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Albez edutainment production. Lezioni di analisi logica. Lezione 5 Analisi di una proposizione complessa: le parti invariabili del discorso, complemento di specificazione e complemento di denominazione. In questo modulo:
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Albez edutainment production Lezioni di analisi logica Lezione 5 Analisi di una proposizione complessa: le parti invariabili del discorso, complemento di specificazione e complemento di denominazione
In questo modulo: • Le parti invariabili del discorso: avverbio, congiunzione, preposizione, esclamazione • Il complemento di specificazione • Il complemento di denominazione Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Parti invariabili del discorso • Le nozioni che abbiamo appreso finora si riferiscono alle parti variabili del discorso. • E’ bene ricordare che, di solito, le parti invariabili in italiano sono invariabili anche in • latino: perciò, come non ne potete indicare il genere e il numero non ne indicherete • mai neanche il caso. • Le parti invariabili del discorso sono: • L’avverbio (presso il verbo, o presso altra parola, di cui modifica il senso): • di modo (dolcemente, bene, male…); • di luogo (qui, lì, davanti…); • di tempo (ieri, sempre, mai…); • di quantità (molto, poco, troppo…); • di affermazione (sì, no, certamente…); • di negazione (no, neppure, giammai…); • di dubbio (forse, probabilmente…); • e le locuzioni avverbiali (a poco a poco, alla rinfusa, da ogni parte, a iosa, pian pianino, di corsa…). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Parti invariabili del discorso • La congiunzione (che congiunge due parole o due proposizioni): • copulativa o semplice (e, ed, né, anche…); • disgiuntiva (o, oppure…); • avversativa (ma, anzi, invece…); • esplicativa (cioè, infatti…); • conclusiva (dunque, perciò…); • correlativa (e … e, né … né…); • temporale (mentre, quando…); • finale (affinchè, perché…); • causale (poiché, chè…); • consecutiva (cosicchè, sicchè…); • concessiva (benchè, quantunque…); • condizionale (purchè, se…); • dichiarativa (che, come…) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Parti invariabili del discorso • La preposizione (che è posta prima di un nome): • propria (di, a, da, in, con, su, per, tra, fra); • impropria (prima, dopo, fuori, dentro, presso, sopra, sotto, senza…); • e le locuzioni prepositive (per mezzo di…, a cagione di…, in presenza di…, per opera di…, insieme con…). • Non dividerete mai la preposizione né la locuzione prepositiva dal nome che • la segue. • In latrino le preposizioni, come studierete più avanti, reggono per lo più, i casi • accusativo o ablativo. • Interiezione o esclamazione (ah! oh! evviva! orsù! perbacco!...) Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
ATTENZIONE! Osservate le seguenti proposizioni: Prima passerò da casa e dopo verrò da te (prima e dopo sono avverbi di tempo). Dopo la guerra i prezzi aumentarono vertiginosamente (dopo è preposizione e “dopo la guerra” è compl. di tempo). Ti aspetto fuori(avv. di luogo). Fuori di casa fa freddo (fuori è preposizione e “fuori di casa” compl. di luogo). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Complemento di specificazione Il complemento di specificazione specifica un termine generico, a cui si unisce con la preposizione “di” semplice o articolata. ESEMPIO I libri sono ordinati. I libri dello scolaro sono ordinati. Io specifico “di chi” sono i libri. “Dello scolaro” è complemento di specificazione. Il complemento di specificazione risponde alla domanda “di chi?”, “di che cosa?”; si traduce in latino in caso genitivo. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Complemento di specificazione • Troverete questo complemento retto da: • Sostantivi (Le navi dei nemici. L’amore dei genitori). • Aggettivi indicanti: • desiderio (Avido di gloria); • conoscenza e ignoranza (Esperto del diritto. Ignaro dei luoghi); • ricordanza e dimenticanza (Memore dell’antico valore. Dimentico della • madre); • Verbi indicanti: • possesso (Questo libro è di mio fratello); • ricordanza e dimenticanza (Ci ricordiamo dei tuoi benefici. Si sono • dimenticati di noi). Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Complemento di denominazione • Il complemento di denominazione è quello che dice il nome proprio di un • nome comune a cui si accompagna e a cui si trova unito dalla preposizione • “di”. • Esso si trova con: • Nomi geografici: la città di Roma. L’isola di Sicilia. La provincia d’Africa. • Nomi di mesi: il mese di Aprile. • Le espressioni: nome, cognome, soprannome: Il nome di Maria. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Complemento di denominazione Osservate la differenza fra: Il nome di Augusto fu dato ad Ottaviano; Il nome di Augusto sarà sempre ricordato. Nella prima frase si può dire, togliendo la preposizione “di”, “il nome Augusto”; Augusto è complemento di denominazione. Nella seconda non si può togliere la preposizione “di”: di Augusto è complemento di specificazione e si traduce al genitivo. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Complemento di denominazione Il complemento di denominazione è dunque simile all’apposizione e, come l’apposizione, si traduce in latino allo stesso caso del nome a cui si riferisce. A questo punto del vostro studio avete potuto osservare che attributo, apposizione, predicato nominale, complementi predicativi, complemento di denominazione vanno al caso del nome a cui si riferiscono: questa regola complessivamente si chiama concordanza dei casi. Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
RIASSUMENDO • SOGGETTO Vi sono dei fiori • OGGETTO Ho visto dei fiori Siete dei bravi ragazzi • NOME DEL PREDICATO La PREPOSIZIONE “DI” può introdurre, per quanto avete finora studiato: • PREDICATIVO DEL SOGGETTO Sembrate dei bravi ragazzi • PREDICATIVO DELL’OGGETTO Vi giudichiamo dei bravi ragazzi • COMPL. DI SPECIFICAZIONE I libri dei ragazzi • COMPL. DI DENOMINAZIONE La città di Venezia Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
zzz….. complementi…… ………zzzzz… ..complimenti…sic variabili oinvariabilii? …..bah!...zzzzzzz F I N E Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze
Bibliografia • Diatto – R. Mortara “Analisi logica per la scuola media inferiore” • Editore Petrini Torino 1961 Giuseppe Albezzano ITC Boselli Varazze