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EDUCAZIONE ALLE EMOZIONI

EDUCAZIONE ALLE EMOZIONI. LABORATORIO 2010 PER GLI STUDENTI DELLE MEDIE SUPERIORI Dott.ssa Maddalena Bisollo. Educare all’emozione: perché?.

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EDUCAZIONE ALLE EMOZIONI

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Presentation Transcript


  1. EDUCAZIONE ALLE EMOZIONI LABORATORIO 2010 PER GLI STUDENTI DELLE MEDIE SUPERIORI Dott.ssa Maddalena Bisollo

  2. Educare all’emozione: perché? • Tutti gli studi e le statistiche sono concordi nel segnalare la tendenza nei giovani di oggi, ad avere un maggior numero di problemi emotivi rispetto alle generazioni precedenti. • “I giovanissimi sono più soli e più depressi, più rabbiosi e ribelli, più nervosi e impulsivi, più aggressivi e quindi impreparati alla vita, perché privi di quegli strumenti emotivi indispensabili per dare avvio a quei comportamenti quali l’autoconsapevolezza, l’autocontrollo, l’empatia, senza i quali saranno sì capaci di parlare, ma non di ascoltare, di risolvere i conflitti, di cooperare”. - U. Galimberti, L’ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani, Milano, Feltrinelli, 2007.

  3. Alfabetizzazione emotiva • Imparare a dare un nome alle proprie emozioni e a prendersene cura, è importante quanto imparare a leggere, scrivere e fare di conto; • Un’emotività inespressa e non curata – un’emotività analfabeta - devia la sua strada e sfocia in disinteresse, apatia (l’emozione si spegne), istinti di rivolta, tentazioni d’abbandono (l’emozione sfugge al controllo), derive come il mondo della discoteca, dell’alcol e della droga (l’emozione viene modificata artificialmente);

  4. La scuola non assolve il suo compito quando reprime l’emotività degli studenti in nome dello sviluppo intellettivo e dell’erudizione, ma quando riconosce che “l’intelligenza e l’apprendimento non funzionano se non li alimenta il cuore”(Ibidem) e promuove la sintonia tra cuore, pensiero e comportamento, fondamentale per la fioritura della personalità.

  5. “Il cuore non come languido contraltare della ragione, ma come sua forza, sua animazione, affinché le idee, ben animate dalle passioni, divengano attive e facciano storia” (Ibidem)

  6. Che cos’è un’emozione?

  7. L’opinione più diffusa • Secondo l’opinione comune, influenzata da certe concezioni filosofiche e psicologiche moderne, sentimenti come il dolore, l’ira, la paura provengono del lato animale , irrazionale della personalità, il quale va nettamente distinto dalla capacità di ragionare e di formulare giudizi; • Le emozioni sono semplici reazioni corporee o sommovimenti inconsci che ci sorprendono: sono passioni (pathos) che appunto patiamo, cioè subiamo passivamente; • Come raffiche di vento o correnti marine, le emozioni sono moti e trascinano la persona “alla cieca”;

  8. Appellarsi ai sentimenti viene dipinto come un atteggiamento totalmente “irrazionale”, nel senso di inappropriato e illegittimo; • In generale, le emozioni sono intese come “altro” rispetto alla ragione ed anzi come un “ostacolo” al buon ragionamento

  9. L’Emozione come Risorsa • In realtà l’emozione non è un ostacolo ma una ricchezza ed una risorsa • Il pensiero e l’emozione non sono in un rapporto di conflitto ma di reciproco nutrimento E’ questo che credevano le filosofie antiche ed è questo che viene sostenuto dalle ricerche più attuali sul fronte dell’emozione: da un punto di vista scientifico-neurologico, psicologico e filosofico.

  10. Neuroscienze • Nell’uomo, i centri emozionali del cosiddetto “sistema limbico”(ippocampo, giro del cingolo, talamo anteriore e amigdala) sono avvolti completamente dalla neocorteccia e legati strettamente alla sua attività. Le reazioni emotive sono collegate alla presenza e allo sviluppo della neocorteccia. • Nelle specie prive di neocorteccia (rettili, per es) manca totalmente l’affetto materno per i piccoli; • Nelle specie con neocorteccia poco sviluppata, la risposta emotiva è molto elementare; • Nell’uomo la neocorteccia molto sviluppata permette un repertorio di risposte e reazioni estremamente articolato.

  11. Psicologia • Secondo la psicoanalisi le emozioni non sono puri fatti fisiologici ma elementi psicologici carichi di significato • Generalmente il significato delle emozioni è inconscio (le emozioni sono dunque irrazionali) e per scoprirlo bisogna decifrare l’inconscio; • La terapia razionale-emotiva di Albert Ellis(dagli anni ‘50 ad oggi): il nostro modo di reagire emotivamente ed il nostro comportamento dipendono dalla visione che abbiamo degli eventi che ci capitano, cioè da come percepiamo, interpretiamo e valutiamo ciò che ci accade (dai nostri pensieri).

  12. Filosofia • Grande impulso al rinnovamento di psicanalisi, psicoterapia e psichiatria diedero due grandi correnti di pensiero del ‘900: Fenomenologia ed Esistenzialismo. • Husserl, Heidegger, Sartre, Merleau-Ponty, Binswanger (analisi esistenziale) • L’emozione è uno dei modi attraverso i quali l’uomo entra in relazione con il mondo e lo riveste di significato. L’emozione è espressione della nostra visione delle cose.

  13. Che cos’è dunque un’emozione? UN MODO DI VIVERE IL MONDO (Fenomenologia) UN MODO DI INTERPRETARE LE SITUAZIONI E LE RELAZIONI (Fenomenologia) UN GIUDIZIO VISSUTO (Stoici/ Nussbaum)

  14. Martha Nussbaum e l’Intelligenza delle Emozioni LE EMOZIONI SONO LEGATE AI NOSTRI GIUDIZI SULLA REALTA’. Secondo Nussbaum, in particolare, le emozioni 1) esprimono una valutazione cognitiva della situazione; 2) esprimono una certa idea di che cosa sia una vita buona e di quali siano i progetti importanti per realizzarla; 3) rivestono di una certa rilevanza gli oggetti esistenti in rapporto a questo insieme di progetti e di fini.

  15. SECONDO LA FILOSOFIA ANTICA: LE EMOZIONI SONO Forme di CONSAPEVOLEZZA INTENZIONALE. L’ira non è solo sangue che ribolle, ma è il modo in cui mi rivolgo a te. Sono strettamente CONNESSE ALLE CREDENZE. La mia ira richiede che io sia convinto di aver ricevuto da te un torto, e non di poco conto. Possono essere RAZIONALI O IRRAZIONALI, oppure vere o false, a seconda del tipo di credenze su cui si fondano.

  16. “Si suppone talvolta che le concezioni cognitive dell’emozione siano ‘apollinee’, che lascino fuori ciò che è confuso e ingovernabile nella vita delle passioni…Ma questa critica si basa su presupposti sbagliati…Concepire le emozioni come pensieri non lascia affatto fuori ciò che è talvolta sconvolgente, per non dire lacerante, in esse…Anzi, io ho il sospetto che la critica debba essere rivolta nella direzione opposta. Se dovessimo realmente concepire le emozioni come strappi, fitte o lampi nel nostro corpo, allora lasceremmo fuori proprio ciò che in esse è fonte di maggiore turbamento. Come sarebbe facile la vita, se il dolore della perdita fosse soltanto un dolore alla gamba, o la gelosia nient’altro che un brutto mal di schiena. La gelosia e il dolore sono una tortura mentale; sono i pensieri che abbiamo sulle cose ad essere fonte di sofferenza – e in altri casi di gioia”. - M. Nussbaum, L’intelligenza delle emozioni.

  17. EDUCARE L’EMOZIONE SIGNIFICA AGIRE SUI GIUDIZIOVVEROSULLE CREDENZE, SUL MODO DI INTERPRETARE IL MONDO E LE RELAZIONI CON GLI ALTRI

  18. Il Laboratorio di Educazione alle Emozioni: metodi e strumenti - CONDIVISIONE DELLE ESPERIENZE - CONDIVISIONE DELLE IDEE E DELLE OPINIONI - DIA-LOGO TRA LE DIFFERENZE - ANALISI DELLE CREDENZE - ASCOLTO ED ESERCIZIO DELL’EMPATIA - UTILIZZO DI TESTI, IMMAGINI E VIDEO

  19. TESTI, IMMAGINI, VIDEO COME STIMOLI PER PENSARE Milan Kundera Idee EmozioniMontaigne PensieriLucrezio Aristotele Video ImmaginiVissuti …e altro ancora…

  20. LE PRATICHE FILOSOFICHE E IL COUNSELING DIALOGO SOCRATICO (Nelson) LABORATORI INTERATTIVI (Sautet) ESERCIZIO SCETTICO DEI CONTRARI (antitetikèdynamis)

  21. È vuoto il discorso di quel filosofo che non riesca a guarire alcuna sofferenza (pathos) dell’uomo: come non abbiamo alcun bisogno della medicina se essa non riesca a espellere dal nostro corpo le malattie, così non abbiamo alcuna utilità dalla filosofia se essa non serva a scacciare le sofferenze dell’anima” . EPICURO

  22. PROGRAMMA • PRIMO INCONTRO: PRESENTAZIONE PERSONALE E DEL LABORATORIO, CON PARTICOLARE ATTENZIONE AL PROBLEMA DELLE EMOZIONI; L’INVIDIA: DIALOGO SOCRATICO FONDATO SULLA CONDIVISIONE DELLE ESPERIENZE • SECONDO INCONTRO: L’AMICIZIA: LABORATORIO INTERATTIVO CON L’USO DI UN TESTO CONDOTTO CON METODO SCETTICO • TERZO INCONTRO: L’ARROGANZA/LA SUPERBIA: LABORATORIO INTERATTIVO CON L’USO DEL BRAINSTORMING, DI UN TESTO E DI UN VIDEO • QUARTO INCONTRO: L’AFFETTIVITA’, DAL RAPPORTO CON I GENITORI AL RAPPORTO DI COPPIA: LABORATORIO INTERATTIVO CON L’USO DI PIU’ TESTI E DIALOGO SOCRATICO FONDATO SULLA CONDIVISIONE DELLE ESPERIENZE • QUINTO INCONTRO: TEMA A SCELTA DELLA CLASSE E/O DELL’INSEGNANTE: L’IRA/L’AGGRESSIVITA’-LA NOIA- L’EBBREZZA E IL DIVERTIMENTO; FEEDBACK

  23. INVIDIA L’OBIETTIVO SARÀ QUELLO DI SCANDAGLIARE IL SENTIMENTO D’INVIDIA, PER SCOPRIRNE LA STRUTTURA COGNITIVA. GLI STUDENTI SARANNO CHIAMATI A FORNIRE DELLE RAPPRESENTAZIONI INTUITIVE DELL’INVIDIA, ATTRAVERSO L’IMMAGINAZIONE E IL RIFERIMENTO AL PROPRIO VISSUTO. IL LAVORO DELLA CLASSE SARÀ CONFRONTATO CON ALCUNE IMMAGINI E TRATTAZIONI TRADIZIONALI DEL SENTIMENTO D’INVIDIA.

  24. AMICIZIA ATTRAVERSO LA LETTURA CONDIVISA DI UN TESTO, GLI STUDENTI SI CONFRONTERANNO SUL TEMA DELL’AMICIZIA A PARTIRE DALLA QUESTIONE DEL SUO TRADIMENTO. SARA’ SVOLTO UN ESERCIZIO SCETTICO DI EMPATIA IL LABORATORIO VA OLTRE I LUOGHI COMUNI E PERMETTE DI METTERE IN GIOCO GIUDIZI E PREGIUDIZI, VISSUTI E CONVINZIONI

  25. ARROGANZA/SUPERBIA IL LABORATORIO SULL’ARROGANZA PERMETTE UNA DOPPIA RIFLESSIONE: SU CHE COSA SIGNIFICA RICONOSCERE I PROPRI MERITI E I PROPRI TALENTI (ED AVERE IL CORAGGIO DI SVILUPPARLI) E SU CHE COSA INVECE SIGNIFICA ECCEDERE NELLA PIENEZZA DI SE’ SARA’ UTILIZZATA LA TECNICA DEL BRAINSTORMING E LA LETTURA COMUNE DI UN TESTO SARA’ INOLTRE VISUALIZZATO UN VIDEO

  26. AMORE SARA’ PROPOSTA UNA SELEZIONE DI TESTI INERENTE AL RAPPORTO DI COPPIA SARA’ STIMOLATA LA CONDIVISIONE DEI VISSUTI IL LABORATORIO METTE IN DISCUSSIONE I LUOGHI COMUNI E LE IDEALIZZAZIONI

  27. LABORATORIO SU TEMA A SCELTA PER VALORIZZARE GLI INTERESSI DELLA CLASSE, L’ULTIMO TEMA DI DISCUSSIONE SARA’ SCELTO DAGLI STUDENTI (ED EVENTUALMENTE DALL’INSEGNANTE) TEMI CONSIGLIATI: L’IRA/LA RABBIA LA NOIA L’EBBREZZA E IL DIVERTIMENTO ATTRAVERSO L’ULTIMO LABORATORIO SARA’ INOLTRE RACCOLTO UN FEEDBACK DELL’INTERA ESPERIENZA

  28. OBIETTIVI Si imparerà: • a riconoscere se e in quale misura le nostre emozioni ci fanno bene oppure male; • a riconoscere se e in quale misura le nostre emozioni hanno effetti distruttivi o costruttivi per noi stessi e per gli altri; • ad individuare e analizzare le opinioni su cui si fondano i nostri sentimenti; • a correggere o ridimensionare le nostre opinioni qualora si rivelassero sbagliate del tutto o in parte;

  29. OBIETTIVI • a mettere in gioco le nostre convinzioni in rapporto a quelle altrui; • a riconoscere se e in quale misura le convinzioni diverse e perfino contrarie alla nostra possono essere vere (empatia); • ad individuare e analizzare le opinioni nostre e contrarie alle nostre; • a correggere, ridimensionare o rendere più consapevoli le nostre opinioni in rapporto a quelle diverse/contrarie alle nostre; • a trovare quindi un maggiore equilibrio emotivo e nuove risorse per migliorarlo.

  30. Grazie per l’attenzione!

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