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Economia della felicità: comportamenti, consumo e sviluppo equo-sostenibile Ugo Guarnacci

Economia della felicità: comportamenti, consumo e sviluppo equo-sostenibile Ugo Guarnacci. Felicità come soggetto di ricerca …. Ciascun individuo è alla ricerca della felicità…. Definire la felicità….

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Economia della felicità: comportamenti, consumo e sviluppo equo-sostenibile Ugo Guarnacci

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Presentation Transcript


  1. Economia della felicità: comportamenti, consumo e sviluppo equo-sostenibileUgo Guarnacci

  2. Felicità come soggetto di ricerca….

  3. Ciascun individuo è alla ricerca della felicità…

  4. Definire la felicità… • La felicità è un termine antico quanto la cultura greca →Aristotele parlava di eudaimonia → “una vita realizzata” o “una vita degna di essere vissuta” • La felicità si fonda su 2 pilastri principali: • Componente materiale o acquisitiva; • Componente espressiva → relazionalità

  5. Perché l’economia si interessa alla felicità? • L’importanza degli studi sulla felicità era ben nota ai “classici” del pensiero economico (e.g. Malthus, 1798; Marshall, 1890; Veblen, 1899). • Il paradosso di Easterlin → quando il reddito aumenta, la felicità tende ad aumentare fino ad un certo punto, per poi cominciare a diminuire seguendo una curva ad U rovesciata. • Felicità ≠ Utilità → individuo come soggetto razionale??? • Felicità ≠ Egoismo

  6. Si può misurare la felicità? • “Quello che non si può misurare NON esiste” (?) • Felicità soggettiva: “Quanto sei felice?” • Determinanti della felicità nel contesto italiano: • Vita di coppia; • Stato di salute; • Educazione e Lavoro; • Capitale Sociale.

  7. I limiti di un modello economico fondato sul PIL (i)

  8. I limiti di un modello economico fondato sul PIL (ii) • Se poniamo come obiettivo dell’attività economica la crescita della produzione di merci, generiamo 3 effetti perversi: • Pressione insostenibile sulle risorse naturali → non rinnovabili (e.g. energie fossili come petrolio e gas) → rinnovabili 2. Impiego di tecnologie inquinanti 3. Aumento di rifiuti

  9. Quali sono i comportamenti umani derivanti da tale paradigma economico dominante? • Adattamento edonico • Invidia e reddito relativo → il paragone con l’altro • Costo del tempo e crisi delle attività di relazioni → Ci sarà un tempo quando avremo tempo?

  10. Comportamenti umani, crisi e prezzo dell’invulnerabilità (i) • Il “rischio di vivere”: crisi finanziaria → crisi energetica → crisi alimentare. • Stiamo perdendo la tolleranza alla vulnerabilità: • Insoddisfazione come stile di vita; • La gioia si trasforma spesso in ansia; • Perfezionismo → non è mai abbastanza → non siamo mai sufficientemente bravi, belli, sicuri, qualificati.

  11. Comportamenti umani, crisi e prezzo dell’invulnerabilità (ii) • Il bisogno di neutralizzare la vulnerabilità: • Uso eccessivo di farmaci in generale e di antidepressivi in particolare; • Cibo come valvola di sfogo → disturbi alimentari • Indebitamento → strumento per ottenere ciò che altrimenti non potremmo permetterci

  12. Felicità sostenibile: la necessità di cambiare paradigma! • “La felicità sostenibile implica il raggiungimento del proprio benessere senza compromettere quello degli altri individui, dell’ambiente circostante e delle future generazioni” (O’Brien, 2005). → equità intra-generazionale; → equità inter-generazionale.

  13. L’Italia è un paese felice?

  14. HAPPY PLANET INDEX (HPI)→ New Economic Foundation • “Non si può avere una vita felice senza un pianeta felice!” → L’HPI mette in relazione la soddisfazione per la propria vita, l’aspettativa di vita e l’uso delle risorse ambientali. • Costarica paese più felice al mondo. L’Italia è al 69 posto (su 143 paesi). • «La Costarica ha un’aspettativa di vita di 78,5 anni, più alta di quella degli Stati Uniti. Usa circa un quarto delle risorse mediamente usate in Occidente. Il 99% dell’elettricità che produce arriva da fonti rinnovabili, si è impegnata a diventare carbon neutral entro il 2021. Ha eliminato l’esercito nel 1949 e investito molto in programmi sociali, educativi e sanitari. In più, è un paese latino, con una rete forte di legami familiari e un’attitudine alla condivisione della vita».

  15. Promuovere una decrescita felice! • “Si può essere felici perché l’economia non cresce? Certo che si!” (Maurizio Pallante) • Da dove iniziare? Ad esempio dalle case degli italiani e dai loro sistemi di riscaldamento: * Infatti, ogni anno in Italia si consumano mediamente 20 litri di gasolio per abitazione. In Germania NON si possono costruire edifici con sistemi di riscaldamento che consumino più di 7 litri l’anno. • Associazione dei Comuni Virtuosi

  16. Un nuovo paradigma economico implica nuovi indicatori: BES • ISTAT: Indice di Benessere Equo-Sostenibile → da elaborare entro la fine del 2012 → mira a comprende e misurare: • Le componenti del benessere; • La distribuzione di tutte le dimensioni che concorrono a creare il benessere: l’equità.

  17. Conclusione • Citazione di Amartya Sen, Premio Nobel per l’Economia: “Si potrebbe essere agitati senza stare bene. Si potrebbe stare bene senza essere in grado di condurre la vita che si era desiderata. Si potrebbe avere la vita che si era desiderata senza essere felici. Si potrebbe essere felici senza avere molta libertà. Si potrebbe avere molta libertà senza però avere molto”

  18. GRAZIE!!!

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