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Lezioni di analisi logica

Albez edutainment production. Lezioni di analisi logica. Lezione 2 Analisi di una proposizione semplice: soggetto, predicato verbale e nominale. In questo modulo: Il soggetto Il predicato verbale e nominale Il verbo essere Uso dell’ausiliare. Soggetto .

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Lezioni di analisi logica

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Presentation Transcript


  1. Albez edutainment production Lezioni di analisi logica Lezione 2 Analisi di una proposizione semplice: soggetto, predicato verbale e nominale

  2. In questo modulo: • Il soggetto • Il predicato verbale e nominale • Il verbo essere • Uso dell’ausiliare Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  3. Soggetto Il soggetto è il termine che compie (se il verbo è transitivo attivo o intransitivo) o riceve (se il verbo è transitivo passivo) l’azione espressa dal verbo, o si trova in uno stato o modo di essere. ESEMPI Il sole splende. Chi fa l’azione di splendere? Si risponde: il sole, quindi il sole è soggetto. Mario legge un libro. Chi fa l’azione di leggere? Si risponde: Mario, quindi Mario è soggetto L’esercito fu oppresso dai nemici. Chi ricevette l’azione di essere oppresso? Si risponde: l’esercito, quindi l’esercito è soggetto. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  4. Soggetto ESEMPI Il libro è letto da Mario. Chi riceve l’azione di essere letto? Si risponde: il libro, quindi il libro è soggetto. Il canale di Panama è in America. Chi è inAmerica? Si risponde: il canale, quindi il canale è soggetto. Il soggetto in latino si traduce in caso nominativo. ATTENZIONE! Il soggetto non sempre è la prima parola della frase. Perciò ricordate di porvi sempre la domanda: Chi fa l’azione di …? Chi riceve l’azione di …? Chi è … (buono, diligente, ecc.)? Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  5. Soggetto Il soggetto in latino si traduce in caso nominativo. NB: il soggetto, per quanto nella maggior parte dei casi sia un nome o un pronome, può essere qualsiasi altra parte del discorso. ESEMPI Il viaggiare diletta. Il soggetto è il viaggiare, e cioè un verbo di modo infinito. Il bello piace a tutti. Il soggetto è il bello, e cioè un aggettivo sostantivato. Ma è una congiunzione. Il soggetto è la congiunzione ma. Dal è una preposizione articolata. Il soggetto è dal. Dolcemente è un avverbio di modo. Il soggetto è dolcemente. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  6. Soggetto Il soggetto a volte può essere sottinteso ed in questo caso la proposizione si dice ellittica (mancante) del soggetto. ESEMPI Verrò da te domani. Il soggetto sottinteso è io. Giocavano a palla. Il soggetto sottinteso è essi. È già arrivato Mario? È arrivato. Il soggetto sottinteso della seconda proposizione è Mario. Solo se il verbo è impersonale non vi è soggetto, né espresso, né sottinteso. Ad esempio: nevicherà tra poco. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  7. Soggetto Il soggetto spesso è preceduto dalle preposizioni articolate “del, dello, della, dei, degli, delle”. Ma se vi farete sempre la domanda: “Chi fa o riceve l’azione di ..?”, lo riconoscerete facilmente anche in questo caso. ESEMPI Lungo il fiume crescevano dei pioppi. Chi faceva l’azione di crescere? Dei pioppi (soggetto). Sulla tavola c’era del pane. Il soggetto è: del pane. Sono giunti degli extracomunitari. Il soggetto è: degli extracomunitari. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  8. RIASSUMENDO Risponde alla domanda “chi fa l’azione di…?” (Io leggo) Può essere formato da qualsiasi parte del discorso (Il leggere è utile) Può essere sottinteso (Leggo) IL SOGGETTO Può essere introdotto da “del, dei ….” (Sul tavolo vi sono dei libri) Manca con i verbi impersonali (Piove) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  9. Predicato verbale e nominale Il verbo in analisi logica viene chiamato predicato. ESEMPI La terra gira. Gira è il predicato, cioè quello che si dice (si predica) della terra. La primavera rallegra gli animi. Rallegra è il predicato. Ma se io dico: Maria è diligente, il verbo essere non è sufficiente da solo a formare un predicato; perché la frase abbia un senso compiuto, è necessaria la parola diligente. ESEMPI I bambini erano lieti. Dante fu un grande poeta. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  10. Predicato verbale e nominale In tutti i questi casi il verbo essere da solo non dà senso compiuto alla frase, ed è necessario un nome o un aggettivo che ne determini il significato. Il verbo essere, seguito da un sostantivo o da un aggettivo costituisce il predicato nominale. Tutti gli altri verbi costituiscono il predicato verbale. Come il soggetto, anche il predicato può essere sottinteso ed in tal caso la proposizione si dice ellittica del predicato. ESEMPI Chi è venuto? Carlo (è venuto: predicato verbale sottinteso). Quando siete arrivati? Ieri (siamo arrivati: predicato verbale sottinteso). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  11. Il verbo essere Il verbo essere, come abbiamo detto, con un nome o con un aggettivo costituisce il predicato nominale. Più precisamente il verbo essere si chiama copula, parola che significa congiunzione, legame, perché unisce il soggetto al nome od aggettivo che accompagna il verbo stesso. Questo nome o aggettivo si dice nome del predicato, perché è la parte nominale indispensabile a dare senso compiuto alla copula. In latino, il nome del predicato si traduce in caso nominativo, cioè nello stesso caso del soggetto. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  12. Il verbo essere ESEMPIO I Romani (soggetto, nominativo) furono (copula) grandi conquistatori (nome del predicato, nominativo). Osservate che, come il soggetto, anche il nome del predicato può essere preceduto dalle preposizioni articolate “del, dello, della, dei, degli, delle”. ESEMPIO I Romani furono dei grandi conquistatori (nome del predicato) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  13. Il verbo essere Quando il verbo essere significa trovarsi, esistere, appartenere, constare, od è espresso nella forma esserci, esservi e, ad ogni modo, non è seguito dal nome del predicato, esso è in funzione di predicato verbale. ESEMPI La mia amica era in casa (era = si trovava: predicato verbale). Questo libro è del mio amico (è = appartiene: predicato verbale) Nel mio giardino ci sono molti gerani (ci sono: predicato verbale) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  14. Verbi transitivi ed intransitivi • Ricorderete dalla grammatica che i verbi intransitivi si dividono in due grandi categorie: • Verbi transitivi: esprimono un’azione la quale, compiuta dal soggetto, passa ad un termine che la riceve e che, come vedremo più avanti, si chiama complemento oggetto. • ES. Mario legge un libro. Il professore lodò gli studenti diligenti. • Verbi intransitivi: esprimono un’azione che rimane nel soggetto e perciò non può passare direttamente su un altro termine. • ES. Mario va a casa. Il professore giunse a scuola. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  15. Verbi transitivi ed intransitivi I verbi transitivi, a loro volta, si coniugano nella forma attiva (il soggetto agisce, cioè compie l’azione), e nella forma passiva (il soggetto patisce, cioè riceve l’azione). ESEMPI Il professore loda gli studenti diligenti (forma attiva). Gli studenti diligenti sono lodati dal professore (forma passiva) Maria aveva recitato una bella poesia (forma attiva) Una bella poesia era stata recitata da Maria (forma passiva). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  16. Verbi transitivi ed intransitivi ATTENZIONE! Riconoscerete praticamente il verbo transitivo, se dopo di esso potrete porvi la domanda: chi? che cosa? ESEMPI Mario (sogg.) legge (pred. verb.): che cosa? Un libro. “Leggere” è quindi un verbi transitivo. Invece: Mario (sogg.) va (pred. verb.): chi? che cosa? Non posso rispondere a questa domanda, quindi “andare” è un verbo intransitivo. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  17. Uso degli ausiliari La lingua italiana, come sapete dalla grammatica, ha due verbi ausiliari: “essere” ed “avere”. L’ausiliare avere serve a formare i tempi composti della forma attiva. L’ausiliare essere viene usato per la forma passiva e per formare i tempi composti nella maggior parte dei verbi intransitivi che indicano movimento (andare, giungere, venire, ecc.). ESEMPI Io ho lodato (passato prossimo indicativo attivo del verbo transitivo “lodare”) Io sono andato (passato prossimo indicativo attivo del verbo intransitivo “andare”). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  18. Uso degli ausiliari La forma riflessiva (lavarsi, pentirsi, andarsene, ecc.) di cui parleremo più avanti, prende l’ausiliare “essere”. ESEMPI Io mi sono lavato (passato prossimo riflessivo) Noi ci eravamo pentiti (trapassato prossimo riflessivo) Se voi ve ne foste andati (trapassato congiuntivo riflessivo) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  19. Uso degli ausiliari ATTENZIONE! Notate queste frasi: Io sono andato (passato prossimo attivo) Io sono amato (presente passivo) Io sono ammalato (sono: copula; ammalato: nome del predicato). La finestra era aperta (era: copula; aperta:nome del predicato). La finestra era aperta dalla mamma (era aperta: predicato verbale; imperfetto passivo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  20. RIASSUMENDO Seguito da un nome o da un aggettivo Tu sei buono. La porta è chiusa. COPULA PREDICATO VERBALE Da solo o accompagnato da “ci”, “vi” Il libro è di Carlo. C’è la zia. Seguito da participio passato di un verbo transitivo È inseguito dai cani. VERBO ESSERE FORMA ATTIVA AUSILIARE DI Seguito dal participio passato di un verbo Intransitivo È andato a casa. FORMA PASSIVA Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  21. Analisi….. predicati…… ………prediche… ..mio nonno in carrozza… transeo…..non transeo… F I N E Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

  22. Bibliografia • Diatto – R. Mortara “Analisi logica per la scuola media inferiore” • Editore Petrini Torino 1961 Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze

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