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Unità formativa “Finanza agevolata" Modulo formativo “Il business plan ”

Dott.ssa Susanna Giovannetti. Unità formativa “Finanza agevolata" Modulo formativo “Il business plan ”. Debiti. Possono essere di : * Finanziamento , verso: - Banche; verso terzi (investitori, altre società etc ) * Funzionamento (debiti di regolamento commerciali).

adina
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Unità formativa “Finanza agevolata" Modulo formativo “Il business plan ”

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Presentation Transcript


  1. Dott.ssa Susanna Giovannetti Unità formativa “Finanza agevolata" Modulo formativo “Il business plan”

  2. Debiti Possono essere di : * Finanziamento, verso: - Banche; • verso terzi (investitori, altre società etc) * Funzionamento (debiti di regolamento commerciali).

  3. Alcune differenze tra debiti di finanziamento/debiti di funzionamento: * Debiti finanziamento: Soggetti finanziatori: specializzati in servizi finanziari; Operazioni da cui scaturiscono: acquisizioni di denaro; Movimenti collegati: entrata di denaro; Durata: medio/lungo periodo; Costo: interesse esplicito.

  4. * Debiti funzionamento: Soggetti finanziatori: fornitori beni e servizi; Operazioni da cui scaturiscono: compravendita beni e servizi; Movimenti collegati: sostituzione di un uscita di denaro; Durata: breve periodo; Costo: interesse implicito.

  5. Debiti di finanziamento Possono essere distinti rispetto: • Alla durata: breve, media e lunga • Al soggetto creditore: . Banche; . Intermediari finanziari diverse dalle Banche; . Privati risparmiatori; . Altri soggetti • Al costo: . Finanziamento a tasso fisso; . Finanziamento a tasso variabile.

  6. Capitale proprio • Il capitale di rischio delle aziende giuridicamente organizzate in forma individuale, cioè con un unico proprietario, non presenta tecnicità particolari; • Nelle aziende giuridicamente organizzate in forma societaria, cioè con più proprietari, il capitale d’apporto iniziale si definisce come capitale sociale

  7. Il capitale sociale può essere ripartito in: . Quote: - riferite alle persone dei soci e valore commisurato ai conferimenti di ciascuno di essi; - attribuiscono poteri e doveri secondo il loro valore e riguardano le società di persone (s.n.c.; s.a.s.) e le s.r.l. .Azioni: - rappresentate da titoli di credito e tutte di uguale valore; - attribuiscono uguali diritti e uguali poteri; - sono emesse dalle S.p.a e dalle S.a.p.a.

  8. Le fonti esterne • finanziamenti a titolo di capitale • finanziamenti a titolo di credito • Le due categorie si differenziano per: • vincolo di restituzione • scadenza • soggetti finanziatori • remunerazione per i soggetti finanziatori • rischio per i soggetti finanziatori

  9. Le due categorie si differenziano per: • vincolo di restituzione • scadenza • soggetti finanziatori • remunerazione per i soggetti finanziatori • rischio per i soggetti finanziatori

  10. Alcune differenze:capitale di rischio/capitale di credito • Capitale di rischio: • Soggetti finanziatori: proprietari; • Vincolo restituzione: solo eventuale; • Scadenza: no prefissata; • Remunerazione: dividendo (eventuale); • Rischio: elevato (reddituale e patrimoniale)

  11. Alcune differenze:capitale di rischio/capitale di credito • Capitale di credito: - Soggetti finanziatori: soggetti terzi (banche etc); - Vincolo restituzione: previsto contrattualmente; - Scadenza: prefissata; - Rischio: normalmente più basso.

  12. Cos’è la finanza aziendale Governo delle risorse di capitale dell’azienda, attuato regolando tutti i movimenti di acquisizione e di impiego di mezzi finanziari IN ALTRI TERMINI si occupa di tutto ciò che riguarda il fattore produttivo denaro Poiché ogni accadimento aziendale produce effetti monetari, la finanza taglia trasversalmente tutte le funzioni aziendali in qualunque tipo di azienda. L’oggetto di attenzione Finanza aziendale = fattore produttivo DENARO

  13. COS'E' LA FINANZA AGEVOLATA? In un contesto economico sempre più dinamico e competitivo, diventa di importanza fondamentale per tutte le imprese la capacità di poter reperire e gestire le risorse finanziarie in linea con l'evoluzione tecnologica e le esigenze dei mercati. La scelta delle migliori strategie finanziarie rappresenta, quindi, per l'azienda, una delle variabili che influenzano direttamente le performance economiche e reddituali delle imprese di qualsiasi dimensione. Tra gli strumenti finanziari a disposizione delle imprese per far fronte sia ad esigenze di medio che di lungo periodo assumono particolare valenza strategica le agevolazioni per le attività economiche previste dalle normative esistenti. Le autorità politiche diventano, quindi, soggetti “fornitori” per di risorse finanziarie per le imprese, generalmente a condizioni più favorevoli rispetto a quelle di mercato, perchè destinate a favorire e sviluppare determinati settori ritenuti prioritari, a controbilanciare le disparità esistenti a livello geografico o dimensionale, ad incrementare occupazione, etc etc. In termini economici tali incentivi si traducono in una riduzione dell'onere finanziario dell'impresa, sia attraverso riduzione dei saggi d'interesse, sia attraverso la corresponsione di contributi diretti alla riduzione del costo di determinati investimenti, sia attraverso altri benefici (garanzie, pre-ammortamenti, tempi di rimborso, etc). La finanza agevolata, è quindi, una specializzazione della più ampia disciplina della Finanza Aziendale, volta ad individuare e reperire risorse finanziarie a condizioni pro tempore più economiche di quelle ottenibili sui mercati di riferimento, in particolare facendo ricorso agli strumenti legislativi di incentivazione alle attività economiche.

  14. LE FORME DI AGEVOLAZIONE Le norme in materia di agevolazione prevedono forme tecniche diverse attraverso le quali erogare gli incentivi. Le leggi che stabiliscono e disciplinano queste forme di agevolazione possono essere: • - Comunitarie: norme direttamente applicabili negli stati membri, e norme che devono essere emanate dal Legislatore dello Stato membro; • - Nazionali: • - Regionali: attuano politiche di intervento costanti a favore delle piccole e medie imprese Alcune di queste forme: crediti d'imposta, bonus fiscale, concessione di garanzia, contributo in conto capitale, contributo in conto interessi e finanziamento agevolato, sono state descritte nell art. 7 Dlg. 123/98. Le procedure di agevolazione descritte in questo articolo non sono pero' le uniche modalità usate dalle leggi di agevolazione, molti degli strumenti operativi usano forme diverse talvolta introdotte da leggi comunitarie.

  15. FORME PIU' DIFFUSE DI AGEVOLAZIONE Le forme più diffuse di agevolazione sono: 1. CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO 2. CONTRIBUTI CONTO INTERESSI 3. FINANZIAMENTI A TASSO AGEVOLATO 4. CONCESSIONE DI GARANZIA 5. LOCAZIONE FINANZIARIA 6. PRESTITO PARTECIPATIVO 7. VOUCHER 8. CAPITALE DI RISCHIO

  16. CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO Si definiscono contributi a fondo perduto tutte le forme di agevolazione per le quali è prevista l' erogazione di una somma di denaro a titolo di liberalità, a fronte della quale non è richiesta alcuna restituzione. L'entità del contributo è, in genere, stabilita come percentuale dei costi dell'investimento giudicati ammissibili; Viene erogato in una o più quote a stato avanzamento lavori; In alcuni casi è possibile ottenere un anticipo del contributo concesso , previa presentazione idonea garanzia fidejussoria.

  17. Questo tipo di contributo, dal punto di vista contabile/fiscale, può essere classificato nei seguenti modi: - contributo in c/capitale: è un contributo a fondo perduto erogato a fronte di immobilizzazioni materiali o programmi di investimento specifici, destinati quindi ad arricchire il patrimonio dell'azienda; - contributo c/esercizio: è un contributo a fondo perduto destinato a coprire le esigenze della gestione corrente come i salari o i fattori produttivi, l'acquisto scorte, fitti passivi etc • contributo c'impianti: è un contributo a fondo perduto erogato per ridurre i costi di acquisto di impianti e macchinari, terreni o immobili; Dal punto di vista tecnico, rientrano sempre nella classificazioni di contributi a fondo perduto : - Credito d'imposta: agevolazione esigibile solo nel momento di pagamento delle imposte (minori imposte); - Bonus fiscale

  18. FINANZIAMENTO A TASSO AGEVOLATO • Il finanziamento a tasso agevolato è un finanziamento ottenuto a condizioni più vantaggiose rispetto alle condizioni proposte dal mercato. • Il tasso di finanziamento può essere fissato in modo definitivo dalla legge di riferimento oppure, come accade nella maggior parte dei casi, può variare al variare del tasso di riferimento. In questo caso l'entità del tasso agevolato stabilito della legge è una percentuale del tasso di riferimento vigente al momento di concessione dell'agevolazione. Va sottolineato che in linea generale, una volta stipulato il contratto di finanziamento il tasso resta invariato per tutta la durata del rimborso. • Le modalità di rimborso, trattandosi di un normale contratto di finanziamento stipulato con l'Istituto di credito convenzionato, vengono negoziate con l'istituto stesso alla stipula dell'atto.

  19. Contributo c/interessi Il contributo c/interessi è un contributo erogato a fronte degli oneri finanziari relativi ad un’operazione di finanziamento stipulato da un istituto bancario. Corrisponde ad un abbattimento del tasso applicato all’operazione. Nell’assegnazione dei contributi in c/interessi assume rilievo la capacità finanziaria e garantistica del beneficiario.

  20. Concessione di garanzia • Costituisce una forma particolare di agevolazione, consistente generalmente nel porre a carico dello Stato/Regione gli oneri relativi alle garanzie che il soggetto è tenuto a prestare per ottenere finanziamento nel mondo creditizio ordinario. • L’agevolazione a volte si sostanzia nel fornire direttamente la garanzia all’intermediario.

  21. Voucher • Si tratta di un “buono servizio” di valore economico definito, in genere di modica entità, spendibile unicamente per l’acquisto di beni e servizi determinati. • E’ come un titolo di spesa a destinazione vincolata.

  22. Cosa sono i finanziamenti europei Si possono distinguere due tipologie di fondi europei: • i fondi gestiti direttamente dalla Commissione europea; • i fondi la cui gestione è demandata agli Stati membri attraverso le loro amministrazioni centrali e periferiche.

  23. Settori interessati I settori tematici nei quali l’Unione europea gestisce i suoi programmi di finanziamento sono diversi: ambiente, audiovisivo e media, cultura, energia, giustizia, imprese, istruzione, occupazione e pari opportunità, cooperazione allo sviluppo, ricerca e innovazione tecnologica, salute e tutela dei consumatori, trasporti, ecc.

  24. Il principale sito istituzionale di riferimento per tutte le informazioni riguardanti l’Europa è sicuramente Europa-il portale dell’Unione europea, lanciato nel febbraio 1995 (www.eu.com)

  25. Fondi europei a gestione diretta E’ la Commissione europea con sede a Bruxelles, o una sua Agenzia delegata, che eroga i fondi direttamente agli utilizzatori finali, attraverso la partecipazione ai bandi pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE) o dalle singole DG della Commissione europea, nei diversi settori di attività.

  26. Questo tipo di fondi europei seguono due procedure di aggiudicazione distinte: • la sovvenzione (callforproposal - inviti a presentare proposte) ; • il bando di gara (callfortender – gare d’appalto). Ifondi gestiti direttamente dalla Commissione europea NON sono destinati a finanziare direttamente le singole attività imprenditoriali svolte all’interno del territorio degli Stati membri, ma a progetti transnazionali di medie dimensioni, che devono rispettare obiettivi e temi ben definiti. 

  27. Fondi Europei a gestione indiretta Le risorse finanziarie del bilancio dell’UE vengono trasferite agli Stati membri, in particolare alle Regioni, che sulla base dei programmi operativi ne dispongono l’utilizzazione e l’assegnazione ai beneficiari finali. (Queste risorse sono rappresentate principalmente dai Fondi strutturali e dal Fondo di coesione). Chi desidera avviare una nuova attività di impresa, acquistare nuovi macchinari, oppure sviluppare un progetto innovativo per conto proprio e “localmente”, deve verificare la disponibilità di finanziamenti specifici rivolgendosi alle autorità nazionali o regionali.

  28. I Fondi indiretti sono integrati da risorse statali o regionali e servono ad attuare il principio di coesione economica e sociale all’interno della Comunità.

  29. Per il periodo 2007-2013 i fondi strutturali sono 3: • FSE (Fondo sociale Europeo); • FESR ( Fondo Europeo di Sviluppo Regionale); • Fondo di coesione. La loro gestione avviene attraverso quelli che vengono chiamati: • POR (Programmi regionali); • PON (Programmi nazionali); Questi sono documenti pubblici che descrivono gli assi prioritari finanziati per ciascun obiettivo e ciascun fondo di finanziamento. 

  30. Il fine generale dei Fondi Strutturali e del Fondo di Coesione è quello di coordinare gli sforzi degli Stati membri a favore dello sviluppo delle loro regioni più depresse e di garantire loro un sostegno finanziario allo scopo di promuovere un più elevato grado di competitività e occupazione. •   Per il periodo di programmazione finanziaria 2007-2013, il budget messo a disposizione dall’UE è di 347,4 miliardi di euro.

  31. Per il periodo di programmazione 2007-2013 gli obiettivi specifici dei suddetti Fondi di finanziamento sono: • 1) Obiettivo Convergenza: finalizzato ad accelerare la convergenza degli Stati membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. (finanziato dai Fondi FESR, FSE, Fondo di Coesione). • 2) Obiettivo Competitività regionale e occupazione: mira a rafforzare la competitività, l’occupazione e l’attrattiva delle regioni europee (al di fuori di quelle in ritardo di sviluppo) (finanziato dai Fondi FESR e FSE). • 3) Obiettivo Cooperazione territoriale europea: mira a rafforzare la cooperazione transfrontaliera, transnazionale e interregionale attraverso il sostegno ad iniziative congiunte locali e regionali, ad azioni di sviluppo territoriale integrato e allo scambio di esperienze a livello territoriale. (finanziato dal Fondo FESR).

  32. Esempi bandi indiretti: bandi Regione Toscana • POR FSE 2007/2013: finanzia gli interventi in tema di istruzione, formazione, lavoro, inclusione sociale, ricerca, mobilità internazionale di studenti, lavoratori e apprendisti, mettendo a disposizione una dote complessiva di 665 milioni di euro in sette anni. 

  33. Bandi regione Toscana • Fare impresa: agevolazioni per giovani fra 18 e 40 anni, donne, lavoratori destinatari di ammortizzatori sociali (*); • Bando Por Fseper inserimento lavorativo • Fondo di Garanzia per lavoratori atipici http://www.regione.toscana.it

  34. Bandi Provincia Massa Carrara • Incentivi per la stabilizzazione dei rapporti di lavoro “ a valere sul POR CRO FSE 2007-2013; • Avviso pubblico per l’Assegnazione di carte di credito prepagate ILA “IndividualLearning Account” Annualità 2012 a valere sul POR CRO FSE 2007-2013 (scaduto); • Avviso Pubblico POR CRO FSE 2007-2013 Fondo Sociale Europeo Programma Operativo Regione Toscana “Competitività regionale e occupazione” “AGEVOLAZIONI FINANZIARIE PER LA CREAZIONE D’IMPRESA”(*) www.provincia.ms.it

  35. Politica di coesione dell'UE 2014 – 2020 Proposte della Commissione europea

  36. “La strategia Europa 2020 punta a rilanciare l'economia dell'UE nel prossimo decennio. In un mondo che cambia l'UE si propone di diventare un'economia intelligente, sostenibile e solidale. Queste tre priorità che si rafforzano a vicenda intendono aiutare l'UE e gli Stati membri a conseguire elevati livelli di occupazione, produttività e coesione sociale.In pratica, l'Unione si è posta cinque ambiziosi obiettivi – in materia di occupazione, innovazione, istruzione, integrazione sociale e clima/energia – da raggiungere entro il 2020. Ogni Stato membro ha adottato per ciascuno di questi settori i propri obiettivi nazionali. Interventi concreti a livello europeo e nazionale vanno a consolidare la strategia. ”José Manuel Barroso Presidente della Commissione europea

  37. Politica di coesione 2014-2020 • Il 6 ottobre 2011, la Commissione europea ha adottato un progetto di pacchetto legislativo che definirà le linee della politica di coesione dell’EU per il periodo 2014-2020. • La Commissione ha proposto numerose modifiche significative alle modalità di progettazione e attuazione della politica di coesione

  38. Politica di coesione 2014-2020 Qual è la ragione delle modifiche proposte dalla Commissione per il periodo 2014 – 2020? • Nella sua proposta la Commissione ha stabilito che la politica di coesione deve continuare a rappresentare un elemento essenziale del prossimo pacchetto finanziario e ne ha evidenziato il ruolo centrale nella realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020: per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. • Concentrazione sui risultati. • Ottimizzare l’incidenza dei finanziamenti dell’UE

  39. Europa 2020 è la strategia dell'UE ideata per promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. • L'UE ha definito degli obiettivi ambiziosi, da raggiungere entro il 2020, nelle cinque aree principali indicate di seguito. • Occupazione il 75% della popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni dovrà avere un'occupazione • Innovazione il 3% del PIL dell'UE dovrà essere investito in Ricerca e sviluppo • Cambiamento climatico: si dovranno raggiungere gli obiettivi "20/20/20" per quanto riguarda il clima e l'energia (oltre a migliorare del 30% la riduzione delle emissioni qualora le condizioni siano adeguate) • Educazione: la percentuale di cittadini che abbandonano prematuramente gli studi dovrà essere inferiore al 10% e almeno il 40% di coloro che hanno tra i 30 e i 34 anni dovrà aver portato a termine studi di terzo ciclo o equivalenti • Lotta alla povertà: riduzione della povertà, con l'obiettivo di far superare ad almeno 20 milioni di persone il rischio di povertà o di esclusione

  40. Direttiva 20/20/20 • La Direttiva 2009/28/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 aprile 2009 (pubblicata sulla GUUE il 5 giugno 2009) sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili, più conosciuta come “Direttiva 20/20/20”, approvava definitivamente il pacchetto clima-energia volto a conseguire gli obiettivi che l’UE si è fissata per il 2020: • Ridurre del 20% le emissioni di gas a effetto serra • Aumentare del 20% il risparmio energetico • Aumentare del 20%il consumo di energia da fonti rinnovabili

  41. L'Unione europea è impegnata in un grande sforzo per lasciare alle spalle la crisi e creare le condizioni per un'economia più competitiva con un più alto tasso di occupazione. La strategia Europa 2020 mira a una crescita che sia:intelligente, grazie a investimenti più efficaci nell'istruzione, la ricerca e l'innovazione;  sostenibile, grazie alla decisa scelta a favore di un'economia a basse emissioni di CO2 e della competitività dell'industria; esolidale, ossia focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e la riduzione della povertà. La strategia s'impernia su cinque ambiziosi obiettivi riguardanti l'occupazione, la ricerca, l'istruzione, la riduzione della povertà e i cambiamenti climatici/l'energia.Perché la strategia Europa 2020 dia i frutti sperati, è stato istituito un forte ed efficace sistema di governo dell'economia per coordinare le azioni a livello UE e a livello nazionale.

  42. Quali sono le principali modifiche? • Concentrazione sulle priorità della Strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva; • concessione di riconoscimenti in base ai risultati; • sostegno alla programmazione integrata; • attenzione focalizzata sui risultati – monitoraggio dei progressi verso gli • obiettivi concordati; • rafforzamento della coesione territoriale • semplificazione dell’esecuzione.

  43. La specializzazione intelligente • La specializzazione intelligente non è una novità. Si tratta, piuttosto, del perfezionamento e dell’aggiornamento di una metodologia esistente per la programmazione dei Fondi Strutturali. È basata su 15 anni di esperienza nel sostegno alle strategie di innovazione a livello regionale e sulle dottrine economiche di prima linea delle principali istituzioni internazionali, come la Banca mondiale, l’OCSE e il Fondo monetario internazionale (FMI). Le regioni più avanzate si stanno già impegnando in iniziative strategiche analoghe, come l’iniziativa Regioni per il cambiamento economico (12) o l’Osservatorio regionale per l’innovazione (13). La novità consiste nel fatto che la Commissione propone di imporre tali strategie come condizione preliminare per l’accesso ai finanziamenti FESR. Le regioni e gli Stati membri dell’UE devono pertanto attuare le strategie RIS3 prima che i programmi operativi a sostegno di questi investimenti vengano approvati.

  44. Iniziative prioritarie • Per stimolare la crescita e l'occupazione l'Europa ha individuato 7 iniziative prioritarie. • Nell'ambito di ciascuna iniziativa, le amministrazioni europee e nazionali saranno chiamate a coordinare gli sforzi affinché risultino più efficaci. La maggior parte delle iniziative sono state presentate dalla Commissione nel corso del 2010.

  45. Crescita intelligente Significa migliorare le prestazioni dell'UE nei seguenti campi: • istruzione (incoraggiare le persone ad apprendere, studiare ed aggiornare le loro competenze) • ricerca/innovazione (creazione di nuovi prodotti/servizi in grado di stimolare la crescita e l'occupazione per affrontare le sfide della società) • società digitale (uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione)

  46. Come promuovere la crescita intelligente? Mediante tre iniziative prioritarie: Agenda digitale europea: Creare un mercato unico del digitale basato su Internet ad alta e altissima velocità e su applicazioni interoperabili: - entro il 2013: accesso alla banda larga per tutti - entro il 2020: accesso per tutti a velocità di Internet nettamente superiori (30 Mbp o più) - entro il 2020: almeno il 50% delle famiglie europee con connessioni Internet di oltre 100 Mbp.

  47. Unione dell’innovazione : riorientare la politica in materia di R&S e innovazione alle principali sfide della nostra società come i cambiamenti climatici, l'energia e l'uso efficiente delle risorse, la salute e l'evoluzione demografica; rafforzare tutti gli anelli della catena dell'innovazione, dalla ricerca più teorica alla commercializzazione

  48. Youth on the move: - aiutare gli studenti e apprendisti a studiare all'estero; - attrezzare i giovani a competere sul mercato del lavoro - migliorare le prestazioni e l'attrattiva internazionale delle università europee - migliorare i livelli di istruzione e formazione (eccellenza accademica, pari opportunità)

  49. Perché l'Europa ha bisogno di una crescita intelligente? Laminore crescita dell'UE rispetto ai suoi principali concorrenti è dovuta per lo più allo scarto di produttività causato in parte da: • minori investimenti in R&S e innovazione • insufficiente uso delle tecnologie dell'informazione/comunicazione • difficile accesso all'innovazione in alcune parti della società

  50. Ad esempio: • Le imprese europee rappresentano attualmente soltanto un quarto del mercato mondiale delle tecnologie dell'informazione/comunicazione, del valore di 2 000 miliardi di euro. • Il ritardo con cui si diffonde Internet ad alta velocità si ripercuote negativamente sulla capacità dell'Europa di innovare, diffondere conoscenza e distribuire beni e servizi, oltre ad accrescere l'isolamento delle aree rurali.

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