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SCUOLA DELL’INFANZIA “C.PARINI” PROGETTO DI SCRITTURA CREATIVA Anno scolastico 2008/09 Sezione D 5 anni Insegnanti: BAL

SCUOLA DELL’INFANZIA “C.PARINI” PROGETTO DI SCRITTURA CREATIVA Anno scolastico 2008/09 Sezione D 5 anni Insegnanti: BALDO-CANGIANO. "Inventiamo una storia".

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SCUOLA DELL’INFANZIA “C.PARINI” PROGETTO DI SCRITTURA CREATIVA Anno scolastico 2008/09 Sezione D 5 anni Insegnanti: BAL

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  1. SCUOLA DELL’INFANZIA “C.PARINI”PROGETTO DI SCRITTURA CREATIVAAnno scolastico 2008/09Sezione D5 anniInsegnanti: BALDO-CANGIANO "Inventiamo una storia" Il progetto ha come obiettivo principale avvicinare i bambini all’ascolto attento di storie e favole, alla rielaborazione verbale e grafica di brevi racconti, per poi arrivare alla produzione di una storia inventata dall’intero gruppo. Durante la prima fase del progetto i bimbi sono stati invitati a cercare dei personaggi da inserire nel racconto. I nomi dei personaggi sono stati trascritti dall’insegnante su dei bigliettini. Durante la seconda fase i bimbi hanno estratto a sorte i vari personaggi, inserendoli nella trama inventata da loro. La storia è stata realizzata in 6 sessioni, al termine di ogni sessione ciascun bimbo disegnava la parte della storia, così da creare in parallelo testo e illustrazione. Alla fine del progetto ogni alunno ha ottenuto il suo libro personale. Inoltre i bimbi hanno lavorato in gruppo creando le illustrazioni per un libro comune da lasciare in biblioteca. Torna alla pagina delle produzioni didattiche

  2. LE QUATTRO PRINCIPESSE C’era una volta una tigre che si chiamava Eleonora, viveva nel con la ranocchia Margherita e la tartaruga Chiara. Tutte e tre erano amiche per la pelle, non si separavano MAI… TUTTI I GIORNI si divertivano a passeggiare nel e organizzavano feste dove invitavano tutti gli AMICI del bosco.

  3. UN GIORNO decisero di fare una gita allo stagno. incontarono una Principessache piangeva disperata. Le tre amiche le chiesero: “Come ti chiami? E perché piangi?” La Principessarispose:“Mi chiamo Elisabetta e piango perché mi sono persa nel bosco”. Margherita le chiese:“Dove stai andando?” Elisabetta rispose:“Sto andando al castello dellaMontagna Incantataperché mi devo sposare colPrincipe Filippo”. La tartaruga Chiara,sottovoce, propose:“Potremmo accompagnarla noi al castello…” “NO!!” Gridò Eleonora con un ruggito spaventoso. La tigre, infatti, non voleva accompagnare la principessa al castello perchè sulla Montagna Incantata viveva la terribile Strega Giovanna. La ranocchia Margherita si rivolse alla tigre e le disse: “Ma dai Eleonora, non avrai paura della Strega Giovanna? Tu sei una tigre e sei molto forte e poi..graffi! Forza!” • E va bene! accompagnamola al Castello”risposeEleonora.

  4. Le quattro amiche si misero in viaggio, attraversarono in barca il Lago dei Cuori e alla fine giunsero ai piedi della Montagna. Camminarono ancora un pò e si ritrovarono davanti ad un’enorme casa di legno colorata d’azzurro, con delle grandi finestre rosa, la porta gialla e il tetto fuscia. Fuori dalla porta c’era un grosso gatto nero. La casa sembrava disabitata, ma all’improvviso…ecco apparire la Strega Giovanna. Era una signora molto alta lunghi e lisci , con dei capelli arancioni ; aveva gli occhi marroni e un lungo naso a punta. Indossava un vestito lungo, viola, con una cintura gialla, un borsa nera, il cappello a punta e le scarpe nere.

  5. Appena la strega Giovanna vide le quattro amiche urlò:”Chi vi ha chiamate?!!? Perché siete qui?!” La Principessa Elisabetta rispose:”Ci scusi, signora Strega Giovanna, io e le mie amiche stiamo andando sulla Montagna Incantata perché io mi devo sposare col Principe Filippo”. E la Strega:”Tu non sposerai mai Filippo perché l’ho trasformato in un cane rabbioso e nessuno può avvicinarsi al castello” La Principessa cominciò a piangere disperata, allora Eleonora, per rassicurarla, le raccontò che loro, in realtà, erano delle principesse ed erano le cugine del Prnicipe Filippo. La strega aveva fatto un incantesimo e le aveva trasformate in animali, ma ora potevano ritornare delle principesse vere se Elisabetta avesse preso la bacchetta magica che la strega teneva nascosta in casa. Allora Elisabettafece arrabbiare la strega che la minacciò:”Trasformerò anche te in un animale!” “Sì, sì..trasformami in un uccello!”rispose la Principessa. “MAGICABULA..MAGICABULA..ti trasformo in un uccellino!!” Così Elisabetta potè volare fino alla finestra, entrare nella casa della strega e prendere la bacchetta magica.

  6. “Magicabula..magicabula..” le quattro amiche tornarono ad essere delle Principesse e trasformarono la strega Giovanna in un….. PESCIOLINO ROSSO Finalmente arrivarono al castello della Montagna Incantata e trovarono, incatenato, il Principe Filippo: un grosso cane marrone e giallo, che abbaiava a più non posso. La principessa Elisabetta chiese alle altre:”Come faremo a trasformarlo in un principe se non possiamo avvicinarci?” Alla principessa Chiara venne un’idea:”Perché non gli cantiamo la ninna nanna,ninna oh?” Così le quattro Principesse cominciarono a cantare e dopo un po’ il cane si addormentò. Elisabetta si avvicinò al cane e “Magicabula..magicabula..ritorna ad essere il mio principe!”

  7. Finalmente Il Principe Filippo potè riabbracciare le cugine e la fidanzata. Organizzarono un bellissimo MATRIMONIO e… vissero tutti felici e contenti E la Bacchetta Magica???? Bhè, la bacchetta magica fu divisa in quattro parti e ogni Principessa ne conservò una.

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