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QUALITA DELLA COMUNICAZIONE

emily
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QUALITA DELLA COMUNICAZIONE

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    1. LA NARRAZIONE NELLA EVANGELIZZAZIONE E NELLA PASTORALE GIOVANILELA NARRAZIONE NELLA EVANGELIZZAZIONE E NELLA PASTORALE GIOVANILE

    2. SE QUESTA E EVANGELIZZAZIONE Levangelizzazione una bella notizia per la vita e la speranza Perch suscita tanto poco interesse?SE QUESTA E EVANGELIZZAZIONE Levangelizzazione una bella notizia per la vita e la speranza Perch suscita tanto poco interesse?

    3. LE PREOCCUPAZIONI Chi cerca le ragioni della crisi e il principio di rinnovamento, di solito si fa attento Al metodo Al contenuto E se invece ci preoccupassimo del processo?LE PREOCCUPAZIONI Chi cerca le ragioni della crisi e il principio di rinnovamento, di solito si fa attento Al metodo Al contenuto E se invece ci preoccupassimo del processo?

    4. ANALISI CONTENUTO Chi concentra le sue preoccupazioni sul CONTENUTO, attento soprattutto sul che cosa dire. Ci si interroga su quello che dobbiamo comunicare e sulla sua oggettivit. Spesso il terreno di confronto e di scontro si divide tra coloro che sono preoccupati di rispettare il dato teologico che ci viene consegnato dalla tradizione ecclesiale e coloro che invece avvertono come particolarmente inquietante la spinosa questione della fedelt alluomo doggi, alle sue attese e speranze, alle delusioni che attraversano la sua esistenza e alla forte ricerca di speranza che sale dalla sua vita.ANALISI CONTENUTO Chi concentra le sue preoccupazioni sul CONTENUTO, attento soprattutto sul che cosa dire. Ci si interroga su quello che dobbiamo comunicare e sulla sua oggettivit. Spesso il terreno di confronto e di scontro si divide tra coloro che sono preoccupati di rispettare il dato teologico che ci viene consegnato dalla tradizione ecclesiale e coloro che invece avvertono come particolarmente inquietante la spinosa questione della fedelt alluomo doggi, alle sue attese e speranze, alle delusioni che attraversano la sua esistenza e alla forte ricerca di speranza che sale dalla sua vita.

    5. ANALISI METODO Chi mette al centro delle sue preoccupazioni la questione del METODO,si preoccupa soprattutto delle modalit espressive e comunicative, degli strumenti e le strategie, attraverso cui realizzare il processo. In questo modo di affrontare il problema, si d per scontato il fatto di aver risolto la prima questione. Assodati i contenuti, ci si chiede in che modo renderli disponibili alle persone concrete. ANALISI METODO Chi mette al centro delle sue preoccupazioni la questione del METODO,si preoccupa soprattutto delle modalit espressive e comunicative, degli strumenti e le strategie, attraverso cui realizzare il processo. In questo modo di affrontare il problema, si d per scontato il fatto di aver risolto la prima questione. Assodati i contenuti, ci si chiede in che modo renderli disponibili alle persone concrete.

    6. COME PROCESSO DI COMUNICAZIONE Preferisco considerare levangelizzazione come PROCESSO globale (in cui si intrecciano problemi di contenuto e di metodo). Organizzando la complessit in modo unitario (anche se relativo) la considero un processo di COMUNICAZIONE, come gli altri attraverso cui ci scambiamo informazioni per dare senso e speranza. La ragione che giustifica la scelta: il confronto con DV 13. COME PROCESSO DI COMUNICAZIONE Preferisco considerare levangelizzazione come PROCESSO globale (in cui si intrecciano problemi di contenuto e di metodo). Organizzando la complessit in modo unitario (anche se relativo) la considero un processo di COMUNICAZIONE, come gli altri attraverso cui ci scambiamo informazioni per dare senso e speranza. La ragione che giustifica la scelta: il confronto con DV 13.

    7. QUALITA DELLA COMUNICAZIONE INTERSOGGETTIVITA (qualcuno verso qualche altro) INTENZIONALITA (con una intenzione precisa) CONTESTUALITA (il contesto funziona da metacomunicazione) SIMBOLICITA (due realt: la cosa e levento) VERIFICABILITA (per assicurare la sensatezza) QUALITA DEL PROCESSO Lo sguardo alla evangelizzazione dal punto di vista del processo comunicativo, sollecita ad una attenzione verso dimensioni qualificanti: Intenzionalit Simbolicit Intersoggettivit Contestualit Conseguenze impegnative: Relativit della proposta e della risposta Assicurare una fedelt dinamica allevento. QUALITA DEL PROCESSO Lo sguardo alla evangelizzazione dal punto di vista del processo comunicativo, sollecita ad una attenzione verso dimensioni qualificanti: Intenzionalit Simbolicit Intersoggettivit Contestualit Conseguenze impegnative: Relativit della proposta e della risposta Assicurare una fedelt dinamica allevento.

    10. UN MODO DI PROCEDERE Per costruire un progetto, questo sembra il percorso necessario: Confronto le esigenze normative della evangelizzazione (evento + evangelizzatore) Confronto con i modelli ricorrenti (il vissuto ecclesiale luogo teologico) Elaborazione di criteri che aiutino a fare ordine nel pluralismo.UN MODO DI PROCEDERE Per costruire un progetto, questo sembra il percorso necessario: Confronto le esigenze normative della evangelizzazione (evento + evangelizzatore) Confronto con i modelli ricorrenti (il vissuto ecclesiale luogo teologico) Elaborazione di criteri che aiutino a fare ordine nel pluralismo.

    11. ESIGENZE: EVENTOESIGENZE: EVENTO

    12. ESIGENZE: EVENTOESIGENZE: EVENTO

    13. ESIGENZE: EVENTOESIGENZE: EVENTO

    14. ESIGENZE: EVENTOESIGENZE: EVENTO

    15. ESIGENZE EVANGELIZZATOREESIGENZE EVANGELIZZATORE

    16. ESIGENZE EVANGELIZZATOREESIGENZE EVANGELIZZATORE

    17. MODELLI DI EVANGELIZZAZIONEMODELLI DI EVANGELIZZAZIONE

    18. PERPLESSITA Non posso condividere la via del silenzio: siamo in una stagione in cui tutti parlano e sarebbe inspiegabile la riduzione al silenzio da parte di chi vuole testimoniare il Dio di Ges, che si fatto parola, per essere parola di vita per ogni uomo. Rifiuto la posizione di chi afferma che suo dovere dire ci che va detto, senza eccessiva attenzione alla reazione suscitata. Mi sembra una immersione in un mondo di verit fredde, tanto lontane dalla parola di vita che Ges. Ho paura per anche delle altre prospettive, pur riconoscendo il fascino di cui sono cariche. Mi sembrano segnate dal rischio di privilegiare eccessivamente la via della soggettivit, cosa di cui non abbiamo affatto bisogno, in una stagione di diffusa e pervasiva soggettivizzazione.PERPLESSITA Non posso condividere la via del silenzio: siamo in una stagione in cui tutti parlano e sarebbe inspiegabile la riduzione al silenzio da parte di chi vuole testimoniare il Dio di Ges, che si fatto parola, per essere parola di vita per ogni uomo. Rifiuto la posizione di chi afferma che suo dovere dire ci che va detto, senza eccessiva attenzione alla reazione suscitata. Mi sembra una immersione in un mondo di verit fredde, tanto lontane dalla parola di vita che Ges. Ho paura per anche delle altre prospettive, pur riconoscendo il fascino di cui sono cariche. Mi sembrano segnate dal rischio di privilegiare eccessivamente la via della soggettivit, cosa di cui non abbiamo affatto bisogno, in una stagione di diffusa e pervasiva soggettivizzazione.

    19. CRITERI DI VERIFICA Il criterio fondamentale: la narrazione come modello di evangelizzazione AIUTA A VIVERE? Nella sua struttura fondamentale di condivisione del Vangelo di Ges come proposta impegnativa. Aiutare a vivere il criterio fondamentale di valutazione. Rifiuto luso di altri criteri (oggettivit) perch li considero meno decisivi . Riconosco la loro funzione importante per questo urgente riconsiderarli dentro la scelta della narrazione: Per riorganizzare la narrazione Riformulare queste esigenze. CRITERI DI VERIFICA Il criterio fondamentale: la narrazione come modello di evangelizzazione AIUTA A VIVERE? Nella sua struttura fondamentale di condivisione del Vangelo di Ges come proposta impegnativa. Aiutare a vivere il criterio fondamentale di valutazione. Rifiuto luso di altri criteri (oggettivit) perch li considero meno decisivi . Riconosco la loro funzione importante per questo urgente riconsiderarli dentro la scelta della narrazione: Per riorganizzare la narrazione Riformulare queste esigenze.

    20. ALLINCROCIO DI VARIE PROPOSTE ? la riscoperta della struttura narrativa di molte pagine della Scrittura ? la riscoperta della prassi dei discepoli di Ges ? la ricerca sulla teologia narrativa ? lattenzione alla narrazione in pedagogia ? la scoperta della forza terapeutica del racconto UNA PROPOSTA ALLINCROCIO DI STRADE DIVERSE La ricerca di un modello nuovo di evangelizzazione ha portato a confrontarsi con una proposta, incontrata allincrocio di strade diverse: La letteratura La teologia contemporanea Lo stile narrativo dei Vangeli Lambito educativo Luso della narrazione in molte culture Qualche esperienza UNA PROPOSTA ALLINCROCIO DI STRADE DIVERSE La ricerca di un modello nuovo di evangelizzazione ha portato a confrontarsi con una proposta, incontrata allincrocio di strade diverse: La letteratura La teologia contemporanea Lo stile narrativo dei Vangeli Lambito educativo Luso della narrazione in molte culture Qualche esperienza

    21. NARRAZIONE La proposta in concreto. Una verifica necessaria: come verificare se funziona?NARRAZIONE La proposta in concreto. Una verifica necessaria: come verificare se funziona?

    22. QUELLO CHE CI RESTA DA FARE La narrazione non un metodo tra gli altri Ma quello fondamentale da cui ripensare e riorganizzare gli altri (la ragione proprio quella che sollecita a scegliere la narrazione) Tre operazioni successive urgenti: Cosa narrazione? Per dare alla proposta una sua specificit nel confronto con lutilizzazione dei racconti nella catechesi e nelleducazione Come narrare? Studiando sintassi e semantica della narrazione Come utilizzare la narrazione nella pastorale, a confronti con gli altri modelli di comunicazioneQUELLO CHE CI RESTA DA FARE La narrazione non un metodo tra gli altri Ma quello fondamentale da cui ripensare e riorganizzare gli altri (la ragione proprio quella che sollecita a scegliere la narrazione) Tre operazioni successive urgenti: Cosa narrazione? Per dare alla proposta una sua specificit nel confronto con lutilizzazione dei racconti nella catechesi e nelleducazione Come narrare? Studiando sintassi e semantica della narrazione Come utilizzare la narrazione nella pastorale, a confronti con gli altri modelli di comunicazione

    23. QUESTA E NARRAZIONE Come modello globale di evangelizzazione: Non uno dei tanti Ma quello fondamentale, dentro cui integrare le altre esigenze (dopo averle ripensate).QUESTA E NARRAZIONE Come modello globale di evangelizzazione: Non uno dei tanti Ma quello fondamentale, dentro cui integrare le altre esigenze (dopo averle ripensate).

    24. UNA DEFINIZIONE DESCRITTIVA DI NARRAZIONE Una storia a tre storie.UNA DEFINIZIONE DESCRITTIVA DI NARRAZIONE Una storia a tre storie.

    25. ORGANIZZAZIONE DELLE TRE STORIE Per aiutare a vivere nella evangelizzazione, le tre storie che compongono la narrazione, vanno organizzate in un modello preciso.ORGANIZZAZIONE DELLE TRE STORIE Per aiutare a vivere nella evangelizzazione, le tre storie che compongono la narrazione, vanno organizzate in un modello preciso.

    27. NARRAZIONE La costruzione della nuova storia fatta dellintreccio di tre storie vuole AIUTARE A VIVERE. Produce di conseguenza un cambiamento profondo nella esistenza personale e (di conseguenza) comunitaria. Solo chi ha davanti questo esito e lo persegue nellatto narrativo stesso, sta realizzando una evangelizzazione narrativa. La narrazione non cerca la diffusione di nuove informazioni in un modello didattico interessante Ma cerca un cambiamento di fiducia, determinato dallaffidamento personale al Dio di Ges.NARRAZIONE La costruzione della nuova storia fatta dellintreccio di tre storie vuole AIUTARE A VIVERE. Produce di conseguenza un cambiamento profondo nella esistenza personale e (di conseguenza) comunitaria. Solo chi ha davanti questo esito e lo persegue nellatto narrativo stesso, sta realizzando una evangelizzazione narrativa. La narrazione non cerca la diffusione di nuove informazioni in un modello didattico interessante Ma cerca un cambiamento di fiducia, determinato dallaffidamento personale al Dio di Ges.

    28. GRAMMATICA DELLA NARRAZIONE Il racconto un insieme di parole e di frasi. Anche il racconto perci pu essere studiato dal punto di vista della sintassi e della semantica. La sintassi studia la coerenza linguistica delle espressioni. La semantica analizza linsieme delle unit significative e la loro articolazione: lorganizzazione delle diverse unit culturali di un discorso in ordine ad una proposta di significati. La sintassi studia gli aspetti formali. La semantica il contenuto della affermazione e la sua capacit significativa e coinvolgente. GRAMMATICA DELLA NARRAZIONE Il racconto un insieme di parole e di frasi. Anche il racconto perci pu essere studiato dal punto di vista della sintassi e della semantica. La sintassi studia la coerenza linguistica delle espressioni. La semantica analizza linsieme delle unit significative e la loro articolazione: lorganizzazione delle diverse unit culturali di un discorso in ordine ad una proposta di significati.

    30. NON STRUMENTO MA SACRAMENTO Studiamo la sintassi della narrazione e, tra un momento, la sua semantica, consapevoli di elaborare non lo strumento che pu assicurare, in termini indiscutibili, lesito, ma il sacramento che pu abilitare la persona ad accogliere levento e a consegnarsi ad esso. Ci impegniamo cos a diventare collaboratori competenti e diligenti, riconoscendo di essere, in ogni caso, soltanto servi di una presenza e di un amore operoso che sa produrre figli di Abramo anche dalle pietre (Mt. 3, 9).NON STRUMENTO MA SACRAMENTO Studiamo la sintassi della narrazione e, tra un momento, la sua semantica, consapevoli di elaborare non lo strumento che pu assicurare, in termini indiscutibili, lesito, ma il sacramento che pu abilitare la persona ad accogliere levento e a consegnarsi ad esso. Ci impegniamo cos a diventare collaboratori competenti e diligenti, riconoscendo di essere, in ogni caso, soltanto servi di una presenza e di un amore operoso che sa produrre figli di Abramo anche dalle pietre (Mt. 3, 9).

    31. SINTASSI: MODELLI NARRATIVI Questi sono alcuni dei possibili modelli narrativi: Il racconto aneddotico. E' la forma pi povera del racconto. Incuriosisce moltissimo ma suscita solo sentimenti superficiali. Di questo genere fanno parte i racconti di cronaca presenti nelle pagine dei giornali. Il racconto informativo. Siamo ad un livello pi impegnativo di racconto. Esso serve per dare informazioni, evitando di produrre lunghi elenchi di notizie o dotte disquisizioni Il racconto parenetico. Il racconto parenetico quello destinato a fornire modelli concreti di vita, suggerimenti per la propria vita etica, indicazioni di comportamento attraverso la presentazione di fatti ed episodi della vita di alcune persone. Il racconto poetico. E' molto vicino alla poesia e fa un uso abbondante di immagini, metafore e simboli. Fa appello al cuore e al sentimento, invita alla lode ma non muove all'azione concreta. Il racconto didattico. Il racconto didattico serve soprattutto a far comprendere una dottrina o illustrare una tesi. Il racconto di iniziazione un racconto la cui struttura tocca l'essere profondo di ogni persona, raggiungendo domande essenziali della vita: nascita, morte, sofferenza, amore e significato stesso della vita. SINTASSI: MODELLI NARRATIVI Questi sono alcuni dei possibili modelli narrativi: Il racconto aneddotico. E' la forma pi povera del racconto. Incuriosisce moltissimo ma suscita solo sentimenti superficiali. Di questo genere fanno parte i racconti di cronaca presenti nelle pagine dei giornali. Il racconto informativo. Siamo ad un livello pi impegnativo di racconto. Esso serve per dare informazioni, evitando di produrre lunghi elenchi di notizie o dotte disquisizioni Il racconto parenetico. Il racconto parenetico quello destinato a fornire modelli concreti di vita, suggerimenti per la propria vita etica, indicazioni di comportamento attraverso la presentazione di fatti ed episodi della vita di alcune persone. Il racconto poetico. E' molto vicino alla poesia e fa un uso abbondante di immagini, metafore e simboli. Fa appello al cuore e al sentimento, invita alla lode ma non muove all'azione concreta. Il racconto didattico. Il racconto didattico serve soprattutto a far comprendere una dottrina o illustrare una tesi. Il racconto di iniziazione un racconto la cui struttura tocca l'essere profondo di ogni persona, raggiungendo domande essenziali della vita: nascita, morte, sofferenza, amore e significato stesso della vita.

    32. SINTASSI: SEQUENZA SINTASSI: SEQUENZA

    33. SINTASSI: COINVOLGIMENTO 1 Esigenze di carattere generale che riguardano il rapporto problema soluzione ascoltatore In funzione del coinvolgimentoSINTASSI: COINVOLGIMENTO 1 Esigenze di carattere generale che riguardano il rapporto problema soluzione ascoltatore In funzione del coinvolgimento

    34. SINTASSI: COINVOLGIMENTO 2 Queste sono condizioni operative in cui costruire un racconto per assicurare la capacit di coinvolgimento.SINTASSI: COINVOLGIMENTO 2 Queste sono condizioni operative in cui costruire un racconto per assicurare la capacit di coinvolgimento.

    35. SEMANTICA Una scelta fondamentale: non descrizione, ma attualizzazione.SEMANTICA Una scelta fondamentale: non descrizione, ma attualizzazione.

    36. SEMANTICA 1: RAPPORTO TRA RACCONTO E MESSAGGIO Una buona narrazione essa stessa messaggio: sono scelti quei racconti che pi facilmente possono diventare messaggio e sono narrati in modo da facilitare la loro interiorizzazione come messaggi. Il messaggio, in altre parole, deve scaturire "naturalmente" dal racconto. Non ha assolutamente senso terminare il racconto con una sua spiegazione e interpretazione, per tirare la "conclusione".SEMANTICA 1: RAPPORTO TRA RACCONTO E MESSAGGIO Una buona narrazione essa stessa messaggio: sono scelti quei racconti che pi facilmente possono diventare messaggio e sono narrati in modo da facilitare la loro interiorizzazione come messaggi. Il messaggio, in altre parole, deve scaturire "naturalmente" dal racconto. Non ha assolutamente senso terminare il racconto con una sua spiegazione e interpretazione, per tirare la "conclusione".

    37. LA PERSONA DEL NARRATORE Quello che si esige dalla persona del narratore viene assicurato dal fatto che si impegna a mettere in pratica una serie di criteri operativi. LA PERSONA DEL NARRATORE Quello che si esige dalla persona del narratore viene assicurato dal fatto che si impegna a mettere in pratica una serie di criteri operativi.

    38. UNA NUOVA SCANSIONE TEMPORALE Nella narrazione, il narratore e gli ascoltatori travolgono, nella loro esperienza, la scansione cronologica che scandisce oggettivamente i fatti. Gli avvenimenti sono isolati, selezionati, organizzati secondo un flusso che li lancia tutti nel presente. Passato e futuro, radici e progetti, esistono e sono ben decifrabili. Ma, ormai, hanno segnato tanto intensamente il presente dell'evento narrativo, cha ciascuno si sente dentro la storia raccontata. Quella storia, che ha un inizio e una fine, diventata la "nostra" storia: un pezzo significativo della nostra esistenza.UNA NUOVA SCANSIONE TEMPORALE Nella narrazione, il narratore e gli ascoltatori travolgono, nella loro esperienza, la scansione cronologica che scandisce oggettivamente i fatti. Gli avvenimenti sono isolati, selezionati, organizzati secondo un flusso che li lancia tutti nel presente. Passato e futuro, radici e progetti, esistono e sono ben decifrabili. Ma, ormai, hanno segnato tanto intensamente il presente dell'evento narrativo, cha ciascuno si sente dentro la storia raccontata. Quella storia, che ha un inizio e una fine, diventata la "nostra" storia: un pezzo significativo della nostra esistenza.

    39. NARRARE FATTI Il criterio fondamentale di AIUTARE A VIVERE propone una precisa scelta: La narrazione comunica fatti e non elaborare dottrineNARRARE FATTI Il criterio fondamentale di AIUTARE A VIVERE propone una precisa scelta: La narrazione comunica fatti e non elaborare dottrine

    40. FATTI 2 I fatti salvifici sono fatti di vita quotidiana, quando sono capaci di spalancare verso il mistero. Ecco alcune condizioni.FATTI 2 I fatti salvifici sono fatti di vita quotidiana, quando sono capaci di spalancare verso il mistero. Ecco alcune condizioni.

    42. AIUTARE A VIVERE La preoccupazione della comunit ecclesiale la stessa che inquieta ogni persona. Su questo drammatico problema si trova in compagnia vera e sincera con tutti. Rifiuta e contesta solo chi invece fa del sopruso, della violenza, dellingiustizia della morte la ragione e il senso della sua presenza (Mc. 9, 38-48). Ha per un dono originale e tutto speciale da offrire: il nome di Ges, unico e definitivo fondamento di salvezza, come dichiara Pietro davanti ai sommi sacerdoti (Atti 4). Questa consapevolezza orienta in modo originale una ricerca sulla evangelizzazione. AIUTARE A VIVERE La preoccupazione della comunit ecclesiale la stessa che inquieta ogni persona. Su questo drammatico problema si trova in compagnia vera e sincera con tutti. Rifiuta e contesta solo chi invece fa del sopruso, della violenza, dellingiustizia della morte la ragione e il senso della sua presenza (Mc. 9, 38-48). Ha per un dono originale e tutto speciale da offrire: il nome di Ges, unico e definitivo fondamento di salvezza, come dichiara Pietro davanti ai sommi sacerdoti (Atti 4). Questa consapevolezza orienta in modo originale una ricerca sulla evangelizzazione.

    43. PER AIUTARE A VIVERE NARRIAMO IL VANGELO Due indicazioni importanti: La narrazione sempre in qualche modo narrazione del Vangelo se vuole aiutare a vivere Il Vangelo che viene narrato i 4 Vangeli e il vissuto della comunit apostolica (Atti e Lettere), nello sfondo dellAT.PER AIUTARE A VIVERE NARRIAMO IL VANGELO Due indicazioni importanti: La narrazione sempre in qualche modo narrazione del Vangelo se vuole aiutare a vivere Il Vangelo che viene narrato i 4 Vangeli e il vissuto della comunit apostolica (Atti e Lettere), nello sfondo dellAT.

    46. VANGELO: SINTASSI 2 La seconda condizione riguarda la capacit di collegare, in modo originale, i tre poli di ogni modello comunicativo: lautore (colui che propone il testo, lancia il racconto, inizia la comunicazione), il messaggio (ci che viene condiviso), il lettore (colui a cui si rivolge il racconto il suo destinatario). Loriginalit data dal modo speciale di realizzare questa correlazione: La lettura storico-critica si orienta verso il polo dellautore, cercando di conoscere di quali fonti si sia servito, come le abbia interpretate e come le abbia trasmesse. La lettura strutturale si interessa del messaggio, convinta di poterlo decifrare lavorando fondamentalmente sul testo, cos come attualmente appare. La narrazione si concentra sul lettore, per esaminare leffetto prodotto dal racconto, per studiare quello che stato programmato per facilitare leffetto desiderato e, soprattutto, per immaginare le condizioni che assicurino la piena comprensione del messaggio, la sua interiorizzazione e la sua risonanza nel vissuto personale. In questo modo, il testo (il racconto) diventa un momento di interscambio, quasi a livello esistenziale, tra lautore e il lettore, tra il narratore e colui cui la narrazione offerta. VANGELO: SINTASSI 2 La seconda condizione riguarda la capacit di collegare, in modo originale, i tre poli di ogni modello comunicativo: lautore (colui che propone il testo, lancia il racconto, inizia la comunicazione), il messaggio (ci che viene condiviso), il lettore (colui a cui si rivolge il racconto il suo destinatario). Loriginalit data dal modo speciale di realizzare questa correlazione: La lettura storico-critica si orienta verso il polo dellautore, cercando di conoscere di quali fonti si sia servito, come le abbia interpretate e come le abbia trasmesse. La lettura strutturale si interessa del messaggio, convinta di poterlo decifrare lavorando fondamentalmente sul testo, cos come attualmente appare. La narrazione si concentra sul lettore, per esaminare leffetto prodotto dal racconto, per studiare quello che stato programmato per facilitare leffetto desiderato e, soprattutto, per immaginare le condizioni che assicurino la piena comprensione del messaggio, la sua interiorizzazione e la sua risonanza nel vissuto personale. In questo modo, il testo (il racconto) diventa un momento di interscambio, quasi a livello esistenziale, tra lautore e il lettore, tra il narratore e colui cui la narrazione offerta.

    47. VANGELO: SINTASSI 2 La seconda condizione riguarda la capacit di collegare, in modo originale, i tre poli di ogni modello comunicativo: lautore (colui che propone il testo, lancia il racconto, inizia la comunicazione), il messaggio (ci che viene condiviso), il lettore (colui a cui si rivolge il racconto il suo destinatario). Loriginalit data dal modo speciale di realizzare questa correlazione: La lettura storico-critica si orienta verso il polo dellautore, cercando di conoscere di quali fonti si sia servito, come le abbia interpretate e come le abbia trasmesse. La lettura strutturale si interessa del messaggio, convinta di poterlo decifrare lavorando fondamentalmente sul testo, cos come attualmente appare. La narrazione si concentra sul lettore, per esaminare leffetto prodotto dal racconto, per studiare quello che stato programmato per facilitare leffetto desiderato e, soprattutto, per immaginare le condizioni che assicurino la piena comprensione del messaggio, la sua interiorizzazione e la sua risonanza nel vissuto personale. In questo modo, il testo (il racconto) diventa un momento di interscambio, quasi a livello esistenziale, tra lautore e il lettore, tra il narratore e colui cui la narrazione offerta. VANGELO: SINTASSI 2 La seconda condizione riguarda la capacit di collegare, in modo originale, i tre poli di ogni modello comunicativo: lautore (colui che propone il testo, lancia il racconto, inizia la comunicazione), il messaggio (ci che viene condiviso), il lettore (colui a cui si rivolge il racconto il suo destinatario). Loriginalit data dal modo speciale di realizzare questa correlazione: La lettura storico-critica si orienta verso il polo dellautore, cercando di conoscere di quali fonti si sia servito, come le abbia interpretate e come le abbia trasmesse. La lettura strutturale si interessa del messaggio, convinta di poterlo decifrare lavorando fondamentalmente sul testo, cos come attualmente appare. La narrazione si concentra sul lettore, per esaminare leffetto prodotto dal racconto, per studiare quello che stato programmato per facilitare leffetto desiderato e, soprattutto, per immaginare le condizioni che assicurino la piena comprensione del messaggio, la sua interiorizzazione e la sua risonanza nel vissuto personale. In questo modo, il testo (il racconto) diventa un momento di interscambio, quasi a livello esistenziale, tra lautore e il lettore, tra il narratore e colui cui la narrazione offerta.

    52. ESEMPIO PARABOLA DEGLI INVITATI (Mt. 22) MESSAGGIO: linvito un dono bello Che non si merita su titoli di appartenenza E che esige una risposta personale PARTICOLARI: Atteggiamento duro del re Qualit degli invitati Veste nuziale Banchetto ESEMPIO PARABOLA DEGLI INVITATI (Mt. 22) MESSAGGIO: linvito un dono bello Che non si merita su titoli di appartenenza E che esige una risposta personale PARTICOLARI: Atteggiamento duro del re Qualit degli invitati Veste nuziale Banchetto

    55. FARE ESPRIENZE NARRANDO Gli eventi che essa rappresenta sono sprofondati in un tempo lontano; diventano per nell'atto narrativo vicini e contemporanei al narratore e a coloro a cui la narrazione rivolta. La contemporaneit e la vicinanza non viene assicurata dall'abbondanza dei particolari descrittivi o dalla vivacit spettacolare con cui sono riattualizzati. E' assicurata invece sul fatto che si sta concretamente parlando delle storie vitali del narratore e degli interlocutori, nel racconto di una storia lontana nel tempo e tanto presente da diventare un pezzo della nostra esistenza.FARE ESPRIENZE NARRANDO Gli eventi che essa rappresenta sono sprofondati in un tempo lontano; diventano per nell'atto narrativo vicini e contemporanei al narratore e a coloro a cui la narrazione rivolta. La contemporaneit e la vicinanza non viene assicurata dall'abbondanza dei particolari descrittivi o dalla vivacit spettacolare con cui sono riattualizzati. E' assicurata invece sul fatto che si sta concretamente parlando delle storie vitali del narratore e degli interlocutori, nel racconto di una storia lontana nel tempo e tanto presente da diventare un pezzo della nostra esistenza.

    56. VANGELO: SEMANTICA Ecco la proposta concreta di quattro modalit per raccontare il Vangelo.VANGELO: SEMANTICA Ecco la proposta concreta di quattro modalit per raccontare il Vangelo.

    57. LA PERSONA DEL NARRATORE La persona del narratore propone una sintesi, concreta e vissuta, di sintassi e semantica narrativa. Egli assicura: Lautorevolezza necessaria per diventare propositivo La costruzione di relazioni positive, indispensabili per assicurare coinvolgimento e cambio di vita Nella persona di Ges di cui egli riconosce, nel modo stesso di narrare, di essere soltanto servo.LA PERSONA DEL NARRATORE La persona del narratore propone una sintesi, concreta e vissuta, di sintassi e semantica narrativa. Egli assicura: Lautorevolezza necessaria per diventare propositivo La costruzione di relazioni positive, indispensabili per assicurare coinvolgimento e cambio di vita Nella persona di Ges di cui egli riconosce, nel modo stesso di narrare, di essere soltanto servo.

    59. Ricostruire una qualit di vita per comprendere lannuncio Se narriamo cose affascinanti a chi distratto o non riconosce il significato fondamentale delle espressioni spesso produciamo poco. Per questo: argomentando (= attraverso seri impegni educativi) conquistiamo il diritto di dire cose impegnative narrando.Ricostruire una qualit di vita per comprendere lannuncio Se narriamo cose affascinanti a chi distratto o non riconosce il significato fondamentale delle espressioni spesso produciamo poco. Per questo: argomentando (= attraverso seri impegni educativi) conquistiamo il diritto di dire cose impegnative narrando.

    68. CI VUOLE: - una ricerca sincera della verit - un confronto tra esperienza e interpretazione - nella comunit ecclesiale CONFRONTO CON ALTRI MODELLI CONFRONTO CON ALTRI MODELLI

    69. NON BASTA: - lo schema tradizionale - la "gerarchia delle verit" - le unit didattiche CONFRONTO CON ALTRI MODELLI CONFRONTO CON ALTRI MODELLI

    72. UTILIZZAZIONEUTILIZZAZIONE

    73. UTILIZZAZIONE UTILIZZAZIONE

    74. UTILIZZAZIONE UTILIZZAZIONE

    75. UTILIZZAZIONE UTILIZZAZIONE

    76. UTILIZZAZIONE UTILIZZAZIONE

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