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La politica tributaria nel ddl stabilità 2014: alcuni elementi di analisi

La politica tributaria nel ddl stabilità 2014: alcuni elementi di analisi. Santoro, 5 novembre 2013 Università degli studi di Milano-Bicocca. Sommario. 1) Il contesto generale di finanza pubblica

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La politica tributaria nel ddl stabilità 2014: alcuni elementi di analisi

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Presentation Transcript


  1. La politica tributaria nel ddl stabilità 2014:alcuni elementi di analisi Santoro, 5 novembre 2013 Università degli studi di Milano-Bicocca

  2. Sommario • 1) Il contesto generale di finanza pubblica • 2) I provvedimenti con finalità di riduzione dei disincentivi fiscali e/o di aiuto alla crescita: • nuove detrazioni Irpef lavoro dipendente; • revisione rendimento nozionale ACE; • deduzione IRAP per nuovi lavoratori; • nuove detrazioni Irpef per riqualific. e ristrutturazioni. • 3) Nuovo regime perdite banche e altri anticipi di imposizione sulle società. • 4) Riordino della tassazione immobiliare. • 5) Le clausole di salvaguardia. • 6) E la “lotta all’evasione”?

  3. Il contesto generale di finanza pubblica/1 • Le entrate finali calano in % del Pil…

  4. Il contesto generale di finanza pubblica/2 • ma la riduzione era già nei tendenziali… ed è comunque condizionataal verificarsi dell’andamento previsto della spesa primaria, stante, in particolare, il vincolo sul debito.

  5. Il contesto generale di finanza pubblica/3 • Nei tendenziali questa riduzione è a sua volta dovuta ad un’ulteriore ricomposizione del mix tributario: • imposte indirette che aumentanoin quota di Pil: dall’attuale 15,1% al 15,5% del 2015; • imposte dirette e contributi che si riduconoin quota di Pil: dal 15% al 14,7% e dal 14% al 13,7%. Dalle persone alle cose? Sono stati valutati attentamente gli effetti di questa evoluzione del mix tributario in termini di impatti sulla crescita e sulla distribuzione? Su quali ipotesi di elasticità si basano i tendenziali?

  6. Detrazioni Irpef per lavoro dipendente • Detrazione Irpef per lavoro dipendente : la detrazione di riferimento per i redditi superiori alla no-tax area aumenta da 1338 a 1520 euro (gettito: -1,6/-1,7 mld) • Ratio: l’offerta di lavoro regolare può essere disincentivata, specialmente a redditi bassi, da elevati salti di aliquota marginale. Attualmente, sui primi 100 euro guadagnati fuori dalla no tax area, si paga effettivamente il 30%. • Con la revisione proposta, l’aliquota marginale aumenta meno rapidamente ai livelli bassi di reddito (all’uscita della no-tax area si passa dall’attuale 30% al 27,4%). • Effetto può essere aumentato ma non può essere strumento di riduzione sensibile dei carichi fiscali medi (anche a bassi livelli di reddito).

  7. Revisione ACE • L’aumento del rendimento nozionale del capitale investito per il calcolo dell’ACE: dall’attuale 3%, al 4% per il 2014, 4,5% per il 2015 e 4,75% per il 2016 (effetti: -0,7 mld dal 2015) • Ratio: ridurre il vantaggio fiscale dell’indebitamento, che è unanimemente considerato distorsivo. Difficile trovare una misura corretta del costo-opportunità del capitale investito. • Vista l’esperienza della DIT sarebbe importante capire: • chi la usa?. RT segnala che nel 2011, ACE è stata usata da: • 166 mila società di capitali; • 80 mila società di persone; • 47 mila imprenditori individuali dimensioni? specializzazione settoriale?; • come la usa? L’ACE ragiona “dal lato del passivo”, ma che uso ne viene fatto “dal lato dell’attivo”, cioè quali tipi di investimenti (e di crescita economica) vengono effettivamente incentivati?

  8. Deduzioni Irap per nuove assunzioni • Integrale defiscalizzazione ai fini IRAP del costo per il personale assunto a tempo indeterminato: (effetti: -0,2 mld dal 2016) • Ratio: ridurre il disincentivo fiscale delle assunzioni a tempo indeterminato. • Ma cosa sta diventando l’Irap? Originariamente era un’imposta: • sul valore aggiunto lordo; • pagata dalla generalità dei produttori di beni e servizi; • finalizzata ad aumentare la neutralità del sistema e a consentire la realizzazione del federalismo fiscale. • Oggi : • è un’imposta che grava sugli utili e gli interessi, essendo il costo del lavoro ormai quasi completamente defiscalizzato; • non dovrebbe essere dovuta in mancanza del requisito dell’autonoma organizzazione • continua ad essere un’imposta regionale in senso molto limitato. Ha senso andare avanti sulla strada del progressivo smantellamento del disegno originario?

  9. Detrazioni Irpef per interventi di efficienza energetica e ristrutturazioni edilizie • Aumento della detrazione Irpef per • interventi di efficienza energetica e ristrutturazione antisismica: dal 36% al 65% (50% nel 2015); • interventi di ristrutturazione edilizia: dal 36% al 50% (40% dal 1025). con effetto complessivo lordo di -0,7/-0,8 mld e netto che si riduce mediamente del 50% nel triennio grazie all’autocopertura. • Su cosa si basano queste previsioni di autocopertura? (elasticità superiore all’unità per gli interventi di efficienza energetica?) Più in generale, è stata fatta una valutazione degli effetti differenziali di questi provvedimenti?

  10. Deducibilità perdite e rettifiche crediti bancari e assicurativi • Nuovo regime prevede deducibilità in 5 anni sia ai fini Ires sia ai fini Irap (per perdite “certe”). Attualmente la deducibilità • è prevista ai fini Ires entro lo 0,3% del totale dei crediti; • non è prevista ai fini Irap. • Ratio: aiuto alle sofferenze bancarie (controciclico?). • Effetti netti : +2,2 nel 2014, -0,6 e – 1,7 nel 2015/16. Di fatto si tratta di un anticipo di tassazione: prociclico? • Altre norme che generano anticipi di imposta a carico delle imprese: sostitutive sulle plusvalenze latenti nei beni di impresa e nelle partecipazioni di controllo a seguito di operazioni straordinarie +0,5 nel 2014, +0,35 nel 2015-16, -0,3 dal 2017 in poi.

  11. La revisione della tassazione immobiliare/1 • Sistema previgente: IMU estesa+TARES. No Irpef per immobili non locati. No deducibilità da reddito d’impresa/da lavoro autonomo. • Nuovo sistema: TRISE+IMU residuale, doveTRISE=TASI+TARI. Irpef per 50% redditi di immobili non locati nello stesso Comune di residenza. Deducibilità del 20% da reddito d’impresa/da lav. autonomo. • Tralasciando TARI e TARES, il confronto diventa IMU estesa vs TASI+IMU residuale IMU residuale: no prime case non di lusso TASI: base imponibile rendita o superficie, aliquota 1 per mille, ≤ 2,5 per mille dal 2014

  12. La revisione della tassazione immobiliare/2 • Dal punto di vista del gettito: • aliquota 1 per mille TASI dovrebbe compensare IMU su prime case persa dai Comuni; • perdita maggiorazione TARES dovrebbe essere compensata per i comuni da incremento Fondo di solidarietà comunale; • è invece perdita netta per l’Erario (-1 mld in ciascun anno). • Reinclusione in Irpef degli immobili a disposizione compensa la deducibilità a favore delle imprese.

  13. La revisione della tassazione immobiliare/3 • Dal punto di vista dei contribuenti: • benefici per i proprietari di prime case; • peggioramenti per: • i proprietari di seconde case, in particolare se detenute nello stesso Comune di residenza; • le imprese, sebbene la deducibilità dovrebbe alleviare il peso dell’aggravio; • gli affittuari. • La base imponibile continua ad essere la rendita catastale, lontana dai valori di mercato (rinvio alla delega fiscale?).

  14. Le clausole di salvaguardia • Gennaio 2014: revisione detrazioni Irpef per oneri o progressiva riduzione quota oneri detraibili (18% 2013, 17% dal 2014). • Gennaio 2015: spendingreview o riduzioni di agevolazioni in grado di generare 3 mld nel 2015 e 7 nel 2016 • Plausibile punto di partenza: regimi di esenzione, esclusione e favore fiscale di cui all’allegato C-bis del dl 98/2011. Valore complessivo 161 mld… • … ma si tratta di un insieme eterogeneo che ha diverse finalità, ma dove le ingiustificate agevolazioni fiscali sono minoritarie e residuali.

  15. E la “lotta all’evasione”? • C’è una sola norma con finalità di contrasto all’evasione, ovvero il visto di conformità obbligatorio per la compensazione di crediti di importo superiore a 15mila euro per le IIDD. Si tratta di una disposizione che è stata molto efficace per l’Iva. • E’ un bene che si siano evitate norme-manifesto del tutto inutili. • Tuttavia, potrebbero esserci degli spazi per adeguamenti normativi per ridurre l’evasione (in particolare in ambito Iva) e per migliorare l’efficacia dell’A.F nell’utilizzo dell’ (enorme) patrimonio informativo ormai disponibile.

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