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SANITA’ PUBBLICA

SANITA’ PUBBLICA.

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SANITA’ PUBBLICA

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Presentation Transcript


  1. SANITA’ PUBBLICA La Sanità Pubblica è un concetto sociale e politico mirato al miglioramento della salute, al prolungamento della vita ed al miglioramento della qualità della vita di tutte le popolazioni attraverso la promozione della salute, la prevenzione delle malattie ed altre forme di intervento sanitario

  2. LE TAPPE DELLA PROGETTAZIONE Analisi della situazione Analisi del problema Valutazione Piano operativo Definizione obiettivo

  3. Cos’è secondo voi un PROBLEMA in Sanità Pubblica? PROBLEMA BISOGNO

  4. Cos’è un problema? • Un problema si definisce come tale quando: • una caratteristica (evento o condizione) • accade con una frequenza o con delle modalità insolite • se paragonate a quanto ci si aspetta (cioè alla frequenza o alle modalità con cui si presenta in una situazione di riferimento)

  5. Bisogno L’individuo che presenta una alterazione della condizione di salute come differenza tra un atteso e un osservato esprime un bisogno sanitario, percepito o non percepito.

  6. BISOGNO SANITARIO Una carenza sanitaria determinata scientificamente (con mezzi biologici, epidemiologici, ecc.) che richiede misure preventive e curative e, in ultima analisi, misure di controllo o di rimozione. OMS, 1980

  7. 2 AREA DEL MALCONTENTO BISOGNO DOMANDA ESPRESSA ! 3 1 AREA DI SOTTOUTILIZZO OFFERTA AREA DELLO SPRECO SERVIZI Dove collochereste i seguenti casi? 1) Le donne extracomunitarie non accedono ai servizi per la sorveglianza delle gravidanze messi a loro disposizione 2) Il ripetersi di incidenti stradali all’uscita di una scuola produce la protesta dei genitori per l’assenza di misure di prevenzione

  8. Bisogno • LATENTI: non percepiti come bisogni dall’individuo o dalla comunità nel suo insieme o talora dagli operatori della salute • PERCEPITI: consapevolezza, nell’individuo o nella comunità della presenza di un bisogno • ESPRESSI: il bisogno si traduce in domanda alle strutture deputate a risolverlo. La DOMANDA PUO’ ESSERE POTENZIALE, cioè LETTA dagli OPERATORI, ma NON ANCORA ESPRESSA dalla COMUNITA’

  9. SCELTA DEGLI STRUMENTI • Dipende da: • Natura del bisogno • Tempo disponibile • Risorse disponibili

  10. Strumenti INDAGINE EPIDEMIOLOGICA e DOCUMENTALE INTERROGAZIONE DEI SINGOLI (Key informants o campione popolazione) TECNICHE DI INTERROGAZIONE DEI GRUPPIRapid Assessment Procedures (RAP) Focus Group Tecnica Delphi Nominal Group Tecnique (Delbecq)

  11. PROBLEMA Scarto tra atteso osservato SPIEGABILE CON IL CONTRIBUTO DI…. Causa A Causa B Causa C Cause non note AGGREDIBILI CON SOLUZIONI PERTINENTI Tecnologie da rinnovare Modificazioni organizzative Ricerca Formazione FATTIBILI RISPETTO A RISORSE E VINCOLI

  12. ELEMENTI COSTITUTIVI DELL’ANALISI DEI PROBLEMI DI SALUTE Eventi che si inscrivono nella storia naturale Oggetti… la cui espressione varia nel tempo, nello spazio geografico, sociale… Fonti, indicatori, metodi che si misurano… risolvibili… Prove di efficacia attraverso un processo di intervento Progettazione

  13. Come individuare l’atteso • L’atteso è un elemento di confronto che può derivare da: • Dati letteratura (linee guida, raccomandazioni, esperti) • Normativa • Dati relativi ad esperienze regionali o nazionali • Dati relativi alla modificazione temporale di un fenomeno • Dati relativi alla variazione di un fenomeno nello spazio sociali (classi sociali alte vs classi sociali basse)

  14. UN ESEMPIO: Casi Attesi e Osservati di TBC (USA 1980-1992) (Cantwell 1992)

  15. osservato Causa A Causa B Causa C Causa D ? . Problema/bisogno di salute atteso Spiegabile con il contributo Aggredibile con soluzioni efficaci D B C A No … e applicabili alla realtà in esame ? OK OK

  16. Discutere le possibili soluzioni • La necessità di discutere efficacia • teorica (efficacy) - la capacità, dimostrata dall’intervento in condizioni ottimali, di produrre gli effetti desiderati • pratica (effectiveness) - la capacità dell’intervento di produrre, nella realtà in esame, gli effetti desiderati … • … per prevedere occorre conoscere

  17. SCELTA DI PRIORITA’ DA DECISIONE ARBITRARIA… DA GIUDIZI IMPLICITI… …A PROCEDURAFORMALE …A STRUTTURAZIONE DEL GIUDIZIO

  18. Criteri utili per scegliere priorità • IMPORTANZA del problema • FREQUENZA DEL PROBLEMA • Quanto il problema è diffuso • GRAVITA’ DEL PROBLEMA • Mortalità • Morbosità • Disabilità • Costi • Urgenza • Impatto sociale • RELAZIONE CAUSALE • EFFICACIA della soluzione • FATTIBILITA’ dell’intervento

  19. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Griglia di analisi dicotomica SCORE Relazione con i FdR. Importanza Fattibilita’ Efficacia teorica + + - + - + - + + + - - + Problema - - + + + - - + - - + - + - - + -

  20. Metodo di Hanlon Dimensione del Problema Gravità del Problema Efficacia della Soluzione Da 0 a 10 Da 0 a 10 Da 0.5 a 1.5 Fattibilità dell’intervento Da 0 a 1 (A+B)*C*D Hanlon JJ, Pickett GE. Public Health Administration and Prectice, ed 9St.Louis, Missouri: C.V. Mosby College Company, 1990.

  21. Stima dell’ampiezza del problema- dimensione del problema (A)- N° di sogg. Interessati per 100.000 unità di pop. Punteggio > 50.000 da 5000 a 49.999 da 500 a 4.999 da 50 a 499 da 0.5 a 4.9 10 8 6 4 0

  22. GRAVITA’ del problema (B) • Mortalità • morbosità • inabilità • ….. Costi sociali • Indicatori (stime) oggettivi e soggettivi • Pesare ogni indicatore prescelto su una scala da 0 a 10 • Media

  23. Difficile Facile Efficacia della soluzione (C) Le risorse… la tecnologia… possono fare qualcosa per risolvere il problema? • Scala graduata tra 0.5 - 1.5

  24. Fattibilita’ Si=1 - No= 0 • Pertinenza (in relaz. alla mission) • Economica (fattibilità economica) • Accettabilità (per la comunità target) • Risorse (disponibilità) • Legalità Tot P*E*A*R*L = D

  25. OBIETTIVO Punto in cui è diretta una determinata azione Meta che ci si prefigge di raggiungere Risultato atteso

  26. REQUISITI di un OBIETTIVO un obiettivo deve essere: • Chiaro • Pertinente • Misurabile • Realistico

  27. Criteri ai quali deve rispondere un “buon“ obiettivo • Specifico • Misurabile • Accettabile • Realistico • Temporizzato ….Precisione Realizzabilità …

  28. ELEMENTI COSTITUTIVI DELL’OBIETTIVO • ATTO verbo che definisce l’azione • CONTENUTO oggetto dell’azione • CONDIZIONE modalità di azione (come, dove, quando) • CRITERIO livello accettabile di performance

  29. Ridurre ATTO la quota di prelievi inadeguati all'interno del programma di screening per i tumori della cervice uterina CONTENUTO dal 5.5% al 3.2% CRITERIO migliorando la qualità tecnica del prelievo CONDIZIONE Esempio 1

  30. Ridurre ATTO le infezioni delle vie urinarie nei pazienti ricoverati portatori di catetere CONTENUTO dal 20% al 10% CRITERIO mediante l’utilizzo di sistemi a circuito chiuso CONDIZIONE Esempio 2

  31. Ridurre ATTO la prevalenza di infezioni delle ferite chirurgiche nei pazienti ricoverati in reparti di chirurgia CONTENUTO dal 20% al 10% CRITERIO mediante la formazione del personale al corretto uso dei chemioterapici CONDIZIONE Esempio 3

  32. Lavoro di Gruppo Il 40% dei pazienti del reparto XX presenta piaghe da decubito non presenti all’ammissione. E’ un problema? Media regionale della presenza di piaghe da decubito nei degenti: 10%

  33. FRAZIONE CAUSALE osservato atteso Eccesso di piaghe da decubito nel reparto XX POSSIBILI CAUSE Soluzioni Efficacia Teorica Teorica Teorica Pratica Pratica Pratica

  34. Fattori legati al PAZIENTE Cause TECNICHE Cause ORGANIZZATIVE • Età avanzata • Disidratazione • Allettamento • Mancanza di: • materassi antidecubito • telini Carenza di personale Scarsa preparazione del personale 0 % 20% 0% 80% FRAZIONE CAUSALE osservato atteso Eccesso di piaghe da decubito nel reparto XX POSSIBILI CAUSE Acquisizione strumenti adeguati Assunzione nuovo personale Corso di formazione Soluzioni Problema medico Efficacia Teorica 100% 100% Pratica 80 % 70 %

  35. Eccesso di piaghe da decubito nel reparto XX osservato atteso Presenza piaghe da decubito nel reparto XXOsservato Media regionale presenza piaghe nei degentiAtteso Eccesso di piaghe da decubito nel reparto XXO-A 40% 10% 30% Frazione causale Efficacia teorica Efficacia pratica Quota del problema risolta Cause tecniche Carenze formative del personale 20% 100% 80% 0.3x0.2x0.8=0.48  5% 80% 100% 70% 0.3x0.8x0.7=0.168  17% Osservato 18% Scarto finale 8% Quota risolvibile 22% Scarto iniziale 30%

  36. Lavoro di Gruppo Costruire obiettivi … … scrivete un obiettivo in risposta al problema precedente

  37. LE TAPPE DELLA PROGETTAZIONE Analisi della situazione Analisi del problema Valutazione Piano operativo Definizione obiettivo

  38. Come valutare? definendo…. atteso Che cosa mi aspetto di ottenere? Quali elementi osservabili descrivono il mio atteso? criterio Come posso misurare questi elementi? indicatore A che livello mi dichiaro soddisfatto? Standard operativo

  39. Criterio dal greco kriterion (da krino - io distinguo) norma, fondamento per giudicare, distinguere, valutare Standard voc. Inglese (insegna, e poi livello, qualità, dall’antico francese estendart - stendardo) modello, esempio, punto di riferimento prestabilito indicatore dal tardo latino indicatore che da’ l’indicazione o la misura di qualcosa Elemento, caratteristica valutabile di un oggetto che permette di effettuare distinzioni, formulare giudizi Livello da raggiungere per discriminare tra giudizio positivo e negativo Misura riproducibile del criterio nella situazione analizzata, informazione che lo rende osservabile

  40. VALUTAZIONE condizione essenziale per il miglioramento del proprio operato • VALUTAZIONE DI PROCESSO • VALUTAZIONE DI ESITO • VALUTAZIONE DI IMPATTO

  41. VALUTAZIONE DI PROCESSO: alcuni esempi CRITERIO: adesione dei medici di base al programma INDICATORE: numero di MMG che aderiscono al programma/numero di MMG presenti sul territorio coinvolto nel progetto STANDARD: 85%

  42. VALUTAZIONE DI PROCESSO: alcuni esempi CRITERIO: rispondenza dei pazienti al questionario INDICATORE: numero di pazienti che rispondono al questionario/pazienti intervistati STANDARD: 80%

  43. VALUTAZIONE DI RISULTATO: ALCUNI ESEMPI CRITERIO: modificazione delle abitudini alimentari nei soggetti in studio INDICATORE: numero di pazienti che non hanno comportamenti alimentari errati/pazienti sottoposti all’intervento STANDARD: 90%

  44. VALUTAZIONE DI RISULTATO: ALCUNI ESEMPI CRITERIO: modificazione dei livelli di colesterolo sierico nei soggetti in studio INDICATORE: numero di pazienti che hanno valori di colesterolo sierico nella norma/pazienti sottoposti all’intervento STANDARD: da letteratura

  45. VALUTAZIONE DI IMPATTO: alcuni esempio CRITERIO: modificazione del comportamento alimentare nella popolazione piemontese 34-67 anni INDICATORE: numero di residenti in Piemonte di età 34-67 anni che non ha comportamenti alimentari errati/ residenti in Piemonte di età 34-67 anni STANDARD: 60%

  46. VALUTAZIONE DI IMPATTO: alcuni esempi CRITERIO: riduzione relativa dell’incidenza di malattie cardiovascolari nella regione Piemonte a 10 anni INDICATORE: (incidenza di MCV prima dell’intervento - incidenza di MCV a 10 anni dall’intervento)/ incidenza di MCV prima dell’intervento STANDARD: 10%

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