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WTO e Agricoltura

WTO e Agricoltura. Politica ed Economia Agroalimentare (Prof. Roberto Fanfani). A cura di: Dott. Davide Delle Monache. Nascita del WTO. 1995 (A Ginevra nasce il World Trade Organisation); il WTO raggruppa : GATT (General Agreement on Tariff & Trade);

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WTO e Agricoltura

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Presentation Transcript


  1. WTO e Agricoltura Politica ed Economia Agroalimentare (Prof. Roberto Fanfani) A cura di: Dott. Davide Delle Monache

  2. Nascita del WTO • 1995 (A Ginevra nasce il World Trade Organisation); • il WTOraggruppa: • GATT (General Agreement on Tariff & Trade); • GATS (General Agreement on Trade & Services); • TRIPS (Trade on Intellectual properties & rights.

  3. Cenni Storici • 2° dopoguerra nasce I.T.O. (International Trade Organisation) come terzo pilastro degli accordi di Bretton Woods (IMF & WB) • ITO fallisce per la mancata adesione di alcuni dei 50 paesi (solo statuto) • A Ginevra nasce il GATT: come uno strumento di contrattazione autonomo in vista di un organismo sovra-nazionale • Obiettivo: riduzione delle tariffe doganali • Decisioni: “consensuali” all’unanimità (utopicamente ad ogni paese un voto)

  4. Storia dei negoziati del GATT

  5. Storia….. • In Kennedy 1964: per la prima volta si affronta la questione delle barriere non tariffarie • Buoni risultati per i P.V.S. (paesi in via di sviluppo) per i quali non vengono applicati i principi di “reciprocità” e “non discriminazione” • Con Uruguay round: nasce il WTO, round negoziale inizia nell’1986 in Uruguay e finisce nel 1994 a Marrakech

  6. Storia…. • Agricoltura: prima dell’Uruguay round l’Agricoltura era fuori dalle regole (ad esempio sussidi all’export e limitazioni all’import); • Gli USA: vogliono mantenere la loro indipendenza sulla politica agricola, Agricoltural Adjustment Act (1933); • Nel 1960 nasce la PAC: protezionismo di sostegno agricolo europeo; • Egemonia USA/UE: Gli Usa più accusatori mentre la Ue più accusati

  7. Uruguay Round • Il più lungo e tormentato dei negoziati (1986-1994) • Aspro contenzioso tra USA e UE • Nasce il WTO con l’inclusione dell’Agricoltura precedentemente fuori dal Gatt • Viene istituito DSU (Dispute Settlement Body) meccanismo di risoluzione delle dispute

  8. Gatt e Wto: quale differenza? • Gatt: attraverso i negoziati, i paesi membri stipulavano delle regole fondamentali che prendevano forma nei “trattati”; • Trattati: contratti che vincolano i paesi nelle loro politiche commerciali; • WTO: è una organizzazione che regola il commercio di beni, servizi e proprietà intellettuali. Esso non opera solo in fase di trattazione (negoziati), ma ha una struttura permanente con degli organi di gestione e un meccanismo di risoluzione delle dispute

  9. Struttura del WTO CONFERENZA MINISTERIALE CONSIGLIO GENERALE ORGANO PER LA COMPOSIZIONE DELLE DISPUTE ORGANO PER IL MONITORAGGIO DELLE POLITICHE COMMERCIALI CONSIGLIO GATT CONSIGLIO TRIPS CONSIGLIO GATS • COMITATI: • Commercio e ambiente • Commercio e sviluppo • Accordi commerciali e regionali • Restrizioni derivanti da squilibri nella bilancia dei pagamenti • Bilancio, finanza e amministrazione • GRUPPI DI LAVORO • COMITATI: • Accesso al mercato • Agricoltura • Misure sanitarie e fitosanitarie • Barriere tecniche al commercio • Sussidi e misure compensative • Pratiche anti-dumping • Valutazione doganali • Licenze di importazione In particolare il comitato dell’Agricoltura si riunisce quattro volte all’anno

  10. Per Semplificare • Foro negoziale • Organo collegiale di elaborazione delle regole • Strumento di risoluzione delle controversie

  11. Meccanismo di risoluzione • Con il Gatt avevamo l’accordo all’unanimità, con la conseguenza del blocco nelle procedure in particolare se paesi “forti” ponevano il veto • Con il WTO abbiamo un processo strutturato: con procedure e scadenze ben definite. Le decisioni vengono adottate automaticamente seguendo le procedure stabilite mentre si può bloccare un processo ricorrendo all’unanimità. • Prima di rendere operativa la procedura ci sono delle contrattazioni preliminari tra i paesi interessati • Se non c’è accordo parte la procedure di soluzione: DBS (organo di risoluzione) nomina un un panel di esperti che esamina il caso, dopo diverse consultazioni e l’eventualmente appello, viene redatto un report dagli esperti che verrà implementato dal DBS. • Dopo la sentenza si applicano meccanismi di risarcimento per la parte lesa, o sanzioni commerciali.

  12. Principi • Principio di non discriminazione • Regola del trattamento nazionale • Divieto di restrizioni quantitative all’import • Divieto di dumping e sovvenzioni pubbliche • Sovvenzioni pubbliche

  13. Principio di “non discriminazione” • Sono proibiti trattamenti privilegiati • Clausola della nazione più favorita (primo articolo del Gatt): estendere a tutti paesi membri i vantaggi e i benefici accordati ad un singolo paese (con accordi bilaterali) • Eccezioni: • Aree di libero scambio o unioni doganali (ad esempio UE) • Agevolazioni per i PVS per i quali non viene applicata la reciprocità

  14. Regola del trattamento nazionale • Un prodotto importato deve essere trattato nella stessa maniera di un prodotto nazionale • Sono escluse tasse differenti a seconda del paese, stessa distribuzione, sicurezza. • Eccezioni: per i PVS e gli embarghi praticati dagli USA

  15. Divieto di restrizioni quantitative all’import • Eccezioni sulla sicurezza alimentare: bovini trattati con ormoni • Possibilità di restrizioni a condizione della fondatezza scientifica del danno (posizione USA) • Possibilità di restituzione nel caso di sia il sospetto o gli effetti siano ancora poco conosciuti: principio di precauzione (posizione UE)

  16. Divieto di dumping e sovvenzioni pubbliche • Dumping si vende a prezzi più bassi (addirittura sotto costo) all’estero • I PVS che usano il dumping dicono che essi non sono meno distorsivi che altre politiche protezionistiche (ad esempio sostegno interno)

  17. Sovvenzioni pubbliche • Sono considerate pratiche distorsive della concorrenza, ma vedremo come alcune sono premesse altre invece proibite

  18. Strumenti “leciti e illeciti” di Politica Commerciale • Tariffe: sono permesse ma condizionate ad una progressiva diminuzione • Quote: non permesse eccetto che per l’Agricoltura • Sovvenzioni all’export: non permesse eccetto che per l’Agricoltura

  19. Suddivisione delle Politiche • Verde (Green box): politiche fuori dalla sfera di competenza del WTO • Gialle (Yellow box): politiche applicabili e di competenza del WTO • Rosse (Red box): politiche proibite e di competenza del WTO

  20. GATS E TRIPS • GATS : legislazione che regola il commercio dei servizi internazionali • TRIPS: • Brevetti (almeno 20 anni); • Diritti d’autore; • Indicazioni geografiche tipiche (in sintonia con la normativa UE)

  21. ACCORDI RAGGIUNTI nell’Uruguay Round • Misure anti-dumping: specifica i casi i cui possibile reagire a pratiche di dumping • Dumping: export sotto costo (caso di concorrenza sleale) • Sussidi: • Proibiti: quelli all’export; • Contestabili: da verificare che ci sia un danno effettivo per un paese; • Non contestabili: ricerca industriale, sviluppo aree arretrate.

  22. AGRICOLTURA • Discussione monopolizzata dallo scontro USA/UE • Accordo in agricoltura (Aa) prevede la riduzione di: • sussidi all’export; • barriere all’accesso al mercato; • sostegno interno • Aa implementato in 6 anni (1995-2001) • “Clausola di pace”: no ritorsioni dal 1995-2004 • Trattamento speciale per i PVS

  23. POLITICHE AGRICOLE • Green Box (politiche esenti da riduzioni): • sostegno ai redditi; • Sostegno strutturale; • Ricerca • Yellow Box (politiche distorsive degli scambi): • Da ridurre progressivamente (“accoppiamento”) • Red Box (politiche proibite): vuota • Blue Box (politiche preservate dalla riduzione): • Integrazione di prezzo

  24. DISPUTE • “GUERRA DELLE BANANE”: UE pratica regime a tariffa ridotta per le import dai paesi ACP rispetto al Centro America, questo provoca ritorsioni degli USA • Divieto di importare bovini trattati con ormoni: disputa in corso • OGM: UE adotta il “principio di precauzione”

  25. Dall’Uruguay round al Doha Development Agenda Tra due round negoziali si riunisce ogni 2 anni circa la “Conferenza Ministeriale” (il più importante organo) • Singapore 1996; • Ginevra 1998; • Seattle 1999; • Doha 2001

  26. Singapore 1996 si fissano regole su: • Investimenti; • Appalti pubblici, concorrenza e trasparenza; • Standard di lavoro; • Programmazione e ratifica dei trattati

  27. Ginevra 1998 • Ancora l’avvio e l’organizzazione del nuovo soggetto WTO • Idea di un “Millenium round” sui temi ambientali e sociali • PVS lamentano la scarsa trasparenza e la difficoltà nel rappresentare i propri interessi • Nella dichiarazione ministeriale si affermò la necessità di dedicare maggiore attenzione ai problemi dei PVS

  28. Seattle 1999 • “Società civile”: per la prima volta fa la sua apparizione “fuori dal palazzo” • Il negoziato viene bloccato dai PVS che lamentano la loro subalternità • I PVS sottolineano i problemi dei TRIPS e della salute pubblica

  29. Doha 2001 • Dopo Seattle frenata della liberalizzazione • I vertici del WTO decisero di proporre le bozze di dichiarazione piuttosto che una sintesi delle proposte dei singoli paesi • L’11 settembre modificò lo scenario • Risultato positivo per i PVS accordo tra Trips e salute pubblica (accesso a farmaci tutelati da brevetti)

  30. Negoziato agricolo 2000-2003 • Tariffe • Tutela dei consumatori • Politiche distorsive della competitività • Politiche di sostegno interno

  31. Tariffe • Tutti d’accordo con una convergenza delle tariffe agricole a quelle manifatturiere • Alcuni prodotti più protetti (lattiero caseari) • Alcuni paesi con tariffe più alte (India, Bangaladesh, ma anche USA, UE e Giappone)

  32. Riduzione Tariffe (Approccio per formule) • Lineare (ridurre livello medio): • Riduzione % uniforme rispetto la dazio originale • Riduzione media aggregata con una soglia minima di riduzione per evitare la dispersione • Armonizzatrice (ridurre sia il livello che la dispersione): • Mix di provvedimenti • Formula Svizzera Z=AX/(A+X) dove: A=coefficiente negoziato, X=tariffa iniziale, Z=tariffa alla fine del periodo d’implementazione

  33. Tutela dei consumatori • “Principio di precauzione”: esempio OGM e tutela degli animali • Tutela delle indicazioni geografiche tipiche: problema dell’accesso ai mercati

  34. Politiche distorsive della competizione • Aiuti alimentari come forma di sostegno dei prezzi (più del 50% degli aiuti sono in forma bilaterale e coinvolgono gli USA) • Imprese statali esportatrici (Canada, New Zeland e Australia) Vs Monopoli di multinazionali • Vincoli all’export tassazione sull’export fa crescere i prezzi mondiali

  35. Politiche di sostegno interno • USA, UE e Giappone rappresentano il 90% del sostegno mondiale all’agricoltura • Mentre i PVS applicano un protezionismo doganale (più semplice e meno esoso) • L’Aa ha l’obiettivo di liberalizzare i mercati mondiali ponendo vincoli sul protezionismo doganale e lasciando intatta la politica di sostegno interno

  36. Il sistema di sostegno USA p Target price Call price Realese price Long rate q • Il sostegno per agricoltore e più alto negli USA ma il sostegno per ettaro è più alto in UE • C’è un prezzo target (obiettivo). Gli agricoltori stoccano le eccedenze ad un prezzo garantito e in contropartita ricevono un prestito

  37. Il sistema di sostegno USA • Se market price < long rate price allora l’agricoltore abbandona lo stock e non rimborsa il prestito • Se market price > release price l’agricoltore può scegliere se riprendere le eccedenze e venderle oppure lasciarle • Se market price > call price agricoltore è obbligato a vendere le eccedenze sul mercato e rimborsare il prestito • Se gli agricoltori riducono la produzione possono ricevere dei pagamenti compensativi: • Se market price < long rate ricevono la differenza tra il target price il market price; • Se market price < long rate ricevono la differenza tra il target price il long rate;

  38. Il sistema di sostegno UE • Esistono un prezzo di intervento e un prezzo di importazione • Se prezzo di mercato < prezzo d’intervento UE accumula le eccedenze come in USA • La PAC aveva un meccanismo di prelievo sull’import se il prezzo era inferiore al prezzo d’importazione • I prelievi erano variabili e in funzione del mercato e con questa tassazione si finanziano gli agricoltori • Nelle esportazioni si ricevevano delle compensazioni quando il prezzo era troppo basso

  39. Proposta di una “Development Box" Development Box: creare una “scatola” riservata ai PVS ed esente da obblighi di riduzione. Nella quale confluire misure di sostegno e protezionistiche che se pur distorsive sono giustificabili per perseguire obiettivi di sviluppo interno

  40. Attori e loro posizioni • USA • UE • CAIRNS • PVS • SOCIETA’ CIVILE

  41. USA • Con il Fair Act del 1996 c’è una posizione meno da leadership dominante (come nel Ur) ma più morbida verso una progressiva apertura dei mercati • Nel 2002 in seguito all’11 settembre c’è un ritorno al politiche di protezionismo (aiuto accoppiato)

  42. UE • Qualità dei prodotti alimentari e benessere animali • Protezione IGT (indicazione geografica tipica) • Paesi sviluppati debbano avere canali privilegiati con PVS • Everithing but arms: tariffe nulle sui prodotti provenienti dai 49 paesi più poveri • Revisione a medio termine della PAC (2003) è in controtendenza rispetto al Farm Bill Usa (sostegno disaccoppiato)

  43. CAIRNS • Sono i grandi esportatori agricoli guidati dall’Australia, con Canada e New Zeland: vogliono una totale liberalizzazione • Progressiva eliminazione della Blue e yellow Box • A Cancun perderanno peso per la nascita del G22

  44. PVS • Composizione eterogenea: • Piccoli/grandi • Esportatori/importatori • Molto poveri/non molto poveri • Tutti sono sotto il regime di trattamento speciale • Propongono la Development Box

  45. SOCIETA’ CIVILE • Contadini dei PSV vogliono essere parte attiva nel processo decisionale di politica agraria • ONG primato della politica sul mercato che in realtà non è affatto concorrenziale ma oligopolistico • Idee per lo sviluppo e visione del WTO: • Liberal-scambiste apertura dei mercati come il mezzo di sviluppo per i PVS e il WTO come mezzo di realizzazione • Sovranità alimentare contrari alla apertura dei mercati e il WTO assolutamente da eliminare • posizione intermedia “l’integrazione globale è la base del progresso economico” (A. Sen), e bisogna rimediare all’iniqua distribuzione dei benefici senza distruggere il sistema economico, il WTO istituzione utile che va riformata

  46. CANCUN (2003) • Arrivati a Cancun senza il rispetto di nessun impegno intermedio • Nasce il G22 coalizione di grandi PVS (Brasile, India..) compatta contro l’egemonia USA-UE ma eterogenea per proposte e strategie • Sovvenzioni interne scontro USA-UE contro G22 • IGT scontro UE e Svizzera contro USA, Australia

  47. Risultati: fallimento • Non si è arrivati a nessun accordo • Prodi: “hanno perso tutti!!!” • PVS o G22: hanno dimostrato la loro capacità di contrattazione da opporre agli accordi bilaterali, per riprendere i negoziati in una posizione di non subalternità: in precedenza i negoziati erano decisi dal duopolio USA/UE che prendevano accordi che poi estendevano agli altri paesi • USA: non hanno fatto nulla per evitare il fallimento (Bush administration ha una migliore visione per gli accordi bilaterali) • UE: dopo una riforma della PAC (meno difensiva) poteva essere leader del multilateralismo invece si è accodata agli USA

  48. Conseguenze • Vittime: WTO e multilateralismo • Inadeguatezza del metodo: stile negoziale è preoccupato dei grandi vertici ignorando le scadenze intermedie e rimandando le decisioni ai grandi incontri

  49. Il dopo Cancun: proposte • Cambiare le regole: molto difficile e molto utile; • Ridefinire le competenze: difficile e utile • Ridefinire gli attori: meno difficile ma funesto

  50. Proposta di ridefinire gli attori • Accordi per codici in una prospettiva plurilaterale: solo i paesi che intendono accettare • Accordi bilaterali o regionali • Le lamentele degli USA hanno fatto uscire dal G22 il Perù, la Colombia e il Salvador

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