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Che cosa sono gli atteggiamenti

Che cosa sono gli atteggiamenti. In Shakespeare, Amleto afferma “Bene per te non è così; poiché non c’è niente che è buono o cattivo , ma è il pensiero che lo rende tale ”. Non solo descrizioni, ma valutazioni. Definizione ingenua. Nel linguaggio quotidiano:

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Che cosa sono gli atteggiamenti

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Presentation Transcript


  1. Che cosa sono gli atteggiamenti

  2. In Shakespeare, Amleto afferma “Bene per te non è così; poichénon c’è niente che è buono o cattivo,maè il pensiero che lo rende tale”. Non solo descrizioni, ma valutazioni

  3. Definizione ingenua Nel linguaggio quotidiano: • Modo di porsi verso un “oggetto” • Essere favorevoli o contrari ad un “oggetto” • Pensieri e sentimenti nei confronti di una certa questione

  4. Definizione ingenua In generale: • Qualunque atto (pensiero o comportamento) capace di esprimere favore o sfavore; • Prodotto da diversi fattori interni e/o esterni • Causa di pensieri e comportamenti

  5. Interesse quotidiano per gli atteggiamenti • Conoscere se le persone sono favorevoli o sfavorevoli ad un “oggetto”; • Capire per quale motivo e per quale scopo • Scoprire i fattori • interni: processi psicologico-cognitivi individuali • esterni: aspetti culturali e sociali • Comprendere se gli atteggiamenti producono comportamenti

  6. Interesse scientifico per gli atteggiamenti • L’interesse scientifico per gli atteggiamenti è centrale nella psicologia in particolare sociale sin dalle sue origini: • Allport (1935): • “l’atteggiamento è il concetto più distintivo e indispensabile della Psicologia sociale”; • “gli atteggiamenti determinano ciò che ciascun individuo vede e sente … pensa e … vuole fare”.

  7. Interesse scientifico per gli atteggiamenti • Agli inizi del ‘900 il concetto di atteggiamento fu determinante per fornire una collocazione autonoma alla psicologia sociale: • ponte tra processi psicologici dell’individuo e determinanti culturali e ambientali del comportamento sociale

  8. Definizioni teoriche • Thomas e Znaniecky (1918) • Atteggiamenti = processi e stati mentali individuali che determinanorisposte potenziali o di azione(es. la fame porta alla ricerca di cibo) verso un valore • Valori sociali = ogni oggetto che ha un significato condiviso da un gruppo sociale, in connessione con determinate azioni dell’individuo (es. il denaro)

  9. Definizioni teoriche • Thomas e Znaniecky (1918): definizione che distingue due ambiti: • Sociale: stimoli, oggetti verso cui porre interesse e sviluppare atteggiamenti; • Individuale: processi cognitivi e emotivi attraverso cui sono elaborati gli atteggiamenti Atteggiamenti = controparti individuali di valori sociali

  10. Definizioni teoriche Thomas e Znaniecky (1918) • Aspetti positivi • Definizione innovativa per l’epoca • Critiche: • Definizione aspecifica e forte(stato motivazionale causa comportamento) • Atteggiamenti considerati prevalentemente come processi individuali

  11. Definizioni teoriche • Allport (1935) analizza diverse definizioni di atteggiamento per individuare accordo tra esse e compiere una sintesi: • Atteggiamento: stato di prontezza mentale e neurologica, organizzato attraverso l’esperienza, che esercita un’influenza direttiva o dinamica sulla risposta dell’individuo nei confronti di ogni oggetto o situazione con cui si relaziona

  12. Definizioni teoriche • Allport (1935): • Aspetti innovativi: • Atteggiamento come stato non direttamente osservabile, ma inferibile sulla base della risposta: variabile interveniente fra stimolo e risposta

  13. COSTRUTTO: concetto astratto postulato da una teoria che non è direttamente osservabile, ma deve essere inferito (es., ansia, autostima). • OPERAZIONALIZZAZIONE consiste nel trasformare dei concetti teorici in variabili, cioè in entità rilevabili e misurabili. STAI, BFQ, Zuckerman

  14. Allport (1935): • Critiche: • Definizione generica • L’aspetto valutativo passa in secondo piano

  15. Atteggiamenti e opinioni • 1) Livello di manifestazione della risposta • Opinioni = risposte verbali • Atteggiamenti = risposte implicite 2) Atteggiamento  dimensione affettiva (mi piace/non mi piace. Opinioni  Basata su credenze di tipo cognitivo (giusto/non giusto) 3) Atteggiamento = Orientamento permanente a rispondere in modo favorevole o sfavorevole ad una classe di stimoli Opinione = risposta specifica ad un problema particolare di interesse sociale

  16. Atteggiamenti, preferenze e cognizioni • Zajonc: dimensione affettiva che accompagna sempre il pensiero • Lazarus: Elementi cognitivi fondamentali

  17. La struttura degli atteggiamenti • Oggi è condiviso il fatto che gli atteggiamenti sono costrutti basati su più di una componente

  18. Definizione teorica Gli atteggiamenti vengono definiti come “tendenze a valutare un’entità con un certo grado di favore o sfavore, espresse di solito attraverso risposte cognitive, affettive o comportamentali” Eagly & Chaiken, 1993 • Tendenza= una predisposizione a rispondere • Valutazione = un giudizio sfavorevole o favorevole • Entità = persone, oggetti, idee, problemi, etc

  19. Struttura degli atteggiamenti • Modello tripartito (Rosenberg & Hovland, 1960) • Componente cognitiva: legame tra oggetto e attributi (Credenze) • Componente affettiva: reazioni emotive suscitate dall’oggetto (Emozioni) • Componente comportamentale: condotte, esperienze e intenzioni comportamentali verso l’oggetto • Aspetto valutativo (positivo o negativo) nelle tre componenti

  20. ALCUNI ESEMPI • le arance fanno bene • non mi piacciono i libri gialli • adoro guardare le partite

  21. LE 3 COMPONENTI DEGLI ATTEGGIAMENTI • Cognitiva (le arance contengono vitamine) • Affettiva (i libri gialli mi annoiano) • Comportamentale (vado spesso allo stadio)

  22. Modello tripartito • Risposte cognitive: dichiarazioni verbali di credenze (es: fumare meno di 10 sigarette al giorno non fa male, il fumo passivo è il più dannoso). • Risposte affettive: esprimono emozioni, sentimenti, stati d'animo (es: se l'oggetto è il fumo: piacevole, rilassante, irritante) • Risposte comportamentali: tendenze all'azione e dichiarazioni verbali di queste: intenzioni comportamentali(es: accendere una sigaretta, buttarla o dichiarare intenzioni come “Questa è l’ultima sigaretta e poi smetto”)

  23. LE 3 COMPONENTI DEGLI ATTEGGIAMENTI emozioni conoscenze comportamenti

  24. LE 3 COMPONENTI DEGLI ATTEGGIAMENTI conoscenze emozioni atteggiamento comportamenti

  25. LE 3 COMPONENTI DEGLI ATTEGGIAMENTI L’atteggiamento puòessere influenzato anche da una sola delle tre componenti: Es. Atteggiamento positivo verso un candidato politico SOLO sulla base di informazioni circa il suo programma politico (conoscenze), anche se mai visto in TV (emozioni), o parlato con lui (comportamento)

  26. LE 3 COMPONENTI DEGLI ATTEGGIAMENTI Le valutazioni delle tre componenti possono non essere coerenti tra loro: Es. Valutazione negativa verso il programma politico un candidato (conoscenze), simpatia se visto in TV (emozioni), non voto a suo favore (comportamento)

  27. LE 3 COMPONENTI DEGLI ATTEGGIAMENTI • Se l’atteggiamento si è formato sulla base di una componente (es. emotiva), la valutazione dell’oggetto è attivata da essa (es. tecniche pubblicitarie) • Ricerche di Abelson (1982) e Trentin (1996) sui politici (aggettivi, emozioni, giudizi): emozioni come migliori predittori delle valutazioni sui politici, specie in contesti politici destrutturati (crisi economiche, ecc.)

  28. LE 3 COMPONENTI DEGLI ATTEGGIAMENTI • L’atteggiamento è tanto più forte, radicato, quanto più le valutazioni assegnate alle tre componenti sono coerenti tra loro • Aumenta l’accessibilitàdegli elementi dell’oggetto • Risposte valutative automatiche

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