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7° La definizione degli obiettivi e la scelta di un itinerario

7° La definizione degli obiettivi e la scelta di un itinerario. Obiettivi: Definire il concetto di obiettivo educativo Indicare il ruolo che nella progettazione educativa hanno gli obiettivi Descrivere il processo di determinazione degli obiettivi

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7° La definizione degli obiettivi e la scelta di un itinerario

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Presentation Transcript


  1. 7° La definizione degli obiettivi e la scelta di un itinerario Obiettivi: • Definire il concetto di obiettivo educativo • Indicare il ruolo che nella progettazione educativa hanno gli obiettivi • Descrivere il processo di determinazione degli obiettivi • Elencare alcune obbiezioni alla pedagogia per obiettivi • Le caratteristiche di un obiettivo espresso in forma comportamentale • Definire il concetto di itinerario educativo • Descrivere i principali modelli e le differenti forme di organizzazione di un itinerario educativo • Distinguere tra tempo necessario e tempo disponibile in un percorso educativo • Distinguere i vari modelli di organizzazione di un itinerario educativo.

  2. L’origine logico-psicologica • Quadro di riferimento • Concezione filosofico-teologica dell’uomo e del suo divenire • Valori condivisi • Comune ideale, insieme di mete educative • Le finalità specifiche dell’istituzione Quadro Teorico • Condividere • Contestualizzare nella cultura Comunità Educativa • Generazione delle intenzioni Fini Obiettivi • Analizzare, studiare la situazione • Approfondire i problemi con l’uso delle scienze • Bene di un particolare educando (gruppo) • Compito delle teorie discutere sui fini Quadro Situazionale • Valutare la discrepanza • Quadro reale, esame della realtà • Analisi della situazione problematica • Domanda educativa, bisogni educativi • Punto di partenza

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  4. La definizione degli obiettivi educativi Intenti educativi, formativi o didattici che la comunità educativa o formativa, o anche un singolo insegnante elabora in modo chiaro e non ambiguo come riferimento esplicito per la progettazione, conduzione e valutazione della propria azione educativa. SITUAZIONE PRESENTE DISCREPANZA METE IDEALI

  5. PEDAGOGIA scienza pratico-progettuale  dimensione tecnico-operativa dell’azione pedagogica Condurre Analizzare Progettare Valutare

  6. Obiettivo Intento espresso in modo chiaro e non ambiguo, rispetto al quale è possibile verificare se un percorso o un processo è giunto al termine e/o valutare se è valido per giungervi. Obiettivo Percorso Educativo Verifica (processo Intenzionale)

  7. I metodi per determinare gli obiettivi educativi • Discendente (deduttivo, analitico): • la scelta degli obiettivi basa sulle assunzioni di ordine teorico e sui giudizi di valore e di priorità • gli obiettivi vengono formulate in coerenza con le finalità proprie dell’istituzione Quadro Teorico • Ascendente (induttivo): • la scelta degli obiettivi basa sulla base di rilevazioni empiriche riferite sia ai contesti culturale, sociale ed economico degli educandi, sia al loro grado di crescita personale, sociale, culturale e professionale Stato desiderato«quale dovrebbe essere» • Valutazione della discrepanza : • la scelta degli obiettivi basati sulla distanza tra Quadro Situazionale Stato reale«quale è» • le rilevazioni empiriche conducono alle decisioni relative all’ordine di precedenza degli interventi

  8. La scelta degli obiettivi è un impegno di natura intellettuale La prudenza è una virtù intellettuale (indispensabile) Nella determinazione degli obiettivi educativi occorre: • determinare l’importanza • costruire una gerarchia • struttura ordinata

  9. Nota Metodologica 1. Sapere: Ignoranza vs. Conoscenza 2. Saper fare: Teoria vs. Pratica 3. Saper essere: Immaturità vs. Maturità 4. Saper essere con gli altri: Egoismo vs. Altruismo

  10. Scrittura degli obiettivi Gli obiettivi vengono articolati secondo quattro grandi aree Categorie di qualità della persona umana:

  11. La scelta degli obiettivi e la loro redazione Elementi in gioco nella scelta degli obiettivi:  valori, significati, convinzioni, attese e aspirazioni  concezione filosofico-teologica dell’uomo Scelta degli obiettivi Mondo interiore di riferimento L’identità dell’educatore Abilità conoscitive Componenti di natura affettiva ed emotiva  relative alla più accurata e affidabile descrizione della situazione  temperamento, maturità affettiva

  12. Caratteristiche della redazione degli obiettivi: • Descritti con precisione • Vanno evitati termini ad accezioni equivoche (rischio di mal comprensione) • Devono essere evidenziati come componenti terminali osservabili e misurabili • Devono essere facili per valutare il loro raggiungimento o meno Formulazione degli obiettivi (fase di operazionalizzazione): • descrizione del comportamento finale – che cosa l’educando saprà fare? • descrizione delle condizioni entro le quali va manifestato il comportamento – avendo a disposizione che cosa? • criteri di riferimento per valutare se i comportamenti sono stati acquisiti – a quale grado di accuratezza?

  13. Il ruolo e la funzione degli obiettivi Permettono la convergenza nelle iniziative educative delle azioni e intenzioni dei singoli e dei gruppi particolari • Offrono la possibilità di elaborare un itinerario educativo e un programma • dei tempi • delle persone • dei luoghi • delle risorse Diventano criteri di giudizio e di decisione nella predisposizione dei processi educativi concreti ( aiutano a trovare e a selezionare quanto è necessario e utile alla realizzazione dell’impresa educativa) Favoriscono la comunicazione tra gli educatori e le famiglie, tra le comunità educative e le altre comunità (civile, ecclesiale…) Costituiscono un costante punto di riferimento per valutare se le iniziative, il clima, i rapporti, le scelte, i risultati sono con essi coerenti e se discostano e per quali cause

  14. Le critiche Obiezioni: A favore: Generalizzazione: rischio di misconoscere la realtà e la dignità delle singole persone (Stenhouse, 1977) Intenzionalità: riferimenti chiari • proprie esigenze - prospettive - proprio stile - motivazione - propri ritmi Sistematicitànel processo educativo Previsioni: è difficile prevedere in anticipo tutti i bisogni e le possibilità educative che emergono durante le attività formative Ipotesi educativa: azione educativa esige per sua stessa natura un riferimento progettuale sia per • Pericolo di rigidità: di esasperata realizzazione di un progetto prefabbricato; • verso le nuove presenze? • verso le nuove prospettive? • verso le occasioni inaspettate? • di formalismo, burocratismo, comportamento riduttivo (Damiano, 1991) Dimensione etico-sociale Componente tecnico-pratica

  15. Inferenze Trasformazioni analogiche Schemi di percezione Saper fare Sapere Generalizzazioni Schemi di pensiero Saper essere insieme con gli altri Stime di probabilità Saper essere Schemi di valutazione Anticipazioni Schemi d’azione Formazione di una decisione Ricerca di informazioni COMPETENZE COME OBIETTIVI EDUCATIVI

  16. Il concetto di itinerario educativo Situazione o condizione di partenza Mete o obiettivi da raggiungere Itinerario dimensione temporale “itinerarium” lat. il passaggio progressivo;  nella pratica educativa = metodo, = sequenza pedagogica – successione ordinata attività educative

  17. Itinerario = una successione ordinata di tappe o momenti educativi, che almeno in via di ipotesi è in grado di condurre al conseguimento degli obiettivi prestabiliti dalla comunità educativa. • tappe = obiettivi particolari, contenuti e metodi, nei loro modi e tempi di realizzazione

  18. Obiettivi INTENZIONALITÀ SISTEMATICITÀ Finalità generali che si vogliono conseguire attraverso le iniziative educative. Conseguente organizzazione di un progetto di intervento, strutturato in tutte le sue componenti, alla sua realizzazione concreta e alla valutazione continua sia dei risultati, sia dei modi attraverso i quali essi sono stati conseguiti.

  19. Modelli di itinerario educativo Modello tecnologico Modello socioculturale

  20. Modello tecnologico - principio di progettazione; -si parte dalla definizione circostanziata e precisa degli obiettivi generali del progetto per poi articolare quest’ultimo in sotto-obiettivi coordinati e interrelati; - elaborazione di un piano definitivo nei suoi processi, strumenti, materiali persone e tempi; - realizzazione del progetto regolata da un continuo controllo dei procedimenti e dei risultati.

  21. Modello socioculturale – principio di interazione - si parte dallo sviluppo di un quadro di simboli e di significati; - non sono le mete prestabilite ad avere il sopravvento, ma la carica di valori e di significati potenzialmente presente nell’ambiente e nelle persone; - non è possibile prevedere in anticipo il risultato di questo interscambio.

  22. Schemi di riferimento per strutturare le tappe educative OBIETTIVI METODI CONTENUTI VALUTAZIONI

  23. PERSONE (educatori) TEMPI E NUMERI (educandi) RISORSE MATERIALI COSTI

  24. Modello lineare 1 2 3 4 5 Modello modulare ramificato

  25. TROPPO DIFFICILE ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE TROPPO FACILE

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