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IRC a fumetti I perché dei giovani

IRC a fumetti I perché dei giovani. a cura di Sergio Bocchini. Perch é fare irc (= insegnamento della religione cattolica) a scuola?. Ho scelto l’irc perch é …. L’irc è cultura, non catechismo. IRC : un aiuto per crescere dentro. Conoscere e accettare se stessi non è

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IRC a fumetti I perché dei giovani

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Presentation Transcript


  1. IRC a fumetti I perché dei giovani a cura di Sergio Bocchini

  2. Perché fare irc (= insegnamento della religione cattolica) a scuola?

  3. Ho scelto l’irc perché …

  4. L’irc è cultura, non catechismo

  5. IRC: un aiuto per crescere dentro

  6. Conoscere e accettare se stessi non è facile; ma non possiamo sempre nasconderci o trovare scuse. Il coraggio di essere se stessi

  7. Molte persone si riducono a pensare che la vita sia fatta solo di cose, come avere l’ultimo modello di cellulare o vestire firmati. Ma non sono le cose che possono dare un senso alla nostra vita. Voi che ne pensate? Cosa mi sta veramente a cuore?

  8. Su quali “valori” impostare la vita?

  9. «Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo dentro di sé» (Goethe) Quale libertà?

  10. Condividere è spezzare in due il peso della nostra sofferenza; così diventa più facile da sopportare. “Condividere”ci aiuta a vivere meglio

  11. Anche i cosiddetti asinelli di Buridano - con l’esperienza - hanno compreso che è meglio collaborare. Loro sì, ma non sempre lo compren- dono gli uomini. Imparare a collaborare

  12. «Non temo la violenza dei cattivi! Temo il silenzio degli onesti» (Martin Luter King) No all’indifferenza

  13. C’è una breve storia, riportata dal filosofo Schopenhauer che può essere utile: I PORCOSPINI DI SHOPENHAUER Una compagnia di porcospini, in una fredda giornata d'inverno, si strinsero vicini, per proteggersi, col calore reciproco, dal rimanere assiderati. Ben presto, però, sentirono le spine reciproche; il dolore li costrinse ad allontanarsi di nuovo l'uno dall'altro. Accettare l’altro/1

  14. Quando poi il bisogno di scaldarsi li portò di nuovo a stare insieme, si ripeté quell'altro malanno; di modo che venivano sballottati avanti e indietro tra due mali, finché non ebbero trovato una modera ta distanza reciproca, che rappresentava per loro la migliore posizione. (A. Schopenhauer, Parerga e Paralipomena, II, 2, cap. 30, 396) Accettare l’altro/2

  15. Saper dire “grazie”, come anche “scusa”, sono grandi parole che solo i saggi usano spesso. Saper dire “grazie”

  16. “Il mondo è stato creato per tutti, per i ricchi e per i poveri. La natura non fa distinzioni perché ci genera tutti poveri …” (Sant’Ambrogio, IV sec. d.C) Un mondo di tutti

  17. FINE

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