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La conciliazione dei tempi vita-lavoro e gli stereotipi di genere Roma 17 gennaio 2014

La conciliazione dei tempi vita-lavoro e gli stereotipi di genere Roma 17 gennaio 2014 Executive Master in Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni ALTIS Collegio Universitario di Merito «Villa Nazareth» della Fondazione Comunità Domenico Tardini ONLUS.

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La conciliazione dei tempi vita-lavoro e gli stereotipi di genere Roma 17 gennaio 2014

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Presentation Transcript


  1. La conciliazione dei tempi vita-lavoro e gli stereotipi di genere Roma 17 gennaio 2014 Executive Master in Management e Innovazione delle Pubbliche Amministrazioni ALTIS Collegio Universitario di Merito «Villa Nazareth» della Fondazione Comunità Domenico Tardini ONLUS Pari opportunità e non discriminazione C.so d’Italia, 33 00198 Roma

  2. Che cosa significa genere? • Il termine gender compare negli ultimi decenni del XX secolo, come categoria di analisi nella teoria sociale GayleRubin, The Traffic In Women(1975) AnnOakley, Sex, Gender and Society (1972) • Con tale termine si indicano i processi attraverso i quali ciascuna società, con modalità specifiche, trasforma la sessualità intesa in senso biologico in prodotti derivati dall’azione umana… • …e definisce la divisione dei compiti lavorativi tra uomini e donne Piccone Stella, S., Saraceno, C. (a cura di) (1996), Genere. La costruzione sociale del femminile e del maschile, Bologna: il Mulino • In un’accezione più comune indica le differenze che si pongono nella sfera culturale tra donne e uomini, basate sulla distinzione biologica maschile/femminile Connell, R.W. (2002), Gender, Cambridge: Polity Press; trad. it (2006), Questioni di genere, Bologna: il Mulino

  3. L’importanza di considerare le differenzetra donne e tra uomini • «Donne» e «uomini» non costituiscono due blocchi distinti ed omogenei al loro interno… • …vi sono molte meno differenze tra un uomo e una donna della stessa condizione sociale e culturale che tra due uomini o due donne di ambienti diversi Badinter, E. (2003), FasseRoute, Paris: Odile Jacob; trad. it. (2004), La strada degli errori, Milano: Feltrinelli

  4. Genere e lavoro La divisione sessuale del lavoro è stata la prima struttura segnata dalle dinamiche di genere riconosciuta dalle scienze sociali • Le suddivisioni del lavoro tra donne e uomini si riscontrano in tutte le culture della storia • Esse non sono sempre uguali nella storia di una cultura…e non sono uguali tra le diverse culture • Lo stesso compito può essere considerato come un lavoro da donne in una specifica situazione e un lavoro da uomini in un’altra.

  5. La segregazione professionale • Ineguale distribuzione di genere nei diversi settori occupazionali • Segregazione orizzontale  collocazione nei diversi settori occupazionali del mercato del lavoro  concentrazione delle donne in un limitato numero di settori occupazionali e professioni • Segregazione verticale  distribuzione di genere delle gerarchie organizzative  concentrazione femminile nei livelli più bassi delle gerarchie delle singole occupazioni • Il Glass Ceiling(soffitto di cristallo)  l’insieme degli ostacoli, apparentemente invisibili, che impediscono e/o rallentano il percorso delle donne verso le posizioni apicali e di maggior prestigio delle organizzazioni Kanter, R. (1977), Men and Women of the Corporation, New York: Basic Books; trad. it. (1988), Maschile e femminile in azienda: due culture a confronto, Milano: Edizioni Olivares

  6. Inoltre, a proposito di segregazione… • È da considerare attentamente lo svantaggio che caratterizza le opportunità lavorative, di sviluppo e di remunerazione tipiche di determinati settori… • …gli stessi verso cui si orientano molte donne e non si orientano molti uomini.

  7. Tempi di vita e tempi di lavoro La conciliazione

  8. Lo squilibrio nella distribuzione dei carichi familiari • La condivisione delle responsabilità di cura familiare è, ancora oggi, squilibrata • Le donne sono ancora oggi le principali deputate alla gestione dei compiti di cura • Il ruolo degli stereotipi sembra cruciale: generalmente non vi è una esplicita costrizione ma una dinamica implicita – non sempre oggetto di riflessione – di accettazione

  9. I dispositivi per la conciliazionee gli stereotipi di genere • Alcuni dei principali dispositivi per la conciliazione mostrano l’effetto degli stereotipi di genere  Il part-time: tradizionalmente permette alle donnedi armonizzare l’impegno professionale con il ruolo di madri. Nel caso degli uomini, molto spesso la scelta di lavorare a tempo parziale è legata all’esigenza di conciliare più impegni lavorativi  I congedi parentali: la fruizione dei congedi ricalca la distinzione socialmente codificata dei compiti di uomini e donne come genitori

  10. Le caratteristiche del lavoro:presenza e orari • Le tipicità di un mercato del lavoro fondato sulla presenza fisica e su orari relativamente lunghi penalizzano scelte quali il part-time o la fruizione degli stessi congedi parentali • I percorsi e gli sviluppi di carriera vengono frenati – o interrotti – quando si sceglie una diversa gestione dei tempi di lavoro…non tradizionalmentemaschile

  11. Gli stereotipi: tra volontà e reiterazione • Gli stereotipi di genere sembrano avere un ruolo cruciale nella definizione di una predilezione che, seppur effettivamente presente e sentita, sembra spesso essere oggetto di una costruzione sociale riprodotta e reiterata secondo le dinamiche proprie degli stereotipi

  12. Stereotipi di genere e conciliazioneCompetenze, responsabilità, scelte A proposito dell’incidenza degli stereotipi nelle scelte delle persone… • gli elementi degli stereotipi di genere relativi alla sfera della competenza incidono prioritariamente nella sfera della scelta di una determinata filiera formativae/o di un settore lavorativo • gli elementi degli stereotipi di genere relativi alla sfera della responsabilitàincidono prioritariamente nella gestione degli equilibri tra vita lavorativa, responsabilità familiari, tempo libero …con significative ripercussioni sui percorsi formativi e lavorativi

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