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Domanda aggregata

Domanda aggregata. ELFELLI,UNIROMA3, Corso di Econo ia Politica, 2009-10. L’economia nel lungo e nel breve periodo. Lungo periodo. Breve periodo. Y. P. AS LR. Y P. AD. AD. AS SR. Y. Y.

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Domanda aggregata

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Presentation Transcript


  1. Domanda aggregata ELFELLI,UNIROMA3, Corso di Econo ia Politica, 2009-10

  2. L’economia nel lungo e nel breve periodo Lungo periodo Breve periodo Y P ASLR YP AD AD ASSR Y Y Nel breve periodo, il livello del prodotto è determinato dalla domanda (sin tanto che non viene raggiunto il potenziale). L’economia non sempre è in equilibrio. I prezzi sono predeterminati. Modello keynesiano Nel lungo periodo, il prodotto è determinato dall’offerta e fissato al livello del potenziale (attraverso l’interazione tra il mercato del lavoro e la tecnologia). L’economia è in equilibrio —>modello classico ELFelli 2009-10

  3. Aggiustamento Un “fascio” di curve d’offerta inclinate positivamente P ASLR Y AD ASSR YP Y ELFelli 2009-10

  4. Ipotesi semplificative e condizioni di equilibrio • Prezzi e salari fissi • Il prodotto effettivo diverge da quello potenziale (ciclo economico) • La quantità di prodotto è determinata dal lato della domanda • questo è un modello keynesiano • Per adesso ipotizziamo anche che non vi sia un settore estero.In tal caso Y = C+I+GPoiché è anche vero che Y = C+S, l’equilibrio (C+I+G = C+S) richiede che: → I+G = Sche è un modo equivalente a Y = AD di esprimere l’equilibrio macro di questo sistema semplificato. ELFelli 2009-10

  5. La spesa aggregata • In assenza del commercio internazionale, la spesa aggregata ha tre componenti: • l’investimento (I) • spese delle imprese per l’acquisto di beni capitali • per ora ipotizziamo che questo sia fisso a I° • La spesa pubblica che ipotizziamo esogena e pari a G° • il consumo (C) • spesa delle famiglie per l’acquisto di beni e servizi • allora, AD = C + I° + G° ELFelli 2009-10

  6. Il consumo • Le famiglie possono disporre del proprio reddito destinandolo al CONSUMO e/o al RISPARMIO • Reddito disponibile • reddito che le famiglie hanno a disposizione per consumo/risparmio • reddito derivante dall’avere fornito al sistema economico i fattori della produzione (al quale bisogna aggiungere i trasferimenti e sottrarre le tasse) ELFelli 2009-10

  7. Il consumo ed il reddito disponibile in Italia, 1982-1999 Il reddito è una forte determinante del consumo ma non è la sola. ELFelli 2009-10

  8. Con un reddito pari a 0, il consumo è pari ad 8 (C°=8) La propensione marginale al consumo (la pendenza della funzione) è 0.7 – ossia, per ogni euro addizionale di reddito 70 centesimi sono spesi per beni di consumo. { 8 La funzione del consumo La funzione del consumo mostra la relazione crescente tra la spesa (per beni e servizi finali) e il livello del reddito disponibile.C = C° + c Y. C° = consumo autonomo; c = PMaC C = 8 + 0.7 Y Consumo 0 Reddito ELFelli 2009-10

  9. La funzione del risparmio La funzione del risparmio è il “complemento” della funzione del consumo Risparmio Poiché il reddito può o essere speso per consumi o risparmiato, la funzione del risparmio può essere ricavata da quella del consumo e viceversa.C+S = Y; S= Y-C ==Y-(C°+cY) = Y(1-c) – C° S = (1-c)Y – C°.Quindi (1-c) = s è la propensione marginale al risparmio S = -8 + 0.3 Y 0 Reddito ELFelli 2009-10

  10. Propensione marginale e propensione media • C = C° + c Y, dove c = DC/DY è la propensione marginale al consumo • dividendo il lato sinistro e destro per Y, otteniamo la propensione media al consumo (consumo diviso reddito) • C/Y = C°/Y + c . • Quindi PMeC#PMaCNon solo, mentre PMaC è costante, PMeC è decrescente al crescere del reddito ELFelli 2009-10

  11. AD = C + I+ G I+G La funzione della spesa aggregata AD C(Y) La spesa aggregata indica l’ammontare complessivo della spesa che le famiglie le imprese e lo stato intendono sostenere Y ELFelli 2009-10

  12. E AD Data la funzione AD, l’equilibrio sarà in E.Questo è il punto in cui la spesa programmata eguaglia il livello corrente di prodotto e reddito. Il reddito di equilibrio (condizione d’equilibrio: Y = AD) La retta a 45° mostra tutti le combinazioni in cui l’ammontare della spesa corrisponde ad un uguale ammontare di prodotto (reddito). AD (C,I,G) 45o Y ELFelli 2009-10

  13. S l’investimento programmato I + G E I+G al risparmio programmato S. L’equilibrio è in E. Un altro modo per esprimere l’equilibrio – condizione d’equilibrio I+G = S) Un approccio alternativo consiste nell’uguagliare S, I,G Y ELFelli 2009-10

  14. AD0 Un aumento della spesa aggregata a AD1 porterà ad un nuovo equilibrio in Y1. Y0 Gli effetti di un aumento della spesa aggregata Supponete che il sistema economico si trovi in Y0. AD1 AD 45° Y1 Y La variazione del reddito, DY = Y1-Y0, è maggiore della variazione di AD, DAD= AD1-AD0: DY>DAD.DY/DA è il moltiplicatore, che come vedremo è l’inverso della propensione marginale al risparmio= 1/(1-c) = 1/s. ELFelli 2009-10

  15. Il moltiplicatore • Il moltiplicatore è il rapporto tra la variazione del reddito ed una variazione della componente autonoma della spesa che ha indotto la variazione del reddito. • Tanto maggiore è la propensione marginale al consumo, tanto maggiore sarà il moltiplicatore. • Maggiore sarà invece la propensione marginale al risparmio, maggiore la quantità aggiuntiva di reddito che “uscirà” dal circuito del flusso circolare del reddito. ELFelli 2009-10

  16. Il moltiplicatore in assenza di tasse Y = C + I + G C = C° + c*YD, 0<c<1; c =PMaC Siano I = I° ; G = G°; YD = Y-T; T = 0 Y = C° + I° + G ° + (c* Y) Y – c* Y = C° + I° + G ° Y(1-c) = C° + I° + G ° Y = (1/1-c)*(C° + I° + G °) In questo caso se, ad es., c = 0.8, il moltiplicatore è 5 (1/1-c = 1/0,2 = 5) ELFelli 2009-10

  17. La presenza delle tasse riduce il moltiplicatore • Supponiamo che T = tY, dove 0<t<1 è l’aliquota marginale (supposta costante). Perciò Yd = Y-T=Y(1-t). Quindi la funzione del consumo diventa C = C° + c(1-t)Y. • Allora:Y = C° + I° + G ° + c(1-t)Y;Y[1-c(1-t)] = C° + I° + G °;Y = (C° + I° + G °)/[1-c(1-t)] il moltiplicatore è (1/1-c(1-t)).Perciò se c=0,8 e t = 0,2 (1/1-c(1-t)) = 2.8. ELFelli 2009-10

  18. Moltiplicatore bilancio in pareggio • G = T → equilibrio = bilancio in pareggio • Con G = 0; c = 0.9; C°+I°=100; Y =1000 • Y = 1000; G = 200; T= 0,2Y= 200. Y = 1071.43 ELFelli 2009-10

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