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P IANO DELL’ O FFERTA F ORMATIVA Scuole Primarie e Dell’Infanzia

Scuola Primaria Statale 3° circolo “ I. Imbriani ” Via Comuni di Puglia, 100 – 76123 - Andria Tel. 0883 246339 Fax 0883 541099 www.imbriani.it info@imbriani.it. P IANO DELL’ O FFERTA F ORMATIVA Scuole Primarie e Dell’Infanzia. Anno Scolastico 2011 – 2012. PRESENTAZIONE .

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P IANO DELL’ O FFERTA F ORMATIVA Scuole Primarie e Dell’Infanzia

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Presentation Transcript


  1. Scuola Primaria Statale 3° circolo “I. Imbriani”Via Comuni di Puglia, 100 – 76123 - Andria Tel. 0883 246339 Fax 0883 541099www.imbriani.itinfo@imbriani.it PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Scuole Primarie e Dell’Infanzia Anno Scolastico 2011 – 2012

  2. PRESENTAZIONE • Il Piano dell’Offerta Formativa , elaborato dalle nostre Scuole, è il naturale sviluppo del Progetto Educativo di Circolo “ Ben-essere e Cittadinanza” : • “Ben-essere”: IL SAPER ESSERE come valorizzazione della persona, educazione alla salute, rafforzamento dell’autostima, promozione dell’autovalutazione. • “Cittadinanza” : IL SAPER STARE CON GLI ALTRI come educazione alla convivenza democratica, educazione interculturale, rispetto delle differenze, educazione ambientale, educazione stradale.

  3. L'AZIONE IN LINEA CON LE DIMENSIONI FORMATIVE DEL POF “BEN-ESSERE E CITTADINANZA” RACCONTO A PIÙ VOCI è stato il libro che ha dato voce alle molteplici attività trasversali svolte nel nostro circolo durante lo scorso anno scolastico 2010 –2011…. E ora si riparte per una nuova “avventura”: la realizzazione di un “dossier di circolo” seguiteci

  4. L'AZIONE IN LINEA CON LE DIMENSIONI FORMATIVE DEL POF “BEN-ESSERE E CITTADINANZA” per una scelta di “attività didattiche” utili alla realizzazione di un “dossier di circolo” che documenti l'utilizzo di lezioni aperte intese come strumento di verifica- valutazione e che si presti a favorire la costruzione di un dialogo collaborativo tra insegnanti - alunni e tra insegnanti –genitori - alunni, oltre che contribuire a un reale rinnovamento della scuola

  5. BEN- ESSERE E CITTADINANZA L’interesse alla persona come “essere – in – relazione” con se stesso, con gli altri e con l’ambiente. la prospettiva di una scuola centrata sull’apprendimento, interessata a responsabilizzare il bambino/alunno coinvolgendolo nel processo di autovalutazione la nascita, la crescita e il consolidamento del "gruppo scuola": alunni - genitori- insegnanti Il riconoscimento dei bisogni di ogni individuo, lo sviluppo dei sentimenti di autostima, la valorizzazione delle risorse personali e del contesto Accrescere la conoscenza reciproca trasformando il gruppo da aggregato più o meno casuale a gruppo solidale e collaborativo la condivisione di vissuti ed esperienze un equilibrio e un adattamento tra attese, bisogni, risorse del singolo e richieste e risorse dell’ altro favorendo il rispetto e la centralità della persona in tutte le sue componenti (corporee, razionali, emotive, etiche) sostenendo la visione dell’essere umano con i suoi limiti e le sue potenzialità, un essere in continua evoluzione e crescita (attivo e creativo) il raggiungimento di obiettivi comuni • il riconoscimento dei bisogni di ogni individuo, • lo sviluppo dei sentimenti di autostima, • la valorizzazione delle risorse personali e del contesto

  6. SCOPO E FINALITÀ • Una Valutazione per l’apprendimento intesa come dialogo continuo che dovrebbe: • concentrare l’attenzione su tutta la persona, tenendo conto dei sentimenti come anche delle informazioni e comprendendo tutti gli eventuali ostacoli che il bambino/alunno può sperimentare; • incoraggiare gli alunni ad assumersi maggiori responsabilità del proprio apprendimento; • garantire che gli alunni siano resi consapevoli di ciò che stanno imparando • e il perché. • Assicurarsi, quindi, che gli alunni abbiano chiaro: • ciò che essi devono fare • come saranno valutati • ciò che stanno facendo bene • ciò che è sbagliato • ciò che deve essere fatto per correggerlo “Stabilire incontri insegnanti- genitori condotti dai bambini/alunni”, dove ciascun alunno avrà la possibilità di assumere un ruolo da protagonista e di presentare se stesso attraverso “lezioni aperte” • Per gli insegnanti: • partecipare più sereni ai futuri colloqui con i genitori; • sentire di poter godere della loro fiducia; • essere più disponibili a condividere impegni e responsabilità. • Recepire i risultati per azioni concordi che aiutino ad elaborare metodi di insegnamento adeguati volti a soddisfare le esigenze dei bambini • Per i bambini/alunni: • rafforzare l’apprendimento mostrando il proprio lavoro svolto; • valutare il proprio progresso; • sviluppare fiducia e stima in se stessi; • migliorare la comunicazione con i propri genitori. • Per i genitori: • sentirsi maggiormente coinvolti nel lavoro scolastico dei figli; • comprendere meglio ciò che fanno e cosa apprendono i propri figli; • dare ai propri figli consigli appropriati. Non dimenticando “l’influenza dell’INTELLIGENZA EMOTIVA” “Le emozioni plasmano il nostro mondo interiore e condizionano tutti i campi della vita: la salute, l’apprendimento, il comportamento e i rapporti interpersonali.” Educare, quindi, il bambino nell’ambito emotivo aiutandolo a stabilire un rapporto equilibrato con i propri stati d’animo, a capire e, di conseguenza, a controllare le proprie emozioni, orientandolo nella ricerca e nel consolidamento di sentimenti positivi, nei confronti di sé e degli altri.

  7. Alla costruzione del POF hanno collaborato i docenti del Circolo che, nel mese di giugno, hanno assunto come tematica di trattazione, durante le assemblee di Intersezione e di Interclasse, i seguenti argomenti: • Riflessione sulla verifica dei risultati ottenuti dalla somministrazione e dalla prova intermedia a cura della Funzione Strumentale dell’Area 1. • Valutazione del lavoro svolto dalle Funzioni Strumentali. • Riflessione prove INVALSI e ricaduta delle attività del PON . • Alla luce di quanto analizzato, i docenti hanno confermato (nel mese di settembre del corrente anno scolastico) le due macro aree: Benessere e Cittadinanza sottolineando l’importanza di ampliare l’offerta formativa, in direzione di un approccio metodologico/laboratoriale che garantisca la trasversalità dell’insegnamento e accresca la motivazione - star bene a scuola -.

  8. Rimane, inoltre, fondamentale sostenere strategie e metodologie condivise e comuni che favoriscano in ogni bambino/alunno: • l’osservazione e la valutazione dei propri progressi • l’autoconsapevolezza, l’espressione e il controllo del proprio stato emotivo • il riconoscimento in situazione delle diverse tipologie di attenzione • l’individuazione degli elementi di distrazione

  9. Le scelte educative del Circolo si pongono, dunque, come obiettivo finale “la formazione unitaria del bambino/alunno”: • identità • autonomia • competenza Per realizzare tali obiettivi, la nostra scuola ricorre a “metodi di insegnamento capaci di valorizzare simultaneamente gli aspetti cognitivi e sociali, affettivi e relazionali di qualsiasi apprendimento”. Offrendo sollecitazioni operative e sociali, che si propongono di educare, istruire e formare la “persona”. L’efficacia degli obiettivi proposti scaturisce dal lavoro collaborativo di tutto il personale della scuola e delle famiglie. Nell’elaborazione della progettualità si farà riferimento al POF Territoriale e a proposte di Enti ed Istituzioni esterni alla scuola.

  10. Il Piano dell’ Offerta Formativa è stato ulteriormente rivisitato nel mese di settembre secondo quanto stabilito dall'art. 3 del Regolamento dell'Autonomia Scolastica - DPR 275/99 – (Il POF è il documento fondamentale costitutivo dell'identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia …) e presentato al Collegio dei docenti che lo ha approvato nella seduta del 19 ottobre 2011 Elaborato, aggiornato e redatto dalla funzione strumentale Area 1, il POF (adottato dal Consiglio di Circolo in data 25 ottobre 2011) sarà affisso all’albo della scuola e diffuso nella rete Internet. Esso, pertanto, è il naturale sviluppo della pratica didattica- organizzativa della scuola e si basa sui criteri di fattibilità, verificabilità e trasparenza in modo di consentire alla Istituzione Scolastica di acquisire credibilità nei confronti dei genitori e dell’intera comunità.

  11. Sommario • PREMESSA • I criteri del POF • PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO • Dati statici • Risorse umane • Risorse strutturali • Contesto socio-culturale • I soggetti • LA SCUOLA SI ORGANIZZA • Staff di Direzione • Referenti Progetti Speciali • Altri Incarichi • Prevenzione dei disagi e integrazione • LA MOTIVAZIONE e LE FINALITÀ • GLI OBIETTIVI • IL CURRICOLO • I bisogni formativi dei bambini/alunni • Campi di Esperienza – Saperi disciplinari • Progettazione: Piano di Studio Personalizzato • Modalità di Programmazione: - 1. FASE IDEATIVA - 2. FASE DI ATTUAZIONE - 3. FASE DI VERIFICA • I Progetti (curricolari ed extracurricolari) • Uscite Didattiche Progettate • L’ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA E SCELTE METODOLOGICHE • La flessibilità • Esempi di metodologie innovative • La contemporaneità • LA PARTECIPAZIONE ALLA VITA SCOLASTICA • Organi collegiali • Rapporti con le famiglie • Continuità tra Scuole • ORGANIZZAZIONE GENERALE DELLA SCUOLA • orari – servizi – sicurezza • 9. AMPLIAMENTO DELL’ OFFERTA FORMATIVA • a. Progetto “Area a Rischio” • Piani Integrati PON FSE • Formazione e aggiornamento del personale • MONITORAGGIO: VERIFICA - VALUTAZIONE • Valutazione degli apprendimenti • La scheda di valutazione • La valutazione del servizio scolastico • I SERVIZI AGGIUNTIVI DELLA SCUOLA

  12. PREMESSA I CRITERI DEL POF che indicano piste da percorrere e aiutano a finalizzare l’azione educativa allo sviluppo integrale del bambino/alunno sono La coerenza con gli obiettivi di apprendimento e i traguardi per lo sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni Nazionali La responsabilità intesa come assunzione di impegni per il conseguimento degli obiettivi previsti, attraverso una puntuale verifica e valutazione degli esiti. La flessibilità intesa come l’insieme delle scelte innovative per le attività didattiche, organizzative, curricolari ed extracurricolari L’ integrazione intesa come coerenza progettuale e coordinamento delle diverse iniziative progettate dalla scuola in accordo con Enti e Associazioni locali

  13. 1. PRESENTAZIONE DEL CIRCOLO a. Dati statici Scuole dell’Infanzia • PAPA GIOVANNI XXIII (3 sezioni)Via Castellana Grotte • FEDERICO II DI SVEVIA (2 sezioni)Via Muzio Scevola, 1 • IMPERATORE AUGUSTO (2 sezioni)Via Imperatore Augusto, 58 • COLLODI(4 sezioni)Via Pietro I Normanno Scuole Primarie • SAN VALENTINO (10 classi)sede della direzione didattica Via Comuni di Puglia, 100 • FEDERICO II DI SVEVIA (24 classi) Via Muzio Scevola, 1  Il 3° Circolo Didattico “I. Imbriani” di Andria comprende: http://www.imbriani.it/sedi.htm

  14. b. Risorse umane Dirigente dei Servizi Generali Amministrativi: Francesca PAPPALETTERA 5 Assistenti Amministrativi Dirigente Scolastico: prof.ssa Rosanna PALMULLI 931 ALUNNI 256 di Scuola dell'Infanzia 675 di Scuola Primaria http://www.imbriani.it/trasparenza.htm http://www.imbriani.it/segreteria.htm 114 INSEGNANTI 1 Utilizz. Biblioteca - 1 insegnante di Scuola Primaria - 28 insegnanti di Scuola dell’Infanzia (22 posto comune – 6 sostegno) - 84 insegnanti di Scuola Primaria (58 posto comune – 25 Sostegno – 1 specialista lingua inglese) - 2 insegnanti I.R.C. (Scuola Infanzia – Scuola Primaria) • Collaboratori Scolastici • - 11 personale A.T.A • - 4 operatori EX LSU

  15. c. Risorse strutturali Scuole dell’ Infanzia Scuole Primarie PAPA GIOVANNI XXIII • 3 aule • aula adibita a refettorio • salone ludico ricreativo • servizi igienici • aula collaboratori scolastici • anticucina con annessa cucina • giardino completo di anfiteatro SAN VALENTINO FEDERICO II DI SVEVIA • 20 aule • laboratorio multimediale • laboratorio linguistico • laboratorio scientifico • sala audiovisivi • biblioteca per i ragazzi • biblioteca magistrale • auditorium • palestra coperta • aule per attività di logoterapia • e psicomotricità • cucina • refettorio • interspazio adibito a refettorio • interspazi attrezzati • servizi igienici • archivio pratiche • ambulatorio medico • uffici di direzione • ascensori • parcheggio • spazi esterni con giardino • 20 aule • laboratorio multimediale • sala audiovisivi • biblioteca per i ragazzi • palestra coperta • aule per attività di logoterapia • e psicomotricità • sala adibita a refettorio • interspazi attrezzati • servizi igienici • archivio pratiche • ambulatorio medico • ascensori • parcheggio • spazi esterni con giardino FEDERICO II DI SVEVIA • 2 aule • spazio adibito a refettorio • servizi igienici   IMPERATORE AUGUSTO • 2 aule • servizi igienici • cortile COLLODI • 4 aule con annesso spogliatoio • servizi igienici • 2 saloni per attività comuni • sala per attività di logoterapia • e psicomotricità • 2 sale adibite a refettorio • cucina • giardino • stazioni multimediali.

  16. d. Contesto socio-culturale Il 3° circolo “I. Imbriani” di Andria è costituito da due Scuole Primarie e quattro Scuole dell’ Infanzia che raccolgono un’utenza variegata. Dislocate su un vasto territorio (quasi triangolare) abbastanza contiguo, ma diversamente configurato sotto il profilo socio culturale ed economico. Il circolo opera in raccordo con l’istituzione scolastica presente sul territorio “G. Salvemini” – Scuola secondaria di I grado. L'utenza complessiva è di 931 alunni, per un totale di 34 Classi di scuola primaria edi 11 sezioni di scuola dell’infanzia. Nell'anno scolastico in corso si opera l'integrazione di 60 alunni “diversamente abili” e 8 alunni stranieri.

  17. La Scuola Primaria StataleSAN VALENTINO - sede della direzione didattica - (Via Comuni di Puglia, 100) e la Scuola dell’ Infanzia Statale PAPA GIOVANNI XXIII (Via Castellana Grotte) sono localizzate a nord-ovest del territorio cittadino nel quartiere San Valentino costituito da case popolari (per il 90%) , da pochi servizi essenziali ma del tutto inesistenti sono i servizi pubblici primari che possano avvicinare la Comunità alle Istituzioni . • La popolazione residente è formata per la maggior parte da disoccupati o sottoccupati e da lavoratori dipendenti, molti dei quali pendolari. Negli ultimi anni il fenomeno del pendolarismo lavorativo, su lunghe distanze, si è accentuato e spesso le famiglie restano a carico delle madri per prolungati periodi. • Il grado d’istruzione è medio – basso. Notevoli passi avanti sono stati fatti grazie alla presenza di corsi di educazione per gli adulti, attivati presso la scuola “G. SALVEMINI” e alla presenza di altre risorse del territorio con le quali ci si è posti in continuità orizzontale: • - la parrocchia San Riccardo, forte e permanente punto di riferimento per tutta la gente del quartiere, con il suo Centro di Aggregazione e le attività di volontariato; • - le associazioni e le cooperative operanti nel quartiere con i progetti comunali ex L. 285 (centro per le famiglie Icaro, animazione territoriale, assistenza domiciliare alle famiglie); • alcune competenze di genitori formatisi all’ interno del sottoprogramma europeo 14.2 • "La scuola organizza il sociale" e del progetto P.O.N. Misura 3, Azione1, realizzato nella scuola negli anni scorsi; • - le attività di “PEDAGOGIA DELLA FAMIGLIA” realizzate dalla scuola attraverso corsi di formazione. • Risorse che costituiscono un punto di riferimento per svolgere un'azione educativa e didattica comune, mirante a garantire lo star bene degli alunni nella vita scolastica, familiare e sociale, nonostante le difficoltà che da sempre s’incontrano per programmare azioni coordinate.

  18. La Scuola Primaria e dell'Infanzia Statale FEDERICO II DI SVEVIA (Via Muzio Scevola 1) è a circa 600 metri dal plesso di San Valentino. La Scuola dell'Infanzia Statale IMPERATORE AUGUSTO (Via Imperatore Augusto, 58) è, invece, ubicata sotto i portici di un nuovo condominio a ridosso della scuola Federico II di Svevia. La popolazione, residente in questo quartiere, è in netta espansione a causa di una veloce urbanizzazione che sta interessando l’intera zona. Gli abitanti, caratterizzati da un buon senso di appartenenza e ben radicati nel loro quartiere, vivono i disagi legati all’espansione demografica. Anche la scuola, infatti, rischia di non avere più ricettività (a fronte delle numerose richieste d’ iscrizioni) e si trova a dover fare i conti con spazi per attività sempre più ridotti. Molti degli scolari, inoltre, usufruiscono del trasporto scolastico per l’eccessiva lontananza della propria abitazione dalla scuola. I residenti sono caratterizzati da un medio tasso di sottoccupazione e da un medio grado di cultura di base. La Scuola dell’Infanzia StataleCOLLODI (Via Pietro I Normanno) territorialmente è collocata a circa unchilometro dalla scuola San Valentino e a 600 metri da Federico II di Svevia e abbraccia un’utenza più variegata e un indice socio – culturale più elevato. Attraverso l’utilizzo di vari strumenti di rilevazione dei bisogni formativi (questionari, interviste semi strutturate, ascolto), adoperati nel tempo con le famiglie, è emersa la richiesta chiara di un’assistenza didattica per i propri figli in orario pomeridiano. La scuola, a questa esigenza, ha risposto con l’adozione del tempo pieno: nella totalità delle classi per la scuola San Valentino (ad eccezione della classe 3^B), in 10 classi per Federico II di Svevia e una maggiore interazione con tutti i genitori attraverso incontri per piccoli gruppi e/o individuali.

  19. e. I soggetti La scuola è come un grande veliero dove i naviganti sono gli alunni che guidati dal nostromo, il docente, intraprendono un avventuroso viaggio nei mari dell’ educazione. Il capo, il dirigente scolastico, rende possibile tale navigazione mettendosiin ascolto attivo dei navigatori e del loro nostromo, avvalendosi anche dell’aiuto dei timonieri, la segreteria con lo staff di direzione, che sostengono il suo attivarsi affinché il veliero possa navigare a vele spiegate.

  20. 2. LA SCUOLA SI ORGANIZZA a. Staff di Direzione La responsabilità del Docente, strettamente legata al carattere etico del suo lavoro, si esplica non solo nella prassi educativa e didattica che lo vede in diretto rapporto interpersonale con gli alunni, ma anche nell’impegno culturale e professionale legato ai diversi ambiti di progettazione della vita della scuola. Per rendere operativa la proposta dell’Offerta Formativa, nei suoi aspetti strutturali e organizzativi, l’Istituzione Scolastica si avvale di Docenti cui vengono assegnati incarichi per i quali si richiedono competenze specifiche. In tale quadro sono da collocare: • Collaboratori del Dirigente Scolastico • Elisabetta Abruzzese e Addolorata Conversano – docenti di scuola primaria - con i seguenti compiti: • - sostituzione del Dirigente Scolastico in caso di assenza; • - supporto organizzativo gestionale al Dirigente; • - supporto al Dirigente per la gestione della didattica in relazione ai processi formativi. • Supporto tecnico-organizzativoLorenzo Caldarola – docente di scuola primaria http://www.imbriani.it/staff.htm

  21. Le Funzioni Strumentali • Il Collegio dei Docenti, in relazione alle scelte pedagogico didattiche della Scuola, ha individuato come prioritarie e strumentali al POF le seguenti funzioni da porre in essere nell'a.s. 2010/2011: • Area 2 - Savina Tammaccaro • Sussidi didattici • Archiviazione materiale educativo • Area 1 - Lucrezia Sforza • POF • autovalutazione d’istituto • Area 3 - Nicla Santovito • Continuità fra i vari ordini di scuola e con il territorio • Educazione alla legalità • Area 4 - Nunzia Roberto • Coordinamento dell’integrazione dei • diversamente abili e degli alunni stranieri • Area 5 - Enza Forte • Attività sportive • Area 6 - Lorenzo Caldarola • Gestione del sito web della scuola (www.imbriani.it ) • Documentazione • Organizzazione laboratori multimediali • Archiviazione digitale del materiale educativo • Responsabile organizzativo prove Invalsi

  22. Coordinatori di plesso (Docenti di Scuola dell'Infanzia - Docenti di Scuola Primaria) partecipano alle riunioni dello staff di direzione in quanto svolgono attività connesse alla gestione e all'organizzazione della scuola . Sono individuati in ciascun plesso scolastico ed hanno il compito di: - riferire al Dirigente Scolastico su problemi che insorgono nel plesso circa: *l'utilizzo dei locali e degli spazi scolastici; * lo svolgimento del servizio da parte dei collaboratori scolastici relativo sia alla sorveglianza, sia alla pulizia; - scioperi e assemblee sindacali; - curare la circolazione delle informazioni all'interno del plesso e tenere i contatti con la Direzione Didattica; - affrontare le situazioni di emergenza, organizzare la sorveglianza degli alunni in occasione dell'assenza dei colleghi; - controllare e curare la documentazione amministrativa (circolari, richieste di cambi e/o recuperi orari). Scuola primaria San Valentino: Angela Tandoi Scuola primaria Federico II: Mariangela TesseScuola dell’infanzia Papa Giovanni XXIII: Filomena TrittaScuola dell’infanzia Federico II: Anna TesoroScuola dell’infanzia Collodi: Rachele AgrestiScuola dell’infanzia Imperatore Augusto: Natalizia Monterisi Lo staff dei coordinatori di plesso, unitamente alle insegnanti funzioni strumentali e ai collaboratori del Dirigente Scolastico, si incontrano secondo le esigenze della gestione organizzativo- didattica del Circolo.

  23. b. Referenti Progetti Speciali • Gli insegnanti referenti delle aree di progetto si occuperanno di: raccogliere e valutare le proposte riferite alla propria area di intervento; diffondere le proposte; proporre eventuali aggiornamenti; incontrare le insegnanti degli ambiti interessati; curare eventuali sussidi e materiali. La nostra biblioteca Animazione alla lettura e... La biblioteca itinerante Catalogo on-line Links utili Archivio • Biblioteca • Michelina Paradiso http://www.imbriani.it/biblio.htm Per le famiglie, sportello di Dialogo e Ascolto • Sportello di ascolto per le famiglie Addolorata Conversano http://www.imbriani.it/sportello_ascolto.pdf

  24. Insegnare Scienze in Laboratorio • Arcangelo Speranza • Opportunità formativa per i docenti: • Finalità • Consolidare nei docenti l’utilizzo dei due laboratori scientifici presenti nella scuola , affinché riportino nelle loro classi l’abitudine di fare scienze attraverso tecniche didattiche del “fare”. • Attività • Creazione di un curricolo verticale dove la “laborialità” risulti una pratica quotidiana “vincente” del docente finalizzata all’acquisizione di “nuove competenze” degli alunni. http://www.imbriani.it/iss.htm • INVALSI (Servizio Nazionale di Valutazione) • Lorenzo Caldarola INVALSI http://www.invalsi.it/snv0910/

  25. Educazione ambientale- Isa Tarantini • Educazione alla salute - Lucrezia Sforza • Educazione alla cittadinanza - Nicoletta Santovito • Educazione stradale – Ornella Suriano • Matematica – Lorenzo Caldarola

  26. c. Altri Incarichi • Presidenti dei Consigli • di Interclasse /Intersezione • Classe prime: Addolorata ConversanoClassi seconde: Isabella Lotito Classi terze: Lucrezia SforzaClassi quarte: Angela CalitroClassi quinte: Eliana CarboneScuola dell’infanzia: Rachele Agresti • Segretari dei Consigli • di Interclasse /Intersezione • Classe prime: Vincenza ForteClassi seconde: Anna CatalanoClassi terze: Paola Cagnetta Classi quarte: Michelina ParadisoClassi quinte: Mariagrazia QuerciaScuola dell’infanzia: Nunzia Guglielmi INCARICHI PRESIDENTE E SEGRETARIA Il presidente e il segretario curano la progettazione di interclasse/ intersezione (Unità di Apprendimento - POF in fase ideativa) sentiti i pareri di tutti i docenti. Lavorano in stretta collaborazione per rendere, in primo luogo, la progettazione dei Piani di Studio Personalizzati, nella sua fase preattiva, univoca a tutta l’ interclasse/intersezione. Il presidente conduce le varie riunioni di interclasse/ intersezione facendosi portavoce dei vari punti all’ordine del giorno su cui discutere e lasciando che tutti possano esprimere i propri pareri o loro suggerimenti. Il segretario, durante le riunioni, provvede alla stesura dei verbali. Il presidente ha cura delle pubbliche relazioni all’interno del collegio facendosi portavoce di quanto emerso negli incontri di interclasse /intersezione.

  27. Referenti di Classe o di Modulo • Classi prime San Valentino: • A/B Tandoi Angela • Classi prime Federico II di Svevia: • C/D/E Bianchino Lucrezia • F/G Santovito Nicoletta Classi seconde San Valentino: • A/B Caterina Angelica • Classi seconde Federico II di Svevia: • C/D/E Balducci Teresa • F/G Negrello Cristina • Classi terze San Valentino: • A/B Fiore Grazia • Classi terze Federico II di Svevia: • C/D/E De Chirico Luigia • F/G D’Imperio Giacomina • Classi quarte San Valentino: • A/B Di Biase Maria • Classi quarte Federico II di Svevia: • C/D/E Colia Lucia • F/G Suriano Ornella • Classi quinte San Valentino: • A/B Tammaccaro Savina • Classi quinte Federico II di Svevia: • D/E Sellitri Maria • F/G Leoncavallo Francesca INCARICO I referenti hanno cura della documentazione di modulo e/o di classe e si impegnano nelle relazioni con gli Uffici di Direzione e segreteria, le funzioni strumentali, i collaboratori del Dirigente Scolastico, i referenti di progetto, i coordinatori di plesso.

  28. d. Prevenzione dei disagi e integrazione Risorse interne La scuola per l’inserimento degli alunni diversamente abili si organizza con • Docenti di sostegno • (6 per la Scuola dell’ Infanzia e 25 per la Scuola Primaria) • Funzione strumentale Area 4 • GLH di circolo • GLH operativo Risorse esterne • ASL BAT/1 • Neuro Psichiatria Infantile – integrazione • (via Lisbona) • Sevizio di riabilitazione • (Viale Virgilio) • Centro riabilitativo convenzionato • (A. Quarto di Palo) COMUNE (che assegna gli A.E.C.*) • Componenti del GLH di Circolo: • Dottoressa E. Biacchi ( ASL) • Dottoressa A.Ferri ( Quarto di Palo) • Ass. sociale M.Zingarelli (ASL) • M.Mosca(genitore) • Dirigente Scolastico • N. Roberto (ins.) • A. Conversano (Coll. del D. S. e responsabile dello “sportello di ascolto”) • R. Agresti (ins.) • E. Abruzzese (Coll. del D. S. ) * Gli assistenti educativi assegnati sono :26

  29. Le nostre scuole sono da sempre particolarmente attente ai bambini diversamente abili e, con particolare interesse, ne curano: l’accoglienza, l’inserimento e l’integrazione nelle classi e/o sezioni. In questo periodo scolastico, nel nostro Circolo sono inseriti 60 alunni diversamente abili e si attuano specifiche strategie educative per la loro integrazione. I docenti di classe/sezione e di sostegno, si riuniscono per prendere in esame progetti promossi dalle risorse interne alla scuola, Enti o Associazioni del territorio ed elaborano il Progetto Educativo Individualizzato (P.E.I) secondo la normativa vigente. Per facilitare un clima relazionale positivo, si prevedono incontri comunicativi e informativi con le famiglie, gli insegnanti di sostegno e di classe/sezione, e gli A.E.C. (Assistenti Educativi Comunali) incaricati dalla Cooperativa Sociale “Villa Gaia” e “Trifoglio”. L’organo preposto alla cura di tutto ciò che concerne la disabilità è il gruppo di lavoro operativo (GLH di Circolo), costituito da rappresentanti delle famiglie, della scuola e da un’equipe medica – psico – pedagogica. • LE COMPETENZE DEL GLH RIGUARDANO: • L’elaborazione del PEI (Piano Educativo Individualizzato) • L’elaborazione del Profilo Dinamico Funzionale • La verifica, in itinere e finale dei risultati. • L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO: • È contitolare del processo formativo dell’intera classe/sezione • Opera e collabora con gli altri docenti di classe/sezione • Partecipa alla programmazione e alla valutazione del gruppo classe/sezione Il percorso formativo dell’alunno diversamente abile appartiene all’intero gruppo docente, per tanto il tipo e le modalità d’intervento sono scelti e concordati da tutta l’equipe docente e non solo dall’insegnante di sostegno.

  30. 3. LA MOTIVAZIONE e LE FINALITÀ IL POF è la risposta della scuola alle esigenze di rendere effettivo l’apprendimento di “tutti” i bambini/alunni la formazione come condizione di progresso civile, sociale e economico FINALITÀ MOTIVAZIONI • - sviluppo della collaborazione scuola- famiglia; • trasparenza della vita scolastica; • unitarietà della progettazione; • individuazione delle responsabilità e delle competenze; • verifica del conseguimento di ciò che viene programmato • attraverso la definizione di obiettivi credibili e l’insegnamento centrato sulle caratteristiche di ogni alunno. • garantire il successo formativo utilizzando metodologie educative e didattiche innovative; • articolare la progettazione tenendo conto anche delle specifiche esigenze della realtà territoriale; • documentare le procedure, gli obiettivi e successivamente gli esiti del processo educativo.

  31. 4. GLI OBIETTIVI “ In quanto comunità educante, la scuola genera una diffusa convivialità relazionale, intessuta di linguaggi affettivi ed emotivi, ed è anche in grado di promuovere la condivisione di quei valori che fanno sentire i membri della società come parte di una comunità vera e propria. La scuola affianca al compito “dell’insegnare ad apprendere” quello “dell’insegnare a essere”.” (INDICAZIONI PER IL CURRICOLO per la scuola dell’infanzia e per il primo ciclo d’istruzione) ATTRAVERSO IL POF I BAMBINI/ALUNNI RAFFORZERANNO LA PROPRIA INTELLIGENZA EMOTIVA PER • esprimere i propri punti di vista • formare una positiva immagine di sé • avere fiducia nelle proprie possibilità • essere motivati all’apprendimento • acquisire un metodo di studio • superare le difficoltà • raggiungere autonomia personale • essere cooperativi e solidali

  32. 5. IL CURRICOLO a. I bisogni formativi dei bambini/alunni Viste le indicazioni dei Documenti Programmatici Ministeriali e tenuto conto dell’analisi del territorio e dell’osservazione sistematica relativa ai comportamenti dei bambini/alunni l’Offerta Formativa del 3° Circolo “I.Imbriani”, sia nella Scuola dell’Infanzia che nella Scuola Primaria, terrà conto dei possibili bisogni del bambino AMBITO COGNITIVO AMBITO AFFETTIVO/ RELAZIONALE AMBITO PSICOMOTORIO • Comunicare • comprendere messaggi • esprimere e comunicare contenuti • conoscere se stesso • sviluppare il pensiero logico e la conoscenza della realtà • cogliere le relazioni temporali • esplorare, scoprire la realtà naturale e artificiale • esprimersi mediante linguaggi verbali e non verbali bisogno di • accettazione di sé • autostima • autorealizzazione • essere accettato • essere rispettato • affetto ed appartenenza ad • un gruppo • - sicurezza e protezione • approvazione sociale • stabilire significativi rapporti relazionali e comunicativi bisogno di • conoscere il proprio corpo • esplorare • manipolare • fare ed agire • movimento • rapportarsi con la realtà • organizzarsi nello spazio bisogno di

  33. b. Campi di Esperienza – Saperi disciplinari Per il raggiungimento degli obiettivi il POF indica percorsi disciplinari, metodologici, didattici e organizzativi, tenendo conto delle risorse di cui la scuola dispone. La programmazione didattica prevede una suddivisione dei percorsi educativi didattici in Unità di Apprendimento e Progetti. Le prime hanno lo scopo di formulare gli obiettivi formativi, trasversali ai “campi di esperienza” nella Scuola dell’Infanzia e alle “aree disciplinari” nella Scuola Primaria, in connessione con nuclei concettuali individuati all’ interno di esse. I secondi si prefiggono di costruire percorsi complementari a quelli più strettamente curricolari rendendo la scuola più interessante, capace di promuovere stimoli e suscitare ulteriori interessi. I CAMPI DI ESPERIENZA nella Scuola dell’Infanzia IL SÉ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE I DISCORSI E LE PAROLE LA CONOSCENZA DEL MONDO È compito della mediazione educativa aiutare il bambino ad orientarsi nella molteplicità degli stimoli nei quali è immerso ed avviarlo ad organizzare i suoi apprendimenti. I campi di esperienza sono luoghi del fare e dell’agire del bambino orientati dall’azione consapevole degli insegnanti e introducono ai sistemi simbolico - culturali. Nella Scuola Primaria gli apprendimenti vengono organizzati in maniera progressivamente orientata ai SAPERI DISCIPLINARI, RAGGRUPPATI IN TRE AREE a) LINGUISTICO - ARTISTICO - ESPRESSIVA b) STORICO - GEOGRAFICO - SOCIALE c) MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICA

  34. c. Progettazione: Piano di Studio Personalizzato • Conoscendo: • Il Piano dell’Offerta Formativa (POF di Circolo) • Gli Obiettivi generali del processo formativo • le competenze in uscita previste nelle Indicazioni Nazionali sul Curricolo I DOCENTI (intersezione/interclasse) Ne progettano la trasformazione in Unità di Apprendimento … … che insieme costituiscono il Piano di Studio Personalizzato PER I BAMBINI/ALUNNI

  35. Che arricchisce e precisa 3. FASE DI VERIFICA (postattiva) situazione reale: Obiettivi di Apprendimento conseguiti e valutati in riferimento ai traguardi di sviluppo raggiunti dall’alunno. 1. FASE IDEATIVA (preattiva) ipotesi di lavoro documentata Unità di Apprendimento 2. FASE DI ATTUAZIONE (attiva) azione didattica documentata Che orienta Che si trasforma d. Modalità di Programmazione Progettare Unità di Apprendimento attraverso tre fasi successive e coesistenti

  36. 1. FASE IDEATIVA (preattiva) ipotesi di lavoro documentata Sulla base dei percorsi didattici relativi al POF di circolo “Ben-essere e Cittadinanza” e considerando gli Obbiettivi Generali del processo formativo (che orienteranno unitariamente la natura e il significato degli interventi educativi - didattici) I DOCENTI • Individuano le Unità di Apprendimento da promuovere • Formulano Obiettivi Formativi per ogni Unità di Apprendimento • Ipotizzano tempi di attuazione

  37. Dal POF di circolo “BEN-ESSERE E CITTADINANZA” a.s. 2010-2011IPOTESI DI LAVORO DOCUMENTATA - mappa del piano di lavoro - pianificazione delle Unità di Apprendimento intese come occasione per crescere e imparare “ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA “ a. “scuola dell’infanzia” “ATTRAVERSO “ b. “interclasse di 1^” “BEN … ESSERE “ c. “interclasse di 2^” “IO E LA MIA STORIA “ d. “interclasse di 3^” “RIPRENDIAMO IL VIAGGIO PER CRESCERE INSIEME“ e. “interclasse di 4^” “ PRONTI PARTENZA VIA …“ f. “interclasse di 5^”

  38. “ VIVO E SCOPRO IL MONDO CHE MI CIRCONDA “ a. Scuola dell’ Infanzia SCOPRO … UN AMBIENTE SANO E SICURO SCOPRO … UN MONDO D’ EMOZIONI SCOPRO … IL MIO CORPO E ME NE PRENDO CURA SCOPRO … UN MONDO DI LETTERE E PAROLE CON IL METODO DEL “GLOBALISMO AFFETTIVO” SCOPRO … THE ENGLISH’S WORLD SCOPRO … UN MONDO DI FORME E NUMERI La nostra scuola dell’infanzia si pone come obiettivo lo sviluppo del bambino nella sua globalità: Identità: “IO SONO” – Autonomia: “IO POSSO” – Competenze: “IO SO E IO SO FARE” – Cittadinanza: “ IO APPARTENGO”

  39. LA LETTO SCRITTURA NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA LE MOLTEPLICI AZIONI DEL GLOBALISMO AFFETTIVO ASCOLTO VISIONE DRAMMATIZZAZIONE I RACCONTI DELLE LETTERE VERBALIZZAZIONE RAPPRESENTAZIONE GRAFICA E PITTORICA COMPILAZIONE DI SCHEDE GIOCHI INTERATTIVI LETTURA E SCRITTURA

  40. BEN-ESSERE E CITTADINANZA Interesse alla persona come “essere – in – relazione” con se stesso, con gli altri e con l’ambiente Scuola centrata sull’apprendimento, interessata porre l’alunno al centro del proprio percorso Nascita e crescita del “gruppo scuola”: alunni, genitori, insegnanti ATTRAVERSO 1^ U.A.(sett./dic.) “UNA SCUOLA TUTTA DA SCOPRIRE” 3^ U.A. (apr./giu.) “ORA SO CHE…” 2^ U.A. (genn/mar) “CURIOSANDO …SI IMPARA” b. Interclasse di 1^

  41. c. Interclasse di 2^ “LA MIA SCUOLA GRANDE COME IL MONDO” Marzo-aprile-maggio-fine lezioni “PRONTI , PARTENZA…SECONDA” Metà settembre- ottobre- novembre BEN…ESSERE U.A.3 U.A.1 U.A.2 “MI RACCONTO, TI RACCONTO” Dicembre - Gennaio - febbraio

  42. d. Interclasse di 3^ Esercitare modalità socialmente efficaci e moralmente legittime di espressione delle proprie emozioni e della propria affettività CON GLI ALTRI NEL MONDO IO E LA MIA STORIA L’AMBIENTE PATRIMONIO DI TUTTI: NOI consapevoli dei problemi e delle regole IDENTITÀ E DIVERSITÀ: NOI soggetti di diritti e doveri IMPEGNO 2° quadrimestre febbraio – giugno 1° quadrimestre settembre - gennaio

  43. Novembre- dicembre - gennaio e. Interclasse di 4^ I LINGUAGGI DELLE DISCIPLINE 2° Unità di apprendimento: Noi … risorse per costruire la pace febbraio - marzo - aprile settembre - ottobre RIPRENDIAMO IL VIAGGIO PER CRESCERE INSIEME LA CITTADINANZA E LA PARTECIPAZIONE 3° Unità di apprendimento: Alla scoperta … di civiltà, natura e culture. L’ACCOGLIENZA 1° Unità di apprendimento: Inizia un nuovo anno, ritorniamo a scuola per … maggio giugno IL METODO DI STUDIO 4° Unità di apprendimento E adesso tocca a te!

  44. f. Interclasse di 5^

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