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LEGGERE LE EMOZIONI … tante culture … le stesse emozioni

LEGGERE LE EMOZIONI … tante culture … le stesse emozioni. Progetto lettura a.s. 2013 / 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO “ Ellera”. “ La lettura fa l’uomo completo ” (Bacone)

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LEGGERE LE EMOZIONI … tante culture … le stesse emozioni

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Presentation Transcript


  1. LEGGERE LE EMOZIONI …tante culture … le stesse emozioni Progetto lettura a.s. 2013 / 2014 ISTITUTO COMPRENSIVO “ Ellera” ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  2. “ La lettura fa l’uomo completo ” (Bacone) • “ La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona ” ( Indicazioni Nazionali 4 settembre 2012 ) Se accostiamo queste due affermazioni risulta evidente che la scuola può promuovere proprio attraverso la lettura la crescita armonica e integrale della persona. “ Ma la capacità di leggere non è né innata né connaturata alla natura umana, anche se in essa si trovano le condizioni e i mezzi per svilupparla ”. Allora la scuola deve adoperarsi e proporre l’esperienza della lettura come momento accattivante, porre in essere strategie attraverso le quali adulto e bambino possano entrare in sintonia reciproca . Lo può fare “grazie ai mondi che prendono vita tra le pagine di un libro, in una comunicazione intensa e piacevole fatta di emozione, complicità, fiducia …” L’approccio emotivo diventa, così, il trampolino di lancio, il punto di partenza attraverso il quale instillare curiosità e amore per il libro, a prescindere dall’abilità strumentale della lettura. Saranno poi queste emozioni ad avvicinare sempre più il bambino alla lettura che, a questo punto, non sarà più vissuta come un “fatto isolato”, bensì come un canale alternativo di conoscenza per: • favorire la comprensione di sé e del mondo; • allargare la mente alla scoperta e all’esplorazione; • sviluppare l’immaginazione, la fantasia la creatività, la curiosità; • ampliare la memoria; • potenziare le capacità logiche e astrattive; • CRESCERE IN MODO ARMONICO ED INTEGRALE. a.s. 2012 / 2013a.s. 2013 / 2014 Perché “ leggere ” ?Perché “ le emozioni ” ? ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  3. Con il presente progetto si vorrebbe proporre a tutti i destinatari un mododialogico e processuale di vedere il patrimonio culturale del nostro territorio, considerato come insieme di beni da condividere, “ricostruire nei significati, ricollocare in uno spazio sociale di scambio”, sia con i cittadini di Viterbo sia con quelli provenienti da altre culture. E’ per questo motivo che il percorso , iniziato nel corso dell’a. s. 2012-2013 , quest’anno è stato ampliato per approfondire le tematiche legate alla “lettura” del territorio inteso come tessuto dell’identità culturale di ciascuno e ponte dal quale partire per innescare e favorire reali processi di scambio, interazione, trasformazione fra culture . • Si vuole quindi proporre di valorizzare quello che le generazioni precedenti ci hanno trasmesso rimettendolo in gioco, parlando con esso e quindi rendendolo comunicativo (Besozzi 2007). In questo modo il nostro patrimonio potrà continuare a nutrire il senso d’identità di tutti noi, delle nuove generazioni e dei “nuovi cittadini”, nella convinzione che se mancano cittadini che grazie al patrimonio culturale costruiscono la propria identità si rischia il “silenzio” del patrimonio stesso. Per questo motivo il patrimonio deve poter essere interpretato da tutti, dando la possibilità a ciascuno di utilizzare le proprie chiavi di lettura. • Questo modo di intendere il patrimonio culturale permette una sua utilizzazione per agevolare il dialogo interculturale, in quanto non è visto come un insieme di beni statici e sedimentati da conservare e da trasmettere attraverso un processo di comunicazione spesso ridotto a una traiettoria lineare e a senso unico, ma come una ricchezza dalla quale partire per innescare e favorire relazioni e positive fondare un senso d’identità che, in questa ottica, si costruisce non nell’isolamento, ma in un processo di relazione, integrazione e contaminazione fra individui e culture diverse. • Non un patrimonio “esclusivo”, ma che ha il potere di “includere” tutti i cittadini, da tutti godibile e fruibile. • Connotando in senso interculturale il nostro patrimonio, si vuole evidenziare la valenza di pluralità e di interconnessione insita nel prefisso inter, che “sta a indicare la centralità, non tanto delle singole culture e delle differenze, ma delle relazioni e interazioni tra gruppi, a.s. 2013/2014 “ Perché cultura ?” “ Perché emozioni ?” ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  4. individui, identità (Favaro e Fumagalli 2004). Relazioni che il presente progetto vorrebbe agevolare, potenziare e rendere visibili a tutta la città. • In questa prospettiva, assumono primaria importanza i “luoghi” (fisici e non) che conservano e trasmettono il patrimonio materiale e immateriale: essi hanno il compito di agevolare la relazione tra culture diverse, assumendo una “funzione connettiva”, un ruolo potenziale di “zona di contatto”, devono diventare spazi di “mise en relation”, spazi in cui le culture vengono “tradotte”, spazi in cui si da senso alla differenza, rispettando lo scarto dell’alterità e trasformando “memorie” e “frammenti” in pretesti di incontro e di dialogo, • Partendo dai patrimoni si vuole, quindi, fondare un dialogo e un rapporto interculturale a partire da un’ azione preliminare, ovvero il riconoscimento: del nostro patrimonio e di quello di culture “altre”, aprendo la nostra “memoria” alla comprensione dei cittadini provenienti da geografie e storie diverse, incentivando un dialogo fluido, dove le differenze vengono riconosciute senza essere enfatizzate o distorte, ma “maneggiate con cura”. • Il dialogo presuppone anche aprirsi alla memoria “altra”: le migrazioni trasportano tutto, non solo richiesta di lavoro e tensioni sociali, ma anche risorse preziose, saperi e capacità creativa, germi potenti per nuove produzioni culturali. • Sprecare o non riconoscere queste risorse sarebbe una perdita “economica” insopportabile, proprio nel momento in cui si viene a riconoscere da più parti che uno dei valori aggiunti della società urbana è la sua ecologia inter-culturale che pone a confronto visioni diverse del mondo e sollecita continue revisioni dei paradigmi in uso. La vitalità creativa delle città e dei territori, obiettivo ormai adottato e perseguito da innumerevoli amministrazioni, viene sempre più messa in relazione a una capacità di interazione di diverse componenti sociali, culturali, economiche, per cui si lega differenza e ricchezza, sia materiale che immateriale. • Uno dei princìpi ispiratori di questo progetto è, infatti, la Convenzione-quadro del Consiglio d’Europa del 2005 relativa ai “Valori del patrimonio culturale per la società”, che sottolinea come il dialogo interculturale, l’allargamento dell’accesso alla cultura, il mantenimento della diversità culturale siano una ricchezza dell’Europa. a.s. 2013/2014 “ Perché cultura ?” “ Perché emozioni ?” ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  5. Articolazione del progetto Condivisione del progetto ed adozione da parte del Collegio Creazione di un’eventuale “rete” con Enti, altre Istituzioni Scolastiche, associazioni …. presenti sul territorio Promozione di attività di aggiornamento per docenti e genitori Progettazione dei percorsi didattici di sezione / classe Coinvolgimento delle famiglie; Pianificazione delle attività relative alla manifestazione finale ( maggio / giugno ) Organizzazione delle manifestazioni ( all’interno dell’Istituto, in “rete”, sul territorio …) Reperimento fondi /sponsor Elaborazione strumenti di raccolta dati per la verifica dei risultati Raccolta dati,tabulazione e diffusione dei risultati ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  6. Obiettivi • Offrire ad ogni ragazzo esperienze di successo attraverso un percorso metodologico graduato e stimolante. • Attivare percorsi di lettura individuale e collettiva non solo del libro, ma anche del territorio e delle sue risorse, coinvolgendo alunni docenti e famiglie. • Esplorare le potenzialità di una storia . • Capire esprimere e condividere fantasie, desideri, paure e sentimenti. • Attivare processi di comprensione dei contenuti attraverso la riflessione sul testo e su se stessi. • Rielaborare i contenuti dei testi letti calandoli nei vissuti , nelle esperienze personali. • Creare materiali originali, sperimentando tecniche diverse. • Favorire la capacità espressiva utilizzando molteplici canali comunicativi: traduzione dal linguaggio iconico e a quello mimico-gestuale. • Favorire un rapporto di conoscenza con il territorio e la sua storia. • Valorizzare le relazioni: capacità di lavorare in gruppo, propositività, autonomia delle scelte. • Avvicinare i bambini alla biblioteca e al suo uso. • Far scoprire ai bambini il gusto di esplorare le librerie e le biblioteche come luoghi di fruizione culturale e come risorse per esplorare diversi mondi . • Insegnare a bambini e giovani, senza distinzioni in merito alle loro origini o al loro status, come confrontarsi con le differenze culturali e la diversità a livello sociale e nella loro vita privata. • Fornire loro le abilità, le conoscenze e gli atteggiamenti necessari ad acquisire questa competenza (comunicazione interculturale, risoluzione dei conflitti, modi di lavorare in una società multiculturale, analisi dei propri valori culturali, dei propri standard, delle proprie idee etc.). • Promuovere la tolleranza, il rispetto e la comprensione reciproca, l’apertura verso individui e gruppi provenienti da un contesto diverso quanto a cultura, etnia, nazione,religione etc. • Combattere razzismo, xenofobia, discriminazione, pregiudizi e stereotipi etc • Valorizzare i diversi patrimoni culturali, codici normativi e linguistici presenti in un gruppo. • Promuovere processi di integrazione centrati sul confronto critico, il rispetto, il riconoscimento reciproco • Contribuire alla costruzione di un sapere comune. ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  7. Finalità • Favorire l’avvicinamento affettivo ed emozionale del bambino al libro. • Rafforzare il ruolo della lettura quale strumento insostituibile per lo sviluppo e la diffusione della cultura. • Comunicare e diffondere, in un'età decisiva per lo sviluppo dei gusti e delle abitudini future, il piacere della lettura e insieme fornire agli insegnanti gli strumenti indispensabili per contribuire al raggiungimento di questo scopo. • Incrementare le biblioteche domestiche, come uno dei fattori predittivi del successo scolastico, anche in riferimento alle abitudini di lettura degli adulti del nucleo familiare. • Costituire una comunità che apprende tra ragazzi, genitori e insegnanti in cui condividere e scambiare buone letture e percorsi di lettura. • Realizzazione di continuità orizzontale, verticale e curricolare. • Far riscoprire agli adulti il piacere di leggere, valorizzare le buone pratiche dei lettori esperti e sensibilizzare tutti a investire per motivare i bambini ad acquisire il piacere di leggere, in quanto far crescere lettori è responsabilità di tutta la comunità adulta e non soltanto della scuola. • Favorire gli scambi di idee fra lettori di età e di culture diverse. • Costruire una strada per agevolare il dialogo interculturale partendo dal patrimonio, materiale e immateriale, del nostro territorio. • Utilizzare il patrimonio culturale del nostro territorio come ponte capace di connettere efficacemente culture diverse  • Usufruire del patrimonio culturale per costruire o ri-costruire il senso d’identità dei cittadini, sia quelli nativi, sia quelli provenienti da altre culture ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  8. I NOSTRI PROGETTI Conosciamoci in piazza … … e apriamoci al mondo Identità e integrazione Gioco Danza Musica Teatro Tradizione Museo Cucina ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  9. La manifestazione finale ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  10. La manifestazione finale ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  11. Scuola dell’infanzia“S.BARBARA” PROGETTO STORIOGRAFICO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  12. Scuola dell’infanzia“BAGNAIA” PROGETTO STORIOGRAFICO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  13. Scuola primaria“BAGNAIA” PROGETTO DANZA ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  14. Scuola dell’infanzia“ELLERA” PROGETTO STORICO TEATRALE ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  15. Scuola dell’infanzia“ELLERA” PROGETTO DANZA ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  16. Scuola primaria“ Ellera “ PROGETTO TEATRO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  17. Scuola primaria“ Ellera “ PROGETTO TEATRO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  18. Scuola primaria“ Ellera “ PROGETTO STORIOGRAFICO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  19. Scuola primaria“ Ellera “ PROGETTO DANZA ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  20. Scuola primaria“ Ellera “ PROGETTO MUSICA ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  21. SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “ BAGNAIA” PROGETTO STORIOGRAFICO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  22. Scuola primaria“ Ellera “ LABOTATORIO INTEGRATO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  23. Soggetti coinvolti • Docenti ed alunni dell’I.C. “Ellera”; • Docenti ed alunni di altre scuole eventualmente coinvolte; • Famiglie; • Esperti • Amministrazione Comunale di Viterbo; Consorzio Biblioteche; Musei presenti sul territorio; Facoltà di Beni Culturali dell’Università della Tuscia; Associazioni culturali di migranti. Il partenariato è la chiave di volta per affrontare sfide complesse come quella del processo di dialogo interculturale: problemi di natura multidimensionale richiedono politiche integrate, competenze diversificate e una progettualità condivisa che consenta di far convergere obiettivi, metodologie, strumenti di intervento e valutazione. Richiedono, quindi, che tutte le Agenzie formative, culturali, amministrative, economiche di una comunità stringano un “patto” e siano disponibili a collaborare per sostenere tutti i cittadini verso la conquista di una migliore disponibilità al dialogo tra culture diverse. La Scuola non è nuova a queste sfide, infatti, già nel 1974 la C.M. del 2 marzo, n. 73 sul “Dialogo interculturale e convivenza democratica: l’impegno progettuale della scuola”, ricordava che l’educazione interculturale “ha più a che vedere con lo sviluppo di competenze relazionali e di identità dialogiche (ovvero consapevoli della propria appartenenza culturale e nel contempo capaci di aprirsi e di “andare” verso le altre identità) che con l’insegnamento di determinate discipline/tematiche”. Sulla stessa linea è il documento del 2007 “La via italiana per la scuola interculturale e l’integrazione degli alunni stranieri” Con queste indicazioni si ribadisce la necessità di sviluppare quelle attitudini e quei comportamenti indispensabili in un mondo di crescente contatto e interazione tra pratiche culturali differenti. La Scuola, quindi, deve fare la sua parte, ma non può assolvere da sola questo difficile compito: c’è bisogno che tutta una Comunità, in tutte le sue componenti, si senta impegnata e coinvolta, pronta a collaborare per l’ elaborazione di un proprio piano operativo e proprie linee d’azione per formare cittadini che sappiano costruire “un noi aperto all’inclusione della diversità, aperto all’interpretazione polifonica e multiculturale delle culture” (Vito Lattanzi). Su questo terreno può prendere corpo un’idea condivisa e partecipata di patrimonio culturale, che possa diventare un patrimonio di tutti. ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  24. Monitoraggio e documentazione Periodicamente è previsto l’incontro tra i referenti di plesso per la progettazione iniziale, la verifica in itinere e la valutazione finale della validità del progetto, della sua attuazione e degli esiti conseguiti. Tutti i percorsi realizzati dovranno prevedere un momento di output che confluirà nelle iniziative di fine anno (maggio / giugno) , allestite a livello di quartiere o cittadino. Tale output costituirà esso stesso elemento di valutazione e pubblicizzazione del progetto. Gli incontri tra referenti, sostanziale strumento di continuità, saranno inoltre occasione per la condivisione di esperienze, idee, iniziative, piste di lavoro, risorse e quant’altro. ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  25. Risorse • Interne alla scuola • Docenti • Personale amministrativo • Personale ausiliario • Esterne alla scuola • Famiglie • Esperti per attività di animazione/formazione • Biblioteca provinciale • Librerie • Enti, associazioni … ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  26. Spese previste Materiale indicato nelle SCHEDE DI PROGETTO Compenso docenti ( per attività extracurricolari ) Compenso esperti ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  27. GIOCO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  28. DANZA ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  29. MUSICA ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  30. TRADIZIONE ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  31. TEATRO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  32. MUSEO ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

  33. CUCINA ISTITUTO COMPRENSIVO “ ELLERA ” A.S. 2013 / 2014

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