientale • Il Verificatore ambientale può essere un’impresa, un ente o un singolo soggetto. Deve essere indipendente dall’organizzazione oggetto di verifica e ottenere l’accreditamento. • Per ottenere l’accreditamento il verificatore ambientale richiedente deve dimostrare di possedere i requisiti previsti dalle norme pertinenti, in materia di: • adeguata competenza del personale a sua disposizione • indipendenza e imparzialità • procedure di lavoro • organizzazione 31

  32. I principali attori nel sistema EMAS 32

  33. I principali attori nel sistema EMAS 33

  34. Legenda: Organizzazione POLITICA AMBIENTALE DELL’ORGANIZZAZIONE attori ANALISI AMBIENTALE INIZIALE Sito/Parte azioni dell’organizzazione POLITICA AMBIENTALE DI SITO OBIETTIVI E PROGRAMMI GESTIONE AMBIENTALE VERIFICA E CONVALIDA AUDIT AMBIENTALE DICHIARAZIONE AMBIENTALE Verificatore accreditato Arpa e altri enti di controllo sul territorio Pubblico DOMANDA DI REGISTRAZIONE ACCREDITAMENTO CONSULTAZIONE per l’Italia: Comitato Ecolabel Eco-Audit ISCRIZIONE NEL REGISTRO Organismo Competente Organismo di Accreditamento APAT ISTRUTTORIA ISTITUZIONE Commissione Europea Stati Membri DISPOSIZIONI L’iter complessivo 34

  35. 4. REQUISITI DEL SGA • 4.1 Requisiti generali • 4.2 Politica Ambientale • 4.3 Pianificazione 4.3.1 Aspetti ambientali 4.3.2 Prescrizioni legali e altre prescrizioni 4.3.3 Obiettivi, traguardi e programma/i • 4.4 Attuazione e funzionamento • 4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità e autorità • 4.4.2 Competenza, Formazione e consapevolezza • 4.4.3 Comunicazione • 4.4.4 Documentazione • 4.4.5 Controllo dei documenti • 4.4.6 Controllo operativo • 4.4.7 Preparazione e risposta alle emergenze • 4.5 Verifica • 4.5.1 Sorveglianza e misurazione • 4.5.2 Valutazione del rispetto delle prescrizioni • 4.5.3 Non conformità, azioni correttive e azioni preventive • 4.5.4 Controllo delle registrazioni • 4.5.5 Audit interno • 4.6 Riesame della direzione

  36. 4.1 Requisiti generali “L’organizzazione deve stabilire, documentare, attuare, mantenere attivo e migliorarein continuo un sistema di gestione ambientale in conformità ai requisiti della presente norma internazionale e determinare come esso soddisfi tali requisiti. L'organizzazione deve definire e documentare il campo di applicazione del proprio sistema di gestione ambientale.”

  37. 4.1 Requisiti generali REQUISITI • Definizione di un Sistema di Gestione Ambientale documentato conforme ai requisiti della norma e mantenimento dello stesso mediante ciclo PDCA • Definizione del campo di applicazione del sistema di gestione, ovvero dei limiti dell’organizzazione a cui si applica il sistema di gestione ambientale.

  38. 4. REQUISITI DEL SGA 4.1 Requisiti generali 4.2 Politica Ambientale 4.3 Pianificazione 4.4 Attuazione e funzionamento 4.5 Verifica 4.6 Riesame della direzione

  39. 4.2 Politica Ambientale L’alta direzione deve definire la politica ambientale dell’organizzazione e assicurare che, all’interno del campo di applicazione definito per il proprio sistema di gestione ambientale, essa: • sia appropriata alla natura, alla dimensione e agli impatti ambientali delle proprie attività, prodotti e servizi; • includa un impegno al miglioramento continuo e alla prevenzione dell’inquinamento; • includa un impegno al rispetto delle prescrizioni legali applicabili e delle altre prescrizioni che l’organizzazione sottoscrive, che riguardano i propri aspetti ambientali; • fornisca il quadro di riferimento per stabilire e riesaminare gli obiettivi e i traguardi ambientali; • sia documentata, attuata e mantenuta attiva; • sia comunicata a tutte le persone che lavorano per l'organizzazione o per conto di essa; • sia disponibile al pubblico

  40. ANALISI AMBIENTALE INIZIALE Analisi Ambientale Iniziale: “esauriente analisi iniziale dei problemi, dell’impatto e delle prestazioni ambientali connesse all’attività di un’organizzazione” 40

  41. Qualche definizione utile… • Aspetto Ambientale: “elemento delle attività, dei prodotti o dei servizi di un’organizzazione che può interagire con l’ambiente” • Impatto Ambientale : “qualsiasi modifica all’ambiente, positiva o negativa, derivante in tutto o in parte dalle attività, dai prodotti o dai servizi di un’organizzazione” • Prevenzione dell’inquinamento : “impiego di processi, procedure, pratiche, materiali o prodotti che evitano, controllano o riducono l’inquinamento” 41

  42. Obiettivi della AAI 42

  43. Obiettivi della AAI 43

  44. La fotografia delle prestazioni ambientali Attività Interviste Ispezioni Registrazioni … Legislazione Analisi Benchmarking … Screening per aree o per processi Aspetto ambientale identificazione Indagine della relazione Impatto ambientale classificazione Diretti e Indiretti; Positivi e Negativi; condizioni Normali-Eccezionali-Emergenza significativo non significativo valutazione 44

  45. Prima di partire… • …l’organizzazione deve prendere in esame: • I propri processi produttivi e/o le tipologie di servizi che svolge • Le materie prime, i semilavorati e i servizi che utilizza • I prodotti e i servizi che fornisce • Il sistema dei portatori di interesse che gravitano intorno all’organizzazione (clienti / fornitori, cittadini, istituzioni, organi di controllo …. ) 45

  46. …poi raccoglie dati su: • Attuale assetto societario e organizzativo (comprese le relazioni con qualsiasi eventuale organizzazione madre) e la sua evoluzione • Assetto impiantistico e infrastrutturale attraverso il quale essa opera (es: stabilimenti produttivi, struttura della rete di distribuzione ….) • Contesto ambientale di riferimento, caratterizzandolo dal punto di vista territoriale, urbanistico, insediativo, paesaggistico, economico – sociale ed ambientale (geologia, idrografia…) 46

  47. Identificazione, analisi e valutazione Un’organizzazione deve considerare tutti gli aspetti delle sue attività e dei suoi prodotti e servizi e decidere, sulla base di criteri da essa definiti, quali aspetti abbiano un impatto importante e da lì muovere per stabilire i suoi obiettivi e target. Un’organizzazione prende in considerazione gli aspetti ambientali sia diretti che indiretti delle sue attività, prodotti e servizi. 47

  48. Le tipologie di aspetti ambientali • Aspetti Ambientali Diretti : sono quelli che si trovano sotto il totale controllo gestionale (management control: nel senso di governo, guida) dell’organizzazione. • Aspetti Ambientali Indiretti : sui quali l’organizzazione NON può avere un controllo gestionale totale. Questi si manifestano anche per il contributo (più o meno consapevole) di un soggetto intermedio, esterno all’organizzazione, con cui questa condivide il controllo gestionale 48

  49. È necessario indagare: • Possono quindi esser ricreate le relazioni aspetti-impatti a seconda delle condizioni operative nelle quali questi si manifestano: • Condizioni operative normali: sono quelle legate alla routine delle attività programmate dall’organizzazione • Condizioni operative eccezionali : sono quelle che utilizzano risorse differenti rispetto alle condizioni normali, ma rimangono comunque prevedibili • Condizioni operative di emergenza: sono quelle per le quali non è possibile ipotizzare le risorse utilizzate e che non possono esser pianificate 49

  50. Misurare gli aspetti ambientali: gli indicatori • Le organizzazioni li usano per dimostrare che: • le organizzazioni sono a conoscenza dell'impatto ambientale provocato dalle proprie attività, prodotti o servizi, • esse prendono opportuni provvedimenti per garantire una gestione degli aspetti ambientali associati agli impattiambientali, • la gestione degli aspetti ambientali migliora le prestazioni ambientali. • NOTA: presupposto essenziale della comparabilità dei dati ambientali è il ricorso ad un metodo di elaborazione unico e comune fra organizzazioni diverse. Le organizzazioni devono conoscere i parametri di riferimento stabiliti e scegliere i propri indicatori in modo da garantire la comparabilità dei loro dati con questi parametri. 50

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