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IMPRESA FORMATIVA SIMULATA

ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE PER GEOMETRI E PER IL TURISMO “ G. B. CARDUCCI – G. GALILEI ”. IMPRESA FORMATIVA SIMULATA. Sede centrale Viale Trento n. 63 - FERMO. www.ifsnetwork.it. SIMUCENTER REGIONALE PER LE MARCHE. www.ifsnetwork.it. http://www.simucentermarche.it

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IMPRESA FORMATIVA SIMULATA

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Presentation Transcript


  1. ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE PER GEOMETRI E PER IL TURISMO“G. B. CARDUCCI – G. GALILEI” IMPRESA FORMATIVA SIMULATA Sede centrale Viale Trento n. 63 - FERMO

  2. www.ifsnetwork.it SIMUCENTER REGIONALE PER LE MARCHE www.ifsnetwork.it http://www.simucentermarche.it simucenter@carducci-galilei.ap.it massimo.spadi@libero.it

  3. ORARIO UFFICIO SIMUCENTER Telefono scuola : 0734 224664 Fax Scuola: 0734-224437 Telefono diretto. 0734-216635 ( solo ore apertura) ORARIO APERTURA UFFICIO Martedì dalle 9:50 alle 10:50

  4. I COMPITI DELLA CENTRALE DI SIMULAZIONE REGIONALE • Promuovere il dialogo con il territorio. • Sviluppare una stretta collaborazione tra istituzioni scolastiche e realtà operative del territorio. • Promuovere l’impresa formativa simulata come modalità didattica per acquisire conoscenze, abilità e competenze, partendo da problemi reali e contestualizzati. • Consentire agli allievi di operare nella scuola come se fossero in azienda. • Promuovere l’utilizzazione di metodologie didattiche attive. • Monitoraggio delle attività di alternanza scuola lavoro.

  5. LE ATTIVITA’ SVOLTE DAL SIMUCENTER • Monitoraggio delle attività di alternanza scuola lavoro. • Incontri di informazione e di formazione sulla metodologia didattica dell’impresa formativa simulata • Sviluppo di alcune alleanze strategiche • Attivazione delle diverse funzioni operative

  6. IL MONITORAGGIO DELLE ATTIVITA’ DI ALTERNANZA E’ stata realizzata un’indagine conoscitiva delle attività di alternanza scuola lavoro realizzate dalle Scuole Secondarie Superiori della Regione Marche in base alle seguenti modalità: • Tirocini di formazione e orientamento svolti durante l’anno scolastico • Percorsi di alternanza scuola lavoro ( ai sensi dell’articolo 4 della Legge 53/03) • Attività di alternanza in ambito di Impresa Formativa Simulata • Stage Estivi • Attività di simulazione d’impresa (con rete privata) • Altri Progetti Significativi

  7. L’alternanza scuola-lavoro E’ una strategia didattica per • rendere l’apprendimento più attraente; • personalizzare i percorsi e favorire l’orientamento, le vocazioni, gli interessi e gli stili di apprendimento degli alunni • innovare le metodologie di insegnamento e di apprendimento (teoria/pratica); • rinforzare i legami tra la scuola e il mondo del lavoro per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del territorio

  8. La Complessità della Alternanza • Contesti formali e non formali per percorsi equivalenti • Didattica per competenze • Didattica laboratoriale • Consigli di classe…. laboratori in cui i soggetti interagiscono in funzione di….

  9. L’alternanza scuola-lavoro • Percorsi articolati con inserimento degli alunni presso unità produttive • Percorsi di alternanza con la metodologia dell’Impresa Formativa Simulata.

  10. L’IFS come laboratorio permanente • Il sistema imprenditoriale dei nostri distretti industriali è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, che hanno difficoltà ad ospitare giovani in formazione per adeguati periodi. • I percorsi in alternanza possono essere organizzati anche secondo il modello dell’impresa formativa simulata, con periodi in laboratorio. • Vengono rafforzati i legami dell’ istituzione scolastica con il mondo del lavoro e della ricerca  

  11. L’IFS E’ … • Un’impresa simulata costituita dagli alunni che assumono i ruoli di: soci, amministratori, sindaci e dipendenti. • L’IFS collabora con un’azienda reale del territorio che svolge funzioni di tutor e per la quale produce/commercializza prodotti/servizi. • Tutto è simulato, ma rigorosamente attinente alle normative vigenti.

  12. L’impresa simulata consente di ricostruire in “laboratorio” il concreto modello lavorativo di un’azienda vera e dunque appare la metodologia didattica più vicina a quell’imparare attraverso il fare. Un’impresa tutor, corrispondente ad una reale impresa operante sul territorio, collabora con i docenti curricolari nell’impostazione dell’azienda simulata e nella sua gestione al fine di realizzare un trait d’union con le attività lavorative reali nel progettare ruoli e compiti dei singoli allievi in situazione.

  13. I protagonisti • Il tutor aziendale: resta l’interlocutore indispensabile alla vita del progetto; la sua presenza nel lavoro scolastico diventa più abituale e aumenta in termini di tempo e professionalità • I docenti: il progetto mette in campo la competenza relazionale e progettuale della componente docente; il percorso aiuta il docente nella progettazione dei curricula, nonché nell’analisi e definizione dei saperi minimi. • Gli studenti: l’alunno è l’obiettivo privilegiato di questo progetto, grazie al quale potrebbe sviluppare senso di attaccamento alla scuola, chiarezza di intenti sul suo percorso, padronanza delle sue azioni, percezione dell’esperienza scolastica come esperienza di vita.

  14. L’ IMPRESA FORMATIVA SIMULATA COME SPAZIO PRIVILEGIATO PER PERCORSI IN ALTERNANZA Interazione con il territorio Sviluppo di competenze trasversali Orientamento alle professioni

  15. Come sensibilizzare le imprese variabili rilevanti • dimensioni aziendali • disponibilità di risorse • grado di apertura e radicamento sul territorio • interlocutore • esperienze pregresse (stage o altre iniziative)

  16. Collaborazioni scuola-industria • investimento di risorse ed energie: le imprese, fatta eccezione per quelle di grandi dimensioni, non hanno risorse dedicate per questo tipo di attività • la collaborazione con le scuole è vista soprattutto come supporto ai processi interni di selezione e reclutamento dei giovani neo-diplomati

  17. AZIENDA TUTOR Dott. Marco Spinosi www.spinosi.it marco@spinosi.com

  18. Il distretto industriale del Fermano Imprenditorialità di spiccata natura familiare Forte capacità adattiva Aziende di piccole dimensioni Forte individualismo imprenditoriale La scarsa collaborazione tra università, mondo scolastico e realtà del distretto rappresenta una criticità che contribuisce all'allontanamento delle giovani professionalità dal distretto

  19. Il distretto industriale del Fermano Sotto-capitalizzazione delle PMI Esigenza di un più rapido ricambio generazionale del ceto imprenditoriale

  20. L’attività proposta dalla scuola è utile ? Ritengo che sia la forma più idonea per creare alleanze strategiche tra le PMI e il mondo della formazione. Il sistema imprenditoriale dei nostri distretti industriali è costituito prevalentemente da piccole e medie imprese, che hanno difficoltà ad ospitare giovani in formazione per adeguati periodi.

  21. L’esperienza con ITC di Fermo Incontro preliminare con il docente tutor, poi con altri docenti della classe. Incontro iniziale con gli alunni: prospettive industriali e del settore Incontri successivi per analisi del settore, sistema distributivo, opportunità , rischi, orientamento strategico, redazione preventivi d’impianto, organigramma e costituzione

  22. Ho fornito consulenza di carattere tecnico ed operativo e aiutato gli studenti nella raccolta dei dati e delle informazioni necessarie per realizzare l’I.F.S. Si è creato un collegamento con il mondo del lavoro e con i problemi e le esigenze dell’economia locale Ho trovato studenti motivati e coinvolti nelle diverse attività di lavoro in quanto attraverso questa esperienza si è verificato un maggiore avvicinamento alle problematiche professionali

  23. Ruolo chiave delle associazioni • partecipare al team di progettazione per dare vita a nuovi strumenti e modelli che sostengano la trasferibilità e la replicabilità delle esperienze in altri contesti. • stimolare e accrescere la curiosità e la sensibilità delle imprese per il dialogo con il mondo della scuola. • facilitare il coinvolgimento diretto dell’azienda nelle iniziative e nei progetti sperimentali avviati con le scuole. • mediare linguaggi e culture diverse degli attori - il mondo scolastico e quello aziendale

  24. Azienda tutor • Azienda che opera sul territorio e rappresenta la realtà produttiva locale • Disponibilità a una o più visite aziendali guidate • Intervento dei manager come testimonial e portatori di esperienze e consigli. • Individuazione di un tutor aziendale che sia un riferimento costante (non necessariamente continuo)

  25. L’ AZIENDA TUTOR • Fornisce tutti i dati e tutte le informazioni necessarie per realizzare l’I.F.S. • Collabora con il consiglio di classe per la definizione degli obiettivi • Garantisce un collegamento con il mondo del lavoro e con i problemi e le esigenze dell’economia locale • Fornisce consulenza di carattere tecnico ed operativo • Agevola il funzionamento organizzativo del lavoro • Collabora con i docenti per la programmazione delle fasi di start – up d’impresa e della gestione caratteristica. • Promuove una collaborazione che permette un avvicinamento alle problematiche professionali • Crea la possibilità di inserire allievi nella stessa azienda tutor o aziende con caratteristiche similari.

  26. TUTOR AZIENDALE Il tutor aziendale individuato e proposto dall’azienda tutor svolge le seguenti funzioni: • concordare col docente tutor la predisposizione del lavoro nel laboratorio di simulazione; • stimola la conoscenza dell'organizzazione aziendale e dei suoi processi produttivi  • assegna compiti specifici, esplicitando i risultati e i tempi previsti per l’esecuzione;  • rileva periodicamente col tutor scolastico e con gli allievi lo svolgimento del programma;  • favorisce l’inserimento dell’allievo nel contesto aziendale • definisce insieme al tutor scolastico l’eventuale programma di stage aziendale • definisce gli esiti del tirocinio/stage aziendale;  • firma il progetto formativo.

  27. Il Docente Tutor • coordina l'attività IFS; • promuove il coinvolgimento degli allievi; • predispone il lavoro in classe e nel laboratorio di simulazione insieme al tutor aziendale; • cura i rapporti con il Consiglio di Classe, con l’impresa tutor e con il mondo produttivo; • promuove e definisce con il tutor aziendale il programma di stage; • evidenzia la trasferibilità degli apprendimenti nel curricolo dell’allievo; • verifica col tutor aziendale lo svolgimento del programma di attività concordato. • interagisce con la Rete Telematica; • partecipa ai corsi di formazione e di aggiornamento;

  28. GRUPPO DI PROGETTO INTEGRATO Il Gruppo di progetto integrato, che deve includere il docente tutor e il tutor aziendale: • elabora ed monitora il progetto • promuove e pubblicizza l’iniziativa; • sostiene la partecipazione di persone non autonome; • favorisce il gemellaggio tra scuole;  • organizza fiere locali e promuove la partecipazione a fiere nazionali ed internazionali.

  29. Metodologia IFS • E’ una metodologia innovativa e coinvolgente e può diventare elemento forte di caratterizzazione del sistema tecnico professionale. • Può essere utilizzata come elemento caratterizzante e qualificante l’indirizzo di studio nelle giornate di scuola aperta e in sede di orientamento delle scuole medie. • Può diventare oggetto di finanziamento per la realizzazione di percorsi di alternanza. • E’ una metodologia fondata sull’esperienza diretta e concreta, imprime nella mente dei ragazzi quanto vissuto ed appreso favorendone il ricordo in modo duraturo

  30. OBIETTIVI DIDATTICO/FORMATIVI DELL’IMPRESA FORMATIVA SIMULATA • Sviluppa un apprendimento competente legato alla complessità del sistema economico sociale. • Stimola il protagonismo e la disponibilità a mettersi in gioco dei giovani. • Consente un uguale coinvolgimento di tutti gli studenti valorizzando le potenzialità di ciascuno. • Agevola il recupero di soggetti deboli sia in termini di motivazione, sia in termini di modalità di apprendimento. • Consente una valorizzazione delle eccellenze e una ottimizzazione nell’utilizzo del tempo scuola. • E’ un contesto operativo in cui è possibile fare agire far acquisire agli studenti le competenze, sia disciplinari che trasversali  e quindi certificarle

  31. Percorsi IFScompetenze raggiungibili • Interpretare testi e dati • Produrre testi e presentazioni • Sapersi relazionare • Lavorare in gruppo • Avere spirito d’iniziativa • Lavorare in modo autonomo e con affidabilità • Comprendere e analizzare situazioni complesse • Usare le tecnologie informatiche • Usare linguaggi adeguati rispetto allo scopo

  32. Elementi utilizzabili per il coinvolgimento dei consigli di classe • L’IFS rappresenta un’opzione metodologica e non un ulteriore progetto aggiuntivo. • E’ un metodo di lavoro che si sviluppa su tre anni e viene introdotto gradualmente sulla classe consentendo agli insegnanti di adattarsi e abituarsi alla nuova opzione metodologica.

  33. Strategie utili per coinvolgere il consiglio di classe Indicazioni di massima • Il dirigente individua il/i docente/i referente/i che dovrebbe/ro essere membro/i del c.di.c. • Sarebbe opportuno attivare l’IFS su due consigli di classe in parallelo per ottimizzare il lavoro e consentire il confronto.

  34. Organizzazione delle attività : • La scuola NON è SOLA ma è previsto il supporto della rete IFS e delle Centrali IFS regionali • E’ prevista la possibilità di utilizzare esperti nel caso in cui il docente necessiti di un supporto specifico per qualche attività • E’ un lavoro svolto in rete e finalizzato a sviluppare competenze informatiche negli studenti ma non richiede competenze specifiche nei docenti

  35. Le IFS in Italia (14-febbraio-2008)

  36. IFS ATTUALI IN ITALIA ( 14 febbraio 2008)

  37. Come presentereste il progetto al consiglio di classe Elemento essenziale: sviluppo temporale Classe Terza: • sensibilizzazione al progetto • analisi del contesto (ambito in cui è possibile coinvolgere la totalità delle discipline) • Individuazione azienda tutor • Definizione delle caratteristiche principali dell’IFS

  38. Sviluppo temporale • Quarta: • Costituzione dell’IFS • Attività di gestione operativa • Quinta: • Conclusione e diffusione dei risultati

  39. Ulteriori opportunità • Sostituire in parte il percorso pluridisciplinare • Rappresentare spunto per avviare percorsi pluridisciplinari originali. • Essere oggetto di terza prova

  40. Percorso dell’Impresa Formativa Simulata • Attività progettualiper tutti gli indirizzi di studio • Attività progettuali per gli Istituti scolastici ad indirizzo Economico aziendale- Turistico- Servizi sociali

  41. ATTIVITA’ PROGETTUALI PER TUTTI GLI INDIRIZZI DI STUDIO • Attivazione • Analisi del territorio • Individuazione impresa tutor • Sensibilizzazione • Analisi della metodologia dell’I.F.S. • Struttura e compiti dell’I.F.S. • Conoscenza dell’attività svolta dall’impresa tutor • Studio di fattibilità • Elaborazione Business Idea • Formalizzazione della Missione • Business Plan • Formalizzazione del Business Plan • Realizzazione del progetto organizzativo gestionale • Realizzazione del sito web dell’impresa simulata sul server della rete IFS • Start Up d’impresa • Costituzione I.F.S. • Adempimenti connessi alla fase costitutiva

  42. ATTIVITA’ PROGETTUALI PER GLI ISTITUTI SCOLASTICI AD INDIRIZZO ECONOMICO – TURISTICO – SERVIZI SOCIALI • Gestione Operativa • Acquisti, Vendite, Finanziamenti, Rapporti Bancari, Gestione del Personale, Adempimenti amministrativi, fiscali e previdenziali. • Bilancio e Controllo di Gestione • Contabilità Direzionale

  43. L’analisi del territorio e individuazione dell’impresa tutor

  44. La sensibilizzazione

  45. Elaborazione del Business PlanTempi: Classe IV - primo quadrimestre

  46. Modulo interdisciplinareComunicazione d’impresa Obiettivi • Conoscere diversi tipi di linguaggi • Conoscere gli elementi della comunicazione • Saper trasmettere la mission aziendale individuandone gli elementi essenziali nella comunicazione esterna • Individuare la strategia comunicativa • Saper scegliere il linguaggio più adatto • Saper scegliere il mezzo più adatto • Sviluppare creatività • Usare le tecnologie della comunicazione

  47. Adesione Registrazione Scuola Adesione Classe o gruppo di alunni Protocollo di adesione alla rete telematica delle IFS Il percorso metodologico - didattico Programmazione del Consiglio di Classe Programmazione individuale

  48. Percorsi di alternanza con la metodologia dell’ Impresa Formativa Simulata Percorsi di alternanza con la metodologia dell’ Impresa Formativa Simulata L’attivazione dell’I.F.S. Analisi del Mercato Analisi del territorio Business Idea Redazione del Business Plan

  49. Costituzione dell’Impresa Formativa Simulata Versamenti sul c.c. vincolato Redazione dell’Atto Costitutivo e Statuto Domanda Iscrizione al Registro delle Imprese Eventuale vidimazione libri obbligatori Anagrafiche soci e non soci Agenzia Simulata delle Entrate Dichiarazione di Inizio Attività Adempimenti fiscali

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