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Gestione ex Inpdap. INFORMAZIONE PREVIDENZIALE. Previdenza obbligatoria e complementare: conoscere per comprendere, comprendere per scegliere . LE PENSIONI OBBLIGATORIE DEI DIPENDENTI PUBBLICI. I SEZIONE. La disciplina pensionistica: le principali norme. Dpr 1092/1973
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Gestione ex Inpdap INFORMAZIONE PREVIDENZIALE Previdenza obbligatoria e complementare: conoscere per comprendere, comprendere per scegliere
LE PENSIONI OBBLIGATORIE DEI DIPENDENTI PUBBLICI I SEZIONE Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
La disciplina pensionistica: le principali norme Dpr 1092/1973 - testo unico in materia di previdenza del personale civile e militare dello Stato (contiene le regole che si applicano ancora oggi con riferimento particolare al calcolo delle quote di pensione maturate fino al d.lgs. 503/1992) Rdl 680/1938, legge 1035/1939, legge 965/1965, legge 274/1991 - principali leggi contenenti le regole che si applicano ancora oggi con particolare riferimento al calcolo delle quote di pensione maturate fino al d.lgs. 503/1992 per gli iscritti alle casse degli enti locali, dei sanitari, degli insegnanti elementari delle scuole parificate, degli ufficiali giudiziari Decreto legislativo 503/92 (riforma Amato) - innalzamento dei requisiti per il pensionamento di vecchiaia e di anzianità e rideterminazione della base di calcolo del trattamento pensionistico Legge 335/95 (riforma Dini Treu) - introduzione del sistema contributivo (prestazione in funzione dei contributi versati) e inasprimento dei requisiti di accesso alle pensioni di anzianità Legge 449/97 (finanziaria 1998) - ulteriore inasprimento dei requisiti di accesso alla pensione di anzianità (omogeneizzazione con le regole dei privati) Legge delega 243/2004 (legge Maroni) - ulteriore innalzamento età del pensionamento dal 2008 (scalone) Legge 247/2007 (legge Damiano) - passaggio graduale (scalini) ai nuovi limiti previsti dalla riforma Maroni e istituzione del requisito della “quota” (età + anzianità contributiva) Legge 102/2009 (manovra 2010) - innalzamento graduale dell’età pensionabile delle dipendenti pubbliche e previsione di una meccanismo di adeguamento dei limiti di età per il pensionamento all’incremento della speranza di vita Legge 122/2010 (manovra 2011) - innalzamento rapido dell’età pensionabile delle dipendenti pubbliche, allineamento triennale dell’innalzamento dell’età pensionabile e dei coefficienti di trasformazione, decorrenze posticipate di un anno della pensione (finestre mobili) ricongiunzione solo onerosa dei periodi presso più regimi D.L. 201/2011 - nuovi requisiti per la pensione di vecchiaia e anticipata Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Pensione di VECCHIAIA – SISTEMA MISTO Pensione di VECCHIAIA – SISTEMA CONTRIBUTIVO La pensione non deve essere inferiore a 1,5 volte l’importo dell’assegno sociale. Si prescinde da tale importo con 70 anni di età, con almeno 5 anni di contribuzione effettiva. Pensione ANTICIPATA – SISTEMA MISTO e CONTRIBUTIVO Chi cessa dal servizio con il sistema misto sulla quota di trattamento relativa alle anzianità contributive maturate antecedentemente il 1 gennaio 2012 è applicata una riduzione percentuale pari ad un (1) punto percentuali per ogni anno di anticipo nell’accesso al pensionamento rispetto all’età di 62 anni. La riduzione è elevata a due (2) punti percentuali per ogni ulteriore anno di anticipo rispetto a due anni (ovvero rispetto ai 60 anni di età). Pensione ANTICIPATA – SISTEMA CONTRIBUTIVO L’ammontare della prima rata di pensione non deve essere inferiore ad un importo soglia mensile, quantificato per l’anno 2012 in misura pari a 2,8 l’importo dell’assegno sociale. Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
I tassi di sostituzione senza e con previdenza complementare (dopo riforma Monti-Fornero) Tassi di sostituzione lordi - pensionamento a 68 anni con 37 anni di contribuzione senza la previdenza complementare La riduzione dei tassi di sostituzione dipende in misura significativa dalla revisione triennale dei coefficienti di trasformazione (che diventerà biennale a decorrere dal 2019) Fonte: Ragioneria generale dello Stato – Le tendenze di medio lungo periodo nel sistema pensionistico e socio sanitario – aggiornamento 2011 – scenario di base \ Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
LE PRESTAZIONI DI FINE LAVORO DEI DIPENDENTI PUBBLICI II SEZIONE Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Le “liquidazioni” dei dipendenti pubblici Pensare alla pensione richiama quella che è chiamata comunemente “ la liquidazione” anche nel pubblico impiego, vale a dire le prestazioni di fine servizio. Esse entrano in gioco sia per la determinazione del reddito disponibile, quando si è pensionati, sia nella scelta dell’adesione ad una forma pensionistica complementare Analizziamo in sintesi i diversi trattamenti che, alla cessazione del rapporto di lavoro, vengono erogati ai dipendenti pubblici e che si possono classificare in due tipologie: Trattamenti di Fine Servizio (indennità di buonuscita – indennità premio di servizio – indennità di anzianità) – Consistono in una somma di denaro “una tantum” corrisposta al dipendente al momento della cessazione dal servizio Trattamenti di Fine Rapporto - Come il tfs, consiste nel trattamento “una tantum” che il dipendente consegue alla cessazione del servizio, ma ha natura e modalità di calcolo diverse. Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
I trattamenti di fine servizio - L’indennità premio di servizio (IPS) • E’ disciplinata dalla legge 8/3/68, n. 152 e s.m. • Destinatari: riguarda i dipendenti di ruolo, sanitari e salariati degli EE.LL., dipendenti di Regioni, Province, ASL, Consorzi comunali, provinciali e Comunità montane • Retribuzione di riferimento: voci fisse e continuative più la indennità integrativa speciale • Finanziamento della prestazione: contribuzione la cui misura è pari al 6,10 % dell’80 % della retribuzione di riferimento • Calcolo : la prestazione è pari a un quindicesimo dell’80 % della retribuzione di riferimento dell’ultimo anno moltiplicato per gli anni utili (ivi compresi quelli riscattati), computando per anno intero la frazione di anno superiore a sei mesi (trascurando quella uguale o inferiore) (Retribuzione Annua + 13°) x 80% 15 • TASSAZIONE • defiscalizzazione di € 309,87 (£ 600.000) per ogni anno di servizio • quota esente del 40,98% (IPS) • tassazione in funzione del reddito di riferimento CALCOLO IPS anni servizio x Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Il trattamento di fine rapporto (TFR) • Che cos’è: consiste in una somma di denaro corrisposta al dipendente alla risoluzione del rapporto di lavoro il cui diritto sorge al termine di un servizio pari ad almeno 15 giorni continuativi nel mese, regolato dall’art . 2120 del codice civile (settore privato) esteso al settore pubblico con l’Accordo quadro Aran – Sindacati 29/07/1999 e dal Dpcm 20 dicembre 1999 • Destinatari: i dipendenti del settore privato e pubblico. Nel settore pubblico riguarda i dipendenti a tempo determinato con contratto in corso al 31/05/2000 ovvero assunti successivamente e i dipendenti assunti con contratto a tempo indeterminato a decorrere dal 1°/1/2001 • E’ costituito da accantonamenti annui di quote del 6,91% della retribuzione utile. Gli accantonamenti vengono annualmente contabilizzati e rivalutati con l’applicazione del tasso dell’1,5% in misura fissa e del 75% dell’aumento dell’indice dei prezzi al consumo Istat. La rivalutazione è applicata agli accantonamenti maturati fino al 31/12 dell’anno precedente e non opera per gli accantonamenti dell’anno in corso. • TASSAZIONE • Gli accantonamenti, in fase di accumulo sono esenti da imposizione • Le rivalutazioni sono tassate con aliquota sostitutiva dell’11% • In fase di erogazione: • La quota rivalutazioni è esente da imposizione • La quota accantonamenti è assoggettata a tassazione separata con aliquota media degli ultimi 5 anni d’imposta. • CALCOLO TFR • Quote Annuali del 6,91% x 100% Stipendio Tabellare + 13° + Acc. Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
LA PREVIDENZA COMPLEMENTARE DEI DIPENDENTI PUBBLICID.LGS 124/93 III SEZIONE Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
La previdenza obbligatoria e complementare- principi fondamentali- qualche differenza Previdenza complementare Previdenza obbligatoria Automaticità della prestazione .. Obbligo diretto per lo Stato di previsione e assicurazione Iscrizione obbligatoria • Complementare al I pilastro • non alternativo alla pensione pubblica • concorre ad assicurare un adeguato tenore di vita dopo il pensionamento • Capitalizzazione individuale • i contributi, versati e investiti, sono restituiti (con i relativi rendimenti) al lavoratore sotto forma di prestazione • Adesione libera e volontaria • ogni lavoratore può decidere se e dove aderire, in piena consapevolezza e autonomia Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
L’adesione ad una forma pensionistica complementare … Tipologie di forme pensionistiche complementari … Il mercato della previdenza complementare è costituito da diverse tipologie di forme pensionistiche complementari cui è possibile aderire: Fondi pensione negoziali/chiusi/contrattuali (attivi 41) istituiti dai CCNL Fondi pensione aperti (attivi 81) istituiti da Banche, SGR, SIM, Assicurazioni Fondi pensione preesistenti (attivi 411) al D. Lgs. 124/93 PIP “nuovi” (conformi al d.lgs. 252/05) (attivi 75) istituiti da Assicurazioni Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Il dipendente pubblico e l’adesione ad una forma pensionistica I dipendenti pubblici possono aderire a: • al fondo pensione negoziale (ai sensi del decreto legislativo n. 124/93 e da altre norme speciali) istituito dalla contrattazione di comparto o categoria • forme pensionistiche individuali (Fondo aperto e Pip) , mediante contribuzione volontaria a totale carico dell’aderente (in questo caso al pari di un privato cittadino ferma restando l’impossibilità di devoluzione del Tfr e del contributo datoriale) Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Le forme pensionistiche complementari – Il fondo negoziale Contribuzione definita • È definita l’entità della contribuzione ma non l’ammontare delle prestazioni, che dipendono da diversi fattori fra i quali: • gli anni di contribuzione • i rendimenti • l’entità della contribuzione • la rendita che si sceglierà al termine della fase di accumulo Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Gli Organi sociali del Fondo negoziale • Assembleadei delegati, organo che esprime la volontà degli associati (approvazione bilancio,variazioni statutarie, elezione organi di amministrazione e controllo ecc.) • Consiglio di Amministrazione, organo esecutivo(stipula convenzioni, indirizzo per strategie di investimento finanziario e per l’organizzazione del fondo, predisposizione bilanci ed informative, ecc.) • Collegio dei Revisori, con funzioni di controllo sull’attività del Fondo • Presidente, eletto in seno al Consiglio di amministrazione(presiede il Cda e rappresenta il fondo) Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Le fasi del ciclo di gestione del fondo pensione • La raccolta dei contributi ed il loro accumulo • La gestione delle risorse accumulate • L’erogazione delle prestazioni Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
La contribuzione a un fondo pensione di un dipendente pubblico e le implicazioni per il TFS-TFR La principale voce di finanziamento della previdenza complementare è il TFR, il dipendente pubblico in regime di TFS che voglia aderire ad un fondo negoziale può farlo solo esercitando l’opzione per la trasformazione del TFS in TFR. Inoltre il lavoratore versa un contributo pari all’1% della sua retribuzione e altrettanto fa il datore di lavoro. L’opzione, in base all’accordo quadro Aran sindacati del 2 marzo 2006, era esercitabile fino al 31 dicembre 2010, con nuovo accordo del 29/03/2011 tale opzione è prorogata al 31 dicembre 2015. Il passaggio dal TFS al TFR • Si effettua il calcolo del TFS maturato fino al momento dell’adesione e lo si trasforma in TFR. Successivamente viene rivalutato annualmente dall’Inpdap del 75% del tasso di inflazione e dell’1,5% fisso. • Al fondo viene destinata la quota dell’accantonamento di Tfr, che matura dopo l’adesione, nella misura prevista dalla contrattazione (di norma pari al 2%) che è versata al fondo pensione (al momento della cessazione) • La restante quota di TFR non destinata a previdenza complementare (di norma pari al 4,91%), rivalutata anch’essa, è corrisposta al lavoratore alla cessazione del rapporto di lavoro, unitamente all’importo di TFR derivante dalla trasformazione del TFS spettante sino all’adesione • Per incentivare l’adesione alla previdenza complementare è previsto che l’Inpdap accrediti ai dipendenti iscritti alle proprie gestioni del Tfs un contributo pari all’1,5% della base contributiva utile del Tfs Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
L’IPS, l’opzione e la previdenza complementareDopo il D.L. 185/2012 31/05/2016 data cessazione RI V. FONDO TFR - 2% del TFR - 1% o + a carico del LAVORATORE Il TFS maturato all’opzione si rivaluta del 1,5% + 75% indici istat fino alla cessazione - 1% a carico del DATORE 4,91% del TFR = quote annuali del 4,91% del 100% della retribuzione + 13° + Accessori - 1,5% su base TFS “regalo della Stato” 20/03/2013 data OPZIONE TFS Q1 TFS calcolato sulla retribuzione alla data di opzione (vecchie modalità) • Alla Cessazione al lavoratore viene liquidato un TFR dato dalla somma del TFS (maturato all’opzione) + TFR (4,91%) • La restante prestazione verrà erogata dal “FONDO” Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Facciamo un esempio • Lavoratore dipendente di un Comune assunto il 2 gennaio 1990 • attualmente con qualifica D2 • cadenza quinquennale a partire da oggi passerà di qualifica (dopo 5 anni D3 – al 10° anno D4 – al 15° anno D5 e al 20° anno D6) • Inflazione annua 2% medio costante • In caso di adesione a PERSEO • Contributo datore 1% • Incentivo 1,5% su base IPS = 1,2% su base TFR • Rendimento Perseo in linea con la rivalutazione del TFR (2%*75%+1,5%=3%)
Il TFR, l’adesione e la previdenza complementare 31/05/2016 data cessazione RI V. FONDO - 6,91% del TFR( tutto) - 1% o + a carico del LAVORATORE Il TFR maturato all’opzione si rivaluta del 1,5% + 75% indici istat fino alla cessazione - 1% a carico del DATORE 20/03/2013 data adesione TFR • Alla Cessazione al lavoratore viene liquidato un TFR pari a quello maturato alla data di adesione RIVALUTATO fino alla data di cessazione • La restante prestazione verrà erogata dal “FONDO” TFR maturato fino all’adesione alla Previdenza Complementarelavoratore Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
La contribuzione (schema riassuntivo) Lavoratore Amministrazione 1% Calcolato sulla retribuzione utile al TFR 1% Calcolato sulla retribuzione utile al TFR FONDO incentivo TFR 1,50% della retribuzione utile all’IPS Solo per i lavoratori che hanno esercitato l’opzione per il TFR • 2% per i lavoratori già in servizio al 31.12.2000 • 6,91% per i lavoratori neoassunti successivamente al 31.12.2000
L’opzione per il TFR e la previdenza complementare - Il reale e la posizione figurativa Accantonamenti figurativi versati alla cessazione Contribuzione versata periodicamente Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Il fondo pensione e la gestione finanziaria Dopo l’adesione gli iscritti destinano a previdenza complementare i loro contributi e il tfr. Queste risorse non vengono messe in un salvadanaio e restituite così come sono alla fine della vita lavorativa ma sono investite da soggetti abilitati alla gestione quali banche, imprese assicurative, Società di gestione del risparmio, società di investimento mobiliare per ottenere un rendimento che punta ad essere mediamente pari o superiore quello assicurato dal tfr con le sue rivalutazioni (benchmark ombra). - La definizione del benchmark E’ il riferimento per individuare la ripartizione degli investimenti nel lungo periodo delle risorse finanziarie tra le diverse classi di attivo Il benchmark è anche il parametro attraverso il quale valutare i risultati della gestione finanziaria Il CdA individua il benchmark di riferimento nell’ambito dell’assetallocationstrategica - L'assetallocationè l’attività di investimento delle risorse nei vari strumenti finanziari ( azioni, obbligazioni, titoli si stato etc) : strategica: indica la ripartizione generale delle risorse tra le varie classi di attivi (azioni, obbligazioni, titoli di stato etc) in rapporto anche ai comparti di investimento presenti nel fondo secondo un orizzonte temporale di medio/lungo periodo. La scelta di istituzione di uno o più comparti di investimento e delle loro caratteristiche rientra in questa attività. È tipica degli organi di amministrazione del fondo. tattica: è quella che considera (con orizzonti temporali anche di breve) la situazione di mercato e che consiste nell’acquisito e nella vendita dei singoli titoli (azionari , obbligazionari etc), selezionati tenendo conto dei vincoli e delle linee guida dell’assetallocation strategica. È attività tipica del gestore finanziario. Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
I criteri di gestione • Una efficiente gestione delle risorse disponibili per gli investimenti risponde ai seguenti criteri: • contenimento dei costi • diversificazione • gestione efficiente del portafoglio • massimizzazione dei rendimenti netti
Il fondo pensione e la gestione finanziaria I Fondi possono avere più linee di investimento Si ha il multicompartoquando un fondo pensione prevede più comparti d’investimento con differenti profili di rischio-rendimento Gli investimenti sono classificati in base alle seguenti categorie: obbligazionario puro (solo obbligazioni con esclusione dell’investimento in azioni); obbligazionario misto (è consentito l’investimento in azioni, che assume carattere residuale e comunque non superiore al 30 per cento); azionario (almeno il 50 per cento del comparto è investito in azioni); bilanciato (in tutti gli altri casi) Comparti garantiti sono le linee di investimento dei fondi pensione in cui si prevede la restituzione del capitale versato o la corresponsione di un rendimento minimo. Devono essere obbligatoriamente previsti nei fondi pensione per recepire i flussi comparti destinatari del TFR conferito con modalità tacite Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
I costi (valori % - fonte: COVIP) • I costi di Perseo • Quota d’iscrizione una tantum € 2,75 • Quota associativa annuale € 16,00 – successivamente la quota associativa sarà stabilita dall’Assemblea dei rappresentanti dei soci • Commissioni di gestione finanziaria sono prelevati direttamente dai rendimenti
Un’occhiata ai rendimenti del montante figurativo presso l’Inps - gestione ex Inpdap - aggiornamento 2012 Andamento paniere fondi pensione da Gennaio 2002 Fonte Inps ex Inpdap Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Il fondo pensione, la gestione finanziaria e i presidi di controllo Controlli Interni Controlli Esterni Del consiglio di amministrazione sui gestori finanziari Del responsabile del fondo Del collegio dei revisori sulla gestione degli amministratori Dell’assemblea(indiretto) in sede di approvazione del bilancio e di elezione dei componenti degli organi di amministrazione e controllo Della banca depositaria. I compiti Custodire il patrimonio Controllare tutte le operazioni disposte dal gestore, con riferimento – alle leggi generali e di settore – alle prescrizioni dell’Autorità di Vigilanza – agli statuti e alle convenzioni di gestione Eseguire tutte le operazioni che incidono sul patrimonio – acquisti e vendite – pagamenti e riscossioni – consegna e ritiro titoli – stacco cedole e dividendi – distribuzioni, sottoscrizioni e rimborsi Calcolare i valori dei titoli in portafoglio e della quota La Commissione di vigilanza sui fondi pensione – Covip Unica autorità di vigilanza sul settore dei fondi pensione per: • Specificità del risparmio per fini previdenziali • Peculiarità del rischio previdenziale • Pluralità degli attori in campo (disomogeneità) • Differenza tra i fondi pensione e gli altri intermediari finanziari e assicurativi I suoi poteri di vigilanza : • Esercita il controllo sulla gestione tecnica, finanziaria, patrimoniale, contabile • Verifica il rispetto dei principi di trasparenza • Verifica il rispetto dei criteri di individuazione e ripartizione del rischi Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Come si alimenta il conto pensionistico del lavoratore Trasferimenti altri fondi Rendimenti gestione finanziaria Il patrimonio del fondo è suddiviso in quote. La quota è l’unità di misura della posizione individuale oltre che del patrimonio del fondo . Il numero delle quote si incrementa in funzione delle contribuzioni successive che affluiscono sul conto e diminuisce in funzione delle prestazioni erogate e dei trasferimenti in uscita eseguiti. Il valore della quota varia in funzione dei rendimenti realizzati per il periodo di riferimento. Si può quindi sinteticamente dire che il patrimonio individuale (posizione) dell’aderente si incrementa in ragione dei versamenti mensili e della variazione positiva del valore quota Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
CHI E’ PERSEO • Perché PERSEO, essendo un fondo pensione di “natura negoziale”, si rivolge esclusivamente a: • i dipendenti pubblici ricompresi nei comparti delle Regioni, delle Autonomie Locali e del Servizio Sanitario Nazionale, e tutti coloro, comunque richiamati nell’Accordo istitutivo • il personale appartenente alle aree dirigenziali delle Regioni e delle Autonomie Locali • il personale appartenente alle aree dirigenziali sanitarie III e IV • i dipendenti delle Camere di Commercio • I Segretari provinciali e comunali potranno aderire una volta sottoscritto un apposito accordo di adesione • A seguito della sottoscrizione, il 14 maggio 2007, dell’accordo istitutivo il 21/12/2010 è nato Perseo • Già autorizzato all’attività da COVIP – adesioni dal 15/09/2012 • Riguarda un bacino di potenziali aderenti di circa 1.300.000 lavoratori, suddivisi in circa 700.000 per la Sanità ed in circa 540.000 per Regioni ed Autonomie locali • Adesione consentita a dipendenti tempo indeterminato, anche part-time; • Adesione consentita a dipendenti a tempo determinato, anche part-time ed ogni altra tipologia di rapporto di lavoro flessibile, di durata pari o superiore a tre mesi continuativi; • Possono iscriversi al fondo i lavoratori dipendenti delle Organizzazioni sindacali firmatarie dell’ accordo istitutivo del Fondo • Quota iscrizione (una-tantum) a carico sia del datore di lavoro che dell’aderente; • Quota associativa annua, a valere sulla contribuzione, determinata annualmente dal C.D.A.; • Contribuzione: trattenuta mensilmente dalla busta paga pari all’1% (modificabile) sull’imponibile TFR ed ulteriore 1% a carico datore lavoro; • Accantonamenti TFR e quote aggiuntive: una quota di TFR, ovvero l’intero TFR a seconda che si tratti di dipendente cosiddetto ‘optante’ già in servizio al 31/12/2000 o di dipendente a tempo indeterminato in TFR assunto dopo il 31/12/2000 o a tempo determinato con contratto in corso al 30/5/2000 o successivo; • Il lavoratore può versare un’aliquota di contribuzione a proprio carico più elevata rispetto a quella definita dalle fonti istitutive, secondo le misure stabilite dal Consiglio di Amministrazione. • Inoltre l’accordo istitutivo prevede che possono aderire anche i dipendenti dei settori affini • lavoratori dipendenti di Enti ed organizzazioni regionali ed interregionali, nonché ANCI, CINSEDO, UNIONCAMERE, personale dipendente da case di cura private e personale dipendente dalle strutture ospedaliere gestite da enti religiosi, personale dei servizi esternalizzati secondo l’ordinamento vigente, personale dipendente di imprese del privato e del privato sociale eroganti servizi socio – sanitari, assistenziali ed educativi. • L’adesione dei settori affini è condizionata dalla sottoscrizione di appositi accordi di adesione e sempreché almeno una delle parti che hanno sottoscritto l’accordo istitutivo di Perseo costituisca soggetto firmatario di detti accordi di adesione • I dipendenti delle organizzazioni sindacali firmatarie dell’Accordo istitutivo del Fondo Perseo Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Le Prestazioni I° parte • Quali tipologie di pensione complementare • Prestazione pensionistica di vecchiaia: 5 anni di partecipazione al Fondo ed età pensionabile del sistema pensionistico obbligatorio • Prestazione pensionistica di anzianità: cessazione attività lavorativa, 15 anni di partecipazione al Fondo ed età inferiore di 10 anni al massimo rispetto a quella prevista per la pensione pubblica di Vecchiaia • La liquidazione del maturato può essere richiesta in rendita o in capitale nella misura max del 50%; se la rendita che si ricava dalla conversione del montante è inferiore all’assegno sociale, può essere richiesto tutto in capitale Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
E’ il momento del pensionamento: le rendite offerte • Al momento del pensionamento il lavoratore ha diritto alla pensione complementare: • Vitalizia rivalutabile • Le rendite più diffuse, oltre la vitalizia, sono: • Reversibile • Certa per 5 o 10 anni • Contro - assicurata • Con maggiorazione per non - autosufficienza (LTC) Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Le altre prestazioni II° parte • Le anticipazioni • - Prevista l’anticipazione della posizione presso il fondo (non di quella presso l’Inpdap), con 8 anni di iscrizione, per spese sanitarie, acquisto e ristrutturazione prima casa per lavoratorio figli • - Possibilità di anticipazioni per congedi formazione e parentali • - Possibilità reintegrazione (ricostruzione della posizione “anticipata” mediante versamenti aggiuntivi) • I riscatti per perdita dei requisiti di partecipazione o premorienza • - Se si smette di lavorare senza aver raggiunto il diritto alla prestazione può essere chiesto il riscatto di tutto il maturato (liquidazione entro 6 mesi) • - In caso di decesso, la posizione stessa viene riscattata dal coniuge, dai figli, dai genitori a carico. In mancanza di tali soggetti o di diverse disposizioni del lavoratore la posizione rimane al Fondo contrattuale • - In caso di decesso, la posizione va agli eredi per gli iscritti a forme pensionistiche individuali • Il trasferimento - Possibilità di trasferirsi ad un’altra forma dopo un periodo di permanenza minimo di 3 anni (elevato a 5 anni nei primi 5 anni di vita del Fondo) Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
La previdenza complementare del dipendente pubblico - Regime fiscale della contribuzione Regole vigenti con il d.lgs. 124/93 I contributi versati sono deducibili dal reddito imponibile entro il limite più basso tra: • il 12% del reddito complessivo • l’importo assoluto di € 5164,57 annui • il doppio del TFR versato a previdenza complementare dei rendimenti Imposta sostitutiva dell’11% applicata sul risultato netto di gestione del fondo, annualmente maturato Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Laprevidenzacomplementaredeldipendentepubblico-RegimefiscaledelleprestazioniLaprevidenzacomplementaredeldipendentepubblico-Regimefiscaledelleprestazioni Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
La previdenza complementare e le regole sulla comunicazione obbligatoria e volontaria Obbligatoria A favore degli iscritti • Statuto/Regolamento, Nota informativa, Bilancio, Comunicazione Periodica, Progetto esemplificativo personalizzato, comunicazioni al momento dell’erogazione delle prestazioni, comunicazioni relative a particolari eventi, quando ricorrenti A favore dei potenziali aderenti • Statuto/Regolamento, Nota informativa, Progetto esemplificativo standardizzato A favore del mercato (trasparenza) • Bilancio, Nota informativa Volontaria l’insieme integrato e coerente di strumenti, messaggi e canali ulteriori (siti, web, brochure ecc.) rispetto a quelli previsti dalla comunicazione obbligatoria messi a disposizione dai fondi Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
IV SEZIONE L’Inps gestione ex Inpdap e l’avvio di PERSEO Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Cosa fa l’Istituto Il ruolo dell’Inps gestione ex Inpdap: le attività obbligate • Acquisisce le adesioni e ne gestisce eventuali aggiornamenti degli elementi variabili • Gestisce le posizioni individuali attraverso: • l’acquisizione da uniemens di servizi e retribuzioni • l’accantonamento e la rivalutazione delle quote di Tfr destinate a Previdenza complementare • Effettua i conferimenti – in quanto ente previdenziale - del montante al Fondo alla cessazione dal servizio dell’aderente con soluzione di continuità iscrittiva Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Il modulo di adesione: Sezione dati dell’attività lavorativa 43
Adesione cartacea DATORE LAVORO TRASMETTE ADESIONE CARTACEA INVIA ADESIONE CARTACEA TRASMETTE ADESIONE CARTACEA INVIA DMA FONDO ADERENTE INPS COMUNICA EVENTI
Adesione online DATORE LAVORO TRASMETTE ADESIONE CARTACEA CONSEGNA ADESIONE COMPLETA INVIA DMA INVIA PRENOTAZIONE COMPLETA ADESIONE SOTTOSCRIVE ADESIONE FONDO ADERENTE PORTALE INPS SERVIZI AGLI ENTI ID PRENOTAZIONE ATTIVA ADESIONE PRENOTA ADESIONE TRASMETTE FLUSSO TELEMATICO ADESIONI PORTALE FONDO INPS COMUNICA EVENTI
LE VALUTAZIONI E LE SCELTE DA FARE PER LA PIANIFICAZIONE PREVIDENZIALE V SEZIONE Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Elementi generali di valutazione per la convenienza della previdenza complementare • Disponibilità del contributo datoriale Nel caso in cui si scelga, infatti, di non aderire a previdenza complementare tale contributo non è reso fruibile in alcun modo; • Deducibilità fiscale della contribuzione La contribuzione è deducibile fiscalmente dal reddito complessivo del lavoratore, senza alcun adempimento formale da sostenere; • Quota aggiuntiva dell’1,5% Esclusivamente per i cosiddetti “optanti” iscritti alle gestioni Tfs dell’ex Inpdap è previsto il versamento aggiuntivo della quota a carico dell’Inps - gestione ex Inpdap dell’1,5% sulla retribuzione di riferimento del TFS • Rendimento, nel medio lungo periodo, presumibilmente superiore a quello del TFR Inps gestione ex Inpdap - D.C. Previdenza -
Facciamo due conti … Lavoratore in TFR • Verso a Perseo • 1% - il mio contributo • 6,91% - il mio TFR • Ricevo • 1% - contributo datore In totale • Verso 7,91% • Ricevo 1% • Guadagno il 12,64% • Risparmio totale 8,91%