1 / 237

La Programmazione …

M. D’Innocenzo. La Programmazione …. e la gestione delle risorse in Sanità. Il processo di riforma sanitaria: il contesto di riferimento L’organizzazione del SSN ed il sistema di pianificazione e programmazione sanitaria a livello di Sistema

gema
Télécharger la présentation

La Programmazione …

An Image/Link below is provided (as is) to download presentation Download Policy: Content on the Website is provided to you AS IS for your information and personal use and may not be sold / licensed / shared on other websites without getting consent from its author. Content is provided to you AS IS for your information and personal use only. Download presentation by click this link. While downloading, if for some reason you are not able to download a presentation, the publisher may have deleted the file from their server. During download, if you can't get a presentation, the file might be deleted by the publisher.

E N D

Presentation Transcript


  1. M. D’Innocenzo La Programmazione… e la gestionedellerisorse in Sanità

  2. Il processodiriforma sanitaria: ilcontestodiriferimento L’organizzazione del SSN edilsistemadipianificazione e programmazione sanitaria a livellodiSistema Il sistemadipianificazione e programmazionenell’Azienda sanitaria Il governodellerisorseinfermieristiche 1 2 3 4

  3. Il contestodiriferimento: L’organizzazione del SSN edilsistemadipianificazione e programmazione sanitaria a livellodiSistema Il sistemadipianificazione e programmazionenell’Azienda sanitaria Il governodellerisorseinfermieristiche 1 2 3 4

  4. …in un contesto ad elevata complessità e con risorse limitate come quello del Sistema sanitario, gli strumenti della Pianificazione e della Programmazione assumono estrema rilevanza ai fini di una congrua allocazione e della sostenibilità del Sistema stesso

  5. “La prima regola per risolvere un problema è quello di definirlo…” Il graduale cambiamento dell’assetto del SSN , partire dal Dlgs 502/92 s.i.m., ha modificato anche il funzionamento del sistema di pianificazione e di gestione delle risorse…

  6. Livello MACRO D.Lgs. 502/92 s.i.m. D. Lgs. 29/1993 D.Lgs. 517/93 …. Regole/criteri di funzionamento del SSN, SSR Gli interventi legislativi di Riforma del SSN hanno modificato: CONTESTO ISTITUZIONALE CRITERI DI FINANZIAMENTO Livello MICRO CRITERI DI GESTIONE Regole/criteridifunzionamento delle AZIENDE SANITARIE, UU.OO., Servizi.. L’ORGANIZZAZIONE DEI SERVIZI SANITARI

  7. Il processodiriforma sanitaria ha infattiavuto come OBIETTIVI: • Porre un vincolorigidoall’entitàcomplessivadellaspesa sanitaria: • Sono state apportatemodificheaicriteri e aimeccanismidifinanziamento del SSNaivarilivelliistituzionaliprevedendo: • La perentorietàdel vincolo del pareggiodibilancio, • la responsabilizzazionedelleRegioni sui livellidispesa • Aumentarel’efficienza e l’efficaciagestionale, e conseguentemente la produttività del sistema, • …per garantireprestazioniqualitativamentemigliori a costiunitariinferiori

  8. Con ilDlgs 56/00 si è progressivamentemodificatoilmeccanismo del finanziamento del SSN… Misura bisogni pro capite regionali Ministero Salute Fondodi perequazione SANITÀ + - + - Ministero Econ. Finanze Amm.re FSN Capacità fiscale edimensione Territoriale Bilancio Regionale compartecipazioni Risorse proprie Regionali Tributi propri

  9. Le fontiprimariedifinanziamento del SSN sonorappresentateda… risorse regionali, IRAP e addizionale IRPEF, compartecipazione all’IVA, accise sulla benzina, ulteriori trasferimenti dal settore pubblico (regioni, province, comuni, etc.) e da quello privato, risorse proprie delle aziende sanitarie (tra cui i ticket versati dai cittadini); risorse statali, Fondo Sanitario Nazionale per il finanziamento di quota parte dei costi per i LEA delle sole regioni Sicilia e Sardegna, per quelli derivanti da accordi internazionali, dal funzionamento di alcuni enti particolari del SSN e dalla realizzazione di specifici obiettivi previsti da leggi speciali. Valle d' Aosta e Friuli Venezia Giulia e le PP.AA. di Trento e di Bolzano provvedono al finanziamento dell’assistenza sanitaria pubblica esclusivamente con risorse a carico dei propri bilanci senza alcun onere a carico dello Stato, mentre le regioni Sicilia e Sardegna devono concorrere al fabbisogno finanziario suddetto con ulteriori proprie risorse; risorse pubbliche aggiuntive destinate al finanziamento degli investimenti e della ricerca (ricerca corrente – IRCCS e ricerca finalizzata) in campo sanitario attraverso Accordi Integrativi

  10. Dal 2005 il SSN è finanziato da: • Imposte regionali (Irap, add. Irpef) 38% • Compartecipazioni dello Stato (Iva) 41% • Altre imposte centrali 13% • Ticket e redditi delle A.S. 3% • Deficit 5% • Totale 100% • I tributi propri delle Regioni sono compresi tra il 10% (Calabria) e il 60% (Lombardia) • Problemi di perequazione delle capacità fiscali regionali: al 90% secondo DLgs 56/2000 o al 50% secondo la proposta della Regione Lombardia • Dal 2001 vige il principio che il deficit delle Aziende Sanitarie deve essere coperto con: • aumento imposte regionali (Irap +1%, addizionale Irpef +0,5%) • introduzione, aumento ticket (co-payments)

  11. Fino al 2000 le Regioni hanno goduto dei benefici dello spendere, senza sopportare l’impopolarità di aumentare le imposte • Il sostanziale riequilibrio della spesa sanitaria tra le Regioni non ha prodotto eguali risultati e capacità di governo dei sistemi sanitari regionali • L’incapacità è più diffusa nelle Regioni del Sud e in Lazio: esiste una “questione meridionale” in sanità, che non si può risolvere solo con strumenti finanziari • L’affiancamento per le Regioni in deficit è la dichiarazione dell’incapacità (economica e politica) di gestire la sanità Fonte: V. Mapelli, 2008

  12. La capacità fiscale delle Regioni La capacità fiscale varia tra le Regioni tra il10-20% nel SUD edil 60% in Lombardia Fonte: V. Mapelli, 2008

  13. Dal 2001, i disavanzi delle ASL e AO sono sostenuti dalle Regioni, attraverso  fiscalità e compartecipazioni Lo sforzo fiscale da parte delle Regioni si attesta intorno al +2-3% Fonte: V. Mapelli, 2008

  14. Dal 2006 le (7) Regioni con “elevati deficit” accedono a fondi aggiuntivi (3 mld € nel 2007) a condizione di: • aumento delle imposte regionali (anche oltre l’aliquota massima) • approvazione di un “piano di rientro” • “affiancamento” della Regione da parte del Governo centrale (approvazione delle leggi e delibere regionali) • Certificazione trimestrale di rientro dal disavanzo • Ri-centralizzazione del governo economico del SSN e federalismo sotto tutela Fonte: V. Mapelli, 2008

  15. “[il sistema]… potrà reggere solo se la spesa sanitaria definita dalla individuazione dei livelli essenziali ed uniformi di assistenza seguirà la dinamica del PIL… È invece prevedibile che i fabbisogni sanitari mostrino una dinamica più accentuata in relazione anche al progressivo invecchiamento della popolazione e all’aumento del reddito pro – capite”. (Discorso del Presidente Conferenza S-R“Il federalismo fiscale dopo la riforma: perequazione e finanziamento della sanità” – 3 marzo 2000. Parere sullo schema di decreto legislativo recante l’attuazione del federalismo fiscale, 10 gennaio 2000).

  16. Fonte: Direzionegeneraledellaprogrammazione sanitaria, deilivelliessenzialidiassistenza e deiprincipieticidisistema - Ufficio IV Ultimo aggiornamento: 2009 http://www.salute.gov.it/programmazioneSanitariaELea/paginaInternaProgrammazioneSanitariaELea.jsp?menu=dati&id=1396&lingua=italiano

  17. “Se si tiene conto della percentuale della spesa sanitaria sul totale della spesa regionale (il 67% del consolidato di cassa 2007), l’impatto della riforma federalista riguarderà soprattutto la tenuta del sistema sanitario, nelle sue diversificate articolazioni regionali, e l’effettiva garanzia dell’erogazione dei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio nazionale” FONTE: R. Finocchi Ghersi, A.Tardiola, Astrid, 2009

  18. “Il settore della sanità, è quello nel quale l’attuazione della Riforma del titolo V della Costituzione ha avuto gli esiti più rilevanti sotto il profilo della governance e dello sviluppo di un sistema di governo multilivello”. FONTE: R. Finocchi Ghersi, A.Tardiola, Astrid, 2009

  19. Il federalismo fiscale è uno degli strumenti che possono essere utilizzati per prevenire (ed eventualmente risolvere) i problemi di potenziale dissestofinanziariodelle Regioni e degli Enti locali, attribuendo loro non solo responsabilità in termini di funzioni e di spesa, ma anche in termini di entrate. I recenti casi …dei deficit della Sanità… inducono a pensare che qualcosa su questo fronte si deve provare a fare al fine di evitare effetti dirompenti sulla tenuta della solidarietà interregionale. Fonte: Lavoceinfo, 2007, http://www.lavoceinfo.it

  20. Il dibattito sul federalismo fiscale e istituzionale e sull’impatto sull’assetto di governance del SSN riguardano: • da un lato il tema della definizione di costi standard delle prestazioni; • dall’altra sul modello di governance che dovrebbe scaturire da questa definizione nei termini del finanziamento del sistema, in particolare dei meccanismi di rientro per i territori in crisi finanziaria e dei poteri sostitutivi che dovrebbero sostanziare i meccanismi di sanzione. FONTE: R. Finocchi Ghersi, A.Tardiola, Astrid, 2009

  21. La legge 42/2009 sul federalismo fiscale, introduce i costi standard (art.2, c.2)… …indicando la determinazione del costo e del fabbisogno standard quale costo e fabbisogno che, valorizzando l’efficacia, costituisconol’indicatore rispetto al quale comparare e valutare l’azione pubblica.

  22. Il costo ed il fabbisogno standard divengono i parametri per il funzionamento dei LEA…

  23. I COSTI STANDARD determineranno per ogni Regione il “limite” di spesa ammesso e coperto dai meccanismi di autofinanziamento e perequazione previsti

  24. Fabbisogno standard • Fabbisogno di prestazioni (quali-quantitativo) da erogare: • Es.: assistenza ospedaliera per acuti (fabbisogno standard) • in termini quantitativi: • N° ricoveri ad un prefissato tasso di ospedalizzazione • in termini qualitativi: • Case-mix o un peso medio Drg “obiettivo” (ad es: >1 per Drg di ricovero!)

  25. Con i fabbisogni e costi standard si definiscono: • Risorse da attribuire a ciascuna Regione • Meccanismi di verifica sull’impiego efficiente ed appropriato delle risorse

  26. Come calcolare i costi standard? • Il costo standard complessivo dell’output è uguale: • Ad una serie di standard attribuiti agli input (es: fattori produttivi impiegati per definire il prodotto): • COSTO MATERIE PRIME • COSTO PERSONALE • COSTO UNITÀ DI PRODOTTO SPECIFICO • COSTO PER SERVIZI GENERALI • COSTO MACCHINARI • COSTO PER ARREDI • ecc.

  27. Il nuovo Patto sulla Salute 2010-2012 • È il compendio di tutti i precedenti Patti e Accordi ed attua puntualmente la L.311/2004 sui Piani di rientro • Spazia in tutti i settori d’intervento, dagli aspetti prettamente finanziari, agli standard programmatori (es. 4 per mille p.l. negli ospedali, di cui 0,7 per la post acuzie; standard di personale, di strutture complesse, ecc.), a puntuali indicazioni per l’assistenza domiciliare e residenziale, e molto altro • Riprende molti punti, inattuati del precedente patto, per alcuni dei quali prevede apposite indicazioni condivise entro il 30/06/2010

  28. Finanziamento del SSN • Formazione del Fondo Sanitario: • Entrate proprie: 2% • Regioni Statuto Speciale: 8% • IRAP: 35% • Add. IRPEF: 6% • Dlgs 56/2000: 49% • Distribuzione del Fondo Sanitario: • 5% > Prevenzione: q.cap. secca • 44% > Ass. Osp.: • metà q.cap.secca, • metà q.cap. pesata per età • 51% > Ass. Terr.: • Parte q.cap.secca, • Parte q.cap. pesata • Parte in %

  29. Federalismo fiscale e federalismo sanitario • La legge delega 42/2009 prevedeva n.12 decreti delegati entro maggio 2011… • Alcuni sono stati approvati: • Decreto Legislativo 6 maggio 2011 n. 68 “Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province, nonchè di determinazione dei costi e dei fabbisogni standard nel settore sanitario” sulla fiscalità delle Regioni e delle Province e sui costi e fabbisogni standard nel settore sanitario è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 109 del 12 maggio 2011, in vigore dal 27 maggio 2011. • Altri sono in itinere

  30. Costi standard • Il FSN diventa “fabbisogno sanitario standard” (per il 2011 e per il 2012 resta quello già definito) • Dal 2013 è definito in relazione al quadro macroeconomico complessivo ed ai vincoli di finanza pubblica • Verrà ripartito a tutte le Regioni sulla base dei costi delle tre Regioni più virtuose

  31. Costi standard: i criteri • Le tre Regioni saranno scelte dalla Conferenza S-R fra cinque proposte dal Governo • Dovranno aver garantito: • L’equilibrio economico • Attuazione della normativa vigente (LEA) in condizioni di qualità, efficienza ed appropriatezza

  32. Costi standard: i parametri • Vengono valutati i costi dei tre macrolivelli: • Prevenzione • Distretto • Ospedale • La spesa viene poi rapportata alla popolazione residente pesata per età (deprivazione?) • Il risultato è il fabbisogno standard della Regione considerata

  33. Costi standard: le conseguenze • Regione, in caso di disequilibrio: • Piani di rientro • Commissari • Decadenza dirigenza • Ineleggibilità politica… • Azienda: decadenza dirigenza… (se non): • Attuazione indirizzi regionali – che saranno più cogenti – e utilizzo di tutti gli strumenti idonei (budget – centri di costo – controllo di gestione – governo clinico…)

  34. …ma…come fare a rendere compatibile… …l’andamento tendenziale della spesa sanitaria rispetto al Pil nel rispetto dei vincoli economici e finanziari fissati dalle finanziarie… …con l’esigenza di … …“mantenere” i LEA ed assicurare l’appropriatezza delle prestazioni… ... e garantire al tempo stesso lo sviluppo del SSN attraverso anche maggiori investimenti per la salute: tecnologie, promozione della salute, cure domiciliari e sostegno delle fragilità, ecc.?

  35. …come fare a vincere la sfida della sostenibilità economica e complessiva del sistema, con quella di attuare un federalismo solidale e garante al tempo stesso dell’efficienza e della competività del SSN?

  36. Nel 2008 i Conti Pubblici hanno registrato un sensibile peggioramento rispetto ai valori del 2007… % % %

  37. Il debito pubblico avrebbe una dinamica espansiva nell’intero periodo 2008-2012…

  38. Per il biennio 2010-2011 si è invece disposto una riduzione del finanziamento ordinario di: • -2 Mld di euro per il 2010 • -3 Mld di euro per il 2011 Quindi gran parte dell’aumento del disavanzo dipenderà: • dal normale aumento dei fattori strutturali • dalla sottostima del finanziamento delle Regioni

  39. È evidente che le Regioni per realizzare risparmi di spesa e/o procurarsi nuove entrate per compensare la sottostima del finanziamento, dovranno attingere ai propri bilanci e/o attivare misure di compartecipazione alla spesa

  40. La sottostima del bisogno di salute e quindi del fabbisogno finanziario… …metterà a rischio la tenuta dei conti economici: • Invecchiamento • Crescita della domanda • Aumento dei costi produttivi • Innovazione tecnologica e scientifica FATTORI STRUTTURALI

  41. Come coniugare la necessaria qualità delle prestazioni sanitarie con i Piani di Rientro Regionali e garantire la sostenibilità del SS?

  42. …sarà quindi necessario agire… • …sull’EFFICIENZA • …sull’ORGANIZZAZIONE • …suiMECCANISMI DI FINANZIAMENTO …elementi necessari per garantire la sostenibilità del Sistema

  43. La sanità non è solo un costo! …ma un investimento per la società e l’economia …È possibile coniugare LE RAGIONI DEL DIRITTO ALLA SALUTE (efficacia-appropriatezza) con le RAGIONI DELL’ECONOMIA (efficienza-razionalizzazione)

  44. Il processodiriforma sanitaria: ilcontestodiriferimento ilsistemadipianificazione e programmazione sanitaria a livellodiSistema Il sistemadipianificazione e programmazionenell’Azienda sanitaria Il governodellerisorseinfermieristiche 1 2 3 4

  45. Il vincolodellalimitatezza e dellanecessaria e adeguataallocazionedellerisorse, pone inevitabilmenteilproblemadellaprogrammazione sanitaria…

  46. La programmazione sanitaria è unostrumentoessenziale in sanità: per orientare le scelte … per governare la domanda… per garantirel’appropriatezza e l’economicitàdelleprestazionisanitarie “Se non sai dove andare probabilmente arriverai in un altro posto” (L.J. Peter)

  47. …il sistema di pianificazione e programmazione sanitaria, quale strumento essenziale per il governo del Sistema: SSN come Sistema delle funzioni e dei servizi propri dei Servizi Sanitari Regionali L.E.A. come elementi di coesione (“nazionale”) del SSN PSN come strumento di raccordo e armonizzazione delle politiche regionali (PSR) per la salute e l’assistenza sanitaria

  48. La pianificazione e la programmazione RESPONSABILITÀ Nazionale Governo Regioni Azienda Dirigenti Dirigenti e operatori PSN Regionale PSR MATRICE DI SWOT • Punti di forza • Debolezze • Minacce • Opportunità Strategica DALL’ATTO AZIENDALE AL PIANO STRATEGICO Operativa • BUDGET AZIENDALE Funzionale • PROGRAMMI OPERATIVI: PROCEDURE, STANDARD, PROFILI DI CURA Infra-annuale Annuale Triennale 0-12 mm 12 mm 36 mm TEMPO (mesi)‏

More Related