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“ Miglioramento degli apprendimenti di base ” competenze e curricula verticali

“ Miglioramento degli apprendimenti di base ” competenze e curricula verticali. Parliamo di…itinerari degli apprendimenti Asse dei linguaggi Prof.ssa Emilia Ricci I.C. “Gentile” Foligno. “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione”.

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“ Miglioramento degli apprendimenti di base ” competenze e curricula verticali

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Presentation Transcript


  1. “Miglioramento degli apprendimenti di base”competenze e curricula verticali Parliamo di…itinerari degli apprendimenti Asse dei linguaggi Prof.ssa Emilia Ricci I.C. “Gentile” Foligno

  2. “Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanziae del primo ciclo di istruzione” Settembre 2012

  3. LE NOVITA’ • Le Indicazioni nazionali fissano gli obiettivi generali ,gli obiettivi di apprendimento e i relativi traguardi per lo sviluppo delle competenze. • Il Profilo dello studente al termine del 1°ciclo. • Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte verso cui tendere le competenze chiave per l’apprendimento permanente.

  4. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE Dalle indicazioni al curricolo. • Le Indicazioni costituiscono il quadro di riferimento per la progettazione curricolare affidata alle scuole. Sono un testo aperto, che la comunità professionale è chiamata ad assumere e a contestualizzare, elaborando specifiche scelte relative a contenuti, metodi, organizzazione e valutazione coerenti con i traguardi formativi previsti dal documento nazionale. Continuità ed unitarietà del curricolo • L’itinerario scolastico dai tre ai quattordici anni, che si organizza oggi nella forma dell’istituto comprensivo, richiede di progettare un curricolo verticale attento alla continuità del percorso educativo e al raccordo con la scuola secondaria di secondo grado. • Nella pratica didattica i docenti dovranno tendere verso il superamento dei confini disciplinari e avere come riferimento ultimo la promozione di competenze che necessitano dell’apporto simultaneo di più saperi disciplinari(multi/inter/pluri/transdisciplinarietà).

  5. Traguardi per lo sviluppo delle competenze • Nella scuola del primo ciclo i traguardicostituiscono criteri per la valutazione delle competenze attese e, nella loro scansione temporale, risultano prescrittivi, a tutela dell’unità del sistema nazionale e della qualità del servizio per ciascun alunno. Obiettivi di apprendimento • Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della scuola secondaria di primo grado. Sono obiettivi ritenutistrategicial fine di raggiungere i traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni.

  6. Valutazione • Agli insegnanti competono la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione, nonché la scelta dei relativi strumenti… • Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi di apprendimento e i traguardi di competenza… • Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo. Certificazione delle competenze • Solo a seguito di una regolare osservazione, documentazione e valutazione delle competenze è possibile la loro certificazione, al termine della scuola primaria e della scuola secondaria, attraverso i modelli che verranno adottati a livello nazionale. Le certificazioni nel primo ciclo descrivono e attestano la padronanza delle competenze progressivamente acquisite, sostenendo e orientando gli studenti verso la scuola del secondo ciclo.

  7. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE LA COMUNITA’ PROFESSIONALE Il Curricolo espressione della libertà di insegnamento e della autonomia scolastica: • Ogni scuola, intesa come comunità professionale, valorizzando la libertà, l’iniziativa e la collaborazione di tutti i suoi operatori, si impegna a costruire un progetto di scuola partendo dalle Indicazioni nazionali. • La scuola autonoma è chiamata a definire le proprie scelte curricolari, progettate e realizzate dalla comunità professionale che è coinvolta nelle scelte e in una comune responsabilità. • Questi processi richiedono attività di studio, di formazione e di ricerca da parte di tutti gli operatori scolastici ed in primo luogo da parte dei docenti. • L’elaborazione e la realizzazione del curricolo sono in tal modo un processo dinamico e aperto e rappresentano per la comunità scolastica un’occasione di partecipazione e di apprendimento continuo. • Solo nella scuola intesa come comunità professionale ed educativa i discorsi sulla centralità della persona trovano il loro pieno significato. • Gli obiettivi di apprendimento sono definiti in relazione al terzo e al quinto anno della scuola primaria e al terzo anno della scuola secondaria di primo grado.

  8. Il Profilo dello studente al termine del 1°ciclo • Lo studente al termine del primo ciclo (…)è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità. • Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. • Utilizza in modo sicuro le tecnologie della comunicazione con le quali riesce a ricercare e analizzare dati ed informazioni e ad interagire con soggetti diversi

  9. Le tematiche di rilievo • La molteplicità di culture e di lingue nell’individuazione dell’interculturacome modello di riconoscimento reciproco e dell’identità. • L’attenzione alla diffusione delle tecnologie di informazione e comunicazione.

  10. La diffusione delle tecnologie di informazione e comunicazione è una grande opportunità e rappresenta una frontiera decisiva per la scuola. Si tratta di una rivoluzione epocale, non riconducibile a un semplice aumento dei mezzi implicati nell’apprendimento. La scuola non ha più il monopolio delle informazioni e dei modi di apprendere”.

  11. L’Italia recepisce come obiettivo generale del processo formativo del sistema pubblico di istruzione il conseguimento delle seguenti competenze chiave per l’apprendimento permanentedefinite dal Parlamento europeo e dal Consiglio con Raccomandazione del 18 dicembre 2006. • Comunicazione nella madrelingua • Comunicazione nelle lingue straniere • Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia • Competenza digitale • Imparare a imparare • Competenze sociali e civiche • Spirito di iniziativa ed imprenditorialità • Consapevolezza ed espressione culturale (D.M. 22/08/07 p.10)

  12. COMPETENZA • La competenza è l’integrazione delle conoscenze e delle abilità apprese e la loro mobilitazione per risolvere i problemi che si presentano al soggetto nelle situazioni complesse • La competenza comporta la mobilitazione e il coordinamento di una serie di risorse di varia natura ( cognitiva, affettiva, sociale); competenti si è ( Damiano ,2004) • Le competenze si acquisiscono: il loro sviluppo dipende in gran parte dalla progettazione di un ambiente di apprendimento appropriato

  13. Le indagini internazionali L’indagine PISA ( Programme for International Student Assessment) condotta dall’OCSE non si propone di sondare se e quanto gli studenti acquisiscano i contenuti previsti nei programmi di insegnamento, bensì in quale misura sono preparati ad affrontare le sfide della società della conoscenza…l’attitudine dei giovani ad utilizzare i loro saperi e saper far fronte alle sfide della vita reale… anche grazie una comprensione approfondita dei concetti fondamentali.” ( OCSE, 2004)

  14. Assi culturali I giovani possono acquisire le competenze chiave attraverso le conoscenze ed abilità riferite a competenze di base che sono ricondotte a quattro assi culturali: 1. Asse dei linguaggi, 2. Asse matematico, 3. Asse scientifico tecnologico, 4. Asse storico- sociale

  15. COMPETENZE AREA LINGUISTICO-ARTISTICO - ESPRESSIVA“Comprendere”

  16. Competenze e obiettivi di apprendimento • Le competenze hanno carattere molare, gli obiettivi molecolare • Gli obiettivi rappresentano l’elenco dettagliato e strutturato di quello che ci si aspetta che lo studente abbia imparato al termine del processo formativo • Nella formulazione di ogni singolo obiettivo si deve chiaramente esplicitare che cosa lo studente deve sapere ( conoscenze) o saper fare( abilità) relativamente ai corrispondenti argomenti di apprendimento e ai traguardi di sviluppo delle competenze • La individuazione degli obiettivi è la base per la strutturazione di un’unità di apprendimento e la relativa prova di verifica

  17. Competenze: • Italiano • Comprende le narrazioni la lettura di storie • Comprende testi diversi e individua il senso globale e / o le informazioni principali • Interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative • Legge, comprende e interpreta testi scritti di vario tipo • Lingua2 • Riconosce diverse sonorità linguistiche • Comprende messaggi di uso frequente • Comprende punti essenziali su argomenti noti • Comprende e ricerca informazioni personali, quotidiane, sociali (professionali) • Musica • Scopre il paesaggio sonoro • Esplora eventi sonori • Comprende eventi ed opere e li contestualizza • Fruisce in modo consapevole del patrimonio artistico • Arte e immagine • Esplora e fa esperienza di materiali • Legge il linguaggio visuale • Comprende immagini contestualizzandole • Fruisce in modo consapevole del patrimonio artistico

  18. Obiettivi: • Riconosce l'intenzione comunicativa dell'autore del testo • Inferisce il significato di parole nuove • Seleziona le informazioni più significative in base all'utilizzo che deve farne e in alcuni tipologie di testo e le confronta • Organizza in modo sintetico i concetti estrapolati • Contestualizza il testo/ brano/opera ( periodo storico) • Individua la natura del testo-brano • Individua la struttura del testo • Individua l'argomento • Individua lo scopo • Legge in modo corretto • Legge in modo espressivo • Scopre il piacere della lettura • Legge l'immagine • Ascolta in modo attivo( interagisce con il testo) • Esegue attività di anticipazioni e di aspettative legato al titolo e alle immagine correlate, ai paragrafi e al layout del testo • Riconoscere emozioni esperienze vissute e provate al momento

  19. Attività Attività di esercitazione: • livello infanzia: fiabe favole storie brevi e semplici • primaria: testi narrativi (miti leggende, fiabe favole, fantastici e realistici) descrittivi, testi poetici, testi informativi e regolativi,testi di cronaca giornalistica • secondaria di primo e secondo grado: testi regolativi proposti in situazioni pratiche ( ricette, bugiardini dei medicinali, istruzioni per l'installazione di un gioco),analisi del testo sia narrativo che poetico, il testo espositivo e argomentativo nel modello assertivo e confutativo, articoli di giornale e editoriale Attività di realizzazione della competenza • il mondo a scuola • progetto giornale • espletamento di un gioco ( necessità di comprendere le istruzioni) • manipolazione di testi in gruppi di lavoro • compiti elettivi per realizzare ipertesti • esperienze di scrittura creativa ( cooperative learning) • ricostruzione del testo • sonorizzazione di storie • drammatizzazione ( lettura a più voci)

  20. Situazioni didattiche per lo sviluppo della competenza • Costruire situazioni- problema:perché deve essere risolta, mettersi nei panni di chi si pone il problema,presentare soluzioni in forma relativamente aperta, basarsi su documenti autentici, far riferimento a conoscenze e schemi da mobilitare non conosciuti in partenza che l’allievo deve ritrovare o conosciuti in modo segmentato che vanno articolate fra loro,utilizzare un linguaggio diretto,declinare la situazione in differenti sequenze, con frasi [Roegiers, 2004]( problem solving, scoperta guidata, cooperative learning)

  21. COMPITO AUTENTICO Leggere (ascoltare) comprendere e interpretare testi di vari tipo (competenza) Progetto lettura: incontro con l'autore Compito di prestazione: -intervista all'autore -articolo per il giornalino scolastico “La voce del corridoio” -sviluppo delle tematiche correlate e presentazione alla classe con un ipertesto Attività propedeutiche • Spiegazione del progetto da parte del docente • Leggi ( ascolta e osserva le immagini) il testo individualmente e collettivamente • Partecipa alla conversazione in classe • Disegna una nuova copertina del testo o una parte significativa del testo letto • Individua un nuovo titolo • Individua un nuovo finale o cambia una parte della storia

  22. COMPITO AUTENTICO: che cosa è? Una modalità di verifica che non limita l’attenzione alle conoscenze o abilità raggiunte ma esplora la padronanza del soggetto all’interno di un determinato dominio di competenza LE CARATTERISTICHE • prova che mira a richiamare contesti di realtà, diretti o simulati, nei quali utilizzare il proprio sapere per affrontare i problemi posti; il riferimento a contesti di realtà aiuta a rendere significativo il compito proposto, a dare un senso alla prestazione richiesta: da qui l’attributo “autentico”, a denotare il superamento di un sapere puramente autoreferenziale in direzione di un impiego del proprio sapere per affrontare situazioni prossime alla vita reale; • sollecita l’impiego di processi cognitivi complessi –quali il pensiero critico, la ricerca di soluzioni originali, la rielaborazione di contenuti e/o procedure – e l’integrazione degli apprendimenti acquisiti in funzione della soluzione di un problema ;

  23. COMPITO AUTENTICO • per tale ragione spesso a supera i confini delle singole discipline e mobilita il proprio sapere pregresso in relazione al compito da affrontare; • è aperto perché l’a. utilizza molteplici percorsi risolutivi in relazione alle proprie attitudini,alle strategie e agli stili cognitivi; • stimola l’interesse degli studenti, la loro motivazione a impiegare in modo efficace il proprio sapere, a mobilitare le proprie risorse cognitive, sociali, affettive in relazione al compito richiesto; • Il suo scopo è sviluppare la connessione tra scuola e mondo reale anche nel momento valutativo del processo didattico.

  24. Compito di prestazione INTERVISTA ALL’AUTORE Prepara cinque domande da porre all'autore nel giorno dell'incontro ( poniti in atteggiamento di ascolto elaborando nuove domande al momento e selezionando tra quelle che hanno avuto una risposta esplicita e implicita)

  25. Principio della triangolazione • Per comprendere la natura polimorfa della competenza, la compresenza di molteplici dimensioni è necessario assumere più e diversi livelli di osservazione: • dimensione soggettiva • dimensione intersoggettiva • dimensione oggettiva

  26. Repertorio di strumenti • Dimensione soggettiva: diario di bordo, portfolio, schede di autovalutazione • Dimensione intersoggettiva: osservazione degli insegnanti, dei genitori, valutazione tra pari, opinione di soggetti terzi • Dimensione oggettiva : compiti autentici, prove di verifica, documentazione dei processi, selezione di lavori

  27. La rubrica valutativa • Prospetto sintetico di descrizione di una competenza utile a identificare e esplicitare le aspettative relative ad una prestazione • Costituisce uno strumento generale di valutazione in cui sono esplicitate le dimensioni di una competenza, i criteri, gli indicatori e i livelli di padronanza attesi. • Possono essere previsti anche ancore, cioè esempi concreti di prestazioni

  28. N.B. Il corsivo è riferito alla scuola d'infanzia Rubrica di valutazione

  29. BIBLIOGRAFIA • “Raccomandazione” del Parlamento e Consiglio d’Europa 2006 • BALDACCI M.,Curricolo e competenze, Arnoldo Mondadori,2010 • CASTOLDI M.,I compiti autentici,in “L’Educatore”2006/2007 N°6 pp,42-45 • CASTOLDI M.,Valutare le competenze. Percorsi e strumenti,Carocci editore,2011 • “Indicazioninazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione” Settembre 2012

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